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Interveniamo sulle fonti di energia

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  • Interveniamo sulle fonti di energia

    Seguo il forum da diverso tempo e sull'argomento idrolisi un dubbio mi è sempre saltato all'occhio, quello della corrante che dovrebbe alimentare la cella.
    Se si usa la corrente che proviene dall'alternatore, questo in ultima analisi produce corrente per effetto dell'energia cinetica dell'albero motore e quest'ultimo gira perchè il motore brucia benzina. Ora il motore è una macchina termodinamica molto inefficiente in grado di trasformare in energia cinetica solo il 30 % dell'energia chimica contenuta nella benzina il restante 70 % viene dissipato sotto forma di calore e perciò inutilizzato. Va da se che se alimetiamo la cella con la corrente proveniente dell'alternatore, pur considerando l'efficenza di quest'ultimo come ideale e cioè pari al 100%(e non è così perchè dovrebbe avere un efficienza che si aggira attorno al 60-70%), il bilancio energetico sarà sicuramente in perdita a meno di non violare il secondo principio della termodinamica. E' un pò come se si guidasse con le luci accese la qual cosa è noto fa consumare di più. Nel caso della cella una parte dell'energia rientrerebbe nel sistema sotto forma di idrogeno e ossigene o HHO che dir si voglia me il rendimento dovrebbe essere allo stesso modo di gran lunga superiore al 100% per avere un guadagno energetico e ciò non è possibile "Con le regole assegnate a questa parte di universo" ( come dice Franco Battiato)e va come già detto contro il secondo principio della termodinamica ad oggi ancora valido per quanto ne so e mi risulta.
    La mia idea allora è stata di pensare qualcosa che sfruttasse le regole conosciute; ho pensato che se si potesse recuperare parte dell'energia sotto forma di calore dissipato dal radiatore e dai gas di scarico e reimmeterla nel sistema si potrebbe avere un piccolo guadagno di rendimento. Per far ciò ho pensato di sfruttare l'effetto seed-back delle celle di peltier per trasforamare l'enegia sotto forma di calore dei gas di scarico in corrente elettrica e con questa alimentare le celle elettrolitiche per produrre idrogeno o HHO che dire si voglia; in questo modo il bilancio energetico per l'intero sistema sarà sicuramente positivo e si potrà avere un risparmio di carburante.
    A tal proposito o trovato dei dispositivi realizzati in America con celle che dovrebbero essere al tantalio ottimizzate per la produzione di corrente:
    http://www.hi-z.com/documents/Hi-Z.Brochure.2006.pdf
    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il forum.
    Saluti a tutti Matteo
    File allegati
    "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
    Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

  • #2
    Perchè non usi la corrente prodotta per ricaricare direttamente la batteria, togliendo un po' di carico all'alternatore?
    Oppure ci fai funzionare direttamente qualche ausiliario.
    O il sistema di condizionamento del veicolo.

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    • #3
      l'idrogeno a merenda....

      Certo che endymion hai un'avversione innata per questo idrogeno.....ma uno potrà fare un pò il cacchio che gli pare....magari metterselo nel panino o no ?

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      • #4
        Decisamente il commento più intelligente del 2011. Certo che uno può fare quello che gli pare. Anche le cose inutili.

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        • #5
          Originariamente inviato da merovino Visualizza il messaggio
          il rendimento dovrebbe essere allo stesso modo di gran lunga superiore al 100% per avere un guadagno energetico e ciò non è possibile "Con le regole assegnate a questa parte di universo" ( come dice Franco Battiato)e va come già detto contro il secondo principio della termodinamica
          Veramente sarebbe contro il 1°...
          ho pensato di sfruttare l'effetto seed-back delle celle di peltier per trasforamare l'enegia sotto forma di calore dei gas di scarico in corrente elettrica
          Ok, però considera che il rendimento non è tanto alto. Inoltre, poiché le celle di Peltier sono - in ultima analisi - delle macchine termiche pure esse, allora il rendimento di una Peltier è limitato superiormente da quello di... Carnot.

          La tua idea, tuttavia, è vecchia: è già stata messa in pratica da qualcun altro nel 1963. Leggi qui
          Automotive thermoelectric generator - Wikipedia, the free encyclopedia

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          • #6
            x endymion

            Decisamente il commento più intelligente del 2011. Certo che uno può fare quello che gli pare. Anche le cose inutili.



