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  • Generatore dedicato

    Buonasera a tutti.

    Ho appena comprato un generatore cinese nuovo di fabbrica, i dati di targa sono i seguenti:

    850 VA;
    cosfi 0,8;
    una uscita a 230 V, 50 Hz, 650 W;
    una uscita a 12 V, 8,5 A.

    Adesso sta consumando il suo primo pieno senza carico, dopodiché rifarò il pieno e gli attaccherò 8 lampade ad incandescenza da 60 W cadauna, e registrerò il tempo di funzionamento collegando all' uscita a 12 V un orologio da automobile;
    ripeterò questa prova altre due volte, per vedere se vi sono differenze significative;
    a quel punto, se qualcuno vuole mandarmi (in prova temporanea) qualche "sistema per auto ad idrogeno/acqua" da provare, via MP gli invio il mio indirizzo.

    Quanto a scetticismo, non credo di aver bisogno di presentazioni.
    Quanto ad affidabilità, si saprà dopo.

    Sono attrezzato per misurare:
    -pressione atmosferica;
    -umidità ambiente;
    -temperatura ambiente;
    -tempo di funzionamento;
    -benzina consumata.

    Per evitare differenze dovute a variazioni nella composizione della benzina, ho comprato due taniche da 10 L ciascuna e le ho riempite di benzina, questi 20 L saranno sufficienti per 5 pieni.

    kia ora

    amir

  • #2
    ciao amir
    la prova con hho nel collettore di aspirazione non funziona parlo per esperienza sembra che shardana abbia trovato la soluzione attraverso il tubo della benzina
    saluti C.

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    • #3
      Bravo Amir !!!
      Shardana raccoglierà sicuramente l'invito !
      Ciao

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      • #4
        misura del consumo di benzina

        Sul libretto di istruzioni scrivono che non si deve lasciare finire la benzina col carico elettrico collegato, pena il danneggiamento della parte elettrica della macchina.

        Perciò ho pensato di inserire un timer, che stacchi il carico dopo un tempo stabilito (p. es. 4 ore) , minore del tempo di funzionamento col pieno (secondo la scheda, 6 ore).

        Poi ci vuole un sistema che spenga il motore qualche secondo, o al massimo qualche minuto, dopo lo stacco del carico.
        Misurando la benzina necessaria a rifare il pieno, potrò conoscere il consumo del generatore con quel carico e per quel tempo.

        Chi ritiene che questo metodo non sia adeguato, è pregato di esprimere i suoi dubbi, ed eventuali consigli per un "setting" accettabile.

        amir
        Ultima modifica di amir; 09-10-2009, 10:41.

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        • #5
          Originariamente inviato da amir Visualizza il messaggio
          .....scrivono che non si deve lasciare finire la benzina col carico elettrico collegato, pena il danneggiamento della parte elettrica della macchina.
          .....
          Acc.
          Ciao amir
          I metodi da te proposti credo comportino rischi di scarsa ripetibilità di prova. Lo stesso per un galleggiante nel serbatoio.
          Il più adatto penso sia il cut-off sui numeri di giri ma temo che qui il rischio sia comunque di danneggiare il generatore.
          Però, a proposito dell'eventuale danno alla parte elettrica, personalmente penso che l'avvertenza ha giustificazione solo se il carico che vede il generatore è di tipo controllato, tipo un inverter per motore .
          In quel caso, ad esempio, le correnti possono alzarsi molto in occasione del transitorio di spegnimento del generatore e così danneggiarlo. Con una resistenza come carico il rischio penso sia nullo.
          E' il mo pensiero, si intende. Non conosco il tuo generatore e poi io .... io faccio la baby-sitter !

