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motore trifase asincrono è utile nel ricavare energia radiante?

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  • motore trifase asincrono è utile nel ricavare energia radiante?

    Ciao a tutti, è un pò che sto pensando su come acoppiare la scoperta di John Bedini su un motore trifase asincrono, le problematiche sono il rotore che non ha calamite, ma placce d'acciaio e per eccitare le matasse di rame lungo la carcassa ha bisogno di un'alimentazione iniziale esterna e conservarla sui condensatori opportunamente dimensionati, tipo da generatore.
    L'altra problematica come usare gli avvolgimenti di rame nel motore visto che sono bobine fasate a 60° l'una dall'altra formando le tre fasi unendo 2 bobine disposte una opposta all'altra e se si osserva l'onda sinuisoidale di tutte le tre fasi quando una è nel picco massimo positiva, le altre due sono su un'intensità minore dove una è crescente e una calante negative e quando si trova a negativa lei le altre 2 sono più alte rispetto a prima sempre una calante e una crescente positive.

    I sistemi di john Bedini ho visto vengono alimentati da più batterie e pilotati con dei transistor tramite un sensore posto nel posto giusto e come piega, si ricaricano le batterie o perlomeno si ricava corrente utile dal complesso.

    La mia intenzione sarebbe quella di ricavare energia radiale con dei transistor pilotati conservarlo in dei condensatori e usalrla per dare l'impulso su un'altra fase

  • #2
    motore asincrono trifase

    Ciao, secondo me ci vuole qualche piccola modifica: 1 usare gli avvolgimenti a stella per nn cortocicuitare la terza armonica con spreco di energia. 2 intercettare i collegamenti interni delle bobine statoriche al fine di usare meta delle bobine per generare il campo rotante e l'altra metà per estrarre potenza come in una saldatrice rotativa,cioe un motore a 4 poli che gira a 1440rpm diventa a due poli e gira a 2880rpm.
    Se proviamo ad applicare il principio Tesla docet dovremmo avviare il motore normalmente a corrente di rete,e poi commutare l'alimentazione da rete a pulsata unidirezionale con impulsi brevi ed intensi con un circuito elettronico che da tre impulsi sequenziati e sincronizzati col campo rotante , mentre i tre avvolgimenti di uscita vanno accordati con condensatori per mantenere la risonanza col campo rotante impulsivo e poi raddrizzati e livellati, con la fem in uscita si puo pilotare un motorino collegato meccanicamente al motore-generatore con un volano di una ventina di chili per mantenere sincronismo e risonanza. Somiglia un pò al moto perpetuo,ma in realta il campo pulsato stuzzica l'etere e il motorino mantiene la risonanza e il feedback magnetico positivo.
    Come ci insegna il divino Tesla non si estrae energia radiante sensa un imput di innesco e se tutto funzionasse si potrebbe avere un cop di 11,25 cioe estrarre 3600w dalle anomalie del circuito ferromagnetico del motore-generatore stuzzicandole con impulsi di eccitazione da 120w di potenza elettrica inserita e 200w di consumo del motorino sincronizzante.

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    • #3
      Secondo me non hai la piu pallida idea su cosa sia l'energia radiante, ti consiglio di cercare i brevetti di Tesla per chiarirti le idee.

      ciao

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      • #4
        Scrivere sensa pensare sempre, leggere capire e discutere civilmente mai???

        Originariamente inviato da triac60 Visualizza il messaggio
        Secondo me non hai la piu pallida idea su cosa sia l'energia radiante, ti consiglio di cercare i brevetti di Tesla per chiarirti le idee.

        ciao
        Carissimo collega. studio Tesla da anni e pure gli scritti a lui collegati di Bearden e di Lindman,

        L'enrgia radiante di Tesla é un flusso comprimibile di particelle minutissime fortemente elettrizzate di massa prossima allo 0 che viaggia come un onda longitudinale a velocità anche super luminare che induce effetti elettrici e magnetici nei corpi che riesce ad attraversare sia isolanti che conduttori. Questo flusso è assimilabile ad una onda elettromagnetica di parecchi terahertz di frequenza ed è al contempo studiabile come un flusso di particelle. Può interagire con tutti i meccamismi elettromagnetici, meccanici e termici possibili immaginabili. Tesla lo chiamava etere ed io ne ho ipotizzato l'interazione con un circuito elettromeccanico che deve osservare le regole poste da Lui per funzionare.

        Tesla ci dice che per avere un evento radiante è necessario stressare l'ambiente con impulsi energetici a fronte ripido di durata inferiore a 0,1 millisecondi sensa ritorni di controcorrente nel circuito radiante. Lui li otteneva scaricando un condensatore su una bobina tramite uno spark gap interrotto violentemente da un campo magnetico ed un getto d'aria.

        Se la spiegazione sintetica ti basta bene altrimenti fammene te una piu corretta,grazie.

        Le idee chiare nn esistono nella ricerca sperimentale.

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