            Carissimo endymion....certo che la mia era una battuta come tante altre. Anche tu non scherzi in quanto a collezionare caz....ate . Devo dire che ti dai molto da fare se in meno di tre anni sei riuscito a collezionare più di 1940 interventi .... Cosa prendi dei punti per "il premio finale" o hai poco da fare..... Chissà... il mondo è bello perchè è vario...mah !! Saluti

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            • #7
              Chissà... il mondo è bello perchè è vario...mah !! Saluti
              Ecco bravo.. ciao eh! Adesso sì che dici cose sensate.

              Per ritornare all'Ateg, usando il link, la formula del rendimento in basso andrebbe ulteriormente moltiplicata per il rendimento della cella elettrolitica... e il rendimento di combustione dell'idrogeno. Ecco perchè è meglio ricaricarci la batteria.

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              • #8
                La tua idea, tuttavia, è vecchia: è già stata messa in pratica da qualcun altro nel 1963. Leggi qui
                E anche da qualcun'altro più recentemente. Comunque, l'idea di base è meritevole, ma lo sviluppo reale lo è stato meno....
                Come dici tu, "allora il rendimento di una Peltier è limitato superiormente da quello di... Carnot."... e quindi nessun sistema, dalle celle di Peltier ai generatori di vapore con turbina ai cicli ORC riesce a tirar fuori più di un 10% di rendimento aggiuntivo. Le case automobilistiche regolarmente propongono sistemi simili, ma poi gli alti costi ed i bassi vantaggi (ed il rischio di rotture) hanno sempre fatto desistere dall'impiego sui veicoli di serie.
                Diverso è il discorso per i motori statici di potenza notevole, dove il recupero della frazione termica offre molti problemi in più ma anche molti vantaggi (ed infatti, in quel caso questi sistemi engono spesso adottati)

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                • #9
                  Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
                  Veramente sarebbe contro il 1°...
                  non sono un esperto di termodinamica ho detto il secondo perchè un enunciato generale di questo afferma:
                  Non è possibile realizzare una macchina termica il cui rendimento sia pari al 100%.
                  Visto che parlavo di superare il 100% di rendimento
                  ho citato il secondo.
                  Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
                  Ok, però considera che il rendimento non è tanto alto. Inoltre, poiché le celle di Peltier sono - in ultima analisi - delle macchine termiche pure esse, allora il rendimento di una Peltier è limitato superiormente da quello di... Carnot.

                  La tua idea, tuttavia, è vecchia: è già stata messa in pratica da qualcun altro nel 1963. Leggi qui
                  Automotive thermoelectric generator - Wikipedia, the free encyclopedia
                  Ho letto con interesse il link che mi hai suggerito, in realtà era normale che qualcuno avesse già pensato a sfruttare l'effetto seed-back con il calore dissipato dai motori a combustione interna in quanto questo fenomeno è conosciuto fin dalla seconda metà dell'ottocento.
                  Spinto dalla curiosità ho anche io acquistato per pochi euro una dry cell per installarla sulla mia fedele panda ho anche la scheda per un duty cicle che pilota la cella. Ma studiandoci sopra mi sono reso conto che il bilancio energetico sarà sempre in perdita perciò qualsiasi miglioria si possa fare non si sfugge ai due principi della termodinamica.
                  L'idea che ho (ri)avuto era appunto per ovviare ai problemi dei rendimenti che impietosamente dicono che con la dry cell alimentata dall'alternatore non risparmierò mai neanche una goccia di benzina.
                  Certo che ora che mi ci fate pensare se metto in piedi un sistema TEG (termal elettric generator) per sfruttarlo appieno posso collegarlo direttamente alla batteria ed eliminare un pò di carico all'alternatore e di conseguenza risparmiare.....
                  Ma oramai la cella è lì montata.....qualcuno sa dirmi quanta corrente si può tirar fuori da un sistema TEG e quante celle ci vogliono?
                  "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
                  Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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                  • #10
                    Originariamente inviato da merovino Visualizza il messaggio
                    non sono un esperto di termodinamica ho detto il secondo perchè un enunciato generale di questo afferma:
                    Non è possibile realizzare una macchina termica il cui rendimento sia pari al 100%.
                    Visto che parlavo di superare il 100% di rendimento
                    ho citato il secondo.
                    No.
                    Il primo principio è una enunciazione del principio di conservazione dell'energia, nulla di più
                    Il secondo dice che una macchina termodinamica che prenda tutto il calore fornito e lo trasformi in lavoro non è possibile.
                    E' il motivo per cui, peraltro, nel tuo disegno hai (giustamente) inserito l'energia "dissipata nell'ambiente".

