Innanzitutto saluto tutto il forum, seguo alcune discussioni da parecchio, ma non ho mai provato a scrivere: ora eccomi qua.
La mia è solo un'idea, ma mi frulla per la testa da parecchio tempo e volevo proporvela per vedere se secondo voi è fattibile...
Ecco qua, sappiamo tutti che un corpo sottoposto alla forza di gravità del nostro pianeta cade con una velocità di 9,8 metri al secondo, pertanto se applichiamo ad esso un meccanismo banalissimo (si intenda carrucola) possiamo, in funzione del suo peso trascinare in rotazione una bobina per la lunghezza intera della sua caduta; se noi poi sulla base di caduta ponessimo del materiale piezoelettrico, questo, nell'impatto genererebbe un certo livello di elettricità che potremmo aggiungere a quella generata dalla bobina. Certo a questo punto dovremmo spendere energia, sicuramente superiore, per riportare il nostro "grave" in posizione e ricominciare il tutto. Qui, nella mia idea, entra in gioco però il principio di Archimede: se il mio grave, attraverso una serie di meccanismi venisse spinto in un tubo, quest'ultimo venisse chiuso e riempito d'acqua con il principio dei vasi comunicanti (per non spendere energia) ed al di sotto del grave si gonfiasse un pallone con elio o gas estremamente leggeri, non si otterrebbe il sollevamento dello stesso senza alcuna energia per riportarlo nella posizione di caduta e quindi renderlo nuovamente in grado, cadendo, di generare ulteriore corrente?
Ovviamente questa è solo l'idea base, ma non credete che ne potrebbe scaturire qualcosa di interessante? Nella mia testa il meccanismo è abbastanza completo a livello teorico, ma mi piacerebbe sapere da voi se potrebbe funzionare e che rendimenti potrebbe avere teorizzando vari pesi e vari potenziali di bobina e piezo.
Un saluto a tutti
Massimo
La mia è solo un'idea, ma mi frulla per la testa da parecchio tempo e volevo proporvela per vedere se secondo voi è fattibile...
Ecco qua, sappiamo tutti che un corpo sottoposto alla forza di gravità del nostro pianeta cade con una velocità di 9,8 metri al secondo, pertanto se applichiamo ad esso un meccanismo banalissimo (si intenda carrucola) possiamo, in funzione del suo peso trascinare in rotazione una bobina per la lunghezza intera della sua caduta; se noi poi sulla base di caduta ponessimo del materiale piezoelettrico, questo, nell'impatto genererebbe un certo livello di elettricità che potremmo aggiungere a quella generata dalla bobina. Certo a questo punto dovremmo spendere energia, sicuramente superiore, per riportare il nostro "grave" in posizione e ricominciare il tutto. Qui, nella mia idea, entra in gioco però il principio di Archimede: se il mio grave, attraverso una serie di meccanismi venisse spinto in un tubo, quest'ultimo venisse chiuso e riempito d'acqua con il principio dei vasi comunicanti (per non spendere energia) ed al di sotto del grave si gonfiasse un pallone con elio o gas estremamente leggeri, non si otterrebbe il sollevamento dello stesso senza alcuna energia per riportarlo nella posizione di caduta e quindi renderlo nuovamente in grado, cadendo, di generare ulteriore corrente?
Ovviamente questa è solo l'idea base, ma non credete che ne potrebbe scaturire qualcosa di interessante? Nella mia testa il meccanismo è abbastanza completo a livello teorico, ma mi piacerebbe sapere da voi se potrebbe funzionare e che rendimenti potrebbe avere teorizzando vari pesi e vari potenziali di bobina e piezo.
Un saluto a tutti
Massimo
Commenta