Un saluto a tutti i partecipanti al forum e ai visitatori di passaggio. Sono nuovo e confesso di essere alquanto digiuno di tutta la tecnica applicata ora alla meccanica dei vecchi mulini per convertirli alla produzione di energia elettrica. Leggendo qua e la sulla rete, in modo molto assiduo su questo forum, mi è parso di capire che da una buona ruota idraulica azionata dal di sotto (perché immersa in acqua fluente , direi unica alternativa per i "mugnai" di pianura) non ci si può cavare più' di una manciata di Kwh di corrente (la mano potrebbe anche è quella di un vecchio falegname al quale manca sempre qualche dito tant'è che era loro vietato, in caso di infortunio, fare il saluto "fasista" ( così mi dicevano perché io all'epoca ero ancora nelle braghe del Vescovo )!). Ricordo che quand'ero piccolo, appena dopo la 2^ guerra mondiale, di mulini azionati ad acqua ne funzionavano ancora, e di uno ho un piacevole ricordo perché spesso mi ci intrufolavo, per osservare la meccanica che portava il moto alle macine: enormi, viste da un bambino! e ricordo che "el muliner" alla domanda che gli rivolsi mi rispose : più di tutta la tua classe messa assieme quella del "Milietto" (vezzeggiativo di mio cugino Emilio, mio coetaneo). Al che pensai che mi stesse prendendo in giro e mi avesse risposto tanto per farmi stare zitto.All'ora non sapevo ancora fare le moltiplicazioni ma poi, quando ormai sapevo "far di conto" ogni volta che vedevo, magari in qualche giardino, una macina da mulino, il pensiero mi tornava a quella risposta e all'ora ho provato a fare un conto che se pur approssimativo mi ha fatto capire che non era stata una risposta tanto per dire ma poteva essere vero: due classi di prima elementare erano almeno 65 bambini (eh si, all'epoca non c'era la televisione) che, mediamente a quell'età, penso avremo pesato circa 30, 32 kg. (io magari ero anche 40 perché mio padre (che aveva sofferto la fame in un "campo") mi ripeteva ad ogni pasto : " mangia, mangia entant chè ghè ne' ( mangia, mangia, intanto che ce nè)" quindi, 30 x 65 = kg 1950 cioè circa 20 Qli. e vi assicuro che a memoria quella ruota girava veloce! Questo per dare l'idea allo sforzo che produceva l'acqua colpendo le pale della ruota.che bei tempi!! a ripensarci mi sembra di sentire ancora l'odore della farina appena macinata mista a quello del "tuscan" (sigaro toscano) del "muliner" che si spegneva solo quando si toglieva "el beret" (berretto) cioè quando andava a letto.Bando alle nostalgie, come potrebbe un motore elettrico di pochi cavalli muovere un tal peso con la sola forza di torsione, già perché la macina era mossa dal centro, visto che fuori non si vedevano nè cinghie ne catene che le girassero attorno?oh, ragazzi siete sicuri che i conti che fate sono giusti? siamo sicuri che nelle formule c'é tutto?Anzi, dopo aver visto le fotografie pubblicate da Ener.cat Italia srl (ora se non erro confluita/assorbita da una nota azienda emiliana) circa un esperimento del 2007 mi chiedo se parliamo di ruote da mulino (con diametri notevoli 3-4 e anche più metri) o di accrocchi come quello in fotografia dove le pale motrici sono più larghe che alte, dove tutto è volto a raggiungere un numero di giri utile per il generatore senza considerare che la ruota di per se non è veloce come una turbina ma ha una potenza impressionante! Scusate se vi ho tediato ma, da profano, non riesco a capacitarmi che per fare qualche kwh ci voglia più potenza che fare girare dal centro un sasso da 20 Qli! Il " nonno " che ci ha appena lasciato direbbe "IO NON CI STO!!" >>Ciao a tutti ragazzi, conto che mi convinciate che le mie impressioni legate alla memoria, sono pensieri di un vecchio sognatore e magari vi racconterò perché sono convinto (sempre da profano autodidatta) che le cose non siano come vi hanno insegnato. (son sempre stato "en bastian cuntraridur dé comprendonio)
Riciao regazzuoli . G. Lampes >> >>ci metto pure la data 22/02/2012
Riciao regazzuoli . G. Lampes
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