Progettiamo insieme il "piccolo chimico" per adulti. - EnergeticAmbiente.it

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Progettiamo insieme il "piccolo chimico" per adulti.

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  • Progettiamo insieme il "piccolo chimico" per adulti.

    E' già noto da decenni il cosi detto "piccolo chimico".
    Si tratta di un giocattolo per bambini con la quale il bambino si diverte a fare il chimico.
    Per vederne alcuni esemplari di oggi basta fare un ricerca con google cercando "piccolo chimico".

    Dal 1960 fino al 1980, il "piccolo chimico" per bambini era una cosa seria perché permetteva veramente di fare qualche semplice esperimento di chimica, poi dopo il 1980 ha cominciato a diventare sempre più "il piccolo cuoco" cioè poco serio, questo perché la serietà va in contrasto con la sicurezza inoltre non è cosa buona inculcare nel cervello della gente che si possono produrre delle sostanze interessanti anche in casa, meglio lasciare fare alle grandi multinazionali i quali hanno tutto il personale specializzato e le attrezzature per fare qualsiasi cosa.
    ------------
    Anzichè procurarsi 1000 provette che secondo me sono inutili, meglio concentrare la nostra attenzione su ciò che serve veramente per fare esperimenti di chimica.




    Per fare esperimenti di chimica serve;
    1. una fonte di calore
    2. una fonte di elettricità
    3. una fonte di pressione
    Servirebbe anche una fonte di vuoto ma questa ultima cosa è molto costosa e va bene per fare cose avanzate.

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    La fonte di calore


    Meglio se i fornelli sono collegati alla rete del gas cittadino perché così non dobbiamo tribulare a caricare bombole.
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    La fonte di elettricità


    alla presa di corrente di casa va collegati 2 alimentatori: un alimentatore per bassa tensione e grande corrente, ed un alimentatore per altissima tensione e bassa corrente.
    L'alimnetatore di bassa tensione trasforma la 220 alternata in 12 volt tensione continua, possibilmente più uscite: 12 volt, 24 volt, 48 volt.
    Quello dell'alta tensione trasforma 220 in 100 Kv minimo
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    La fonte di pressione
    Semplicemente un compressore che deve essere collegato ad un contenitore capace di sopportare la pressione.
    inoltre sarebbe anche opportuno che il contenitore medesimo sia anche capace di sostenere una fonte di calore.
    Capita a volte la necesstià di mettere sotto pressione un gas ed inoltre questo gas deve essere scaldato.
    In alcuni casi speciali può capitare che il gas sotto pressione e scaldato, debba anche essere sottoposto ad alta tensione, quindi il medesimo contenitore dovrebbe anche avere 2 morsetti isolati; occorre quindi fare dei fori nel contenitore.
    Fori per mettere i morsetti, per inserire manometro, per inserire termometro, eccetera.
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    Il pezzo fondamentale del "piccolo chimico" è il contenitore che come già descritto sopra deve essere piuttosto complesso,
    fori per mettere i morsetti, per inserire manometro, per inserire termometro, eccetera.

    Le provette non sono importanti, eventualmente se ci sono, servono per conservare (archiviare) elementi chimici che potrebbero servire.




    Sulla base del piccolo chimico va montato:
    1. contenitore
    2. fornelli
    3. 2 alimentatori (uno bassa tensione e l'altro alta tensione)
    4. compressore
    Anche una pompa del vuoto se vogliamo fare un "piccolo chimico" di tipo avanzato.

    Per convenzione stabilisco che la differenza tra "piccolo chimico normale" e "piccolo chimico avanzato" è la pompa del vuoto.
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    Se è vero che il "piccolo chimico" per adulti funziona; io devo avere la possibilità di produrre amminiaca oppure acido nitrico, oppure altre cose.

    Che differenza c'è tra, i grandi compelssi industriali ed il piccolo chimico per adulti ?
    Solo una differenza di dimensioni; il piccolo chimico è un complesso industriale in miniatura.

    A volte nei grandi complessi industriali si usano grandi quantità di carbone per scaldare elementi.
    Noi dobbiamo avere l'intelligenza di non copiare stupidamente tutto.
    Se la multinazionale usa il carbone, noi usiamo il gas metano perché se usassimo anche noi il carbone, sporchiamo tutto di fuligine nera.

    E' ovvio che un piccolo chimico di questo tipo non va bene per i bambini perchè potrebbero produrre acidi con i quali potrebbero bruciarsi le mani o gli occhi.

    Come già descritto in precedenza: la serietà del piccolo chimico va in contrasto con la sicurezza.
    Tanto più il "piccolo chimico" diventa potente, tanto più diventa pericoloso e chi lo maneggia deve essere una persona responsabile ed istruita.

    Quindi servono anche quegli strumenti adibiti per la sicurezza: guanti, occhiali, mascherina, eccetera, eccetera.
    i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

  • #2
    Non sono molto d'accordo.

    Il problema non sta soltanto nell'essere piccoli d'età, più sovente si tratta di essere "piccoli" di formazione tecnica e quindi non in grado di valutare bene la pericolosità di quanto ci si accinge a fare.

    Il gioco del "piccolo chimico" aveva il pregio di presentare esperimenti già vagliati, sotto il punto di vista della sicurezza, da esperti professionisti. Quello che vuoi realizzare tu mi sembra alquanto pericoloso già dalle prime battute: l'alta tensione può risultare mortale! L'uso della rete di distribuzione del gas per gli esperimenti potrebbe essere pericoloso per sé e per chi vi abita vicino, se non si provvedono adeguate misure di prevenzione degli incidenti. Fare esperimenti in casa pone anche il problema delle esalazioni, specialmente se i volumi del composto realizzato superano determinate soglie di sicurezza (massa critica).

    Nessuno si può improvvisare chimico né può trasformare la propria abitazione, o il garage in "un complesso industriale in miniatura", ci va comunque la supervisione di chi sa a cosa si sta andando incontro.

    ••••••••••••

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