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mini batterie nucleari
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sarà interessante vedere quando arriverà sul mercato
potrebbe essere un vero successo
Odisseo(E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)
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E' vero, ma in questo caso la batteria sarebbe utilizzabile finché l'isotopo interno è radioattivo, per cui per una durata lunghissima, probabilmente molto maggiore dell'apparecchio che alimenta. Più che di smaltimento ci si dovrebbe preoccupare del loro riutilizzo una volta che l'apparecchio risulta vecchio, non funzionante o obsoleto.
Poi quando la batteria è esaurtita del tutto significa che l'isotopo non è più radioattivo e sarebbe più facile lo smaltimento, forse anche più facile delle batterie tradizionali.
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Mi ricordo di aver letto negli anni '80 di un dispositivo simile (forse erano quelle ingombranti di cui si parlava nell'articolo) in cui la sostanza radioattiva eccitava dei fosfori producendo luce che veniva convertita in elettricità da delle celle fotovoltaiche.
Ma le radiazioni non contaminano anche le giunzioni al silicio rendendole inutilizzabili?
in alcuni missili per testate nucleari russe venivano utilizzati circuiti a valvole proprio per questo problema (la 6c33c per esempio)
Ciao
AlessioQualche video dei miei esperimenti li trovate su:
http://it.youtube.com/user/alessiof76
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Già da tanti anni fa, si sapeva che bastava appoggiare un diodo seebek su una piastrina di plutonio, per avere energia elettrica a gratis per decenni o addirittura per secoli.
Ovviamente governi e capi di stato maggiore insabbiarono tutto e subito.
Perchè lo fecero ?
Lo fecero perchè se qualche fuori di testa si metteva in testa di smontare tante pile atomiche per estrarne il plutonio, e poi costruire una bomba !!!.
Il resto è ovvio....
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Ovviamente la pila di cui si parla all'apertura di questa discussione, non è pericolosissimo plutonio ma (io penso) trizio.
Il trizio decade dopo 12 anni, questo significa che non c'è bisogno di ricaricare il telefonico per 12 anni, ma nel frattempo il telefonino sarà diventato obsoleto e quindi in altre parole possiamo dire che la durata è praticamente eterna.
La paura delle radiazioni è una paura infantile di gente poco esperta, perchè le radiazioni del nostro amato sole sono ben più pericolose di qualche goccia di trizio la quale non farebbe del male enanche ad una zanzara che vola.
Il trizio nelle vicinanze di una piastra seebeck (o solenoide), è un ottima pila praticamente eterna.i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.
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Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggioLa paura delle radiazioni è una paura infantile di gente poco esperta, perchè le radiazioni del nostro amato sole sono ben più pericolose di qualche goccia di trizio la quale non farebbe del male enanche ad una zanzara che vola.
Mi vuoi garantire che almeno 1 particella non riesce ad 1 uscire fuori dalla batteria?
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Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggioOvviamente la pila di cui si parla all'apertura di questa discussione, non è pericolosissimo plutonio ma (io penso) trizio.
Il trizio decade dopo 12 anni, questo significa che non c'è bisogno di ricaricare il telefonico per 12 anni, ma nel frattempo il telefonino sarà diventato obsoleto e quindi in altre parole possiamo dire che la durata è praticamente eterna.
La paura delle radiazioni è una paura infantile di gente poco esperta, perchè le radiazioni del nostro amato sole sono ben più pericolose di qualche goccia di trizio la quale non farebbe del male enanche ad una zanzara che vola.
Ma in un reattore nucleare, o comunque per bombardamento con neutroni, si può rendere radioattivi molti elementi, che poi si potrebbero sfruttare per produrre elettricità.
Ci sono elementi radioattivi che decadono emettendo radiazioni beta o alfa, facilissime da fermare a differenza dei neutroni e delle radiazioni gamma. Se si mettono in un contenitore, isolate da questo, le radiazioni che emettono lo caricano elettricamente, mentre l'isotopo si carica di segno opposto. Collegando l'isotopo con un conduttore che esce dal contenitore, si potrebbe chiudere il circuito producendo una corrente elettrica.
Credo che l'energia prodotta da i gr. di isotopo sarebbe molto alta, molto superiore a quella prodotta dalla combustione di 1 gr. di idrocarburo. E indefinitamente, perchè pur diminuendo col tempo sarebbe ancora la metà dopo una vita media, poi 1/4 e così via.
Credo che il problema, a parte quello di mettere in commercio delle sostanze radioattive con tutti i pazzi che ci sono nel mondo, sia quello che la tensione fra il contenitore e l'isotopo non sarebbe costante ma crescente nel tempo, man mano che si accumula la radiazione emessa. Il sistema si comporterebbe come un condensatore e bisognerebbe prevedere un dissipatore o un accumulatore di energia nel caso che non venisse utilizzata in continuo.
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Originariamente inviato da uforobot Visualizza il messaggioGià da tanti anni fa, si sapeva che bastava appoggiare un diodo seebek su una piastrina di plutonio, per avere energia elettrica a gratis per decenni o addirittura per secoli.
Ovviamente governi e capi di stato maggiore insabbiarono tutto e subito.
Ovviamente la pila di cui si parla all'apertura di questa discussione, non è pericolosissimo plutonio ma (io penso) trizio.
Il trizio decade dopo 12 anni, questo significa che non c'è bisogno di ricaricare il telefonico per 12 anni,
La paura delle radiazioni è una paura infantile di gente poco esperta, perchè le radiazioni del nostro amato sole sono ben più pericolose di qualche goccia di trizio la quale non farebbe del male enanche ad una zanzara che vola.
