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consiglio riscaldamento a radiatori a bassa temperatura

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  • consiglio riscaldamento a radiatori a bassa temperatura

    Salve a tutti, è da molto tempo che seguo i vostri consigli ma questa è la prima volta che scrivo sul forum: il motivo è che nella mia abitazione che sto ristrutturando, vista l' impossibilità di realizzare un impianto a pavimento, ho deciso di realizzare un impianto di riscaldamento a radiatori funzionante a più bassa temperatura con dt=35°C (mandata 65 e ritorno 45°C). Per l' impianto è stato deciso di utilizzare dei radiatori in acciaio a elementi tubolari e come potrete immaginare la loro quantità e perciò il numero e la grandezza dei radiatori sono abbastanza consistenti visto che anche l' abitazione è molto grande (circa 230 mq) e di vecchia costruzione, perciò con scarso isolamento. Ad esempio ho alcuni termoarredi di 2 m*15 elementi a 4 colonne. Il termotecnico ha dimensionato tutto l' impianto e il mio primo dubbio è sul diametro interno di progetto dei tubi dei radiatori che è di 10 mm. Dopo avergli espresso le miei perplessità in riguardo al diametro che mi pareva troppo piccolo mi ha tranquilizzato dicendomi che questo è dovuto alle basse portate in gioco per garantire il salto termico più elevato (20°C). Secondo la vostra esperienza può essere plausibile come ragionamento?

    L' altro mio dubbio è sul sistema di regolazione che mi deve consentire questi due punti principali e cioè:
    • che la temperatura di ritorno in caldaia sia minore o uguale a quella di progetto per sfruttare la condensazione della caldaia
    • che la mandata non sia mai superiore ai 65°C e che la caldaia funzioni in modulazione evitando gli spegnimenti
    Il termotecnico mi detto che con l' impianto come nello schema allegato questi punti sarebbero stati garantiti. Secondo voi può andare o ci possono essere accorgimenti tecnici da utilizzare?
    Per l' ACS è stato deciso di inserire un impianto solare con accumolo da 300 litri e il termotecnico mi ha consigliato di utilizzare una caldaia con doppio circuito (uno per il riscaldamento ed uno per l' ACS. Che ne pensate?
    Ringrazio tutti voi esperti che vorrete darmi dei consigli o dei suggerimenti tecnici. Mi scuso per la lunghezza.
    Grazie
    File allegati

  • #2
    Benvenuto,
    tanto per cominciare forse ti conveniva postare nella sezione giusta e cioè qui:

    Riscaldamento e/o Acqua Calda Sanitaria (ACS) non integrati - EnergeticAmbiente.it

    Magari otterresti qualche risposta in più !
    Questa sezione è dedicata al solare termico.
    Impianto 24 tubi heat-pipe CN 200 LT orient. SUD / 58°
    Caldaia Junkers ZWB 24 KW + riscald. pannelli rad. Rehau
    Serbatoio recupero H2O piovana 5000 lt + Lavastov. e Lavatrice collegate ad ACS
    Gradi Giorno 1.648 -Zona Climatica D - 220 mslm

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    • #3
      Il consiglio chje do quando si utilizzano sistemia bassa temperatura è quello di non stravolgere il loro funzionamento...ovvero: un sistema a bassa temperatura DEVE funzionare per molte ore al giorno, meglio 24h al giorno per via della inerzia e della bassa potenza di irradiazione; non smetterò mai di citare una mia esperienza personale in germania dell'est verso la fine degli anni 80 nelle case(confortevolmente calde) c'erano pareti intere con termosifoni accesi h24 con acqua che circolava a 30 gradi!

      Quindi tieni conto che il tuo impianto per funzionare DEVE rimanere accese molte + ore di un impianto a termosifoni tradizionale e se la tua casa disperede molto..sarà solo uno spreco di energia!

