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costruzione turbina mini banki

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  • costruzione turbina mini banki

    Bon giorno a tutti , premetto che mi sono iscritto a questo forum circa un anno fa.

    Ero interessato a realizzare un piccolo impianto in acquedotto con un comune; comprando una turbina ; purtroppo i comuni hanno tempi decisionali lunghissimi e sempre pieni di ostacoli politici .

    Ho letto innumerevoli discussioni all’interno del forum sulle turbine banki

    “Buran ne ha realizzata una in economia”, tanti hanno chiesto di dimensionare una girante. Io dopo aver scaricato alcune relazioni sui calcoli da effettuare per il dimensionamento delle giranti banki e sul condotto di ammissione , ho elaborato uno pseudo foglio di calcolo per avere almeno delle dimensioni e dei valori, per disegnare in 3D (SolidWork) la girante ed i componenti. Vi chiedo da verificare se i risultati da me riportati sono attendibili; prima di realizzare una girante sbagliata o che non funziona con scarse rese.

    Utilizzerei lo scarico di un sempre pieno di acquedotto, va in una valetta che senza lo scarico sarebbe +/- asciutta (2l/s), con l’h2o dello scarico si arriva in totale nei periodi di “magra” a 8 l/s e quando abbonda si arriva a 12 l/s.
    Il dislivello è di ffice:smarttags" />20 metri , non ho ancora stimato il tubo in plastica da utilizzare, per avere meno perdite di carico (la traccia in lunghezza è di circa 85 metri ) mi potete dare dei consigli sul tipo di tubo più idoneo e di che diametro ?fficeffice" />>>
    >>
    Per cui 20 m salto , 12 l/s) di portata, motore da utilizzare un 6 poli asincrono con condensatore da 1050 rpm da 1,5 kw, angolo alfa della turbina =16°, angolo di ammissione 60° , spessore dischi laterali 5mm , tubo x ricavare le giranti 2”1/2 da Ø.76 est. Sp 3 per cui raggio pale =35, numero pale n=22.>>
    Con il foglio di excel che ho fatto mi risultano questi dati x il dimensionamento ( escludendo le perdite di carico dovute al tubo) ; >>
    la ruota esterna dovrà essere di 219 mm di diametro .>>
    la ruota interna dovrà essere di 145 mm di diametro .>>
    la corona delle giranti perciò è larga 37.>>
    Diametro appartenente al centro dei tegoli 163 mm>>
    I giri raggiunti sono 816 rpm>>
    Il n° dei tegoli in spinta nell’adduttore è di circa 3,5 >>
    La larghezza della strozzatura interna all’iniettore, teorica è di 35,5 mm>>
    La lunghezza dell’iniettore (senso assiale all’asse girante) è di mm 22 mm>>
    La lunghezza interna del rotore che vale come quella delle pale è di mm 47 mm>>
    Forza di spinta su ogni pale pari a 5 kg , corrispondente a 20 Nm di coppia sull’albero >>
    che dovrebbe avere Ø minimo di 18 mm. >>
    >>
    Mi resta da calcolare il raggio dell’arco che definisce il profilo dell’iniettore ed il suo centro ideale ( con il programma 3D sono riuscito a trovarlo ma mi resta da sviluppare una formula per ricreare la condizione cambiando i valori di portata ed altezza.>>
    Per quanto riguarda i periodi di calo di portata pensavo da dividere in due l’iniettore e ha secondo dell’acqua disponibile e parzializzare manualmente , in modo che riduco la lunghezza dell’iniettore e di conseguenza anche la zona interessata al flusso sulla girante (mantenengo perciò i giri costanti calando di conseguenza la coppia sull’albero)>>
    Non vorrei gestire la parzializzazione dell’angolo di ammissione mantenendolo fisso a 60° >>
    per semplificare la realizzazione.>>
    Ho trovato sul deposito originale ” The Banki Water Turbine “ del 1949 dei grafici riportanti>>
    la curva di rendimento di una girante a 16 pale con angolo alfa di 16° si vede che il miglior rendimento si ha quando ci si attesta a 300/ 350 rpm e non oltre.>>
    Secondo voi i ancora valido il discorso ? oppure si può come nel mio caso arrivare fino a circa 800 giri e applicando un rapporto di moltiplicazione molto basso (1,3 circa) come la girante ora calcolata riducendo le perdite dedite alla moltiplicazione. >>
    Dunque sono arrivato alla conclusione che la portata influenza la lunghezza delle pale e del rotore , al contrario il salto perciò la pressione o velocità del liquido che attraversa l’iniettore influenza il diametro della girante e proporzionalmente anche il raggio delle pale e conseguentemente viene ad essere interessata anche la velocità di rotazione.>>
    >>
    Se ho detto scemate , riprendetemi subito , e se i valori riportati in qualsiasi modo non sono esatti, anche di poco , gradirei molto che mi siano proposte delle correzioni (le critiche secondo me sono sempre costruttive).>>
    In modo che quando avrò ultimato e corretto il mio foglio elettronico lo potrò girare ha chiunque sia interessato a dimensionare una micro turbina fai da te.>>
    Poi servirà anche attrezzarsi per la realizzazione ed il montaggio, dove avrò sinceramente grossi problemi >>
    Nell’attesa di risposte mi congratulo con tutti, dai vari forum ho appreso tanto, anche se io provengo da un settore completamente opposto sono riuscito in qualche maniera a recepire notizie utili , e a farmi un idea di come funzionano le turbine. >>
    Nelle varie discussioni ho trovato : Buran, Sandro turbine , Carboni , Matasnic, Rem, ecc ecc che sono sempre disponibili per i chiarimenti del caso, e meritano un plauso.>>
    >>
    Non ci credevo ma settimana scorsa ho visitato un impianto con turbina a coclea di grosse dimensioni , almeno per me (2500l/s con 4,4 m di salto utile produceva in uscita dal quadro 88,5 kw , per intenderci dopo i vari inverter , filtri e radrizzatori , se non vado errato con i calcoli , ha un rendimento netto del 83% circa (per una coclea non vi sembra alto ??) tenete presente che sul moltiplicatore rapp 1/35 a circa 50 c° secondo me si perdono già in partenza 5 punti %. Forse in una prossima discussione ci si potrebbe confrontare nuovamente su varie idee e pensieri e filosofie riguardanti le coclee e le recenti innovazioni su questo genere di turbina .>>
    >>
    Ciao a tutti e scusate la lunghezza del post .>>
    >>

