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10 ampere....

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  • 10 ampere....

    ciao a tutti.

    prima di tutto non vi arrabbiate se scrivo qualche fesseria.... non ne capisco nulla.

    il punto: avrei bisogno di appena 10 ampere per ricaricare/non scaricare una batteria auto 12 v che alimenta alcuni apparati elettrici su una piccola barca a vela. non ho lo spazio sufficiente per far tutto con un pannello fotovoltaico. ho pensato all'eolico ma ... insomma non costa poco (paragonato al tipo di utilizzzo...) insomma ho letto che si può cercare di fare da soli (premetto che non so che differenza c'è tra volt e watt...ma in questo e nella parte meccanica ci sono persone che mi possono aiutare).

    la domanda è: autocostruzione con alternatore d'auto è davvero possibile? (oltre alla soddisfazione personale)

    da quello che ho letto:

    - vento: è un posto dove 15/20 nodi sono la norma
    - dimensioni (in base ad una formula che ho trovato) 60-70 cm di diametro pale
    - rapporto pulegge 10:1 (avevo pensato agli ingranaggi di una bici...)
    - alternatore di una fiat panda young.
    - al limite integrato da un pannellino di 20/40w... (1mq di spazio lo trovo....).

    non ridete... ma ci si può almeno provare o faccio a meno della radio??? :-)

    grazie a tutti
    ciao

  • #2
    Originariamente inviato da 10ampere Visualizza il messaggio
    ciao a tutti....OMISSIS...
    ciao
    Innanzitutto ottima idea di utilizzare un generatore eolico per mantenere in carica la batteria di una barca.

    Facciamoci due conti.

    10A a12V sono circa 120-140W di potenza che il generatore deve erogare. Dovrebbe essere fattibile con 15-20 nodi di vento usare una turbina di 70cm.

    Per quanto riguarda Volt/Watt etc ti consiglio di consultare i manuali del forum.

    *** Nota del moderatore: La quotatura integrale non è tollerata (Regola n. 3 approfondimento "d" del regolamento) a maggior ragione quando il messaggio quotato è quello immediatamente precedente! ***
    Ultima modifica di Eli-sir; 10-04-2010, 13:35. Motivo: messaggio immediatamente precedente quotato per intero
    La natura ha paura del vuoto e lo riempie di cavolate. (Anonimo).E Io so di dare il mio contributo a questo (IlSignor15Magneti)

    Evoluzione umana: perchè? negli ultimi 100000 anni c'è stata evoluzione??...

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    • #3
      Originariamente inviato da 10ampere Visualizza il messaggio

      - rapporto pulegge 10:1 (avevo pensato agli ingranaggi di una bici...)
      - alternatore di una fiat panda young.
      cn alternatore della panda e ingranaggi di bici ci fai poco, dovresti quanto meno raddoppiare il diametro
      inoltre l'alternatore se nn raggiunge una certa velocità e un certo carico in pratica nn fa un piffero

      ciao

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      • #4
        Ciao 10Ampere,
        appena posso ti posto qualche foto del mio ultimo progettino...E' un aerogeneratore del diametro di 1,1 metri che sfrutta un piccolo alternatore d'auto modificato negli avvolgimenti.

        Un saluto
        Paolo

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        • #5
          Avviso:
          ok per messaggi e foto generici..
          tuttavia non osate impestare qui di post dedicati esclusivamente a tematiche riguardanti alternatori d'auto!
          Usate casomai l'apposita discussione, mettendo eventualmente qui dei rimandi.
          Fare si può! Volerlo dipende da te.

          Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

          Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
          Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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          • #6
            Aerogeneratore con alternatore per auto

            Durante il periodo natalizio dello scorso anno ho avuto un pò di tempo libero a disposizione e ritrovandomi per le mani un vecchio alternatore Ducellier da 30/35 A 12 V (appartenente alla vecchia Diane 2CV) ho pensato a come poterlo sfruttare per cercare di costruirci un piccolo aerogeneratore....
            Il rotore tripala ha un diametro di 110 Cm e un TSR uguale a 5.
            L'alternatore chiaramente è stato in parte modificato, ho provveduto a riavvolgere lo statore con filo da 0,6 mm di diametro portando le spire per ogni bobina da 20 a 80.
            In origine, l'alternatore, @400 RPM erogava a vuoto una tensione di circa 4/5 Volt....adesso ne fa circa 20 di Volt.
            Chiaramante non è tutt'oro quello che luccica!!!! L'alternatore così modiicato dovrà essere fatto lavorare "in tensione" piuttosto che "in corrente", ovvero prima di collegarlo alla batteria dovrà essere interfacciato con un circuito step down....
            L'alternatore dovrà anche essere normalmente eccitato, ma se eccitandolo con la tensione nominale di 12 V si sprecano 24 W, eccitandolo con una tensione di 6 Volt il consumo è di soli 6 Watt....(chiaramente le tensioni di uscita di cui sopra sono ottenute con l'eccitazione a 6 V)
            Ho preparato anche il circuito che provvede a fornire l'eccitazione solo quando l'aerogeneratore raggiunge un certo numero di giri, altrimenti consumerebbe energia inutilmente e il rotore con poco vento andrebbe in stallo.

