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Sempre necessaria la separazione solido-liquida del digestato?

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  • Sempre necessaria la separazione solido-liquida del digestato?

    Ciao a tutti!!
    Tempo fà ho letto la valutazione di un progetto a biogas da parte di un'azienda che opera nel settore da diversi anni.Tra le obiezioni al progetto vi è la non indispensabilità a fare una separazione solido-liquida del digestato quando le concentrazioni di sostanza secca sono troppo basse.Qualcuno di voi si è mai posto il problema?secondo voi qual'è la % di SS al di sotto del quale non ha senso fare la separazione?
    Grazie per le eventuali risposte

  • #2
    Ciao Fede81Frasc.

    il limite é legato al tipo di ss ancora contenuto nel digestato da separare e comunque dal separatore che opera a valle del processo. Se la ss é rappresentata da sali minerali allora non ha molto senso e comunque un separatore a cocleopressa tipo fan non da una risposta economica interessante se la ss é inferiore al 7-8 %.

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    • #3
      Buongiorno, io penso questo:

      il digestato è una soluzione dove una buona parte (se non tutta) della frazione organica volatile originaria inserita nel digestore come alimentazione, si è trasformata in biogas ed è costituito da materiale diciamo più refrattario all'azione dei microorganismi anaerobici. Se inizialmente si utilizza una soluzione di alimentazione al 10% di ss, fra rese e tempi di digestione si può ipotizzare, che la soluzione finale (digestato) abbia un 2-5% di ss (tendenzialmente parecchio più mineralizzato dell'originale); si spera che il resto sia diventato gas per generare elettricità.
      Se concordiamo su questo, il resto è molto relativo a ciò che si può fare in quell'impianto.
      In genere si fa una separazione sol-liq per avere:
      da una parte dell'ammendante (solido ancora umido poi essiccato) con poco residuo organico e parecchio minerale,
      e dall'altra una soluzione acquosa ancora contente solidi (a seconda dell'efficienza della separazione).

      Depuarando questo separato liquido (al di là di quanto spingiamo la depurazione) si può ricircolare in parte questa soluzione "chiarificata", ed in parte utilizzarla per fertirrigare laddove la legge nitrati e gli spazi lo permettono...

      Questa mia valutazione abbastanza grossolana ha il solo scopo di dire che se si hanno gli spazi giusti e se non si vuole fare ricircolo (cioè spazi molto ampi e possibilità di emungere acqua fresca in modo economico (rarissimo se non impossibile)) potrebbe anche essere bypassata la separazione solido-liquido dopo digestione...
      In caso contrario credo che la separazione sol-liq debba essere prevista e ben organizzata...e direi di più...se si deve avere un occhio serio a questa problematica (ad esempio si costruisse l'impianto in una zona vulnerabile), la progettazione, i costi, la gestione e la manutenzione dell'impianto di separazione e di depurazione del digestato può anche diventare molto costosa...quasi da compromettere o menomare il piano temporale di rientro investimento...

      Come dicevo questo è un mio pensiero (discutibile e smontabile) e se si riesce a capire come NON fare separazione solido liquido del digestato (senza creare danni), credo possa essere consierato un "passo avanti" nella produzione industriale di biogas.

      Saluti

      L.

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