          Ciao,
          Hike

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          • #6
            ciao, effettivamente è vero puoi avere1 sovratensione momentanea anche molto alta che potrebbe causare qualche danno, le fasi stesse del motore sono degli induttori quindi puoi capire quanto si complica il circuito, le lampadine attenuano solo "l'effetto", l'ideale sarebbe rifasare il generatore prima di tutto, in questo modo porti il cosfi anzichè a 0,8 a circa 1, sempre rifasato per la massima potenza ovviamente, aumentando anche i rendimento del tuo generatore, sempre a quella potenza, al diminuire del carico i condensatori prevarranno rispetto alla componente induttiva facendoti avere 1 generatore con cosfi al contrario cioè appena sfasato capacitivamente, nel caso + "terribile" cioè con 1 carico che si stacca improvvisamente i condensatori sono dei circuiti chiusi (oltre ad assorbire corrente in anticipo rispetto all'induttore) quindi assorbirebbero l'intero picco di sovratensione istantaneamente, prima che possa evolversi in alta tensione.
            La formula per il calcolo della capacità dei condensatori da mettere in parallelo al generatore è quella di risonanza (la trovi digitando formula rifasamento su google) in teoria e sempre in teoria se usassi a potenza massima il tuo generatore sarebbe un generatore "resisitivo" quindi senza componenti induttive cioè in pratica Watt puliti non Watt+ qualche Var perso come componente... quindi resa alta e con i condensatori puoi aspettare che si spenga da solo senza danni.
            Questo per la parte elettrica, per la parte termica, le prove andrebbero effettuate all'aperto e con la stessa temperatura del motore per ogni prova e la stessa concentrazione di ossigeno iniziale cioè aspettare 1 po di farlo raffreddare e di eliminare la concentrazione dei fumi di scarico, prima di riniziare 1 altra prova, la resa sarebbe comunque bassa,l'ideale è fare le prove di inverno, inoltre ti dico subito che come detto dalla termodinamica non otterrai la stessa energia per produrre idrogeno e ossigeno rispetto a quella che preleverai per le tue lampadine

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            • #7
              Originariamente inviato da Wattos Visualizza il messaggio
              ... eliminare la concentrazione dei fumi di scarico...

              ...come detto dalla termodinamica non otterrai la stessa energia per produrre idrogeno e ossigeno rispetto a quella che preleverai per le tue lampadine
              Di questo ne sono convinto, quello che vorrei fare è nel disegno qui sotto, vedere cosa succede mandando idrogeno nella aspirazione del motore, se la benzina dura di più o di meno con un carico costante.

              Successivamente troverò un modo di produrre ossigeno e di mescolarlo all' idrogeno per fare il famoso HHO e vedere anche quello che effetto fa, a meno che qualcuno se ne esce a dire che questi gas prodotti per via chimica hanno proprietà diverse dagli stessi gas prodotti mediante elettrolisi dell' acqua; in questo caso farei la elettrolisi con la corrente della rete enel, e manderei i gas risultanti nell' aspirazione del motore.

              Quello che voglio fare è, vedere quanto tempo dura un pieno di benzina nelle varie condizioni, senza fulminare subito questo costoso giocattolo .

              Non ho capito a cosa ti riferisci dicendo della concentrazione dei fumi di scarico, dato che sicuramente il generatore lo farò funzionere all' aperto.

              amir
              File allegati
              Ultima modifica di amir; 09-10-2009, 22:46.

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              • #8
                NaOH + Al + H2O

                Intanto che pensavo a come fare a lasciare spengere il motore senza danneggiare il generatore, ho provato a produrre idrogeno mediante la reazione di cui al titolo di questo post.

                200 g di soda caustica, disciolta in 4 L di acqua, reagendo con 125 g di alluminio in pezzi ricavati da un profilato di 1 mm di spessore, mi producono circa 1 L di idrogeno ogni ora;
                dato che il motore del generatore ha una cilindrata di 95 cc, e che gira immagino intorno a 1 500 rpm, aspirerà ogni ora oltre 4 000 litri di aria;
                per avere una produzione significativa di idrogeno, diciamo il 10 % dell' aria aspirata, dovrei moltiplicare per 400 la produzione attuale;
                la vedo parecchio dura, e perciò mi sa che soprassiedo.

                amir

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                • #9
                  esplode o implode?