  • #2
    ragazzi qualcuno mi può aiutare ??

    ho provato a dimensionare una girante banki , vorrei sapere se i dati postati in precedenza sono esatti oppure sto sbagliando tutto .
    L'acqua dispnibile si trova sullo scarico di sempre pieno di un aquedotto, percui presumo che dovro esclusivamente sentire il Comune, e non fare richiesta di derivazione idrica in provincia ,
    mi hanno detto che servirà forse una variante d'uso dell'acqua.
    Purtroppo non so a chi rivolgervi e chiedo a voi
    grazie

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    • #3
      ciao Moc
      secondo me con i tuoi dati, puoi utilizzare una Turgo con più successo.

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      • #4
        Ciao moc ,
        L'acqua non è mai di propietà di qualcuno ma in concessione ,quindi il troppo pieno della vasca comunale è a tutti gli effetti un'acqua demaniale e serve una concessione di derivazione , se la fa il comune deve fare chiedere un,integrazione alla concessione ,se la fai tu devi partire da 0.
        Inizia quindi con uno studio di fattibilità : 20 mt e 12lt/sec corrispondono a 1600W elettrici. non è conveniente mettere in rete una potenza così bassa ,si può solo fare autoconsumo , al massimo potrai fare l'acs per una casa tramite un boiler elettrico da 300lt
        Non ho controllato i conti della banki ma non èassolutamente la turbina giusta per questi dati . Meglio una turgo con 2 o 3 getti ,generatore asincrono da 2.2kw 6 poli ,ruota idraulica da 170 mm direttamente calettato sul mozzo turbina .
        Il diametro condotta necessario è DN125 ,che perderà 1 mt a 12lt/sec .
        Ciao

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        • #5
          grazie Sandro sei stato chiaro ,

          ci sentiamo

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          • #6
            Ciao a tutti.
            Moc non vorrai mica provarci!
            Con quella portata é meglio una Turgo o meglio una Pelton sempre con cucchiai in plastica risolveresti tutti i tuoi problemi !

            poi se vuoi guarda l'allegato,li si usa un alternatore automobilistico,ma soltanto perché si usa solo per ricaricare batterie da camion,nei paesi in via di sviluppo,a volte trovare un motore o alternatore é impossibile,si usa quello che si ha.

            in alternativa Prova a chiedere a Sandro,o in rete se ne trovano di diveresi modelli e marche sia cucchiai di tipo Turgo che Pelton,come alternatore un bel asincrono trifase,la condotta userei una in polietilene ad alta densità PE 100, DN 140 PN6,giunti rigorosamente elettrosaldabili.