                    Occhio che si dice "effetto SEEBECK": Effetto Seebeck - Wikipedia

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                    • #11
                      Ciao merovino,

                      le tue analisi sono correttissime, le virgole mancanti sono state debitamente puntualizzate dagli addetti di turno (mi riferisco a endymion70 e BesselKn, ovviamente) e tutto gira.

                      Però...

                      ti faccio qualche osservazione per aprire la strada oltre le mura del sentiero già battuto:

                      - l'acqua può non essere un mezzo passivo
                      - il calore ambientale, energia termica di basso livello, potrebbe essere un mezzo a cui accedere a tale scopo
                      - la combustione di idrogeno e ossigeno nel motore e la presenza di nebulizzazioni di acqua (dosate debitamente) può aumentare il rendimento di combustione del carburante stesso
                      - lo sfruttamento delle perdite del motore a combustione interna può prendere strade diverse dalle seebeck e da altre soluzioni.

                      Non ti scoraggiare, ci sono più cose fra le righe di quanto si possa immaginare.

                      Saluti.
                      ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                      • #12
                        Non sono virgole.

                        Il calore ambientale NON può essere usato per ricavare energia meccanica perchè violerebbe il secondo principio della termodinamica.
                        Se n'è già parlato in un thread che è stato chiuso, è stato detto in tutte le salse. Non mi pare ci siano novità a riguardo (avresti dovuto riaprirlo tu quando ci fossero state buone nuove), quindi finchè non ci sono prove circa la violazione del secondo principio in qualunque modo, complicato quanto vuoi, questo continua ad esser valido.

                        Il thread in questione è questo: http://www.energeticambiente.it/sist...-da-te-20.html
                        Ultima modifica di endymion70; 06-09-2011, 08:51.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da endymion70 Visualizza il messaggio
                          Il calore ambientale NON può essere usato per ricavare energia meccanica perchè violerebbe il secondo principio della termodinamica.
                          Questa affermazione è SBAGLIATA.

                          Senza scomodare altri thread e usare altre parole.
                          Il principio è enunciato male, a voler essere buoni. Quindi è sbagliato.

                          Giusto per spiegarti: il calore ambientale è una forma di energia termica che non ha una 'qualità' (temperatura) definita. C'è una distribuzione statistica delle temperature, quindi c'è una differenza (minima quanto vuoi) di temperatura sempre individuabile, e laddove c'è differenze di temperatura c'è la possibilità di ottenere lavoro meccanico.

                          La conversione TOTALE (=100%) di questa energia termica in lavoro meccanico, è proibita dal secondo principio della termodinamica.

                          Ma non è di questo (principi della termodinamica) che si parla in questo thread.

                          Qua si parla dell'eventualità di impiegare o meno dispositivi che producono idrogeno e ossigeno su motori a combustione interna e sull'esistenza o meno di vantaggi dal punto di vista energetico.

                          La mia opinione è che sia possibile. Ma che non è facile.
                          Alcuni motivi sono elencati nel thread da te citato, altri sono i seguenti (scusa se mi auto cito):

                          - l'acqua può non essere un mezzo passivo
                          - il calore ambientale, energia termica di basso livello, potrebbe essere un mezzo a cui accedere per tale scopo
                          - la combustione di idrogeno e ossigeno nel motore e la presenza di nebulizzazioni di acqua (dosate debitamente) possono aumentare il rendimento di combustione del carburante stesso
                          - lo sfruttamento delle perdite del motore a combustione interna può prendere strade diverse dalle seebeck e da altre soluzioni.
                          Per i dettagli occorre aspettare un po'. Trovare questo tipo di soluzioni è il mio lavoro, per cui devo rispettare certi 'accordi' in merito al rilascio delle informazioni.
                          Però, caro merovino, ti serva a NON demordere e a perseguire ragionamenti e realizzazioni in tal senso. Se ti può essere di aiuto, il tuo approccio è corretto, non richiede 'miracoli' e a guardare bene, contiene già una parte della soluzione.

