Possiedo una caldaia a biomassa DCM standar da 40.000Kw depotenziata a 25.700kw tramite una strozzatura che limita il passaggio del pellet.....
per misurare la temperatura dei fumi ho acquistato un termometro di precisione, ho forato la canna fumaria praticando un foro da 3mm di diametro, nel foro ho infilato la sonda del termometro, inseguito ho regolato il passaggio del pellet al minimo, ho chiuso completamente serranda dell'aria, misurando con il calibro ho aperto la serranda dell'aria di 2.5mm dopo qualche secondo la temperatura dei fumi arrivava a 140/150 gradi
ho aperto la serranda di altri 10.0mm e la temperatura dei fumi è salita a 160/170 gradi
dal momento che le temperature salivano ho aperto di altri 5mm la serranda dell'aria per un'apertura totale di 15mm a questa apertura la temperature dei fumi erano a 175/185 gradi aprendo di + la serranda le temperature calavano segno che l'aria raffredava il bruciatore....
il metodo è corretto?
la vite che trasporta il pellet gira fino a quando il termostato della temperatura dell' acqua non raggiunge la temperatura selezionata in queste condizioni mi sembra giusto cercare di mantenre la temperatura dei fumi + alta posibbile al fine di spremere dal pellet tutto il calore possibile....
tuttavia alzando la temperatura dei fumi la temperatura della caldaia non mi sembra salire + in fretta....
osservando la fiamma non appare vigorosa anzi è piutosto fiacca
nelle condizioni del test la caldaia per portare 300 litri d'acqua da 35 gradi a 65 ha impiegato 3 ore....
la caldaia per scaldare 80 metri quadri consuma 70/80Quintali di pellet all'anno, la casa ha doppi vetri su tutte le finestre pavimenti e soffiti doppi in legno, non possiedo altri isolanti, vivo al nord a 660 metri d'altezza, accendo la caldaia da metà ottobre fino alla fine di maggio mantengo 18 gradi di notte e 20 di giorno....
consuma mediamente 2 sacchi di pellet al giorno, nei giorni + freddi ne consuma 3, mi piacerebbe ottimizzare i consumi con l'aiuto del termometro voi cosa ne pensate?
per misurare la temperatura dei fumi ho acquistato un termometro di precisione, ho forato la canna fumaria praticando un foro da 3mm di diametro, nel foro ho infilato la sonda del termometro, inseguito ho regolato il passaggio del pellet al minimo, ho chiuso completamente serranda dell'aria, misurando con il calibro ho aperto la serranda dell'aria di 2.5mm dopo qualche secondo la temperatura dei fumi arrivava a 140/150 gradi
ho aperto la serranda di altri 10.0mm e la temperatura dei fumi è salita a 160/170 gradi
dal momento che le temperature salivano ho aperto di altri 5mm la serranda dell'aria per un'apertura totale di 15mm a questa apertura la temperature dei fumi erano a 175/185 gradi aprendo di + la serranda le temperature calavano segno che l'aria raffredava il bruciatore....
il metodo è corretto?
la vite che trasporta il pellet gira fino a quando il termostato della temperatura dell' acqua non raggiunge la temperatura selezionata in queste condizioni mi sembra giusto cercare di mantenre la temperatura dei fumi + alta posibbile al fine di spremere dal pellet tutto il calore possibile....
tuttavia alzando la temperatura dei fumi la temperatura della caldaia non mi sembra salire + in fretta....
osservando la fiamma non appare vigorosa anzi è piutosto fiacca
nelle condizioni del test la caldaia per portare 300 litri d'acqua da 35 gradi a 65 ha impiegato 3 ore....
la caldaia per scaldare 80 metri quadri consuma 70/80Quintali di pellet all'anno, la casa ha doppi vetri su tutte le finestre pavimenti e soffiti doppi in legno, non possiedo altri isolanti, vivo al nord a 660 metri d'altezza, accendo la caldaia da metà ottobre fino alla fine di maggio mantengo 18 gradi di notte e 20 di giorno....
consuma mediamente 2 sacchi di pellet al giorno, nei giorni + freddi ne consuma 3, mi piacerebbe ottimizzare i consumi con l'aiuto del termometro voi cosa ne pensate?
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