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Recupero acqua dall'atmosfera

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  • Recupero acqua dall'atmosfera

    Nal supplemento Affari e Finanza di Repubblica a pagina 25 viene descritto un sistema studiato dagli israeliani per estrarre l'umidità contenuta nell'aria (da 10 a 40.000 t. di acqua per km cubo di atmosfera).
    Il sistema non è una novità: l'aria viene fatta passare attraverso un essiccante di gel di silice che estrae l'umidità. L'umidità assorbita viene poi estratta con una corrente di aria calda, che viene raffreddata da un impianto frigorifero per condensarla.
    I numeri che dà l'articolo sono insensati: produzione di 1000 mc. di acqua al giorno (!) al costo di mezzo $ al litro (!).
    Comunque dal punto di vista ecologico l'impianto è un disastro: bisogna sprecare combustibile per scaldare l'aria di rigenerazione, poi altro per raffreddare l'aria e condensare l'umidità. Anche con i debiti recuperi di calore i consumi dovrebbero essere enormi.

    Mi è venuto in mente che basterebbe esporre una superficie piana di notte per raffreddarla per irraggiamento e farci condensare sopra l'umidità atmosferica, senza consumo di energia.
    Perchè complicarsi la vita ?

  • #2
    Aggiungo qui che lo stesso principio può venire usato per condizionare un ambiente.
    Nei paesi con aria molto asciutta come i paesi arabi una pratica tradizionale per condizionare era quella di mettere davanti alle finestre dei pacchi di lana bagnata, che umidificavano e allo stesso tempo raffreddavano l'aria che ci passava attraverso, un effetto fisico ben noto.
    Nei paesi a clima temperato questo non funziona, perchè l'aria è già molto umida e bagnandola si raffredda poco e raggiunge una umidità eccessiva (effetto cantina). In questo caso l'aria da umidificare va prima essiccata.
    Nella solita Israele hanno costruito degli impianti di condizionamento che consumano calore invece che energia elettrica:
    - l'aria viene fatta passare attraverso un letto di silica gel che le toglie l'umidità; durante questo processo l'aria si scalda un po'
    - l'aria secca e calda viene raffreddata e poi viene umidificata per lavaggio con acqua o passaggio attraverso un letto di materiale bagnato; partendo da aria secca l'effetto di raffreddamento è notevole anche senza arrivare ad umidità eccessive
    - periodicamente il letto di silica gel viene rigenerato facendoci passare dell'aria calda prodotta da un bruciatore.
    Alla fine il consumo principale è quello per rigenerare il silica gel; un po' d'acqua per umidificare l'aria e un po' di energia elettrica per il ventilatore di circolazione.
    Ho fatto i conti e il sistema è molto efficiente.

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    • #3
      Il titolo che hai dato alla discussione non è "Condizionamento ambientale" quindi hai aperto una discussione e tu stesso l'hai portata fuori tema!

      Io tornerei in tema, ma per dire che mezzo dollaro al litro non è quello che chiamo "risparmio", per quel prezzo compro l'acqua al supermercato, in bottiglie in PET da 1,5 litri. Ci dev'essere qualcosa che non va in quell'articolo, o nel come lo hai riportato.

      Le tecniche per estrarre l'acqua dall'aria o per dissalare l'acqua del mare per usi alimentari sono ben conosciute, ma si sa che i costi sono elevati, quindi vengono riservate a risolvere problemi contingenti di aree inquinate, o aride. Certamente non vengono utilizzate queste tecniche per scopi irrigui, per via, appunto, dei costi

      ••••••••••••

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      • #4
        link interessante

        concordo con l'inesattezza dei dati tecnici citati.
        guarda questo articolo interessante del mensile online ATLANTE dal titolo "cresceranno fiori nel deserto "
        http://www.mensileatlante.it/articolo_dettaglio.php?id=4bb36efb9629c

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