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bugie e verità sulle auto e moto elettriche

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  • bugie e verità sulle auto e moto elettriche

    vorrei condividere un interessante articolo pubblicato su www.motorcafe.it

    Bugie e verità sulle auto e moto elettriche | Motorcafè il blog dei motociclisti dalla mente aperta


  • #2
    Originariamente inviato da biker.twin Visualizza il messaggio

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    Ciao

    Fox
    16 moduli ST170M Conergy Inverter IPG3000 vision

    alla tv -calcio +rally

    http://www.evalbum.com/2123

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    • #3
      Ci potete fare un riassunto?
      Sarebbe carino per stimolare la discussione...
      Bye!
      Roy
      Essere realisti e fare l'impossibile

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      • #4
        Mi sono preso la briga , confrontandomi con operatori del settore elettrico e rivenditori di raccogliere informazioni al fine di sfatare miti e fiabe metropolitane pro e contro le auto elettriche.

        analizziamole una ad una e cerchiamo di raccogliere elementi utili per le nostre scelte future:

        contro:
        1)le batterie delle auto elettriche sono altamente inquinanti- e una grossa bufala anche se ovviamente dipende di che batterie stiamo parlando: le batterie al litio polimeri non contengono acidi, sono interamente allo stato solido e per qel che riguarda il contenuto sono interamente reciclabili ed hanno una vita assai più lunga durando fino a 2000 cicli con la attuale tecnologia. per contro richiedono sistemi di ricarica più complessi e sono piu delicate e costose anche se il costo e destinato a scendere di parecchio. il problema principale e che non fa a tempo a scendere il costo che una tipologia molto superiore la rimpiazza e tutti vogliono sempre impiegare l’ultima come è il caso ad esempio delle litio ferro fosfato , nate per costare meno delle lipo ma attualmente più care.
        2) le batterie al litio possono esplodere. e vero solo per la prima generazione di batterie al litio che contenevano una discreta percentuale di cobalto.la tecnologia delle batterie al litio fa passi da gigante mese per mese e la densità di carica dalla prima generazione è aumentata del 250% oltre che il costo si è abbattuto di oltre l’85% pertanto informazioni allarmistiche sulle batterie al litio risalenti anche solo ad un anno fa sono da considerarsi obsolete. questo però non significa che pile con quantità rilevanti di cobalto siano state tolte dal mercato.
        3) per produrre corrente per i veicoli elettrici si inquina tanto quanto prima: bufala enorme! la produzione di Co2 si abbatte di oltre il 66% e le centrali elettriche si aggravano solo di un 15% di lavoro piu delle volte notturno. inoltre si ha un enorme abbattimento dell inquinamento termico.
        4)i motori elettrici dissipano calore : dipende da quali. i motori brushless ovvero senza spazzole a corrente alternata ne dissipano davvero pochissimo avendo un rendimento di oltre il 90% e permettono una gestione fine della potenza potendo variare da centralina su 3 parametri sia il voltaggio che l’amperaggio che la fase. poi ci sono i motori DC senza spazzole che sono motori dove il magnete sta all’interno , l’indotto all’esterno e la inversione di polarita avviene attraverso un sensore di hall e da appositi magnetini collocati sulla parte rotante. il rendimento si mantiene buono ma con una centralina molto piu semplice che pero non permetter di ottimizzare l’iso dell’energia ed il recupero della stessa in frenata tanto quanto un moptore ac… infine ci sono i motori a spazzole ovvero il classico motore a corrente continua ne piu ne meno come le automobiline delle piste policar che son dotate di magneti permanenti all’esterno , di un indotto all’interno dove ci sono gli avvolgimenti e di un collettore su cui sfregano le spazzole per permettere di polarizzare di volta in volta gli avvolgimenti che servono. inutile dire che questo sistema disperde piu energia per effetto dello strisciamento dei contatti e si rivela anche pericoloso in presenza di umidita…ebbene che ci crediate o meno moltissimi dei motori impiegati su auto e , moto e kart elettrici da competizione sono di questo tipo. la ragione? dimensioni, costi e semplicità dell’elettronica di comando ! piu delle volte vengono usati paro paro dalla produzione di motofalciatori e prodotti affini! Agni, il vincitore del TTXGP ha installato due motori a spazzole ad 8 poli su una GSXR-600 pressochè di serie.
        5)non esistono batterie al litio omologate per circolare: bufala colossale legata sempre al discorso che le batterie al litio esploderebbero come delle mine! innanzitutto chiariamo che vi sono diversi tipi di batterie al litio…le litio ion , le litio polimeri e le litio ferro fosafato. sulle batterie litio polimeri e litio ferro fosfato non c’è alcuna problematica di omologazione ne tantomeno di affidabilità. c’erano invece diverse problematiche che rendevano delicate le precedenti batterie aglio ioni di litio in buona parte risolti variando la chimica e le modalità di ricarica. allo stato attuale c’è solo un enorme problema che è quello dei costi e della dimensione dei componenti per farle. infatti gli elementi attualmente in commercio a basso costo e alti volumi di produzione sono molto piccoli e quindi assemblare una batteria al litio significa creare degli involucri che contengono centinaia e centinaia di elementi collegati in serie – parallelo per raggiungere il necessario voltaggio ed amperaggio. ciascun elemento deve essere caricato separatamente nel bms e questo comporta che anche dal punto di vista probabilistico le probabilità che un elemento ceda non sono così remote. e quando un elemento montato in serie cede, tutta la catena di elementi in serie con esso smette di erogare energia fino a quando esso non viene rimpiazzato, sempre che l’assemblaggio lo renda possibile perchè se le batterie sono “annegate” nella plastica l’operazione sarà ardua. tuttavia all’inizio di quest’anno si sono instaurate sinergie tra i grossi produttori di veicoli e di batterie per cominciare a costruire elementi di grandi dimensioni a costo ragionevole destinati ad equipaggiare auto elettriche ed ibride e quindi si deve supporre che il panorama cambierà molto rapidamente. le tecnologie insomma esistono, ma costano. a basso costo e con notevole affidabilità rimangono le NI-MH e le Piombo-Silicio

