E' stato approvato il decreto cosiddetto milleproroghe con il quale, tra l'altro, viene reintrodotto il credito d'imposta x le aziende del sud Italia.<br>Secondo voi l'impianto fotovoltaico rientra nei beni incentivabili? E, inoltre, visto che non si tratta di contributi in conto capitale nè in conto interessi si può superare la soglia del 20% senza perdere il CE?<br>E' vero che ancora devono uscire i decreti attuativi ma intanto possiamo iniziare a parlarne...<br>saluti Gennaro
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credito d'imposta x il sud (Visco sud)
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perdonami valemine ma la mia era una domanda molto tecnica e dava per scontata una certa conoscenza della problematica affrontata...<br>Comunque il CE è il ocnto energia e non preoccuparti che l'energia prodotta si può sempre rivendere, mi riferivo al fatto che se accedci a contributi in conto esercizio o in conto capitale in misura superiore al 20% della somma totale investita utilizzando aiuti diversi dal Ce decade il tuo diritto ad ottenere gli incentivi stabiliti dal CE stesso.<br>Spero di essere stato più chiaro<br>saluti Gennaro
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è uscita lal circolare dell'Agenzia delle Entrate da una prima lettura gli impianti fotovoltaici rientrano sicuramente tra i beni agevolabili e inoltre il credito d'imposta sembrerebbe compatibile con il CE e anzi non dovrebbe esserci il limite del 20% posto dal CE stesso...<br><a href="http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connect/Nsi/Documentazione/Documentazione+tributaria/Circolari/" target="_blank">http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connec...aria/Circolari/</a>
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CITAZIONE (gennarocs @ 12/4/2008, 18:01)
[MODERAZIONE: Non si cita un messaggio per intero. nll]
NOn ho letto la circolare!
Scusate, ma già in queste zone (ubicate nelle regioni della Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise.) si può produrre almeno 1400 kwh/kwp... le volgiamo chiamare zone svantaggiate??????.... ragazzi se arriva anche questo vantaggio economico, mi in*****!!!!!!!!
Dovrebbero darlo al nord visto che si produce ben il 25 % in meno del sud!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Ultima modifica di nll; 30-04-2008, 10:17.
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Un saluto a tutti i partecipanti del forum da un neo iscritto.
Ho partecipato ad un convegno sulla Visco Sud con un esponente dell'Agenzia della Entrate che ha redatto la circolare esplicativa sul credito di imposta.
Alla precisa richiesta di cumulabilità del credito di imposta con il Conto Energia, ha risposto positivamente.
Ora, fermo restando la cumulabilità del credito di imposta con il conto energia (non ritenuto aiuto di stato), bisogna capire come si possa modulare il credito della Visco sud con il massimo previsto dal conto energia che se non sbaglio è del 20%.
Ciao
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Originariamente inviato da trofi15 Visualizza il messaggio[MODERAZIONE: Non si cita un messaggio per intero. nll]
per quanto riguarda il GSE non dovrebbero esserci problemi a superare il 20% infatti le tariffe incentivanti, ai sensi dell'articolo 9 del DM 19 febbraio 2007, non sono applicabili all'elettricità prodotta da impianti fotovoltaici per la cui realizzazione siano o siano stati concessi incentivi pubblici di natura nazionale, regionale, locale o comunitaria in conto capitale e/o in conto interessi con capitalizzazione anticipata, eccedenti il 20% del costo dell'investimento; i certificati verdi e i titoli di efficienza energetica. Non essendo il credito d'imposta nelle fattispecie indicate è sicuramente compatibile.
Ps. Hai qualcosa di scritto dell'Agenzia delle Entrate sulla cumulabilità degli incentivi?Ultima modifica di nll; 30-04-2008, 10:16.
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Originariamente inviato da gennarocs Visualizza il messaggio........ Hai qualcosa di scritto dell'Agenzia delle Entrate sulla cumulabilità degli incentivi?
Il relatore, che è anche uno degli estensori della circolare della Visco sud, su espressa richiesta della comulabilità della misura agevolativa voluta dall'ex vice ministro con il conto energia, ha risposto positivamente. Nella circolare della Visco sud tra le altre cose è espressamente prevista la comulabilità con interventi che non siano considerati aiuti di stato soggetti a preventiva autorizzazione dalla u.e.. Il conto energia secondo il funzionario non rientra in questa fattispecie e quindi si considera comulabile.
