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energia elettrostatica dal vento.... dove???

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  • energia elettrostatica dal vento.... dove???

    Salve ragazzi, posto qui perchè mi pare ci sia una certa attinenza....
    Tempo fa avevo letto un articolo da qualche parte che era possibile captare energia elettrostatica dal vento, semplicemente con un filo di rame "steso" per una determinata lunghezza... qualcuno saprebbe indirizzarmi verso il recupero della discussione?? Questi metodi "passivi" mi incuriosiscono molto... Grazie a tutti lele

  • #2
    ci sono vari sistemi che ho trovato su un libro del 1980.
    Eccone due esempi
    File allegati

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    • #3
      grazie...

      Grazie infinite per la risposta, pero' non è tanto chiaro... dicevano che si doveva stendere un filo.... piu' lungo possibile se non sbaglio, pero' ho perso le indicazioni... se qualcuno puo' aggiungere qualcosa gliene sarei molto grato! Daniele

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      • #4
        Prova a leggere quà:

        [url=http://www.xmx.it/energiadaaria.htm]esperimento di captazione di elettricit
        (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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        • #5
          Quella del filo steso è un esperimento di induzione capacitiva con le linee elettriche vicine. Stendendo ad esempio un filo parallelo a delle linee ad alta tensione avrai una tesione indotta rispetto a terra.
          La natura ha paura del vuoto e lo riempie di cavolate. (Anonimo).E Io so di dare il mio contributo a questo (IlSignor15Magneti)

          Evoluzione umana: perchè? negli ultimi 100000 anni c'è stata evoluzione??...

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          • #6
            ....

            oddio, scusami ma non ti seguo.... potresti spiegarmi meglio??? Indotta???
            Sono un umile perito meccanico con l'hobby dell'elettricita'.... :-)

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            • #7
              Ho letto un articolo che parlava di un contadino rimasto fulminato da un filo steso per qualchedecina di metri parallelo alle linee ad alta tensione. Altri ci accendono un tubo fluorescente con appena una decina di metri di filo, si chiama accoppiamento capacitivo tra il filo e la linea ad alta tensione. Il filo deve essere parallelo e non ripiegato su se stesso come nel caso elettrostatico
              La natura ha paura del vuoto e lo riempie di cavolate. (Anonimo).E Io so di dare il mio contributo a questo (IlSignor15Magneti)

              Evoluzione umana: perchè? negli ultimi 100000 anni c'è stata evoluzione??...

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              • #8
                Il sistema del lungo filo steso in aria funziona anche al di là delle linee ad alta tensione perchè sfrutta la carica elettrica della terra man mano che si sale di quota.
                Comunque questo non ha niente a che vedere col vento.

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                • #9
                  Nessuna scarica elettrica...

                  Ciao a tutti,
                  ero così incuriosito che l'ho fatto!

                  ho steso ben 100 mt di filo dietro casa a un 2-3 mt d'altezza e ho fatto qualche misura con vento e senza.... : 0.0 mV!

                  non so nel mio caso non ottengo nulla, sicuramente il fenomeno dipende anche dalla umidità relativa dell'aria (le schicchere scendendo dalla macchina si prendono tipicamente nelle giornate invernali terse, fredde e con aria secca, quando si indossano vestiti sintetici...)

                  Gli amici mi chiamano ora Marconi ...
                  Emilio.
                  Emilio D'Alessandro.

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                  • #10
                    Ma, hai inserito il circuito elettrico come spiegato da xmx e una buona presa di terra?

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                    • #11
                      ma non hai paura di qualche fulmine? altro che energia..:-)
                      se la terra gira, l'America deve passare da Ragusa

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                      • #12
                        Ci riprovo!

                        Originariamente inviato da Franco52 Visualizza il messaggio
                        Ma, hai inserito il circuito elettrico come spiegato da xmx e una buona presa di terra?
                        Si , qualcosa di simile, ma nulla, credo sia fortemente dipendente dalle condizioni climatiche.
                        comunque credo che l'ideale sarebbe utilizzare dei nastri di plastica conduttrice di elettricita come quella che viene usata per imballare le schede elettroniche per PC per evitare scariche elettrostatiche.
                        In quel caso il vento indurrebbe cariche elettriche sul lato isolante del nastro che essendo conduttore dall'altro lato potrebbe convogliarle ad un cavo elettrico di raccolta che funge anche da sostegno... non so bisognerebbe provare...
                        Credo che il concetto chiave sia sfruttare lo scorrimento dell'aria sul nastro per generare cariche elettriche, tale scorrimento rallenterebbe l'aria per attrito e quindi in fin dei conti quello che si otterrebbe sarebbe una conversione di parte dell'energia cinetica dell'aria in energia elettrica , come avviene nelle normali turbine.
                        Io ci riproverò!

                        P.S.
                        Era una giornata di sole a 360° , altrimenti col cacchio che mi mettevo in mezzo all'orto con 100 mt di filo di rame in mano sotto le nuvole....
                        Emilio D'Alessandro.

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                        • #13
                          hai usato degli isolatori? A tal fine possono essere adoperati anche filo da pesca e tappi di plastica forati
                          La natura ha paura del vuoto e lo riempie di cavolate. (Anonimo).E Io so di dare il mio contributo a questo (IlSignor15Magneti)

                          Evoluzione umana: perchè? negli ultimi 100000 anni c'è stata evoluzione??...

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                          • #14
                            Originariamente inviato da IlSignor15Magneti Visualizza il messaggio
                            hai usato degli isolatori? A tal fine possono essere adoperati anche filo da pesca e tappi di plastica forati
                            filo da pesca del 40!
                            Emilio D'Alessandro.

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