            Ciao

            P.S.
            io prima penserei alla subconcessione poi all'opera di presa,vasca di decandazione,condotta

            Ecco un ottimo esempio fai da te ! piu o meno quello che ho fatto io anche se la lunghezza era minore e la turbina e vasca di decantazione di carico completamente diverse e più efficiente e ovviamente niente trafo da 2kv e torta finale!


            The microhydro plant
            File allegati

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            • #7
              ciao Buran ho piacere di comunicare con te, seguo sempre attentamente le lue risposte ai vari forum , compreso quello della costruzione della tua girante.
              hai percaso dato un occhiata al foglio di calcolo che ho fatto per il calcolo delle dimensioni della girante Banki ?? l'ho postato nel forum "banki da tre metri ....."
              mi farebbe enormenmente piacere sue tu lo verificassi per vedere se i risultati sono fattibili e giusti (almeno in teoria).
              La tua tubina turgo fonziona ancora bene ? le saldature le avevi fatte con elettrodo normale e poi come avei fatto a bilanciare la girante ?
              poi ti chiedero consigli eventualmente quando realizzerò la girante, magari da mettere su un altro scarico piu consono alle banki (con piu portata che non ho ancora misurato )
              Tu mi parlavi di subconcessione, sullo scarico di sempre pieno di un acquedotto va fatta la procedura normale in provincia per una deriv idrica, oppure devo chidere una variante di utilizzo,
              Essendo per questioni di gestione, questo acquedotto verrà ad esserere abbandonato dalle utenze e presumo che fin ora il comune ci paghi i canoni di concessione, perciò quando sara baipassato l'h2o che arriva dai vari bacinetti di presa andra tutta nel sempre pieno 12 l/s, come è l'iter

              ciao e grazie

              ps se ci sono dei post con già menzionate le risposte comunicamelo che faccio una nuova ricerca

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              • #8
                a buran ti allego il mio foglio di calcolo da verificare . grazie
                ho notato che anche se aumento l'angolo di adduzzione (fisicamente il ciò avviene regolando il tegolo curvo e lasciando andare il getto su più Pale, per intenderci un tegolo tipo Irem) ho notato dal mio foglio di calcolo che la velocità della girante non varia; vi sembra giusto o stò prendendo una cantonata,
                aspetto notizie
                ciao
                File allegati

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                • #9
                  Ciao Moc,non ho ancora avuto tempo...
                  Di calcoli e programmini ce ne sono diversi in rete,ne avevo trovato uno micidiale di una università (se non erro De La Salle University) ovvio che come anche per i manuali e decine di PDF consultati uno bisticcia con l'altro,un po come andare da due medici o meccanici diversi !!!

                  Non ho una Turgo ma una sottospecie di Banki,assomiglia ad una T3 senza tegolo,é tarata fissa per il massimo livello della vasca di caricoed efficienza (presunta),dato che la portata é costante.

                  Per bilanciare la girante si usa il Tornio parallelo,la velocità di funzionamento della girante non é critica,nel mio caso intorno ai 640 rpm purtroppo non é ful inox,ed non he fatta molto bene,attendo e poi si vedrà...

                  Per la concessione,se l'acqueddotto é gia tuo e con regolare concessione va fatta solo la variante,altrimenti se sei autorizzato ad usare l'acqua dai concessionari/proprietari,dovrai chiedere una subconcessione ad uso idroelettrico,stessa cosa se fanno scadere la concessione per acquedotto e viene abbandonato,e poi subentri tu con la tua richiesta,se invece ti cedono la concessione (se esiste ancora) da acquedotto allora dovrai chiedere solo la variante! (situazione migliore)

                  aaa il tegolo tipo Irem,la mia prima scelta,poi non serviva... (quel sistema é meglio chiamarlo tipo Cink)
                  si si varia e come,i triangoli di velocità cambiano,specialmente verso fine chiusura,quel sistema é stato abbandonato,(la Cink praticamente ora é Ossberger) o meglio non era piu commercialmente competitiva come turbina,il sitema classico é risultato il migliore come percentuale massima inferiore di variazione della poratata,la Cink era ottima sotto vari aspetti e quando la poratata non scendeva troppo (un po come le Francis)

                  Hai visto l'allegato?

