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E' da un bel pò di tempo che fluttuo attorno a sistemi che utilizzino la free energy, ma mi volevo soffermare sulla cella di joe (uno dei nomi):
-premetto di aver provato tale sistema e di averne osservato pregi e difetti
pregi: alle apparecchiature "insegnamo" a compiere determinate mansioni (produzione energia elettrica, luminosa, termica...)
questo "insegnamo" può essere preso in considerazione come l'ammaestramento dei cristalli piezoelettrici degli orologi digitali, oppure come insegnamento dei chip, dei transistor...
difetti: le apparecchiature (o comunque il loro accumulatore) vengono colpite da correnti galvaniche (magnetismi gamma)
ciò che mi chiedevo è se qualcuno ha preso in considerazione l'intelligenza degli atomi, intelligenza presa come "cogito ergo sum".
nel caso della cella di Joe (la variante senza acqua si chiamerebbe bottigli di leyda, oppure semplicemente condensatore) si produce una quantità di idrogeno monomolecolare.
questo idrogeno alloggia nella cella e viene richiamato in maniera elettronica (con l'utilizzo di fili metallici) oppure chimica.
le mansioni che riesce a svolgere sono innumerevoli, tant'è vero che molti sperimentatori l'hanno utilizzata in varie maniere traendone energia elettrica, cinetica, luminosa...
Le caratteristiche dell'idrogeno monomolecolare sono le seguenti:
punto di fusione: 12°C ca.
punto di ebollizione: 20°C ca.
punto critico: 33°C ca.
Dunque una cella conservata al di sotto dei venti gradi celsius conserva ottimamente l'idrogeno monomolecolare.
Ciò che è davvero interessante è che l'idrogeno (anche agli altri atomi succede, ma spiegherò avanti perchè concentrarsi sull'idrogeno) alla temperatura critica si deflagra in energia cinetica, elettroni (elettricità) ed energia gamma (energia magnetica).
Ciò che è ancora più interessante è che quest'energia si converte in ciò che desideriamo, un pò per nostro volere, un pò con la nostra capacità di mostrare a sto idrogeno che mansioni svolgere.
E' l'osservare acutamente che porta l'essere umano a capire ciò che in realtà è: un'insieme di metalli e nonmetalli parlante. Intelligenti loro, intelligenti noi.
Dal mio punto di vista quando uno dimostra a sè stesso che l'idrogeno si scinde in energia "da interpretare", perchè non caricare l'acqua dentro una cella (!attenzione ci sono osservazioni da non dimenticare) ed interpretarla col proprio pensiero:
in poche parole perchè non berla, ma con l'intenzione di utilizzare tutta questa energia in una data maniera, dal mio punto di vista anche (soprattutto) curativa.
in più perchè non berla per capire meglio come funziona realmente.
!osservazione: l'acqua deve essere di origine naturale (sorgente) e lontana dall'uomo e dalla sua attività, la cella deve essere composta da pochi settori (1-2 o 3) in acciaio 316 o superiori + dev'essere temperata a 450°C per allontanare le radiazioni (correnti galvaniche - particelle gamma)
= SALUTEM PRO POPULO
!osservazione acuta: nel caso in cui qualcuno volesse alimentare l'automobile, oppure rendere autoenergizzante l'accumulatora (pila), si ricordi di pescare l'energia da dov'è presente l'uomo con le sue attività; basti pensare che sprechiamo tanta di quell'energia elettrica, che potremmo rimetterla in circolo utilizzandola secondo il seguente parametro: 1 g di materia = 25.000.000 W
! è importante specificare che l'energia pescata nella natura può costituire una specie di ELISIR, da interpretare in maniera alchemica
! è importantissimo specificare che ripescare l'energia sprecata nelle città e presso gli stabilimenti industriali purificherebbe l'aria da tante malattie
NON USARE L'ENERGIA DELLA NATURA PER ALIMENTARE UNA BATTERIA
NON USARE L'ENERGIA TRATTA DALL'INQUINAMENTO MAGNETICO UMANO SU SE' STESSI OVVIAMENTE
-premetto di aver provato tale sistema e di averne osservato pregi e difetti
pregi: alle apparecchiature "insegnamo" a compiere determinate mansioni (produzione energia elettrica, luminosa, termica...)