                  Comunque, già che mi trovavo con questi due boccioni di idrogeno che non sapevo cosa farmene, prima di dargli la via in atmosfera mi son detto: "e se provassi in qualche modo a dargli fuoco?".
                  Allora ho preso un filo elettrico, ne ho sbucciato una diecina di centimetri, ho tagliato via la maggior parte dei filini che lo compongono salvandone due, li ho attaccati insieme e li ho inseriti in un boccione pieno di idrogeno, poi mi sono messo dietro l' angolo della casa ed ho collegato i capi liberi ad una batteria da automobile, si è sentito un bòtto e dopo il boccione era in frantumi, con i pezzi sparsi tutto intorno, ed il secchio che avevo messo per non impestare il giardino di cocci era sfondato verso l' esterno, già immaginavo che andava a finire così perché è quello che si legge sui libri, ora lo so per certo, che l' idrogeno esplode, ogni ipotesi di implosività è quindi destituita di ogni fondamento.
                  A meno che non se ne esce uno a dire che l' idrogeno di origine chimica si comporta diversamente da quello elettrolitico.
                  O che l'esplo-implo-sività dipende dalla concentrazione.

                  C'è da dire che il primo tentativo ha fatto cilecca, nel senso che il filo si era fuso ma non era successo niente, poi ho pensato: "stai a vedere che la concentrazione di ossigeno è troppo bassa", allora con un tubo di plastica ho soffiato nel boccione ed ho riprovato, ancora niente, ci ho soffiato ancora un pò e ho riprovato, e BUM, boccione distrutto, pezzi di vetro e plastica da tutte le parti, e l' idrogeno è esplosivo a tutti gli effetti.
                  amen

                  amir
                  File allegati
                  Ultima modifica di amir; 13-10-2009, 19:14.

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                  • #10
                    una miscela di idrogeno ossigeno esplode con già il 5% di idrogeno, quindi se fossi in te aprofitterei di questa cosa... o almeno verificherei se è vera
                    ah il tuo esperimento se levavi la "barriera" poteva andare 1 po meglio ed assomigliare ad un "razzo artigianale"

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Wattos Visualizza il messaggio
                      una miscela di idrogeno ossigeno esplode con già il 5% di idrogeno, quindi ... verificherei se è vera
                      ah il tuo esperimento se levavi la "barriera" poteva andare 1 po meglio ed assomigliare ad un "razzo artigianale"
                      allora ti dirò tutta tutta la verità...
                      il secondo tentativo secondo me non ha funzionato non tanto (o non solo) perché non c' era abbastanza ossigeno nella miscela, ma anche perché i fili in corto toccavano il vetro del bottiglione, infatti dopo fatto il corto, che non era scoppiato niente, ho staccato i fili dalla batteria, poi ho tolto il secchio antischegge ed ho toccato il vetro nel punto dove toccava il filo, ed era molto caldo, quindi un po' del calore del corto circuito l' ha assorbito il vetro impedendo all' idrogeno di accendersi, poi con l' aria espirata ho mandato dentro anche CO2 e N, insomma che percentuali c' erano lì dentro alla fine non lo so.

                      Ora sarebbe da trovare il modo di produrre dell' ossigeno, poi prelevarlo con un siringone graduato e mandarlo dentro alla boccia dell' idrogeno, comunque ti posso dire che il botto non era granché, forse come un minicicciolo (quei petardini gialli piccini).

                      per fare il razzo artigianale mi ci vuorrebbe un sistema a scintillazione, mi spiego: riempire una bottiglia di idrogeno, poi metterci tipo una candela di accensione che faccia scintille in continuazione, e poi mandaci dentro ossigeno finché succede qualcosa; questo "scintillatore" non deve pesare sul razzo, che sennò non si muoverà mai, credo che una bottiglia piena di idrogeno abbia meno energia di una gocciolina di benzina.
                      File allegati
                      Ultima modifica di amir; 14-10-2009, 13:59.

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                      • #12
                        pienamente d'accordo su tutto se non fosse per l'uso del vetro appunto, sia per l'elevato grado di frantumabilità e sia per l'isolamento termico.
                        Per l'ossigeno puoi usare quello dell'aria quindi sistema ancora + leggero, per l'accensione il piezo degli accendini con l'accuratezza di prolungare i 2 fili fino alla zona X

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