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      • #4
        Grazie Omaccio del consiglio infatti l'impianto è già stato pensato per un utilizzo continuativo (sempre acceso) come un impianto a pavimento. Comunque per risponderti non credo che, se la mia casa disperde molto, questo tipo di utilizzo sia uno spreco: se la vuoi vedere così sarebbe uno spreco utilizzando qualsiasi tipo di impianto, e comunque in germania negli anni 80 non credo che le abitazioni avessero grandissimi accorgimenti di contenimento energetico!! Omaccio che cosa ne pensi dei miei dubbi sulla regolazione del mio impianto? Sono fondate?

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        • #5
          Assolutamente fuori dalla realtà le tue risposte:

          1) in Germania, seppure allora germania dell'est gli accorgimenti c'erano eccome, anzi erano già molto più avanti di noi oggi: non finestre a doppio vetro, ma doppie finestre con distanza di 20 cm l'una dall'altra il che garantiva grande isolamento anche con T esterne a -10!!! Termosifoni disposti su una intera parete ed isolamento in legno erano pane quotidiano!

          2) una mandata a 65 ed un ritorno a 45 non è un impianto a bassa temperatura, un impianto a bassa temperatura ha almeno 20° in meno sulla mandata e 10 in meno sul ritorno.

          3) se una casa è dispersiva e la si vive solo in alcune ore della giornata si preferisce dare molto calore per poco tempo anzichè il contrario. In questo modo il comfort lo raggiungi nel breve periodo che vivi la casa mentre per il restante tempo la casa può raffreddarsi anche in fretta. Nel caso di un riscaldamento sempre acceso, rischi di pompare calore per il solo reintegro delle dispersioni.

          ...un buon termotecnico queste cose dovrebbe saperle!!!


          Per rispondere nello specifico alle tue domande anche se non hanno un gran senso: la T di mandata, se monti una caldaia con temperatura scorrevole, viene regolata dalla sonda esterna, se poi è una buona caldaia puoi anche impstare la T max a cui deve arrivare la mandata sempre tenendo conto della T esterna.

          Se monti una caldaia a T scorrevole nelle mezze stagioni sta certo che la tua caldaia condenserà, ma ricordati che non è nella condensazione, specialmente in un impianto AT come il tuo, il grosso del risparmio:
          il risparmio sta nell'isolamento, in combustibili meno nobili come le biomasse o le PDC accoppiate a sistemi radianti!

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          • #6
            1) in Germania, seppure allora germania dell'est gli accorgimenti c'erano eccome, anzi erano già molto più avanti di noi oggi: non finestre a doppio vetro, ma doppie finestre con distanza di 20 cm l'una dall'altra il che garantiva grande isolamento anche con T esterne a -10!!! Termosifoni disposti su una intera parete ed isolamento in legno erano pane quotidiano
            Ho aperto la discussione per avere dei consigli sul tipo di impianto che vorrei realizzare utili a me e a chiunque altro voglia realizzare la stessa cosa, e non per parlare del tipo di isolamento che c' era in germania negli anni 80!!
            2) una mandata a 65 ed un ritorno a 45 non è un impianto a bassa temperatura, un impianto a bassa temperatura ha almeno 20° in meno sulla mandata e 10 in meno sul ritorno
            Hai pienamente ragione infatti quando parliamo di bassa temperatura si pensa ai pannelli radianti ecc pero' secondo me parlare di un impianto tradizionale a radiatori che funzioni con queste temperature si puo' impropriamente chiamare a bassa temperatura.
            3) se una casa è dispersiva e la si vive solo in alcune ore della giornata si preferisce dare molto calore per poco tempo anzichè il contrario. In questo modo il comfort lo raggiungi nel breve periodo che vivi la casa mentre per il restante tempo la casa può raffreddarsi anche in fretta. Nel caso di un riscaldamento sempre acceso, rischi di pompare calore per il solo reintegro delle dispersioni
            Su questo argomento ho letto molte esperienze di varie persone che hanno fatto delle prove in abitazioni 'normali' (senza troppe accortezze di risparmio energetico) con impianto a radiatori e hanno riscontrato che la spesa di gas è stata molto simile nell' utilizzare l' impianto come dici te rispetto a che tenere l' abitazione a temperatura costante sempre!
            Per rispondere nello specifico alle tue domande anche se non hanno un gran senso: la T di mandata, se monti una caldaia con temperatura scorrevole, viene regolata dalla sonda esterna, se poi è una buona caldaia puoi anche impstare la T max a cui deve arrivare la mandata sempre tenendo conto della T esterna
            Se le mie domande non hanno un gran senso è perché io non sono un termotecnico e vorrei per l' appunto capirci qualcosa, ora forse ti faro' un altra domanda che avrà poco senso: ma non c' è bisogno anche ti una sonda interna? Se fuori la temperatura sta calando ma in casa la temp è ad esempio 20°C la caldaia non alzerà la temperatura di mandata senza che ce ne sia realmente la necessità?
            Se monti una caldaia a T scorrevole nelle mezze stagioni sta certo che la tua caldaia condenserà, ma ricordati che non è nella condensazione, specialmente in un impianto AT come il tuo, il grosso del risparmio:
            il risparmio sta nell'isolamento, in combustibili meno nobili come le biomasse o le PDC accoppiate a sistemi radianti
            Sono daccordo con te!! Però bisogna anche fare i conti con il proprio portafoglio e poi perché se facessi fare il cappotto alla mia abitazione e mettessi una PDC magari col geotermico, i benifici di risparmio economico ne beneficerebbero forse i miei figli perché avanti di averli riammortizzati!!!!

