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  • Geologo

    Gentili signori,
    mi complimento con voi per la preparazione tecnica che emerge dalle discussioni pubblicate. Io sono un geologo e di recente ho avviato la libera professione. L'ordine sia nazionale che regionale dei Geologi sta negli ultimi tempi dando largo spazio ad argomentazioni e articoli sulla potenzialità della geotermia e della geotermia a bassa entalpia. Io personalmente sono completamente a digiuno di tutto ciò che è l'aspetto applicativo di installazione di un impianto e mi chiedevo se una figura professionale come quella del geologo ha una valenza in questo campo;
    mi spiego meglio: secondo voi addetti ai lavori l'aspetto geologico è "facoltativo" o "indispensabile" in questo tipo di applicazione??
    (chiaramente escludendo l'attività di perforazione)

    grazie per l'attenzione

  • #2
    Originariamente inviato da geco Visualizza il messaggio
    Gentili signori,
    mi complimento con voi per la preparazione tecnica che emerge dalle discussioni pubblicate. Io sono un geologo e di recente ho avviato la libera professione. L'ordine sia nazionale che regionale dei Geologi sta negli ultimi tempi dando largo spazio ad argomentazioni e articoli sulla potenzialità della geotermia e della geotermia a bassa entalpia. Io personalmente sono completamente a digiuno di tutto ciò che è l'aspetto applicativo di installazione di un impianto e mi chiedevo se una figura professionale come quella del geologo ha una valenza in questo campo;
    mi spiego meglio: secondo voi addetti ai lavori l'aspetto geologico è "facoltativo" o "indispensabile" in questo tipo di applicazione??
    (chiaramente escludendo l'attività di perforazione)

    grazie per l'attenzione
    Secondo te , a parte gli idraulici ( installatori ) e gli appassionati , cosa pensi abbiano studiato quelli che scrivono qui? Arrabattati nelle discussioni degli scorsi anni e segui sopratutto cosa scrive lo Svizzero e vedrai che da idro a geochimica a giacimenti , tutti gli esami che hai dato ti serviranno , anche se nessuno quando ti han spiegato il gradiente e le sue anomalie ti ha detto che poteva essere una risorsa energetica rinnovabile.
    Benvenuto, ciao Sulzer

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    • #3
      In relazione agli aspetti applicativi della tecnologia, la figura di riferimento è il termotecnico. Escludendo la perforazione, la figura del geologo è facoltativa, salvo imposizioni che vengano da Enti pubblici, che pretendono che un geologo firmi una richiesta di autorizzazione ed una "fine lavori".
      Quanto a gradiente e sue anomalie, la geotermia a bassa entalpia, sfrutta il sottosuolo come serbatoio termico a temperatura in prima approssimazione costante.

      Come libero professionista suggerirei di non fare esclusivo affidamento alla "geotermia".

      Savino Basta

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      • #4
        Originariamente inviato da savinobasta Visualizza il messaggio
        In relazione agli aspetti applicativi della tecnologia, la figura di riferimento è il termotecnico. Escludendo la perforazione, la figura del geologo è facoltativa, salvo imposizioni che vengano da Enti pubblici, che pretendono che un geologo firmi una richiesta di autorizzazione ed una "fine lavori".
        Quanto a gradiente e sue anomalie, la geotermia a bassa entalpia, sfrutta il sottosuolo come serbatoio termico a temperatura in prima approssimazione costante.

        Come libero professionista suggerirei di non fare esclusivo affidamento alla "geotermia".

        Savino Basta
        Non ti offendere ma " escludendo la perforazione " mi fa ridere, sai quanti danni in falda puoi fare già a 30 metri di profondità se non sai fare un pozzo, non sai cementarlo e controllarlo ?Son stato provocatorio nel definire Idraulici cioè plombiers , gli addetti però ho l'impressione di averci azzeccato . Ricordati che perchè una risorsa sia rinnovabile bisogna saper evitare di rovinarla. Non basta saper calcolare quante sonde servono per ottenere una certa quantità di energia termica.....

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        • #5
          Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
          Non ti offendere ma " escludendo la perforazione " mi fa ridere, sai quanti danni in falda puoi fare già a 30 metri di profondità se non sai fare un pozzo, non sai cementarlo e controllarlo ?Son stato provocatorio nel definire Idraulici cioè plombiers , gli addetti però ho l'impressione di averci azzeccato . Ricordati che perchè una risorsa sia rinnovabile bisogna saper evitare di rovinarla. Non basta saper calcolare quante sonde servono per ottenere una certa quantità di energia termica.....
          Daccordissimo con te al 100%. Troppi imbonitori e improvvisati si trovano in giro a creare danni e di esempi ne posso portare parecchi.

          saluti Moliere

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          • #6
            Grazie per l'esauriente risposta Savinobasta.

            Sulzer1 invece mi sembri un bel Phenomeno!! il fatto che eseguo la libera professione da poco non significa che non sappia cosa sia una falda acquifera, e dato che il mio attuale campo applicativo sono le bonifiche ambientali so molto bene quali danni possa provocare mettere in comunicazione differenti acquiferi.

