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alternatore 220v faidate

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  • alternatore 220v faidate

    Salve a tutti,
    Sottopongo una mia idea e chiedo un aiuto da qualcuno che puo' darmelo.

    ecco che mi spiego:

    Ho una macchina che spinge una biella con 600 kg forza per metro al secondo e vorrei autocostruirmi un'alternatore che possa sfruttare questa forza.

    leggendo i vari post qualcuno di voi a realizzato degli alternatori da molte bobine e magneti
    io ne vorrei realizzare uno con 50 bobine e altrettanti magneti, montatando le bobine con il senso alternato mentre i magneti tutti allo stesso senso per ottenere la 220v 50hz diretta, facendo girare il tutto 60 giri al minuto costanti.

    vorrei ricavare almeno 2 o 3 kw, e in base alla potenza impegnata credo si possa raggiungerli.

    ma cio' che non mi so regolare e': quante spire e che sezione devono avere le bobine?
    io credo che considerando che le bobine saranno collegate tra di loro in serie a saltare cioe' la prima con la terza, la terza con la quinta ecc... per poi avere all'uscita 2 coppie polari.

    secondo me dovrei ottenere una sinusoide monofase magari non perfetta di forma ma per poter collegarci delle lampadine che sono poco sensibili potrebbe andar bene.

    voi che ne dite? prima che mi indebito con magneti costosissimi e matasse di rame.!

    accetto consigli e critiche di qualunque tipo

    Grazie in anticipo

  • #2
    Originariamente inviato da albatronik Visualizza il messaggio
    Ho una macchina che spinge una biella con 600 kg forza per metro al secondo e vorrei autocostruirmi un'alternatore che possa sfruttare questa forza.
    ...per ottenere la 220v 50hz diretta, facendo girare il tutto 60 giri al minuto costanti...
    Piuttosto che autocostruire, in questo caso vedrei bene un bel generatore sincrono, comperato già bello e pronto, collegato a questa macchina.

    Originariamente inviato da albatronik Visualizza il messaggio
    voi che ne dite? prima che mi indebito con magneti costosissimi e matasse di rame.!
    Appunto, comperati un bel generatore! Tanto più se vuoi ottenere già un'uscita di 220V.

    Se non hai particolari esigenze di stabilità della tensione usa un motore asincrono (magari di recupero e quindi a costo zero) come generatore, se vai alla sezione idroelettrico trovi molti post dove viene descritta questa soluzione.
    Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky

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    • #3
      Originariamente inviato da albatronik Visualizza il messaggio
      Salve a tutti,
      Ho una macchina che spinge una biella con 600 kg forza per metro al secondo e vorrei autocostruirmi un'alternatore che possa sfruttare questa forza.

      ...ottenere la 220v 50hz diretta, facendo girare il tutto 60 giri al minuto costanti.
      Mi piacerebbe sapere che cosa è, una locomotiva a vapore?

      Io non mi imbarcherei nell'autocostruzione.
      Il consiglio di Eli-sir mi sembra buono, un bel motore trifase eccitato con tre bei condensatori e te la sbrighi velocemente.
      Se il numero di giri è costante avrai 50Hz(costanti) e 3 belle prese a 220V invece che una.
      Piuttosto con 60 rpm dovrai mettere delle cinghie e pulegge calcolate per avere il numero di giri corretto per il motore/generatore.
      Ciao

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      • #4
        Originariamente inviato da triac60 Visualizza il messaggio
        Mi piacerebbe sapere che cosa è, una locomotiva a vapore?
        Questa mi e' piaciuta....allora e' una locomotiva?
        Ciao
        __________________________________________________ ___________________________________________
        Stirling

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        • #5
          Qui trovi tutto il necessario, spiegato in maniera chiarissima, per calcolare le capacità da collegare ad un motore asincrono trifase per usarlo come generatore: http://www.energeticambiente.it/idro...-c-2c-cos.html
          Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky

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