Ciao a tutti,
se vi interessa.
Rem
La Giunta Regionale Piemontese ha approvato due deliberazioni sulla produzione di biogas, data l'importanza dell'energia rinnovabile che si puo ricavare. Sono stati aggiornati i criteri di finanziabilita stabiliti nel maggio 2008 per sostenere gli impianti di trattamento per biogas: potranno essere ammesse a finanziamento regionale le strutture che trattino per almeno il 50% in peso gli effluenti zootecnici; e consentito l'utilizzo di scarti e prodotti dedicati di origine vegetale, in precedenza esclusi, per un quantitativo massimo pari al 30% in peso della miscela; il mais e ammesso fino al 20% in peso. Le produzioni agricole dedicate, utilizzate negli impianti a biogas dovranno essere reperite entro un raggio massimo di 70 km dall'impianto. Dovranno inoltre essere fornite garanzie per la corretta collocazione del quantitativo di azoto in uscita dall'impianto di trattamento, evitando trasferimenti o rilascio in atmosfera, e prevedendo di destinare i prodotti o sottoprodotti dell'impianto a terreni che richiedono azoto, ottenendo cosi un corretto bilanciamento dei fabbisogni delle colture.
La Giunta ha anche regolamentato - come norma di carattere generale, che interessa tutti gli impianti di trattamento - le condizioni per l'assimilabilita del digestato all'effluente zootecnico e le modalita di utilizzo del materiale in uscita. L'utilizzo del digestato ricavato da sostanze naturali a scopo agronomico, previsto dal regolamento regionale 10/R, effettuato da aziende agricole singole o associate, e escluso dal campo di applicazione della normativa sui rifiuti. Affinche possa essere assimilato all'effluente zootecnico, sono ammesse in ingresso, oltre agli effluenti, i residui delle coltivazioni paglie, stocchi, colletti di barbabietola, residui vegetali, e prodotti agricoli. In ogni caso, la quota di effluente zootecnico deve essere pari almeno al 50% in peso della miscela. Per quanto riguarda le modalita di utilizzo del materiale in uscita, l'azienda, singola o associata, deve conservare per almeno tre anni la registrazione delle sostanze in ingresso, e deve rispettare criteri di bilanciamento della quantita di azoto per la distribuzione in campo. Nei prossimi giorni verra adottato il provvedimento che permettera alle aziende di accedere al programma di sostegno agli investimenti necessari all'adeguamento alla normativa sui nitrati, attivando prestiti bancari: l'importo garantito ai fini del calcolo del contributo regionale, erogato con Eurofidi, non puo essere superiore al 50% della spesa ammessa a prestito e potra essere elevato al 60% se uno o piu fornitori degli impianti porteranno garanzie proprie, pari almeno al 20% della spesa. In ogni caso, per la normativa comunitaria, l'importo garantito non puo superare l'80% della spesa ammessa; si puo cumulare con altri contributi pubblici purche complessivamente non superino il 40% del costo degli investimenti .Il tetto massimo di aiuti a una singola impresa non puo superare i 400 mila euro o 500 mila euro per aziende in zone svantaggiate L'alimentazione dell'impianto deve essere prevalentemente a reflui zootecnici. La Regione ha stanziato 1 milione di euro per questo provvedimento.
Fonte: Cronaca24.org
se vi interessa.
Rem
La Giunta Regionale Piemontese ha approvato due deliberazioni sulla produzione di biogas, data l'importanza dell'energia rinnovabile che si puo ricavare. Sono stati aggiornati i criteri di finanziabilita stabiliti nel maggio 2008 per sostenere gli impianti di trattamento per biogas: potranno essere ammesse a finanziamento regionale le strutture che trattino per almeno il 50% in peso gli effluenti zootecnici; e consentito l'utilizzo di scarti e prodotti dedicati di origine vegetale, in precedenza esclusi, per un quantitativo massimo pari al 30% in peso della miscela; il mais e ammesso fino al 20% in peso. Le produzioni agricole dedicate, utilizzate negli impianti a biogas dovranno essere reperite entro un raggio massimo di 70 km dall'impianto. Dovranno inoltre essere fornite garanzie per la corretta collocazione del quantitativo di azoto in uscita dall'impianto di trattamento, evitando trasferimenti o rilascio in atmosfera, e prevedendo di destinare i prodotti o sottoprodotti dell'impianto a terreni che richiedono azoto, ottenendo cosi un corretto bilanciamento dei fabbisogni delle colture.
La Giunta ha anche regolamentato - come norma di carattere generale, che interessa tutti gli impianti di trattamento - le condizioni per l'assimilabilita del digestato all'effluente zootecnico e le modalita di utilizzo del materiale in uscita. L'utilizzo del digestato ricavato da sostanze naturali a scopo agronomico, previsto dal regolamento regionale 10/R, effettuato da aziende agricole singole o associate, e escluso dal campo di applicazione della normativa sui rifiuti. Affinche possa essere assimilato all'effluente zootecnico, sono ammesse in ingresso, oltre agli effluenti, i residui delle coltivazioni paglie, stocchi, colletti di barbabietola, residui vegetali, e prodotti agricoli. In ogni caso, la quota di effluente zootecnico deve essere pari almeno al 50% in peso della miscela. Per quanto riguarda le modalita di utilizzo del materiale in uscita, l'azienda, singola o associata, deve conservare per almeno tre anni la registrazione delle sostanze in ingresso, e deve rispettare criteri di bilanciamento della quantita di azoto per la distribuzione in campo. Nei prossimi giorni verra adottato il provvedimento che permettera alle aziende di accedere al programma di sostegno agli investimenti necessari all'adeguamento alla normativa sui nitrati, attivando prestiti bancari: l'importo garantito ai fini del calcolo del contributo regionale, erogato con Eurofidi, non puo essere superiore al 50% della spesa ammessa a prestito e potra essere elevato al 60% se uno o piu fornitori degli impianti porteranno garanzie proprie, pari almeno al 20% della spesa. In ogni caso, per la normativa comunitaria, l'importo garantito non puo superare l'80% della spesa ammessa; si puo cumulare con altri contributi pubblici purche complessivamente non superino il 40% del costo degli investimenti .Il tetto massimo di aiuti a una singola impresa non puo superare i 400 mila euro o 500 mila euro per aziende in zone svantaggiate L'alimentazione dell'impianto deve essere prevalentemente a reflui zootecnici. La Regione ha stanziato 1 milione di euro per questo provvedimento.
Fonte: Cronaca24.org
Commenta