        6)il complotto dei petrolieri impedisce la diffusione: i petrolieri sono solo uno degli elementi dell’ingranaggio. pensate a quale fonte di introito siano le accise sul carburante per gli stati della maggior parte dei paesi. farne a meno non si può e caricarne tutto il carico fiscale sul consumo di energia elettrica sarebbe una cosa dissennata. fintanto che gli stati non hanno deciso in che modo si potrà separare l’energia elettrica per autotrazione da quella per uso domestico il problema rimarrà, probabilmente tutti i possessori di auto elettriche saranno obbligati a dotarsi di una card a cui verrà associato il consumo di energia sia da colonnina che da casa a cui verrà assegnato un costo diverso.

        Moderazione: ho ripostato l'articolo in due parti modo da poterlo leggere con maggiore chiarezza, senza dover andare su motorcafè.it
        Ultima modifica di Spuzzete; 19-08-2009, 17:48.

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        • #5
          fiabe metropolitane PRO:

          1)le auto elettriche del futuro si potranno ricaricare rapidamente nella presa di casa: questa è una bufala creata dalla disinformazione fatta da chi dovrebbe informare e non si preoccupa di comprendere ciò che sta divulgando… è vero che le batterie di nuova generazione si caricano sempre più rapidamente: con le litio ferro fosfato che sono le più performanti in materia di densità e velocità di carica siamo arrivati a batterie anche di grosse dimensioni che possono ricaricare anche dell’80% in 15-20 minuti… ok ma dove? in casa l’utenza domestica fornisce al massimo 3KW/h ed una buona batteria per un’auto elettrica ne fornisce 25kw/h pertanto usando i 3 kw sara pur sempre necessaria una notte per caricarla interamente perchè per caricarla in 1 ora servirà una utenza industriale capace di fornire almeno 25 kw/h. ergo va da se che mentre il normale biberonaggio ovvero la tenuta in carica verrà fatta sul posto di lavoro ed a casa con regolare costanza , la carica di emergenza o quella rapida sarà comunque appannaggio delle stazioni di servizio dove tuttora si discute se sia opportuno fare cariche rapide o se invece non sia meglio organizzare strutture robotizzate per il rimpiazzo rapido delle batterie che però necessita che i veicoli siano progettati affinchè tecnologia , voltaggio , dimensioni e collogamento delle batterie siano compatibili tra loro.

          2)le auto elettriche sono più semplici: NI. è vero solo in parte. dal punto di vista meccanico senz’altro un auto elettrica avendo pochissime parti in movimento e non necessitando di cambio dato che il motore è in grado di erogare una coppia costante , pertanto nel caso di un motore elettrico brushless tutto ciò che e soggetto ad usura sono i cuscinetti di banco del motore per giunta spesso autolubrificati. tuttavia la parte elettronica specie quando parliamo di motori a corrente alternata è abbastanza complessa ma anche nel caso di motori a corrente continua la parte elettronica che consente la variazione di velocità e quella che gestisce la carica è soggetta a discreti schock elettrici e termici. le batterie stesse sono un componente soggetto a forte riscaldamento e quanto meglio sono raffreddate e tenute a temperatura costante e quanto meglio lavorano e quindi quanto più durano. il raffreddamnto delle batterie è sicuramente uno dei fattori tecnologici più importanti.