            Per chi volesse ulteriori info, basta chiedere....

            Un saluto
            Paolo
            File allegati

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            • #7
              complimenti sempre delle bellissime realizzazioni,qualche domanda,in che cosa consiste il circuito step down?....hai già fatto delle prove con il vento?...quanti m/s richiede per iniziare la carica?

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              • #8
                Originariamente inviato da paolosport Visualizza il messaggio
                ...
                Per chi volesse ulteriori info, basta chiedere....

                Un saluto
                Paolo
                Congratulazioni, una turbina veramente ben fatta!
                Hai a disposizione delle macchine utensili?
                Che circuito hai adottato per l'intervento della eccitazione ad N numero di giri?
                Il circuito step-down serve, oltre che per abbassare la tensione a livello batteria, anche per regolare il carico visto dall'alternatore?

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                • #9
                  Ciao,
                  il "balocco", così lo definisco io per le sue dimensioni, tant'è che attualmente l'ho messo in camera mia, fondamentalmente ha la pretesa di essere un "esperimento"...si insomma per vedere se si riusciva a creare qualcosa anche con un alternatore d'auto (che ripeto mi avanzava).

                  Avendo un TSR di 5 più o meno con 4 m/s di vento il rotore dovrebbe fare 350 RPM, quindi circa 17,5 Volt in corrente alternata, che raddrizzati daranno un picco di circa 24,5 Volt in CC.
                  Ripeto che per la modifica fatta sugli avvolgimenti dell'alternatore, non è connettibile direttamente con una batteria, sempre che non si scelga una tensione degli accumulatori almeno di 24 V e ci si accontenti di un rendimento veramente infimo.

                  Lo scopo del circuito switching step down sarebbe quello di prelevare poca corrente in uscita, al fine di far salire la tensione dell'alternatore man mano che i giri aumentano...cerco di spiegare meglio...Un generatore direttamente attaccato ad un accumulatore, raggiunta la tensione di batteria vedrà ai suoi capi una resistenza di carico bassissima (res interna dell'accumulatore). Poniamo che un ipotetico generatore stia girando a 200 RPM e stia fornendo 5 A su una batt a 12 V, se il gen aumentasse gli RPM non salirebbe la tensione sulla batt ma aumenterebbe la corrente in uscita dal gen e circolante anche nella batt.

                  Lo step down ha il compito di trasformare una tensione di ingresso, definiamola alta, in una tensione di uscita più bassa, mantenendo idealmente la stessa potenza in gioco in ingresso e in uscita. Supponiamo che io voglia fornire sempre gli stessi 60 W di prima alla mia batt ma con una uscita dell'alternatore a 60 V, avrei necessità di prelevare soltanto 1 Ampere di corrente...quindi ciò che vedrebbe il mio alternatore sarebbe un circuito che assorbe soltanto 1 A e chiaramente ne fornirebbe 5 alla batt. Tutto cio con un incremento notevole del rendimento generale del sistema.
                  Gli inverter grid connect di moderna concezione dotati di MPPT per solare e eolico lavorano tutti seguendo quanto sopra descritto.


                  Il circuito per l'eccitazione in base al numero di giri è basato su un ponte raddrizzatore di precisione e un comparatore....quest'ultimo confronta la piccolissima tensione (mV) comunque generata dalla magnetizzazione residua permanente del rotore, con una tensione impostata come riferimento e superata la soglia eccita un relè che fa circolare corrente nella bobina di magnetizzazione. Chiaramente il circuito deve essere sempre alimentato ma consuma veramente pochi mA.

                  Per rispondere a una domanda di Wilmorel....negli ultimi mesi mi sono dotato di un piccolo tornio e di una fresa da banco...finalmente!!!!!!
                  Anche se naturalmente non si vedono, la torretta di supporto gira su cuscinetti ed è stata fatta ad hoc!

                  Ancora non ho potuto fare molte prove in campo (e te credo, se continuo a tenermelo in camera come oggetto d'arredamento :-) :-))))))...ma non tarderanno a arrivare!

                  Un saluto a tutti.
                  Paolo

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                  • #10
                    Ciao Paolo ti faccio i miei complimenti più sinceri per la bellissima realizzazione.
                    Come fai ad ottenere 24 V con 350 RPM con soli 4 M/S ?
                    Sbricati a toglierlo dalla tua cameretta e fai dei test al tuo generatore per darci delle informazioni più complete.
                    Un saluto a tutti

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