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turbina idroelettrica per speleologia

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  • turbina idroelettrica per speleologia

    Salve

    allora... il punto è questo.

    Poter avere una fonte di energia a 300 o quattrocento metri sotto terra.

    Nelle grotte, l'acqua non manca, ci sono cascate sotterranee, fiumi....
    quello che però è difficile da fare è fare dei lavori. delle canalizzazioni sono improponibili...se non per pochi metri

    d'altro canto non occorrono molti watt. giusto il giusto per impiantare un piccolo campo base a quelle profondità.

    io avevo pensato ad una turbina che copn un imbuto raccogliesse acqua e generasse corrente, parliamo di 100 w, 200 w. già potrebbero andar bene. per mettere delle lampadine ed illuminare le tende.

    sapreste condiglkiarmi sul mercato qualcosa di già pronto?

    o al limite, potreste consigliarmi una micro turbina adatta...che poi ci penso io a modificarla nel modo giusto?

    sono ben accette le idee!
    sigpicI problemi di un impianto cominciano con la porta di una banca e finiscono davanti alla sua cassaforte

  • #2
    dovresti sbarrare un fiume sotterraneo
    sicuro che si può fare e che nn sia pericoloso?

    ciao

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    • #3
      no che non si può fare....
      ma non credo che ce ne sia bisogno
      vedete, una grotta non è quasi mai una linea retta ed orizzontale

      una grotta si sviluppa in profondità...e segue le fratture nella roccia

      nelle grotte i fiumi non sono come in superficie...
      i fiumi
      sono un immenso delta
      che sprofonda
      in un unico punto....
      sono una miriade di cascate
      che attraversano pozzi
      io pensavo di mettere un imbuto
      sotto un pozzo
      da dove c'è una cascata
      l'imbuto collegarlo ad un tubatura
      che non deve essere molto lungha
      e la tubatura avrebbe alla sua uscita la turbina
      idroelettrica
      .....e queste turbine possono essere montate sotto ogni pozzo


      capito il senso?
      sigpicI problemi di un impianto cominciano con la porta di una banca e finiscono davanti alla sua cassaforte

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      • #4
        A me sembra una buona idea.

        Un tubo di una trentina di millimetri di diametro, di plastica dura; nel Corchia c' è un rivo perenne che scende quasi mille metri, mettiamo per esempio questo tubo lungo 100 metri per un dislivello di 70/80 metri, in fondo al tubo la sua turbinetta, quadro elettrico e batteria tampone.
        Immaginiamo una spedizione nel Corchia di una dozzina di giorni una ventina di persone;
        penso che sia possibile calcolare il punto oltre il quale diventa conveniente portarsi appresso la centralina mobile, invece che avere un andirivieni di batterie cariche e batterie scariche.
        Potrebbe esserci abbastanza energia, oltre che per luci e strumenti, anche per cucinare, asciugare calzini, preparare bevande calde, montacarichi dove possibile, compressore per i sommozzatori...

        amir

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        • #5
          A me sembra una buona idea.
          A me sembra una GRANDE idea!
          batteria tampone
          che si sia anche una batteria mi sembra auspicabile, ma spero che non intendi un sistema completamente a batterie. Con un generatore tutto a 220V regolato da resistenze-zavorra, hai il riscaldamento gratis per le tende del campo base, la batteria e le lampade degli elmetti le ricarichi invece con un comune caricabatterie colegato alla linea 220. Un impianto totalmente a batterie peserebbe un'enormità.
          Puoi anche risparmiare sul peso del tubo, se utilizzi spezzoni con pressione nominale crescente a seconda della differenza di livello della condotta.