            Moliere sono d'accordo con te, io sono un "improvvisato" o meglio una persona a cui interessa la potenzialità della materia in oggetto ma totalmente a digiuno, per cui, con il mio banale quesito volevo capire quali aspetti approfondire e quali no partendo dal presupposto che i miei studi sono di tipo geologico.

            saluti geco

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            • #7
              Sono di parte e pertanto le mie osservazioni necessariamente hanno un taglio professionale di tipo idrogeologico.
              Attualmente sto curando con molta cautela le necessarie competenze in relazione ai problemi che la geotermia ci chiama ad affrontare.: credo che sia materaia da studiare attentamente, evitando improvvisazioni pericolose...
              Concordo sul fatto che una perforazione priva di un riferimento tecnico specifico determina CERTAMENTE danni irreparabili al Sistema Acquifero. Parlo con cognizione di causa: attraverso un codice di calcolo stiamo appurando le interferenze indotte dalle perforazioni mal realizzate (e mal cementate) nei decenni precedenti in molte aree industrializzate.
              Poichè la geotermia è un settore in sviluppo, invito tutti a procedere con grande cautela: a mio avviso è necessario cercare di sfruttare le diverse competenze che si confrontano in questo settore. [...]
              Ultima modifica di savinobasta; 29-09-2008, 17:36.
              skype address: matteo.cultrera

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              • #8
                Originariamente inviato da Matto Cultrera Visualizza il messaggio
                Sono di parte e pertanto le mie osservazioni necessariamente hanno un taglio professionale di tipo idrogeologico.
                Attualmente sto curando con molta cautela le necessarie competenze in relazione ai problemi che la geotermia ci chiama ad affrontare.: credo che sia materaia da studiare attentamente, evitando improvvisazioni pericolose...
                Concordo sul fatto che una perforazione priva di un riferimento tecnico specifico determina CERTAMENTE danni irreparabili al Sistema Acquifero. Parlo con cognizione di causa: attraverso un codice di calcolo stiamo appurando le interferenze indotte dalle perforazioni mal realizzate (e mal cementate) nei decenni precedenti in molte aree industrializzate.
                Poichè la geotermia è un settore in sviluppo, invito tutti a procedere con grande cautela: a mio avviso è necessario cercare di sfruttare le diverse competenze che si confrontano in questo settore. Ricordo che Savino ha realizzato il miglior manuale di geotermia finora disponibile in lingua italiana; tale testo è senz'altro un ottimo punto di partenza per chi vuole intraprendere questo percorso professionale.
                lungi da me la polemica gratuita. Solo che abito in una città che per un pozzo perdente fatto da incoscienti si è trovata per 1 anno con le cisterne della protezione civile agli angoli delle strade e ha dovuto perforare pozzi dall'altra parte del fiume a 180 metri di profondità. Per cui al dilà degli studi di cui ho un vago ricordo , ho la sensazione sgradevole sulla pelle dell' acquifero inquinato.
                Rispetto a Savino e alle sue competenze, semplicemente come dici tu , regole che tutelino il sottosuolo e l'acqua che è di tutti.

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                • #9
                  Al di là degli aspetti legati alla geotermia, quanto da te affermato è stato oramai recepito da tempo dal legislatore. Infatti proprio per tutelare le risorse idriche in Veneto, ad esempio, la Regione ha adottato il Piano di Tutela delle Acque (PTA, richiesto dalla 152/99 a difesa delle acque) che prevede la progettazione di qualsiasi opera interferisca con il sottosuolo. Il geologo è richiesto non tanto per assolvere a questioni di tipo amministrativo, quanto per rispondere a specifiche problematiche che l'interazione con il sottosuolo determinano (comunicazione con acquiferi, problemi di cross-contamination, terebrazione eseguita in maniera inadeguata, problemi legati alla depressurizzazione/pressurizzazione degli acquiferi, riduzione delle pressioni neutre in corrispondenza dei terreni di fondazione, intercettazione di acquiferi sfruttati, ecc). A tutto questo vanno aggiunte le variazioni indotte nel suolo e nelle acque sotterranee ad opera delle sonde geotermiche (aperte o chiuse che siano). Cosa sarà degli acquiferi tra 30-50 anni quando queste tecnologie saranno più diffuse? A livello scientifico la cosa deve trovare ancora risposte esaurienti. Toccherà a noi gestire ed affrontare tali problematiche.

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                  • #10
                    Mi fa piacere notare che il mio innoquo quesito ha riscosso un po' di attenzione.
                    Comunque per inserire un aneddoto al quesito in oggetto, vi racconto cosa è successo in questi giorni:
                    " ricevo a casa il giornale del Consiglio Nazionale dei Geologi nel quale pubblicizzano in prima pagina un convegno presso il Geofluid sulla geotermia. Mi iscrivo e mi rispondono gentilmente che non c'è più posto. Da una parte mi fa piacere perchè significa che è sentimento comune lo sviluppo futuro di questa tipologia di impianti, dall'altra sono un po' intimorito perchè conosco in prima persona l'approsimazione che molti geologi hanno nella loro attività professionale sopratutto per ciò che riguarda l'idrogeologia." speriamo bene...
                    Qualcuno di voi sarà presente al Geofluid?? e al convegno citato?

                    Saluti a tutti

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                    • #11
                      Sarò presente alla Geofluid, non al convegno citato (i 150 posti erano già prenotati). Temo comunque che le nozioni che verranno date serviranno soprattutto per avere un quadro iniziale sulla geotermia. mi auguro che i partecipanti non considerino un incontro di qualche ora come un attestato per operare nel settore senza le dovute e necessarie competenze che l'argomento richiede. Rischiamo di fare danni irreparabili. Facciamoci trovare adeguatamente preparati, ne va della dignità e della serietà dell'intera categoria.

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