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            • #7
              Sull'ultima frase mi sento dire che sei fuori strada completamente! Se isoli la casa anche dovendo spendere 20000 euro ti rintrerebbero in parte solo con lo sgravio fiscale del 55% in 10 anni mentre avresti un calo di consumi di 1/3 rispetto ai presunti attuali; se ad oggi ipotizzi una spesa di 1500€ di solo riscaldamento, ne andresti a spendere circa 1/3 il che porta un ritorno economico alto e volece...e senza cambiare combustibile! Ma ognuno ha le proprie idee e ragioni!!!


              Ritornando alle tue affermazioni dico:
              1)un impianto a termosifoni viaggia sulle temperature da te postare quindi niente di eccezionale (dillo al tuo termotecnico);
              2) la caldaia da ascolto alla T esterna per quanto riguarda la T di mandata, da a ascolto alla T interna per quanto riguarda la cessione o no del calore...in parole povere la T della mandata la regola la sonda esterna, la T in casa la regola il termostato: sono due cose distinte e separate!

              Spero ti sia chiarito le idee!

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              • #8
                1)un impianto a termosifoni viaggia sulle temperature da te postare quindi niente di eccezionale (dillo al tuo termotecnico);
                Sinceramente spero possa funzionare con temperature un po più basse perché il termotecnico ha detto che è stato con un fattore di sicurezza un po più alto.
                2) la caldaia da ascolto alla T esterna per quanto riguarda la T di mandata, da a ascolto alla T interna per quanto riguarda la cessione o no del calore...in parole povere la T della mandata la regola la sonda esterna, la T in casa la regola il termostato: sono due cose distinte e separate!
                Lo so ma se ho le idee chiare quando la casa è arrivata a temperatura la caldaia dovrebbe modulare cedendo all' ambiente solo l' energia necessaria a compensare le dispersioni: ma come fa se i termostati, come nel caso del mio impianto, chiudono le valvole di zona?Non è sbagliato l' impianto in questo modo?
                Grazie

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                • #9
                  Il sistema di emissione che utilizza termosifoni DEVE funzionare a temperature medio-alte, in mandata non inferiore ai 50°C.
                  Ogni stanza da calcolo termotecnico richiede una potenza ben precisa, nel caso di termosifoni la formula da utilizzare è questa:

                  In case isolate normalmente la superficie risultante dei termosifoni in larghezza è pari ad una parete intera!!!
                  Oltretutto in Italia l'uso continuativo (H24) di un sistema di emissione a termosifoni è vietato con l'eccezione della zona climatica F.
                  In zona D ad esempio: ore 12 giornaliere dal I novembre al 15 aprile
                  Da questo obbligo sono esclusi, comma 6 art.9 legge 412/93:
                  c) impianti termici che utilizzano sistemi di riscaldamento di tipo a pannelli radianti incassati nell'opera muraria;

                  Metti pannelli radianti a parete e stop.
                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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