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    Forse quì possiamo discutere di questo progetto italiano di fusione nucleare:

    IGNITOR - Wikipedia

  • #2
    è stato ripescato Ignitor?

    Il Progetto Ignitor del Prof. Bruno Coppi del MIT sulla fusione nucleare, è ormai dagli anni 70-80 che gira negli ambienti della ricerca Pubblica Italiana, ed è stato dichiarato ormai obsoleto da più parti, e qui vien da chiedersi se è solo opera delle malelingue nemiche di questo progetto, Ignitor tratta una ricerca per lo sviluppo dell’energia nucleare ottenuta tramite fusione nucelare. Mentre la fissione, quella della bomba atomica, si basa sul principio della spaccatura di un nucleo pesante in particelle più piccole, la fusione all’opposto, applicata anche nelle bombe H (simbolo dell’idrogeno), prevede l’unione di due nuclei più leggeri in uno più pesante. Ignitor è un prototipo di impianto di fusione nucleare per la fusione del nucleo di due materiali, deuterio e trizio, in un ambiente confinato elettromagneticamente, scaldati ad elevatissime temperature per raggiungere lo stato fisico di plasma. Occorre una energia pari a 1000 MegaWatt per innescare la reazione che dura circa 4 secondi con una rampa di circa 10 secondi. Dall’unione dei due atomi derivano acqua e elettroni liberi che sono carichi di energia: alla loro presenza sono legate le attese di sfruttamento commerciale energetico.
    Un paio di dubbi tecnologici sul Progetto Ignitor (Appunto sollevati speriamo solo dalle malelingue) pare siano rappresentati dalla tenuta strutturale della camera a vuoto, e poi dalla difficoltà di realizzare un sistema affidabile per smaltire tutto il calore che si sprigiona all’interno della macchina durante i pochi secondi del ciclo di funzionamento.
    Tale Progetto risulta quindi essere stato ripescato nell'agenda energetica durante l'incontro a Lesmo tra Italia e Russia, è stato infatti siglato in tale occasione tra le altre cose, un accordo tra i due dicasteri della ricerca scientifica per un progetto di ricerca della fusione nucleare, il Progetto "Ignitor". Perchè ripescare Ignitor con tutte le lacune che gli sono da sempre state attribuite? Allora erano solo chiacchere dei suoi nemici? Sarà forse perchè non si crede più al colosso internazionale ITER? O forse sotto c'è altro? Insomma tale scelta solleva un bel pò di interrogativi Politici e Scientifici, ai quali necessita dare una risposta.
    Una risposta potrebbe essere: che va a tutti bene così, nel senso che intanto facciamo finta di far ricerca per il popolo, facciamo girare soldi in società barconi pubblici che altrimenti non vivrebbero, e quello che conta che non andiamo a dar fastidio per almeno ancora 30 anni ai carburanti convenzionali gli idrocarburi, e poi aggiungiamoci pure un 20% di energie alternative che comunque lasciano sempre un buon 80% agli idrocarburi od al nucleare, l'importante è non andar toccare la fusione fredda, che se funzionasse porterebbe con se uno sconvolgimento in queste percentuali, la così detta fusione calda invece siccome ha dei quesiti tecnologici per ora senza soluzioni credibili ed affidabili e poi comunque ha dei tempi sperimentali di almeno ancora 30 anni, e poi costa molto, va benissimo......


    http://www.frascati.enea.it/ignitor/
    Ultima modifica di nuages; 30-04-2010, 11:19.

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