                          PS:

                          "Ho imparato che niente è impossibile,
                          ma anche che quasi niente è facile.
                          Che devi avere fede,
                          parlare a chi NON crede,
                          anche a chi ha il cervello messo dove ci si siede."

                          Articolo 31 (gruppo rap italiano)
                          ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                          • #14
                            Originariamente inviato da Quantum Leap Visualizza il messaggio
                            Giusto per spiegarti: il calore ambientale è una forma di energia termica che non ha una 'qualità' (temperatura) definita. C'è una distribuzione statistica delle temperature, quindi c'è una differenza (minima quanto vuoi) di temperatura sempre individuabile, e laddove c'è differenze di temperatura c'è la possibilità di ottenere lavoro meccanico.
                            Il secondo principio della termodinamica è di tipo statistico, c'è sempre una distribuzione di temperatura (Maxwell-Boltzmann).


                            La conversione TOTALE (=100%) di questa energia termica in lavoro meccanico, è proibita dal secondo principio della termodinamica.
                            La conversione anche parziale non è possibile, perchè implicherebbe una sorta di discriminatore energetico che è analogo al diavoletto di Maxwell.
                            Naturalmente se tu fornisci energia al diavoletto questo potrebbe (sottolineo potrebbe) funzionare. Ma l'energia che fornisci è almeno quella che recupereresti.
                            Stai solo formulando il secondo principio da un punto di vista diverso. Ma è storia nota.

                            Ma non è di questo (principi della termodinamica) che si parla in questo thread.
                            Qua si parla dell'eventualità di impiegare o meno dispositivi che producono idrogeno e ossigeno su motori a combustione interna e sull'esistenza o meno di vantaggi dal punto di vista energetico.
                            Cioè anche di termodinamica. Sei tu che pensi che la cosa riguardi solo le caldaie.

                            La mia opinione è che sia possibile.
                            Finchè non avrai delle prove, rimangono opinioni. Serve un esperimento qualsiasi che metta la pulce nell'orecchio.
                            Anche dire che hai accordi di NDA lascia il tempo che trova.
                            Però potresti darci qualche dato sulle tempistiche.

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da Quantum Leap Visualizza il messaggio
                              il calore ambientale è una forma di energia termica che non ha una 'qualità' (temperatura) definita. C'è una distribuzione statistica delle temperature, quindi c'è una differenza (minima quanto vuoi) di temperatura sempre individuabile, e laddove c'è differenze di temperatura c'è la possibilità di ottenere lavoro meccanico.
                              Penso che tu ti stia riferendo a una distribuzione spaziale, giusto? Ad esempio, potrei avere una parete di un edificio prevalentemente al sole (sorgente calda) e una prevalentemente all'ombra (sorgente fredda). Potrei sfruttare queste due "sorgenti termiche" mediante una macchina termica. Però non mi aspetto un granché di rendimento, vista la piccola differenza di temperatura. Per esempio, con una parete a 35 °C e l'altra a 25 °C, ?C = 1 - TL/TH = 0,032; più realisticamente, m'aspetterei ?Ce = 1 - ?(TL/TH) = 0,016.
                              Si può fare un discorso analogo tra parti in ombra e soleggiate di un automobile. Però, se proprio volessi sfruttare l'energia solare, converrebbe il fotovoltaico, no?
                              Qua si parla dell'eventualità di impiegare o meno dispositivi che producono idrogeno e ossigeno su motori a combustione interna e sull'esistenza o meno di vantaggi dal punto di vista energetico.
                              Be', i vantaggi dal punto di vista energetico ci sono sicuramente, anche nel caso della tortuosa conversione energetica: termica di scarto ? elettrica ? chimica ? termica ? meccanica. Infatti, se dal 70% iniziale di termica di scarto recupero il 5% mediante generatore Seebeck, di cui il 70% diventa energia chimica per elettrolisi che poi rende il 30% di energia meccanica nel motore, alla fine aumenterei il rendimento meccanico del 70% * 5% * 70% * 30% = 0,735%.
                              Probabilmente, sempre mantenendo la possibilità di accumulare H2 e O2, dal punto di vista energetico conviene optare per una cella a combustibile + motore elettrico; infatti avrei: 70% * 5% * 70% * 70% * 90% = 1,54%.
                              Tutt'altro discorso riguarda invece la convenienza economica o affidabilistica di un tale sistema.

