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Le statistiche europee sulle energie rinnovabili al 2006

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  • Le statistiche europee sulle energie rinnovabili al 2006

    (ANSA) - BRUXELLES, 21 AGO -
    Le energie rinnovabili fanno la parte del leone nella produzione energetica italiana. E' quanto emerge dalle cifre di Eurostat, l'ufficio di statistica della Commissione europea.

    Nel 2006 il nostro paese ha potuto contare, calcolando tutti i tipi di fonti energetiche, fossili e non, su una produzione totale di 27,1 milioni di tep, tonnellate di petrolio equivalente. Le rinnovabili hanno contribuito al bilancio con 12,2 milioni di tep, mentre il gas con 9 milioni di tep ed il petrolio grezzo con 5,8 milioni di tep. Considerando nel dettaglio le quantita' di energie rinnovabili si vede che dal 2000 al 2006 la produzione e' aumentata di oltre il 40%, passando da 8,458 a 12,198 milioni di tep. Il consumo, pero' e' stato relativamente superiore a tali quantitativi dovendo calcolare una certa quantita' di RES di importazione, 488.000 tep nel 2000 a salire fino a 901.000 nel 2006.
    Le esportazioni di rinnovabili sono state invece pressoche' nulle, variando da 0 a 2000 tep.

    Regina delle rinnovabili italiane e' attualmente la geotermica. Una fonte che ha fatto registrare un costante aumento, da 3,013 a 4,966 milioni di tep, con un significativo balzo in avanti, di oltre il 40%, nel 2003. Rifiuti e biomassa hanno garantito nel 2006 una produzione di 3,758 milioni di tep. Il settore ha conosciuto un vero e proprio boom se si pensa che nel 2006 forniva 1,572 milioni di tep e solo quattro anni piu' tardi gia' 3,136. Inoltre e' una rinnovabile in cui si fa ricorso alle importazioni; nel 2006 oltre alla produzione nazionale si sono consumati 901.000 tep di questo particolare tipo di Res di importazione. Passando alla terza voce del bilancio energetico rinnovabile del nostro paese si osserva che la produzione di energia idroelettrica e' in diminuzione e che perde terreno rispetto ad altri tipi di rinnovabili. Nel 2000 era di gran lunga la principale RES con 3,852 milioni di tep, ma nel 2006 non ne ha fornito che 3,181. In consistente aumento appare invece l'uso del legno e dei suoi residui per produrre energia. Gli italiani hanno prodotto in questo modo 1,109 milioni di tep nel 2000 e quasi il doppio, 1,919, nel 2006. A dare una mano al bilancio delle rinnovabili italiane contribuiscono in maniera crescente anche i rifiuti solidi municipali MSW) pari nel 2006 al 10% delle RES nazionali con 1,281 milioni di tep.

    Rimane modesta, seppur in continuo aumento, la produzione di biogas passata dai 129.000 tep del 2000 ai 359.000 del 2006. Vento, sole e biocarburanti rimangono invece ancora il fanalino di coda delle RES italiane. L'eolico con 48.000 tep nel 2000 ha raggiunto il livello di 255.000 nel 2006. Ancora piu' deludente appare l'impiego del solare. Presente nel panorama nazionale con 11.000 tep nel 2000 ha progredito a lentissimi passi fino ai 38.000 tep del 2006. La produzione di biocarburanti, apparsa per la prima volta nel 2004 con 255.000 tep, non e' decollata. L'anno successivo e' scesa a 179.000 per risalire di un po' piu' del 10% nel 2006. (ANSA).
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    Se non erro 1 tep è approssimabile in 12 Mwh.
    Quindi 27,1 milioni di tep sono relativi al solo fabbisogno di energia elettrica.
    I dati di terna parlano di una produzione da geotermico di 5.527 Gwh pari circa a 0,5 Mtep.

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    • #3
      Non sono molto d'accordo con l'utilizzo delle biomasse e dei rifiuti come energia, mi spiego, gli inceneritori o termovalorizzatori che ormai esisto sono dà usare e mantenere ma sono inutili altri investimenti in quella tecnologia che non dà risultati ottimali e produce comunque CO2 + NOX. Il settore da prendere in considerazione è quello solare di cui noi abbiamo potenzialmente una produzione infinita, ma assolutamente non considerata ne come possibile soluzione alla domanda di energia ne tanto meno come fonte ragguardevole di guadagno ed al contrario nostro, la Germania ne fà un uso intenso, capillare e con investimenti in ricerca consistenti.

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      • #4
        Ciao MiCiO e benvenuto, hai citato anche le biomasse come energia da non utilizzare ma non hai spiegato il perché. Mi pare di capire che metti sullo stesso piano i due tipi di energie (biomasse e rifiuti) considerando che tutte e due bruciano ma confondendo che la combustione dei due da risultati diversi sia in termini energetici che inquinanti.
        Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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        • #5
          La parte del leone ?
          Immagine:Produzione energia italia.png - Wikipedia
          Energia, in Italia produzione da rinnovabili ai minimi da 15 anni - Il Sole 24 ORE
          Come cambia la produzione di energia in Italia
          Odisseo
          Ultima modifica di odisseo; 30-08-2008, 02:40.
          (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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          • #6
            Probabilmente perché la produzione termoelettrica non viene computata nella produzione nazionale in quanto i compustibili sono in grandissima parte importati. Io l'ho interpretato così. Altrimenti sarebbe una bufala gigantesca, non degna di Eurostat.

            Saluti.

            Federico

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