                  Ciao

                  P.S. Lascia perdere la Banki per 12/15 L/s, meglio una Pelton in materiale plastico,dura una vita costa molto di meno e nel tuo caso va meglio,meglio anche per l'autocostruzione.

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                  • #10
                    ciao buran ti ringrazio per le precisazioni
                    allora scusami la mia poca reattivita mentale , ma alora il tegolo tipo cink,
                    serve in qualsiasi caso ad aprire o chiudere lo spazio riservato all'ammissione.
                    su alcuni testi ("come costruire una banki" piccolo libretto in italiano con copertina blu ,non ricordo gli autori) , parlano di angolo di ammissione che puo variare da 60° a max di 120° aprendo aumenta il numero di pale colpite dal flusso. Sai io presuppponevo che aumentando l'apertura sulla girante l'H2O colpisce piu pale, e nello stesso tempo distrubuisce il carico su più pale.
                    Io la vedrei cosi (magari sbagliando completamente ) se l'h2o colpisce 3 pale ho un certo carico e un certo numero di giri , se aumento il n° di pale colpite ad es 6 il carico sulle pale sara dimezzato pero la velocità rimane identica.
                    non è cosi anche sulle pelton passando da 1 getto a due getti.

                    ho visto il distributore della Ossberger sembra visto in sez una ala di areoplano , ora vado a vedere come funziona.
                    se riesci a spiegarmi anche se chiedo troppo te ne sarei veramente grato
                    so da rubarti tempo prezioso

                    ciao

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                    • #11
                      Ciao Buran , ciao moc,
                      buran ,sei uscito dal letargo finalmente ... non avevo più nessuno con cui litigare !! scherzo dai ! penso che il confronto con te su problemi squisitamente tecnici e pratici ha un certo valore didattico anche per il forum.
                      Moc , bello il tuo esercizio didattico sulle Banki ,concordo con buran sul tegolo tipo vecchie cink e irem non tanto efficace con portate parzializzate .
                      per il tuo impianto è da preferire una turgo , quelle in materiale plastico (è un tecnopolimero molto robusto ) vanno benissimo ,le fa un mio amico , collaboro molto con lui , in quel caso abbiamo lavorato molto sul profilo fino a ottenere risultati nettamente supriori alle pelton (a 12lt e 20 mt )
                      sandro.
                      Ultima modifica di sandroturbine; 04-01-2011, 11:30. Motivo: ortografia

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                      • #12
                        ciao Sandro
                        be visto che la turbina migliore nel mio caso è la turgo gradirei sapere se è possibile acquistae le pale dal tuo amico, in tecnopolimetro caricato vetro quanto durano !! in aggiunta mi servirà sapere per il resto (usare generatore asincrono , oppure motore asincrono trif ecc ecc )
                        che tu sai e hai riportato in alcuni post .
                        Ti sembra giusto che nel mio foglio di calcolo se cambio i gradi di adduzzione gli rpm restano costanti....... ho sbagliato qual'cosa
                        fammi sapere

                        x Buran ho visionato attentamente il tuo allegato, dai disegni l'angolo di ammissione è di 75° , le palette le ricavano dal piattto e poi le ricurvano; se si utilizasse il tubo commerciale e si dimensionasse la girante a questo va bene lo stesso ?? il profilo della paletta della girante deve essere un arco di cerchio (parte di un tubo ) oppure deve essere un profilo particolare e non pienamentea raggio costante ( come se fosse una linea curva derivata da una spirale con variazione di raggio )

                        settimana prossima vado in comune per avere notizie certe su quello scarico di aquedotto. ci sentiamo

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                        • #13
                          Ciao ,
                          cerca in rete ,non è difficile . Io i tuoi conti della banki non li ho fatti .
                          Ti rammento che i miei consigli e quelli di altre persone del forum non sono consigli da bar ma frutto di molteplici esperienze personali . Ad esempio una turbina da 2 kW che lavora a 2 bar e per di più con acqua di sorgente posso tranquillamente dirti che le pale in materiale plastico dureranno 10 anni o più .... se poi vuoi fare un lavoro tutto in inox si può fare ,non spenderai male i tuoi soldi ! considera che ti serve un generatore ,un sistema d'eccitazione un regolatore a carico costante se vuoi andare in "isola" e ancora un inverter + raddrizzatore e livellamento se vuoi fare lo scambio sul posto .
                          sandro