                              Commenta


                              • #16
                                Caro endymion70,

                                mi porti a divagare, a parlare d'altro, a spuntare le cose che non c'entrano.

                                Il concetto che voglio portare avanti e su cui non si divagherà oltre è che:
                                una cosa è l'idealizzazione di 'calore ambientale' inteso come un ambiente a temperatura costante non soggetta a fluttuazioni di sorta, utile per l'analisi di cicli termodinamici ideali, per esercizi di fisica e talvolta, per buone approssimazioni delle macchine termiche. Altra cosa è il 'calore ambientale' di un ambiente reale (il nostro) in cui viviamo, colmo di fenomeni interessanti, fluttuazioni termiche, oscillazioni di ogni tipo (umidità, barometria e se vuoi, radiazioni cosmiche, movimenti d'aria, variazioni stagionali e quant'altro).
                                Nella stanza in cui sei, sono certo, c'è un campo termico (scalare) che presenta variazioni anche dell'ordine del grado (basta paragonare zone della stanza in ombra con zone soleggiate, se presenti). Ed è a questo 'calore ambientale reale' che mi riferisco.

                                Anche se non assolutamente rigorosa come descrizione, prendiamola come convenzione su cui basare il ragionamento. Da questo momento in poi, quando mi riferisco al 'calore ambientale reale' mi riferisco esattamente a quanto appena descritto. E invito te e tutti a tenere questo riferimento reale, vero, per i prossimi ragionamenti.
                                Ignorare questa convenzione equivale a trolleggiare, o quanto meno, a perdere e a far perdere tempo.

                                Se riferito a questo 'calore ambientale reale', tutto il ragionamento che fai NON è corretto.

                                Per il resto.

                                Ti posso anticipare che il primo vagito pubblico dei risultati secretati dal NDA sarà un 'paper', su cui c'è stata già abbondante 'review', su una rivista internazionale di ingegneria entro il prossimo dicembre.

                                non aggiungo altro perchè non posso.

                                @merovino: scusa se ribadisco il concetto, ma su un motore a combustione interna di tipo convenzionale è possibile un risparmio energetico utilizzando una miscela di idrogeno e ossigeno prodotta da un cella elettrolitica convenzionale debitamente alimentata. Ottenendo come effetto secondario anche una riduzione degli inquinanti.

                                @BesselKn: ci siamo sovrapposti. Concettualmente sono d'accordissimo con te... ma non pensare che le tue due soluzioni proposte esauriscano le possibilità.
                                Ultima modifica di Quantum Leap; 07-09-2011, 14:09. Motivo: sovrapposizione con BesselKn
                                ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                • #17
                                  Come ho detto altre volte, secondo me il secondo principio potrebbe esser messo in crisi, ma per il momento non c'è riuscito nessuno (avevo portato anche io degli esempi a suo tempo).
                                  Fino a quando non ci ri riuscirà, sarà valido. Aspettiamo l'articolo.

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da Quantum Leap Visualizza il messaggio
                                    non pensare che le tue due soluzioni proposte esauriscano le possibilità.
                                    No, no, me ne rendo conto. Una lettura della voce Fuel economy in automobiles - Wikipedia, the free encyclopedia e dei relativi link dà un'idea della molteplicità delle soluzioni. Per quanto riguarda il recupero del calore, c'è da notare anche il Turbosteamer della BMW.

