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  • trasporto di biogas.

    nella mia zona vi sono 5o6 aziende agricole nel raggio di 1km. tutte hanno allevamenti o suini o bovini ed hanno la possibilità di produrre solo con i reflui dai 25 ai 100 kwe. hanno poca disponibilità di biomasse vegetali in quanto servono per l'allevamento, al fine di raggiungere almeno i 250 kwe per la costruzione di un impianto sostenibile, allora io chiedo:
    non sarebbe possibile mettere in ogni azienda un digestore molto semplice e poco costoso e convogliare in un unico punto, tramite tubazioni, il biogas prodotto, filtrarlo e mettere un cogeneratore per cui valga la pena fare l'investimento e sostenere le spese di manutenzione?
    Grazie

  • #2
    il trasporto del biogas verso un unico cogeneratore secondo me è fattibile. Non sono sicuro però se si debba trattarlo utilizzando un chiller a monte (uno per ogni digestore) o a valle (uno solo vicino al motore). Il biogas è molto umido e utilizzare delle condotte in piano non ce la vedo, almeno utilizzare delle pendenze e ogni tanto mettere dei pozzetti per raccogliere la condensa.
    Ma perchè invece di trasportare il biogas verso un unico punto non trasportate il liquame? è molto più semplice fare un "merdodotto", inoltre avresti un unico punto di fermentazione da controllare, se qualcuno utilizza materie solide esistono i metodi per renderle pompabili. Inoltre potresti fare già in fianco un tubo per il ritorno del digestato così ogni azienda potrà distribuire nei campi senza aumentare il traffico veicolare.

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    • #3
      ciao WTR , in Piemonte ho sentito che hanno realizzato un gasdotto come quello che descrivi a servizio di una discarica e la costruzione fatta in quel modo serve proprio a disidratate il gas. Concordo che sarebbe più conveniente una fognatura in depressione che trasporti i liquami da ogni punto di produzione a un unico impianto di trattamento . Permetterebbe di superare differenze negative di quote anche importanti, l'energia richiesta per il trasporto sarebbe ben minore che utilizzando una stazione di pompaggio tradizionale riducendo anche costi di scavo e di tubazioni. penso che la centralizzazione dello impianto di biofermentazione porterebbe vantaggi maggiori di quella della sola produzione elettrica , anche perchè permetterebbe la cogenerazione del biodigestore ( come verrebbero riscaldati gli impianti singoli se la power island è lontana Km?) . Non l'ho mai fatto ma penso che studiata bene una linea di restituzione del digestato potrebbe portare a compensare le perdite di carico dovute alla adduzione dei liquami grezzi portando a ridurre ancora di più i consumi energetici di trasporto lungo le due pipeline ........

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      • #4
        teoricamente le vostre osservazioni non fanno una piega, ma il problema principale è costituire una cooperativa dei 5 agricoltori che possa andare di comune accordo per lungo tempo.
        pensavo al trasporto di biogas perchè permetterebbe ai vari agricoltori di costruirsi e gestirsi un impianto in base alle proprie realta ed esigenze.
        potrebbero costruirlo in economia in quanto non vi sarebbero vincoli di produzione o di resa massimale (4 impianti potrebbero sostituire la produzione del 5° in manutenzione o in blocco).
        varie esperienze a confronto porterebbero rapidamente una linea ideale di produzione.
        permetterebbe a tutti e proporzionalmente di poter usufruire dei vantaggi della cogenerazione.
        una volta prodotto il biogas verrebbe trasportato nella centrale unica dove verrebbe filtrato e valorizzato in base alla qualità ed alla quantità e trasformato in energia.
        la centrale di raccolta potrebbe essere anche indipendente dai 5 agricoltori ed acquistare il biogas ad un prezzzo stabilito.
        Forse è un'ideea che sa di str.... infatti l'arguto sulzer ha gia individuato un problema rilevante.... non so neppure se è fattibile comunque sarei grato a chi mi fornisce una propria opinione e le varie problematiche a cui si potrebbe incorrere

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        • #5
          Oltre al problema che ho evidenziato i vari produttori avrebbero problemi di costanza nella formulazione del gas, ogni piccolo problema in un piccolo impianto diventerebbe un grande problema .Metterebbe in crisi la produzione del biogas molto più facilmente che in un grande impianto in cui si diluirebbe . E' vero ciò che dici , il problema degli agricoltori italiani è che hanno molta più volontà di indipendenza e individualismo di quella che gli permettono le scarse dimensioni delle loro aziende .....

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          • #6
            Esperienza personale, impianto consortile e piu aziende, non il biogas viene trasportato, ma la biomassa (ovvero il liquame) e stoccata nei pressi dei digestori il trinciato per l'alimentazione.
            Credo che per normativa il biogas prodotto debba essere bruciato in impianto (questo ricordo), ed impiantisticamente meglio un grande impianto che tanti piccoli, anche sotto l'aspetto gestionale e di processo.

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