Valutando varie tipologie di impianti a pavimento mi sono imbattuto, ad una fiera, con un curioso impianto di riscaldamento elettrico a resistori in carbonio (http://www.thermaltt.com/ITA/residenziale_interni.htm).
Varie mie valutazioni (in parte anche con dati forniti dal costruttore anche attraverso uno studio universitario http://www.thermaltt.com/ITA/documentazion..._VALUTATIVA.pdf) porterebbero al risultato di ottenere una convenienza anche rispetto ad un tradizionale riscaldamento a metano.
Da veloci calcoli poi, investendo ulteriomente le risorse che si risparmierebbero sostituendo caldaia a metano e relativo sistema a pannelli solari di riscaldamento in un piccolo impianto fotovoltaico con conto energia (e quindi a parità di investimento iniziale), in pochi anni si otterrebbero grossi risparmi energetici ed un riscaldamento a bassissimo costo, oltre che un impianto quasi privo di manutenzioni.
Dove sta il trucco? Mi sono perso qualcosa?
Varie mie valutazioni (in parte anche con dati forniti dal costruttore anche attraverso uno studio universitario http://www.thermaltt.com/ITA/documentazion..._VALUTATIVA.pdf) porterebbero al risultato di ottenere una convenienza anche rispetto ad un tradizionale riscaldamento a metano.
Da veloci calcoli poi, investendo ulteriomente le risorse che si risparmierebbero sostituendo caldaia a metano e relativo sistema a pannelli solari di riscaldamento in un piccolo impianto fotovoltaico con conto energia (e quindi a parità di investimento iniziale), in pochi anni si otterrebbero grossi risparmi energetici ed un riscaldamento a bassissimo costo, oltre che un impianto quasi privo di manutenzioni.
Dove sta il trucco? Mi sono perso qualcosa?
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