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Disponibilità terreni e autorizzazioni

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  • Disponibilità terreni e autorizzazioni

    Buongiorno a tutti, pongo al forum la seguente domanda: Posseggo un allevamento suino con circa 4.000 capi, sto iniziando a guardami intorno per valutare la fattibilità di realizzazione di un impianto a biogas. Prima di avventurami in tale investimento, e affrontare tutte le spese necessarie alla progettazione ed avvio della pratica, volevo sapere se la mancanza dei terreni di mia proprietà, per la coltivazione della biomassa necessaria e per l'ubicazione dell'impianto, essendo quelli che posseggo già occupati in parte dalla porcilaia e in parte dedicati alle colture per l'alimentazione dei suini, potrebbe essere un problema per l'ottenimento delle varie autorizzazioni. Inoltre vorrei sapere se i liquami dei suini sono adatti o meno ad alimentare tali impianti. A riguardo ho già contattato un'azienda specializzata, a loro detta sembra tutto molto facile, però non sono del tutto convinto.

    Grazie a tutti per la cortese attenzione...

  • #2
    Buongiorno Dirty,
    la società che hai contattato vuole ovviamente venderti l'impianto senza pensare minimamente alle conseguenze. Il liquame di maiale è sicuramente adatto a produrre biogas, anche se ogni metro cubo di liquame fa solo 25 metri cubi di biogas. Direi che comunque con 4000 suini potresti arrivare ad alimentare un impianto da 100 KW più o meno...La poca disponibilità di terreni sarà ovviamente un grave handicap in fase autorizzativa per lo spargimento del digestato, che, ovviamente, sarà molto ricco di azoto.

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    • #3
      inoltre devi considerare anche i bilanci termici. se fai l'impianto a solo liquame non fai sufficiente potenza per scaldare tutto il liquame che introduci. sicuramente dovrai ragionare di un impianto ad alimentazione mista, ma diffida di chi la fa troppo facile. in genere è chi non ha esperienza nel settore

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      • #4
        Grazie aelita per la tua gentile e pronta risposta,
        Per quante concerne i terreni comunque dispongo di circa Ha 250, io non conosco la concentrazione di azoto presente nei liquami dei suini, però mi hanno assicurato che sono più che sufficenti, oppure no? Altra cosa che mi è stato detto che con la mia porcilaia, integrando con colture dedicate, avrei potuto installare un impianto di poco inferiore a 1 Mwe. secondo te corrisponde a vero? Grazie mille per la tua cortese attenzione

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        • #5
          Grazie anche a te Apperol,
          Si infatti mi hanno detto che dovevo integrare i liquami con delle colture ad hoc, però mi piacerebbe approfondire quello che mi dici, cosa intendi dire quando dici che non faccio sufficente potenza per scaldare il liquame?
          Grazie anche a ter per la cortese attenzione.

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          • #6
            Ciao Dirty il cogeneratore non genera abbastanza energia termica per scaldare tutto quel liquame , che in particolare d'inverno sarà particolarmente freddo, ed occorre integrare la ricetta con della biomassa solida .
            Secondo me potresti puntare al 190 alimentato a liquame suino ed insilato o qualche sottoprodotto . dovrebbe avere una buona convenienza economica

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            • #7
              Ciao Eddypd1,
              Non capisco cosa intendi con "puntare al 190 alimentato...", intendi dire che dovrei cercare di farmi un impianto da 190 Kwe?
              Grazie anche a te eddypd1

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              • #8
                sisi secondo me per avere un buon ritorno economico che ti faccia venire voglia di fare l'investimento dovresti andare sui 190 KW

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                • #9
                  Grazie Eddypd1, voglio porre all'azienda che mi ha proposto tale impianto la tua valutazione sulla taglia da 190 kw, e chiedere loro per quale motivo mi hanno prospettato solo l'ipotesi dell'impianto da 999 kw.
                  saluti

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                  • #10
                    ok hai un msg privato

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                    • #11
                      comunque secondo me al momento attuale è difficile capire su quale taglia puntare perchè non si come saranno i prossimi incentivi. allo stato attuale è anche difficile capire quale sia la taglia economicamente più vantaggiosa
                      con lo 0,28 per impianti fino a 999 kW, quella era la taglia più conveniente, ma non sappiamo quali saranno le taglie più premiate per il futuro
                      prima di spendere soldi per la connessione e per le autorizzazioni (che costano parecchio), bisogna aver deciso "cosa" autorizzare
                      oltretutto mi aspetto che non appena usciranno gli incentivi, anche i costruttori adatteranno la loro offerta al nuovo mercato
                      sono stato a visitare la fiera di Verona e diverse aziende mi hanno detto che in questo momento non sanno bene neanche su quali taglie lavorare
                      sembra comunque che i ministri faranno uscire il decreto a fine febbraio

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                      • #12
                        dirty secondo me tu hai due possibilità: o fare un impianto che va solo a reflui zootecnici e allora sei su una taglia intorno ai 100-200KW (e hai sufficiente terreno su cui spandere il digestato, con prezioso azoto) e in questo caso puoi fregartene delle nuove tariffe perchè guadagnerai comunque sia sotto il profilo ambientale che economico oppure aspettare le nuove tariffe, fare un business plan,e vedere se fare un impianto da 1MW alimentato a reflui zootecnici e colture dedicate...sempre che sui tuoi 250 ettari cresca bene il mais...Tieni conto che le nuove tariffe probabilmente privilegeranno impianti che vanno a sottoprodotti (liquami ecc..) e che vanno in cogenerazione (utilizzeranno l'acqua calda)
                        p.s : secondo me non è affatto vero che con un cogeneratore da 190 KW non si scalda il liquame. Esso va portato a 40-42 gradi che non è certo una temperatura alta e poi, se ci fossero problemi (che,ripeto,non ci sono) si può prevedere un recuperatore del calore dai fumi del cogeneratore).

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