                                    Tra l'altro, potrebbe essere che un generatore piroelettrico possa risultare più efficiente di un Seebeck, a parità di differenza di temperatura. Inoltre, non bisogna dimenticare che la temperatura entra direttamente nell'equazione di Nernst: la si potrebbe convenientemente sfruttare per ridurre la f.c.e.m. di una cella elettrolitica o aumentare la f.e.m. di una cella galvanica. In tal senso, esiste anche l'elettrolisi ad alta temperatura, che si avvantaggia appunto della disponibilità di sorgenti ad alta temperatura. http://en.wikipedia.org/wiki/Steam_electrolysis

                                    Infine, la strada più diretta per convertire l'energia termica in chimica è la termolisi, ma ha bisogno di temperature molto alte: 2000 - 2500 °C per la termolisi dell'H2O.
                                    Ultima modifica di BesselKn; 07-09-2011, 20:18.

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                                    • #19
                                      stranezza o finta stranezza?

                                      Io sono un biologo molecolare perciò il mio approccio ricalca lo spirito galileiano; molte volte in lab pensavo di avere scoperto meccanismi biologici incredibili che al vaglio di persone più esperte risultavano errati o solo congetture ancora tutte da dimostrare; ringrazio Quantum Leap per le parole di incoraggiamento; accanto ai (devo dire un pò sporadici!) esperimenti sulla mia panda contino anche lo studio delle novità sul tema HHO; per quato riguarda il tema risparmio l'ultima che ho letto parla dell'effetto dell'idrogeno all'interno della miscela presente nella camera di scoppio al momento del fase di combustione; secondo ciò che ho letto l'idrogeno aumenterebbe la velocità di combustione aumentando così l'efficienza del sistema; non so se ciò è attendibile ma sperimetare è la mia passione e allora quando trovo il tempo libero ancora mi metto a "smanettare" sulla mia panda per cercare di fare funzionare la mia cella. Nel frattempo che sto preparando il TEG ,(poi vedro se diminuire il carico all' alternatore o cercare di farci andare la cella) sto cercando di migliorare l'efficienza della mia dry cell. Lo spazio nel vano motore della panda è abbastanza piccolo così che le quote dei livelli dell'acqua nel serbatoio sono scarsi per garantire un buon circolo dell'acqua nel circuito; perciò sto lavorando per spostare il serbatoio nel cassone dietro (la mia è una Panda Van tipo quelle della telecom...anzi credo era in forze al loro parco auto!). Nel fare questo lavoro ho ultimamente notato qualcosa di strano o almeno forse lo è. Dopo che ho fatto andare la cella per un pò durante le mie prove, ho notato che quando staccavo il PWM e quindi non c'era nessuna alimentazione essa rimaneva carica raggiungendo un voltaggio massimo di circa 5v; li per li pensai tutto normale visto che in assenza di energia elettrica esterna lei si comporta come una pila di volta; ma poi la sera a casa ci ho ripensato e mi sono chiesto ma la pila non si basa sul differente potenziale redox che c'è fra i diversi metalli rispetto al potenziale redox dell'idrogeno gorgogliato? Insomma per fare una pila occorrono due differnti metalli che messi in contatto tramite una soluzione elettrolitica (nel mio caso acqua e NaOH) generano una d.d.p per la forza elettromotrice dovuta alla reazione redox. Fin qui tutto normale ma la cosa che non mi quadra è che la cella è composta da piastre di acciaio tutte uguali quindi in teoria tutte con lo stesso potenziale redox. Sicuro qualche spiegazione c'è ma ancora non la trovo qualcuno ha idee?
                                      "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
                                      Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da merovino Visualizza il messaggio
                                        qualcuno ha idee?
                                        Se gli elettrodi sono identici, secondo l'eq. di Nernst si possono avere comunque d.d.p. purché esistano gradienti di concentrazione o di temperatura. Però 5 V, a occhio, mi sembrano tanti da giustificare, considernado che le concentrazioni sono sotto ln e le temperature sono divise per la costante F (grande rispetto alle temperature ordinarie)...