questo "insegnamo" può essere preso in considerazione come l'ammaestramento dei cristalli piezoelettrici degli orologi digitali, oppure come insegnamento dei chip, dei transistor...
difetti: le apparecchiature (o comunque il loro accumulatore) vengono colpite da correnti galvaniche (magnetismi gamma)
ciò che mi chiedevo è se qualcuno ha preso in considerazione l'intelligenza degli atomi, intelligenza presa come "cogito ergo sum".
nel caso della cella di Joe (la variante senza acqua si chiamerebbe bottigli di leyda, oppure semplicemente condensatore) si produce una quantità di idrogeno monomolecolare.
questo idrogeno alloggia nella cella e viene richiamato in maniera elettronica (con l'utilizzo di fili metallici) oppure chimica.
le mansioni che riesce a svolgere sono innumerevoli, tant'è vero che molti sperimentatori l'hanno utilizzata in varie maniere traendone energia elettrica, cinetica, luminosa...
Le caratteristiche dell'idrogeno monomolecolare sono le seguenti:
punto di fusione: 12°C ca.
punto di ebollizione: 20°C ca.
punto critico: 33°C ca.
Dunque una cella conservata al di sotto dei venti gradi celsius conserva ottimamente l'idrogeno monomolecolare.
Ciò che è davvero interessante è che l'idrogeno (anche agli altri atomi succede, ma spiegherò avanti perchè concentrarsi sull'idrogeno) alla temperatura critica si deflagra in energia cinetica, elettroni (elettricità) ed energia gamma (energia magnetica).
Ciò che è ancora più interessante è che quest'energia si converte in ciò che desideriamo, un pò per nostro volere, un pò con la nostra capacità di mostrare a sto idrogeno che mansioni svolgere.
E' l'osservare acutamente che porta l'essere umano a capire ciò che in realtà è: un'insieme di metalli e nonmetalli parlante. Intelligenti loro, intelligenti noi.
Dal mio punto di vista quando uno dimostra a sè stesso che l'idrogeno si scinde in energia "da interpretare", perchè non caricare l'acqua dentro una cella (!attenzione ci sono osservazioni da non dimenticare) ed interpretarla col proprio pensiero:
in poche parole perchè non berla, ma con l'intenzione di utilizzare tutta questa energia in una data maniera, dal mio punto di vista anche (soprattutto) curativa.
in più perchè non berla per capire meglio come funziona realmente.
!osservazione: l'acqua deve essere di origine naturale (sorgente) e lontana dall'uomo e dalla sua attività, la cella deve essere composta da pochi settori (1-2 o 3) in acciaio 316 o superiori + dev'essere temperata a 450°C per allontanare le radiazioni (correnti galvaniche - particelle gamma)
= SALUTEM PRO POPULO
!osservazione acuta: nel caso in cui qualcuno volesse alimentare l'automobile, oppure rendere autoenergizzante l'accumulatora (pila), si ricordi di pescare l'energia da dov'è presente l'uomo con le sue attività; basti pensare che sprechiamo tanta di quell'energia elettrica, che potremmo rimetterla in circolo utilizzandola secondo il seguente parametro: 1 g di materia = 25.000.000 W
! è importante specificare che l'energia pescata nella natura può costituire una specie di ELISIR, da interpretare in maniera alchemica
! è importantissimo specificare che ripescare l'energia sprecata nelle città e presso gli stabilimenti industriali purificherebbe l'aria da tante malattie
NON USARE L'ENERGIA DELLA NATURA PER ALIMENTARE UNA BATTERIA
NON USARE L'ENERGIA TRATTA DALL'INQUINAMENTO MAGNETICO UMANO SU SE' STESSI OVVIAMENTE
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