L'altro ieri sono andato in una industria e ho visto che c'era una stanza completamente dedicata alla compressione dell'aria.
Dentro la stanza c'erano 4 grossi compressori industriali, ognuno con un serbatoio grande come una cisterna.
Quell'industria usa l'aria compressa per movimentare cilindri pneumatici e quindi per fare automazioni di vario tipo.
Comunque non è importante sapere a che serviva l'aria compressa in quell'industria.
L'importante sapere che dentro quella stanza faceva un caldo bestiale nonostante che c'erano grossi ventilatori che movimentavano aria calda verso l'esterno e risucchiando aria meno calda dal'esterno.
Dunque comprimere aria scalda, questo si può sperimentare anche pompando un pallone da calcio con la pompetta manuale, si notare che dopo il pompaggio, la pompetta è calda.
e allora mi è venuta l'idea che è possibile scaldare la casa riempendo con aria compressa delle bombole.
Quando poi arriverà l'estate, si va in cantina a prendere una bombola di aria compressa, la si porta in casa, e si apre leggermente il rubinetto.
L'uscita dell'aria compressa provoca il raffreddamento della casa.
Ricapitolando:
D'inverno si deve scaldare la casa riempiendo le bombole con aria compressa.
D'estate si deve raffreddare la casa scaricando le medesime bombole che avevano riempito durante l'inverno.
Certamente è faticoso, tutti i giorni fare su e giù a portate bombole dalla cantina alla casa e viceversa.
E' possibile automatizzare la cosa usando l'intera stonzona della cantina come serbatoio immenso per riempirlo di aria quando è inverno.
Allora scaldiamo la cantina ?
No!
Necessita che il calore generato nella cantina sia trasferito su in casa, per fare questo trasferimento, si potrebbe fare circolare l'acqua la quale raffredda il grande serbatorio che sta in cantina e scalda i normali termosifoni che sono in casa.
Insomma: al posto della caldaia centralizzata che sta in cantina, meglio forse mettere un grosso serbatoio che viene riempito di aria.
Dentro la stanza c'erano 4 grossi compressori industriali, ognuno con un serbatoio grande come una cisterna.
Quell'industria usa l'aria compressa per movimentare cilindri pneumatici e quindi per fare automazioni di vario tipo.
Comunque non è importante sapere a che serviva l'aria compressa in quell'industria.
L'importante sapere che dentro quella stanza faceva un caldo bestiale nonostante che c'erano grossi ventilatori che movimentavano aria calda verso l'esterno e risucchiando aria meno calda dal'esterno.
Dunque comprimere aria scalda, questo si può sperimentare anche pompando un pallone da calcio con la pompetta manuale, si notare che dopo il pompaggio, la pompetta è calda.
e allora mi è venuta l'idea che è possibile scaldare la casa riempendo con aria compressa delle bombole.
Quando poi arriverà l'estate, si va in cantina a prendere una bombola di aria compressa, la si porta in casa, e si apre leggermente il rubinetto.
L'uscita dell'aria compressa provoca il raffreddamento della casa.
Ricapitolando:
D'inverno si deve scaldare la casa riempiendo le bombole con aria compressa.
D'estate si deve raffreddare la casa scaricando le medesime bombole che avevano riempito durante l'inverno.
Certamente è faticoso, tutti i giorni fare su e giù a portate bombole dalla cantina alla casa e viceversa.
E' possibile automatizzare la cosa usando l'intera stonzona della cantina come serbatoio immenso per riempirlo di aria quando è inverno.
Allora scaldiamo la cantina ?
No!
Necessita che il calore generato nella cantina sia trasferito su in casa, per fare questo trasferimento, si potrebbe fare circolare l'acqua la quale raffredda il grande serbatorio che sta in cantina e scalda i normali termosifoni che sono in casa.
Insomma: al posto della caldaia centralizzata che sta in cantina, meglio forse mettere un grosso serbatoio che viene riempito di aria.
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