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                                        • #21
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                                          "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
                                          Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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                                          • #22
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                                            L'Idrogeno dovrebbe essere visto come un vettore per le batterie (tipo le batterie nickel-idrogeno) ed allora generare idrogeno nel modo più efficiente possibile e stoccarlo nel modo più compresso possibile, prende senso.
                                            Lasciamo stare i metalidruri e la compressione, ci sono altri sistemi tipi l'NaBH4, o le metalammine.
                                            Per la generazione, acqua, catalizzatori (possibilmente no KOH) ed energia FV.
                                            Io lascerei stare i tentativi di migliorare le combustioni CHE NON SONO MAI UNA BELLA COSA.
                                            Meglio il motore elettrico, più pulito, più efficiente.
                                            Pensate alle motoruote a magneti permanenti... cosa si può volre di più? Alta efficienza direttamente dentro la ruota e possono anche sostituire i freni.

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                                            • #23
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                                              1 aumentare il rendimento del generatore di corrente mettendolo più grande?
                                              2 montare una batteria supplementare?
                                              3 inserire delle celle di peltier sul collettore di scarico e sulle tubazioni di uscita del radiatore e con esse ricaricare le suddette batterie...?

                                              non si risparmierebbe un pò di energia elettrica per alimentare per bene la cella?

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                                              • #24
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                                                Mettere una batteria supplementare ricaricata da celle di Peltier che recuperano energia dal gas di scarico è esattamente la mia idea; poi con l' energia di questa batteria si può alimentare la cella ottenendo un guadagno energetico seppur esiguo.
                                                "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
                                                Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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                                                • #25
                                                  non è detto.. l'alternatore della vecchia panda per esempio oppone la stessa resistenza di quello della grande punto ma avendo il gruppo dei magneti più leggero e più grande è un pò più potente... quindi se riusciamo a trovare alternatori adatti non avremo nessun problema ed esigue perdite di energia.. poi ragazzi stiamo creando dei castelli enormi su dei capelli.. io alla mia 750 fire.. panda del 90.. sono riuscito ad abbassare i consumi di benzina del 30% solo aggiungendo un piccolo booster.. e a me basta perchè per me l'obbiettivo è di consumare meno benzina.. delle prestazioni me ne infischio fino ad un certo punto.. ma vedo che quà non è calato nulla se non il consumo...

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da venom Visualizza il messaggio
                                                    non è detto.. l'alternatore della vecchia panda per esempio oppone la stessa resistenza di quello della grande punto ma avendo il gruppo dei magneti più leggero e più grande è un pò più potente...
                                                    Posso essere d' accordo per quanto riguarda il peso ma ho dei seri dubbi per quanto riguarda la potenza degli elettromagneti a parità di energia sviluppata
                                                    Originariamente inviato da venom Visualizza il messaggio
                                                    poi ragazzi stiamo creando dei castelli enormi su dei capelli.. io alla mia 750 fire.. panda del 90.. sono riuscito ad abbassare i consumi di benzina del 30% solo aggiungendo un piccolo booster.. e a me basta perchè per me l'obbiettivo è di consumare meno benzina.. delle prestazioni me ne infischio fino ad un certo punto.. ma vedo che quà non è calato nulla se non il consumo...
                                                    Bhè il 30% di risparmio è una percentuale veramente notevole!!! Potresti darmi più delucidazioni sul tuo booster che lo installo anche io sulla mia panda??? Sarebbe veramente un sogno risparmiare il 30% di carburante! Anche per quanto mi riguarda non considero assolutamente le prestazioni.
                                                    "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
                                                    Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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                                                    • #27
                                                      la costruzione del booster è esremamente semplice.. basta un tubo di diametro 80mm lungo 25 cm con dentro una molla di attracco per barche in acciaio 316 diametro delle spire 45mm un pwm da 30 ampere e la miscela la butti dentro i collettori dopo il carburatore..
                                                      diminuisci l'entrata della benzina con un parzializzatore più piccolo e il gioco è fatto.. naturalmente non ti scordare l'additivo al teflon nel motore! appena ho tempo faccio 2 foto così spero di essere più chiaro.. comunque si possono ottenere consumi ancora minori ritoccando l'anticipo e sistemando la carburazione.. l'idea mia è di farla camminare un giorno solo ad acqua.. speriamo di riuscirci.. per adesso riesco a mandare al 100% di hho solo un generatore da 2,5 kilowatt..

