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isolamento soletta e scelta scaldabagno

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  • isolamento soletta e scelta scaldabagno

    Ciao a tutti

    Due domande scollegate tra loro.

    1. Vorrei cambiare l'isolamento della soletta del sottotetto. Attualmente mi hanno steso lana di roccia, solo sulla parte casa, sopra il garage nulla. Essendo il sottotetto utilizzabile come ripostiglio vorrei evitare di respirare lana di roccia ogni volta e contemporaneamente migliorare l'isolamento. La lana di roccia la passerei sopra il garage, e poi?
    Polistirene? sughero? poliuretano espanso? il piano deve essere calpestabile. Costi? Io abito in provincia di novara, contattatemi pure in MP se preferite.

    2. Appartamento in montagna, devo mettere lo scaldabagno per ACS del solo bagno (doccia lavello bidet), vorrei evitare l'elettrico. Cosa scegliere? Non c'è il metano e usiamo le bombole! Consigli?

    Grazie a chi mi consiglierà e a buon rendere.
    Se anche sapessi che domani finisse il mondo, io, oggi, pianterei comunque il mio albero di mele.

  • #2
    Originariamente inviato da giaga Visualizza il messaggio
    1. Vorrei cambiare l'isolamento della soletta del sottotetto.
    Beh, quello con il miglior rapporto resa/costi è sicuramente EPS (polistirene espanso), dato che la soletta sarà praticabile ti consiglio di optare per una densità superiore ai 35 Kg/mc.
    Tieni presente però che un conto è il concetto di calpestabile, un conto è accatastargli sopra una montagna di libri...
    Per la scelta del materiale dipende tanto da cosa verrà depositato (a livello di peso) sopra di esso.

    Il costo dipende molto dalla manodopera (più che dallo spessore del materiale), però dipende anche dal livello di prestazioni che vuoi ottenere.
    Credo che si andrebbe a spendere tutto compreso circa 35 €/mq

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    • #3
      grazie mille.

      se mi garantiscono la calpestabilità mia che equivale a circa 80 kg, allora direi che qualche libro lo riesco ad accatastare no ?

      gianni
      Se anche sapessi che domani finisse il mondo, io, oggi, pianterei comunque il mio albero di mele.

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      • #4
        Originariamente inviato da giaga Visualizza il messaggio
        se mi garantiscono la calpestabilità mia che equivale a circa 80 kg, allora direi che qualche libro lo riesco ad accatastare no ?

        ahahahahaha
        Comunque scherzi a parte esiste una differenza sostanziale tra il tuo piede e posare un libro: la permanenza del carico.

        Esistono infatti 2 tipi di deformazioni:

        - Elastica "istantanea" che si manifesta al momento della sollecitazione (tuo piede) e scompare quando vene meno la sollecitazione.

        - Viscosa "progressiva" che cresce con la permanenza del carico stesso (catasta di libri).

        Questo tipo di deformazioni valgono per tutto, dal cls agli isolanti.

        La maggior parte della gente non considera l'ultimo tipo di deformazioni e molto spesso mi è capitato di vedere (dopo anni) una riduzione considerevole dello spessore degli isolanti per via dei carichi permanenti.

        Con questo voglio consigliarti di non accontentarti della resistenza minima per un calpestabile e puntare su prodotti più robusti.

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        • #5
          tranquillo non sono proprio uno sprovveduto

          volevo solo fare una battuta...grazie mille dei preziosissimi consigli! Sicuramente anche altri ne gioveranno.
          Se anche sapessi che domani finisse il mondo, io, oggi, pianterei comunque il mio albero di mele.

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          • #6
            Originariamente inviato da giaga Visualizza il messaggio
            tranquillo non sono proprio uno sprovveduto
            Non sei stato frainteso, e ho capito che non sei uno sprovveduto ma il problema delle deformazioni del lungo periodo è poco considerato da pochi, quindi il mio era solo un consiglio.

            Ti dirò di più, molti progettisti prevedono e consigliano (per sicurezza e per tutelarsi) la realizzazione di strutture in legno di rinforzo o addirittura massetti di ripartizione carichi in cls.

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