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          • #6
            si.. l'idea era proprio quella.
            il corchia è uno dei più grandi complessi in italia...
            ma penso anche a pozzo della neve ad esempio.

            lì c'è un campo allestito a -600 e poi si continua fino a - 1000....

            in pratica a due passi dall'inferno. e pozzo della neve è tutta da esplorare. solo che è molto difficile proprio per difficoltà logistiche.

            non puoi portare dietro le batterie per tutto il tempo...i trapani elettrici che si usano per le asplorazini....durano pochissimo
            ...e fare tutte le volte
            discese
            fino a quella quota...è orribile...
            poterli ricaricare dopo una
            pausa e un sonnellino
            significa
            poter andarea avanti con l'esplorazione.

            il tubo potrebbe anche essere più grande... io pensavo ad un tubo da 100...con in fondo una strettoia
            da 40


            ok.... quale sarebbe secondo voi la turbina migliore?

            costi?
            pesi?
            spazio?

            vi sarei grato per qualsiasi aiuto!
            sigpicI problemi di un impianto cominciano con la porta di una banca e finiscono davanti alla sua cassaforte

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            • #7
              era da brevettare?

              Se davvero si ragiona di centinaia di metri di salto utile, (e viene buona l' idea di usare spezzoni di tubo, di resistenza alla pressione variabile in funzione della differenza di livello), anche con sezioni relativamente ridotte puoi produrre una bella potenza.

              Dicevo batteria tampone, che si riempia quando l' utilizzo è basso ed eroghi quando si attacca un carico importante.

              Per esempio se il montacarichi assorbe 1 000 Wh per sollevare un carico, mettiamo che il 40 % del tempo è dovuto ad operazioni di aggancio e sgancio del carico e tempi morti vari, il 30 % discesa ed il 30 % salita, sarebbe fattore di utilizzo 30%, se c' è una batteria adeguata, senza considerare i rendimenti sarebbe sufficiente un generatore da 300 W (a latere, il montacarichi potrebbe essere costruito in modo che, calando il carico, si recuperi un po' di energia).

              Poi calcoli che non so fare diranno se conviene un generatore più potente, o una batteria più grande, il rapporto diametro/lunghezza del tubo, ecc.

              Bellocostruzioni non sono d' accordo sulla strettoia in fondo al tubo, non so perché ma non mi convince.
              A spanne, che (range di) portata e di salto avresti a disposizione?

              a
              Ultima modifica di amir; 18-01-2010, 00:12.

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              • #8
                ciao ,
                Mi piace questo utilizzo del microhydro ,

                Diciamo 30 mt di dislivello realizzati con una manichetta antiincendio diametro 70 mm lunga 60-90 mt sia facilmente trasportabile ., inoltre esistono i rotoli da 30 mt con i bocchettoni rapidi.

                Fissiamo una portata di 5 lt sec per non aumentare le perdite di carico .

                Con 30 mt di dislivello e 5 lt facciamo 1kW .
                La tubina ha un volume di 30X30 X50 cm e pesa 20 kg
                il sistema di regolazione é dentro una scatola stagna tipo gewiss da 30x 15 x 40 cm

                Ho fatto un sistema simile per un sistema di monitoraggio di un acqua minerale ...altissima
                Ciao.

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                • #9
                  bhè...
                  per portarlo a spalla...va bene...

                  ottima l'idea delle bocchette antincendio...anche con attacco rapido.....non rimane che attaccarle ad un imbuto che sta sotto una risrogenza...ed il gioco è fatto....


                  potresti mandarmi in privato i link e i contatti della turbina?
                  sigpicI problemi di un impianto cominciano con la porta di una banca e finiscono davanti alla sua cassaforte

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                  • #10
                    secondo voi il passaggio di corrente in quell'ambiente caratterizzato da umidità elevata potrebbe ossidare i vari contatti dell'impianto danneggiandoli?

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                    • #11
                      il tutto andrebbe comunque ad ip65-67 è ovvio....altrimenti si ossiderebbe tutto proprio come hai detto tu!
                      sigpicI problemi di un impianto cominciano con la porta di una banca e finiscono davanti alla sua cassaforte

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