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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da venom Visualizza il messaggio
                                                        la costruzione del booster è esremamente semplice.. basta un tubo di diametro 80mm lungo 25 cm con dentro una molla di attracco per barche in acciaio 316 diametro delle spire 45mm un pwm da 30 ampere e la miscela la butti dentro i collettori dopo il carburatore..
                                                        ok ho capito il tuo booster altro non è che il sistema produrre la miscela idrogeno e ossigeno con una cella idrolitica e immetterla di nuovo nel motore come descritto in tanti trade di questo forum
                                                        Originariamente inviato da venom Visualizza il messaggio
                                                        non ti scordare l'additivo al teflon nel motore!
                                                        Sarebbe interessante capire quanto l'addittivo influisce sul risparmio di carburante; infatti tali tipi di addittivo sono consigliati per essere aggiunti all'olio in motori vecchi e un pò spompati i quali beneficiano delle proprietà "antiadesive" del teflon riguadagnando un pò di vigore nell'erogazione della potenza
                                                        Originariamente inviato da venom Visualizza il messaggio
                                                        per adesso riesco a mandare al 100% di hho solo un generatore da 2,5 kilowatt..
                                                        Vuoi dire che il generatore si autosostiene? Che usi solo la corrente che lui produce per mandare avanti la cella la quale, a sua volta, produce abbastanza HHO da far andare il motore?Niente carburante o apporti di energia elettrica dall'esterno?? Nel qual caso avremmo finalmente la prova di una macchina in overunity! Questa si che è una notizia! Facci sapere!!!
                                                        "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
                                                        Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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                                                        • #29
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                                                          ps l'additivo al teflon non serve esclusivamente per le prestazioni... ricordo a tutti che l'idrogeno si lega ai metalli... quindi li indebolisce...

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da venom Visualizza il messaggio
                                                            ma non sono solo io ad avere fatto un generatore simile! shardana ne dovrebbe avere qualcuno e le sue celle sono 100 volte meglio delle mie! poi un generatore 2 tempi non è difficile mandarlo in overunity... il casino diventa produrre tanta corrente in più di scarto dato che il mio fà accendere solo una lampadina da 150W.
                                                            Se hai questa macchina funzionante scrivi un bel paper e mandalo a qualche rivista scientifica prestigiosa a livello mondiale perchè hai messo in crisi la termodinamica!!! Vedrai che ti ritroverai la via di Stoccolma spianata per un bel premio Nobel che oltre al prestigio frutta bei soldini che potranno finanziare ancora le tue ricerche!!! Non scherzo! Se veramente hai ottenuto una macchina che va in overunity la tua è veramente una scoperta epocale!!!
                                                            Originariamente inviato da venom Visualizza il messaggio
                                                            su youtube di generatori autoalimentati a hho ce ne sono abbastanza e quasi tutti veritieri...
                                                            finora uno dei pochi video seri, forse l'unico, su generatori alimentati con HHO e benzina che ho trovato su youtube è questo:
                                                            #130 - Generator HHO run time tests, Part 1 of 4

                                                            e successivi part 2 of 4, 3 of 4, 4 of 4.
                                                            il test dovrebbe dimostrare come un genratore consumi meno impiegando parte della corrente prodotta per far andare la cella; ma alla fine i dati non sembrano dare ragione allo sperimentatore che conclude, se ho ben capito, che il risparmio di carburante c'è se si considerano i rendimenti......e non vado oltre. Tu addirittura hai un generatore che va solo a HHO che lui stesso produce tramite la corrente che genera!!! Quindi ribadisco se hai una macchina che produce energia in overunity che aspetti!!Pubblica!!!La cosa è a mio avviso davvero sensazionale!!!!

                                                            Originariamente inviato da venom Visualizza il messaggio
                                                            ps l'additivo al teflon non serve esclusivamente per le prestazioni... ricordo a tutti che l'idrogeno si lega ai metalli... quindi li indebolisce...
                                                            Si esatto l'additivo al teflon è consigliato su motori vecchi per ridargli un pò di vigore in quanto agisce sull'attrito che i pistoni fanno sui cilindri e che le bielle fanno sulle bronzine diminuendolo in misura maggiore rispetto al normale olio motore; possiamo dire che per un pò riesce a ripristinare le prestazioni originali che normalemente un motore con molti chilometri perde per via dell'usura
                                                            "Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza"
                                                            Dante Alighieri,Inferno canto XXVI vv 118-120

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