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                          • #14
                            Ciao Sandro,ti avevo mandato un MP,ma dato che cambi account come ti svegli al mattino

                            x Moc I cucchiai in materiale plastico opss in tecnopolimeri durerebbero una vita,quelli in materiale metallico opss in acciaio acora di piu' Sandro ha pienamente ragione,anche se io andrei (se solo per lo scambio sul posto e non per generare in isola) in parallelo in diretta con una protezione d'interfaccia economica,sempre con un motore asincrono,se l'acqua é sempre costante e non con tempestive variazioni,sarebbe piu economico,puoi anche partire come motore data la bassa potenza e poi aprire l'acqua,il tutto con una semplice valvola a sfera motorizzata per getto,questo per semplificare l'automazione di riparallelamento.

                            Certo un Inverter grid garantisce un funzionamento piu fluido,ma l'insieme costicchia,però contando una producibilità annua di oltre 13.000kwh!

                            L'allegato é una turbina da accoppiare direttamente ad un alternatore da auto,li usano in villaggi rurali poverissimi come caricabatterie anche mobili,se vuoi giocare... altrimenti ascolta chi le turbine le fà !

                            Ciao

                            Commenta


                            • #15
                              ciao Buran ,
                              scusa manda l'MP a questo account.
                              Per l'interfaccia è vero ora costano poco 300-500 euro te la cavi , solitamente aggiungo un plc che comanda la valvola motorizzata , un proximity per i giri ,un sensore pressione sulla condotta ,3 teleruttori di quelli per carichi capacitivi , 3 condensatori di rifasamento ,un teleruttore di parallelo e un magnetotermico motorizzato o con bobina di sgancio .Per 2 kw monofase è più economico comandare manualmente la turbina e usare un IGC che nel caso specifico integro anche il raddrizzatore e il livellamento e poi uso un inverter solare. Non si può spendere 10000 euro per un parallelo da 2kW sei daccordo ?
                              sandro

                              Commenta


                              • #16
                                Ciao,si se la fai full automatizzata e telecontrollata,allora ti serve un PLC S7-200!
                                Puoi gia toglire il trasduttore di pressione,il magneto motorizzato e la fotocellula,(ne ho fatta una con ruota fonica ricavata da un pezzo di PVC e un led e un foto diodo dall'altra parte,poi sono andato su Ebay a tovare una tachimetrica anche se non serve, ma sai come sono fatto c'era un plc Telemecanique TSX Micro che con i moduli valerebbe piu di 2k! ora é in un cartone! se qualcuno lo vuole senza scheda ingressi analogici gia venduta... ),ma il piccolo controllore programmabile tipo il Logo da 90€della Siemens ci stà.
                                Testato sul campo con la mia per decidermi di andare solo in scambio sul posto.
                                La mia non ha valvola di macchina,tra valvola e motore non bastavano 2000 €,ma paratia motorizzata fatta da mé con pistoncino rigorosamente elettromeccanico da cancello a monte nella vasca,avvio chiudendo il contattore,parte come motore,(tipo ventola tangenziale) capisco che non si fà ma per economia e bassa potenza,ho provato l'opposto,ma scatta e la cinghia non la voglio usurare troppo per la brusca frenata,poi in contemporanea si chiude la piccola paratia e arriva l'acqua,ora che la condotta si riempie la turbina va a regime tranquillamente,con un normalissimo contattore ritardato chiudo 3 condensatorini collegati a stella,rifasamento FISSO (io sono in tri fase,non ho misurato il cos?!),ovvio che un contattore per rifasamento sarebbe meglio,tipo i Lovato appositi per condensatori ma non ho un rifasamento da motore di funivia! stessa roba per il contattore di paralleo,deve essere omologato secondo la DK5940/2 non si puo mettere uno a caso anche se sono pochi kw,l'interfaccia tipo la GP3 che costa meno di 300€guardavo piu il lato di resa impianto e robustezza,ovviamente se uno deve commercializzare una roba come la mia sarebbe una pazzia !!! é economico e di certo non spendo 10000€ (poco piu di 1000) ma per clienti che non vogliono sbattimenti e compromessi... é piu bello un impianto raffinato che oltretutto in caso di black out potrebbe tranquilamente andare in isola e alimentare casa !