Nulla di scritto quindi ma il parere, direi competente, del funzionario del ministero.
La cosa che però preoccupa me, come mie collaboratori che operano nel settore della finanza agevolata, riguarda la prescrizione prevista del max 20%......
Art. 9 del D.M. 19/02/07
".....Le tariffe incentivanti di cui all’articolo 6 e il premio di cui all’articolo 7 non sono applicabili all'elettricità prodotta da impianti fotovoltaici per la cui realizzazione siano o siano stati concessi incentivi pubblici di natura nazionale, regionale, locale o comunitaria in conto capitale e/o in conto interessi con capitalizzazione anticipata, eccedenti il 20% del costo dell'investimento."
In definitiva bisognerebbe chiarire, secondo il mio modesto parere, se il credito di imposta può, o meno, essere richiesto fino alla soglia del 20% e
se la misura voluta da Visco può essere o meno considerato "incentivo pubblico" ....
Ciao
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fino al 20% è sicuro, oltre dovrebbe essere anche possibile poichè è vero che si parla di incentivi pubblici ma in conto interessi o in conto capitale non della genericità degli incentivi pubblici stessi. Comunque invierò quesito al gse e appena avrò la risposta lo comunicherò in questa discussione
Ciao Gennaro
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Originariamente inviato da tito68 Visualizza il messaggioInteressante argomento, qualche dubbio rimane sull'attuabilità della normativa inerente il riferimento ad impianti e macchinari "diversi da quelli infissi al suolo".
"Tuttavia, la disposizione agevolativa fa riferimento ad impianti e macchinari “diversi da quelli infissi al suolo”.
A tal fine, si ritiene, in linea generale, che siano diversi da quelli infissi al suolo - in conformità a quanto contenuto nella circolare n. 46/E del 19 luglio 2007, emanata in relazione agli incentivi fiscali per gli impianti fotovoltaici - gli impianti e i macchinari che possono essere agevolmente rimossi e posizionati in altro luogo, mantenendo inalterata la loro originaria funzionalità. "
Addirittura per spiegare quali sono gli impianti diversi da quelli infissi al suolo fà riferimento alla circolare sul trattamento fiscale degli incentivi al fotovoltaico, quindi èassolutamente pacifico che questi impianti siano compresi nel credito d'imposta!!!
Ciao Gennaro
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Originariamente inviato da gennarocs Visualizza il messaggiodalla circolare applicativa dell'Agenzia delle Entrate n. 38 del 11/04/2008
"Tuttavia, la disposizione agevolativa fa riferimento ad impianti e macchinari “diversi da quelli infissi al suolo”.
A tal fine, si ritiene, in linea generale, che siano diversi da quelli infissi al suolo - in conformità a quanto contenuto nella circolare n. 46/E del 19 luglio 2007, emanata in relazione agli incentivi fiscali per gli impianti fotovoltaici - gli impianti e i macchinari che possono essere agevolmente rimossi e posizionati in altro luogo, mantenendo inalterata la loro originaria funzionalità. "
Addirittura per spiegare quali sono gli impianti diversi da quelli infissi al suolo fà riferimento alla circolare sul trattamento fiscale degli incentivi al fotovoltaico, quindi èassolutamente pacifico che questi impianti siano compresi nel credito d'imposta!!!
Ciao Gennaro
un impianto ad inseguimento su terreno, può essre considerato agevolmente rimosso e riposizionato, quindi conforme ad ottenere il beneficio fiscale di cui sopra?
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Originariamente inviato da tito68 Visualizza il messaggioun impianto ad inseguimento su terreno, può essre considerato agevolmente rimosso e riposizionato, quindi conforme ad ottenere il beneficio fiscale di cui sopra?
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Originariamente inviato da demo442 Visualizza il messaggioCITAZIONE (gennarocs @ 12/4/2008, 18:01)
[MODERAZIONE: Non si cita un messaggio per intero. nll]
NOn ho letto la circolare!
Scusate, ma già in queste zone (ubicate nelle regioni della Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise.) si può produrre almeno 1400 kwh/kwp... le volgiamo chiamare zone svantaggiate??????.... ragazzi se arriva anche questo vantaggio economico, mi in*****!!!!!!!!