          3) i sistemi di recupero dell’energia in frenata possono innalzare di molto l’autonomia: verissimo , ma è anche vero che la maggior parte dei sistemi frenanti così come sono concepiti non lo fanno affatto. più delle volte abbiamo soltanto un sistema che effettua una variazione di fase che quindi fa un parziale recupero dell’energia , ma molto limitato nell’ordine del 3%. un sistema che recupera integralmente l’energia in frenata probabilmente non è stato ancora concepito perchè fintanto che esistono freni tradizionali dotati di pinza , pastiglie e dischi , quella parte di energia verrà sicuramente dispersa. ci sono anche problmatiche collaterali del tipo : se il motore si trasforma in generatore comunque quando dovrebbe raffreddarsi è invece ulteriormente stressato. inoltre le stesse batterie se forzate ad immagazzinare rapidamente energia proveniente dalla frenata tendono a surriscaldarsi e quindi a non potersi caricare in maniera ottimale. bisogna quindi valutare se il kers pr l’EV non debba invece passare attraverso altri ausilii come supercondensatori o volani e se non sia meglio che il generatore di recupero ed il motore non siano due unità distinte e separate… sicuramente questo è un campo in cui c’è ancora molto da fare.

          4)una volta risolti i problemi di autonomia l’elettrico avrà la strada spianata: anche qui bisogna prenderla con le molle. innanzitutto c’è un rapido turn over delle tecnologie delle batterie che fa si che non appena una batteria diventa più economica quella che arriva , spesso molto migliore , costa moltissimo di più , pertanto fino a quando non arriveremo a saturare i costi di una tecnologia che già di partenza ha prestazioni che soddisfano le aspettative della clientela e quindi non ci sarà l’immediata necessitàdi rincorrere lo step successivo , non si attiveranno le dinamiche che porteranno l’elettrico a costare meno dell’endotermico. questa prospettiva potrebbe essere aperta dalle batterie litio zolfo che promettono una densità di carica da 6 a 10 volte maggiore dell’attuale con costi potenzialmente più bassi visto che di zolfo sul pianeta ce ne è in abbondanza. ovvio che ci si dovrà abituare all’idea che non si potrà lasciare il veicolo in riserva spianata per mesi per poi fare una ricarica rapida e partire come siamo abituati a fare… ed infine c’è l’stacolo psicologico dell’assenza di rumori ed odori che su un veicolo UTILITARIO non è certo un problema, ma su un veicolo ricreazioneale ed emozionale come il motociclo forse non sarà facile abituare i potenziali clienti a digerire anche questo aspetto… per capire di cosa parlo provate a raggiungere in moto una collinetta , mettete la frizione in folle e poi scendete usando soltanto i freni e capirete cosa significa viaggiare elettrico…

          5)l’elettrico sarebbe pronto ma i cinesi stanno rovinando la piazza con cattivi prodotti anche questa è una bugia colossale. la cina ha OLTRE IL 90% del parco circolante a due ruote costituito da MOTO ELETTRICHE per la stragrande maggioranza scooter. il mercato interno è enorme ed assorbe prodotti di bassa , media ed alta qualità. fate conto che la stragrande maggioranza dei produttori di batterie per autotrazione al mondo è in cina , quindi se ci sarà una rivoluzione elettrica passerà necessariamente da lì. il problema maggiore è costituito da quel folto sottobosco di pseudo importatori che vanno in cina comprando piccole quantità di prodotti smontati di scarsissimo livello a cui apportare modifiche marginali con l’obbiettivo di poterli assemblare in europa e vendere fregiandosi dell’appellativo di “costruttori”… i prodotti da loro acquistati sono più delle volte semplici adattamenti di scooter a benzina trasformati in elettrici attraverso la semplice adozione di un motore hub alla ruota posteriore ed aalloggiando le batterie dove capita. il fatto è che i veri fabbricanti di veicoli elettrici cinesi non sono interessati a rivendere in europa per poche unità a gente che non da garanzie di acquisto e quindi gli pseudo importatori passano attraverso intermediari che spesso fanno incetta di post produzioni o prodotti malriusciti di cui poi non sono in grado di assicurare la continuità di produzione ne tantomeno di fornirne l’assistenza. ma questi prodotti a volte dotati di motori anche di 700w incapaci di affrontare la minima salita e con finiture e cablaggi approssimativi, non rappresentano affatto il potenziale tecnologico della cina , paese dove ormai tutti i colossi mondiali vanno a produrre qualsiasi cosa ed anzi, la cina stessa è già in fase di delocalizzazione verso il viet-nam e la mongolia. ergo se vi vendono per italiano uno scooter che assomiglia a troppi altri già visti in giro a benzina pensateci un attimo ed informatevi su assistenza e garanzia che non siano gestite soltanto attraverso un sito ed un corriere che spedisce pezzi direttamente a casa vostra…
          Moderazione: ho ripostato l'articolo in due parti modo da poterlo leggere con maggiore chiarezza, senza dover andare su motorcafè.it
          Ultima modifica di Spuzzete; 19-08-2009, 17:52.

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