                                Ma quanto costa un inverter grid da 2kw + stabilizzatore di livellamento,tralasciando l'ICG completo e raddrizzatore? per automatizzarla ci va sempre una valvola motorizzata e un logo, o una manciatina di relé e temporizzatori,certo che per 12 l/s magari diviso 2 o 3 getti ci vuole poco ma per una da 60 l/s e una farfallona da DN 315 ....
                                Nel mio caso Se l'interfaccia apre il paralleo la paratia si apre e ferma tutto bypassando l'acqua,passa qualche minuto,si deve svuotare la condotta ! dopo un minuto riparte la sequenza di riparallelo,se scatta il magneto diff principale o la termica,il riarmo é manuale,una spia segnala in casa che qualcosa non va !

                                Io ho provato con quello che avevo in casa,poi la mia turbina gira sempre fissa e la portata é fissa e costante.

                                Con inverter basta aprire la valvola di macchina,quando l'inverter riceve tensione DC la butta in rete, in caso di sgancio la turbina non avrebbe bisogno di fermarsi,al ritorno della rete o normalità l'inverter andrebbe tempestivamente in rtete in automatico.
                                Ciao
                                P.S. io avevo pensato agli SMA per eolico.

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                                • #17
                                  ciao buran ,
                                  io uso gli aurora wind perchè anno la curva del'mppt impostabile a proprio piacimento comunque se laturbina è progettata per il massimo rendimento intorno a 50 Hz , una volta raddrizzate e livellate le 3 fasi ottengo 330V ,perfetti per pilotare un qualunque inverter solare con uscita a 230V . L'mppt del solare prova a modificare la tensione d'ingresso facendo variare la frequenza della turbina e poi abbassa la tensione dove l'igc non lavora più ,ma non tanto da abbassare la frequenza modificando i giri turbina e quindi spostandosi dall'apice della curva di rendimento .
                                  Sono contento che dopo averli collaudati negli impianti micro hydro hai messo gli asincroni al primo posto .
                                  Io ormai uso i sincroni solo dove sono asolutamente indispensabili . Preferisco far partire una segatronchi con un inverter motore piuttosto che dare una mazzata alla turbina facendolo partire direttamente con un sincrono !!
                                  per i plc usiamo i siemens solo dove necessario ,pensa che un unitronics di produzione israeliana con 4 ingressi analogici ,8 digitali , 8 uscite digitali ,2 pwm , touch screen a colori , porta ethernet di comunicazione ,web server integrato .....costa 1000-1500
                                  ricollegandomi al problema dei condensatori che accennava udos ,è vero quelli normali per motori durano 3 -4 anni ma spesso uso gli arcotronics che a dispetto della casa madre americana ,fanno in Romagna!.
                                  sandro

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                                  • #18
                                    Buon giorno!! vorrei capire un po' di cose! Ho in mente di realizzare una idrica da 5 KW cercando di fare la maggior parte dei lavori personalmente e riuscire a collegarlo in rete!!
                                    Io pensavo a una turbina turgo e accoppiarla a un motore da 5KW!! ma è possibile avviarla come motore e poi dargli carico?
                                    Non riesco però a capire come fare a regolare la portata dell'acqua! Basterebbe aprire e chiudere una valvola motorizzata cercando di mantenere il livello a monte costante?
                                    Non è che sono proprio ignorante in materia. dove lavoro ci sono due turbine kaplan e so bene come funzionano e so che i loro sistemi di regolazione sono complicati e costosi!
                                    Io invece vorrei realizzare un impianto il più semplice possibile ma che però funzioni!
                                    Confido nella vostra grande esperienza per avere qualche consiglio!

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                                    • #19
                                      Ciao Elettrik
                                      allego il link ad una discussione che potrebbe avere affinità con il tuo quesito.
                                      Il proprietario aveva installato una PAT su indicazione del progettista, con rendimenti insoddisfacenti, per approdare ad una Turgo che ha fornito rendimenti decisamente migliori, grazie ai consigli del forum ed in primo luogo di Sandroturbine.

                                      http://www.energeticambiente.it/idro...-ittico-3.html

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