Dovrebbero darlo al nord visto che si produce ben il 25 % in meno del sud!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!visit my city
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Per impianti infissi al suolo e quindi non agevolabili, l'estensore della circolare, dietro precisa richiesta, ha affermato che devono intendersi più genericamente tutti quegli impianti che con la loro rimozione, economicamente abbiano un senso.....
Cioè..... rimuovendo un impianto elettrico, per esempio si è certi che l'operazione sia economicamente vantaggiosa e quindi agevolabile?
Sul fotovoltaico nessun problema ...... dal punto di vista di impianti infissi al suolo.....
Sempre dietro richiesta, il relatore ha escluso gli impianti fotovoltaici da quelli infissi al suolo.
poichè è vero che si parla di incentivi pubblici ma in conto interessi o in conto capitale non della genericità degli incentivi pubblici stessi.
Potrebbero innescarsi meccanismi speculativi altissimi, specie nelle regioni con crediti d'imposta elevati......
Non vorrei che poi ci troveremo qui dopo un anno a ridiscutere del credito d'imposta rimodulato da Tremonti
Ciao
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la discussione è molto interessante per le aziende che intendono effettuare investimenti in fotovoltaico al sud.
Ho chiesto al GSE sulla cumulabilità del conto energia e del credito d'imposta e mi è stato detto che nulla osta purchè il credito d'imposta non superi la soglia del 20% (quindi è sufficiente limitarsi a richiedere un credito d'imposta corrispondente ad un investimento netto inferiore a quello effettivo in modo da non superare la soglia del 20%). Non chiederò all'Agenzia delle Entrate perchè per esperienza tutti i quesiti del genere vengono risolti in maniera negativa (tanto per mettersi al sicuro).
Come avete già osservato nel corso della discussione la circolare 38/E/2008 dell'Agenzia delle Entrate conferma che il credito d'imposta non è cumulabile con altri aiuti di Stato, nè con il sostegno "de minimis", nè con aiuti a finalità regionale. La stessa circolare al punto 1.10 precisa che il "credito d'imposta può invece essere cumulato nei limiti delle spese effettivamente sostenute con altre misure agevolative che non siano qualificabili come aiuti di Stato ai sensi dell'art. 87 del Trattato CE ovvero come aiuti de minimis".
Orbene, posto che il conto energia non è di certo un aiuto di Stato, nè un sostegno de minimis, l'enigma sulla cumulabilità dei due benefici sembrerebbe risolto in senso positivo. Epperò, di recente (Risoluzione n. 207 del 20.5.2008) l'Agenzia delle Entrate, rispondendo ad un interpello su una diversa questione, ha avanzato una nuova tesi che porterebbe a concludere per la non cumulabilità dei due incentivi. Sostiene infatti l'estensore della risoluzione citata che poichè il conto energia consente nel tempo il recupero della spesa dell'investimento effettuato in un impianto fotovoltaico, nessuna spesa può considerarsi effettivamente sostenuta dal contribuente. Da questa affermazione consegue, nel nostro caso, che il credito d'imposta non potrebbe essere richiesto in quanto nessuna spesa per investimento è stata sostenuta.
Non sanno veramente che cosa inventarsi!!!!!!!!!!!!!
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Originariamente inviato da dioscuri Visualizza il messaggioma anche da aziende e imprenditori che poco hanno a che vedere con quelle del Nord. Anche le più grandi aziende, vedi Divella, sono a gestione familiare e per niente strutturate: ciò significa che tutte le decisioni sulle strategie e sulle attività vengono prese dai padri-padroni che tutto sono tranne che proiettati al futuro. Mi duole dirlo, purtroppo, ma la mentalità è arretrata rispetto al Nord ed è molto diffuso (direi quasi normale) il concetto del no fare nulla se "qualcun'alro" non mette fondi a disposizione, e questo "qualcun'altro" è quasi sempre lo stato o i suoi enti o gli istituti di credito. Basti pensare che il 90% dei miei clienti, che mi hanno chiesto di valutare la fattibilità di installare impianti fotovoltaici, pur essendo letteralmente "affossati" dalle spese energetiche, hanno come unica preoccupazione quella di non anticipare una lira e non quella di adottare un sistema per risparmiare e guadagnare. E' anche vero, però, che l'esposizione debitoria nei confronti degli istituti di credito, potrebbe pesare più del dovuto in tempi di recessione e dunque anche il mutuo/finanziamento spaventa e non poco. Credo dunque che la possibilità di accedere al credito di imposta sia un ulteriore buon "incentivo" all'installazione di impianti FV.