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Originariamente inviato da Wattos Visualizza il messaggioMi vuoi garantire che almeno 1 particella non riesce ad 1 uscire fuori dalla batteria?
E' comunque possibile costruire un sistema che riveli immediatamente una "fessurazione" con dei rivelatori passivi (i famosi badge)
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Originariamente inviato da Stregatto Visualizza il messaggioSe ricordo bene il trizio è un gas, piuttosto raro.
Ma in un reattore nucleare, o comunque per bombardamento con neutroni, si può rendere radioattivi molti elementi, che poi si potrebbero sfruttare per produrre elettricità.
circa una anno fa, (nella sezione L.E.R.N. trasmutazioni bassa energia) avevo spiegato come rendere radioattivi i materiali.
Mi avevano preso per scemo perchè con i neutroni si ammaza la gente, e allora lasciai perdere.i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.
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Esistono molti tipi di pile/batterie atomiche: Per una panoramica si guardi qui:
Atomic battery - Wikipedia, the free encyclopedia
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ecco l'articolo originale,
si chiama Kwon.pdf
ciao
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Originariamente inviato da Stregatto Visualizza il messaggioSe ricordo bene il trizio è un gas, piuttosto raro.
Ma in un reattore nucleare, o comunque per bombardamento con neutroni, si può rendere radioattivi molti elementi, che poi si potrebbero sfruttare per produrre elettricità.
Ci sono elementi radioattivi che decadono emettendo radiazioni beta o alfa, facilissime da fermare a differenza dei neutroni e delle radiazioni gamma. Se si mettono in un contenitore, isolate da questo, le radiazioni che emettono lo caricano elettricamente, mentre l'isotopo si carica di segno opposto. Collegando l'isotopo con un conduttore che esce dal contenitore, si potrebbe chiudere il circuito producendo una corrente elettrica.
Credo che l'energia prodotta da i gr. di isotopo sarebbe molto alta, molto superiore a quella prodotta dalla combustione di 1 gr. di idrocarburo. E indefinitamente, perchè pur diminuendo col tempo sarebbe ancora la metà dopo una vita media, poi 1/4 e così via.
Credo che il problema, a parte quello di mettere in commercio delle sostanze radioattive con tutti i pazzi che ci sono nel mondo, sia quello che la tensione fra il contenitore e l'isotopo non sarebbe costante ma crescente nel tempo, man mano che si accumula la radiazione emessa. Il sistema si comporterebbe come un condensatore e bisognerebbe prevedere un dissipatore o un accumulatore di energia nel caso che non venisse utilizzata in continuo.
qualche anno fa a forza di sentire notizie sulla pericolosità delle radiazioni emesse dalle centrali nucleari avevo rapportato la potenza elettrica prodotta da una centrale con i grammi di materiale radiattivo non pericoloso per l'uomo
alla fine se non mi sono sbagliato mi sembrava che utilizzando una quantità di uranio (o altro elemento) non pericolosa per l'uomo mi sembra 0,x-1,0 grammi la centrale poteva fornire un'energia intorno o superiore ai 10kw
allora basta costruire/fornire/vendere piccole centrali da piazzare all'interno dell'abitazione ad esempio una cantina (4-5metriX4-5metri?) dare una certificazione e garanzia diciamo per 100anni con numero verde e contratto gratuito di pronto intervento, assistenza immediata con eventuale messa in sicurezza e ripristino del funzionamento.
NON sarebbe male.................
facciamo tutto elettrico e chi si è visto si è visto
e gli arabi? si dedicheranno all'agricoltura.Ultima modifica di garand; 27-10-2009, 21:07.
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E non solo, in una centrale atomica si produce una quantità di scorie radioattive di cui nessuno sa che fare. Almeno si potrebbero usare per produrre elettricità.
La radioattività non mi preoccupa molto. Non tutti gli isotopi decadono emettendo radiazioni gamma. Molti producono alfa o beta, che si fermano facilmente con pochi mm di schermatura.
Il problema vero è quello della sicurezza. Se sistono in giro terroristi, malati di mente etc. lasciare in giro sostanze radioattive crea grossi problemi.
Ma non dimentichiamo che gli ospedali le usano correntemente.
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la resa è comunque sempre sotto il 10%, cioè ci sono parecchie emissioni accompagnate da un briciolo di potenza utile...
Se uscissero particelle non alfa e beta, ma mettiamo il caso peggiore... cosa fai?
io sinceramente non rischierei un tumore per evitare di caricare il telefono che già con le onde dei cellulari non siamo messi bene...
certo la tecnologia delle batterie intese come "secondarie" è lentina ma non per questo bisogna mettere in gioco la sicurezza.
Ma ve lo immaginate se in una metropolitana tutti montassero questo tipo di batterie? Dopo 1 anno che viaggi ti viene la leucemia perdi i capelli e diventi pallido,sempre se non ti viene prima un tumore...magari ne esci illeso se sei nella percentuale fortunata ...però almeno non devi caricare il cellulare eh vuoi mettere...
Poi metti che succede un'incidente esce il materiale radioattivo, o qualcuno apposta butta questa roba nell'acquedotto o nel fiume, dai ma stiamo scherzando, allora legalizziamo anche anche il plutonio e le armi nucleari come se fossero petardi ...
capisco per applicazioni spaziali o per l'orologio di Greenwich, però io sinceramente già solo l'idea di avere qualcosa che sta "decandendo" nel mio telefono che si trova a 2millimetri da me tutto il tempo, guarda sinceramente ma proprio sincero io ...userei altro anche se me la regalassero... piuttosto un pannellino solare o lo carico a manovella
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