Tutta la classe politica,dal 1871, ha rinunciato a cambiare le cose non vedo perchè lo dovrebbero fare gli imprenditori privati a loro rischio e pericolo.
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Originariamente inviato da DIPIETRANTONIO Visualizza il messaggioHo chiesto al GSE sulla cumulabilità del conto energia e del credito d'imposta e mi è stato detto che nulla osta purchè il credito d'imposta non superi la soglia del 20% (quindi è sufficiente limitarsi a richiedere un credito d'imposta corrispondente ad un investimento netto inferiore a quello effettivo in modo da non superare la soglia del 20%).
<i>il credito d’imposta di cui all’Articolo 1, commi 271-279, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 – “Credito d’imposta per acquisizioni di beni strumentali nuovi in aree svantaggiate”,
trattato nella circ. n. 38/E dell’11 Aprile 2008 dell’Agenzia delle Entrate, è cumulabile con gli incentivi in Conto Energia 2007? Se si, lo può essere anche in misura superiore al 20%
dei costi ammissibili?</i>
ed ho ricevuto la sguente risposta:
<i>La informiamo che il GSE relativamente alle condizioni della cumulabilità con altre forme di incentivi (v. art. 9 DM 19/02/2007), non entra nel merito della natura di codesti benefici/incentivi, fiscali o non, e, nel Suo caso del credito di imposta di cui alla c.d. Visco Sud (art. 2 comma 271 e ss Legge n. 296/2006 Finanziaria 2007). Pertanto, il soggetto responsabile dovrà certificare al GSE, assumendone <u>la responsabilità e nella consapevolezza delle sanzioni civili e penali</u> in cui può incorrere, in caso di dichiarazioni false, se i contributi che eventualmente abbia ottenuto per la realizzazione dell’ impianto, siano classificabili o meno come incentivi pubblici di natura nazionale, regionale, locale o comunitaria in conto capitale e/o in conto interessi con capitalizzazione anticipata eccedenti il 20% del costo dell’ investimento, come da articolo 9 del DM suddetto.</i>
Le sottolineature sono originali.
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La cosa più strana è che nessuno abbia realizzato in una qualche azienda ma poi tanto strano non è dato che l'obiezione principale ai miei preventivi alle aziende è: posso vedere qualche impianto realizzato?....L'uso di elementi commerciali nel proprio “Profilo Personale” (avatar, link in firma, ecc.) è possibile solo a seguito dell’iscrizione come “Utente Supporter”.
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Ragazzi, ma qualcuno ha avuto notizie o esperienze più precise in merito all'applicabiità del credito d'imposta su impianti fotovoltaici unitamente al conto energia?
Il mio commercialista mi ha detto che si può fare, ma sulla base di una sua interpretazione!
Fatevi avanti se qualcuno ha avuto esperienze in merito
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La situazione, come già era stato detto nei precedenti post, è questa: finchè il credito d'imposta sta sotto il 20% no problem.
Qualora dovesse superare questa soglia non c'è più cumulabilità quindi si perderebbe il conto energia.
Questa è la posizione del Gse, confermata da loro operatore telefonico.
Ciao
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Ok, ora vi faccio un breve esempio che, se confermato, ci porta avanti ad una bella prospettiva.
Impianto da x KW. Costo (chiavi in mano) 2.000.000 euro
Acquisto con Mutuo (No leasing in quanto non puoi accedere al credito d'imposta)
Il credito che lo stato ti da (grazie al credito d'imposta) corrisponde al 48 per cento di 2.000.000 quindi 960.000 euro di credito di imposta.
Ma il Conto Energia dice che non dobbimao superare con altri finanziamenti agevolati il 20 per cento di 2.000.000
Quindi avremo diritto ad un credito d'imposta corrispondente a 400.000 euro (20 per cento di 2.000.000 euro), e non 960.000.
I miei calcoli e la mi interpretazione è giusta secondo voi?Ultima modifica di letiziamg; 17-07-2008, 11:08.
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