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Manifesto "dalle fossili alle rinnovabili" promosso da energoclub

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  • Manifesto "dalle fossili alle rinnovabili" promosso da energoclub

    Energoclub, l’associazione ONLUS di cui il forum è parte, ha preparato un manifesto per la riconversione energetica del pianeta (ma partiamo dall’Italia!). Vi invitiamo a leggere le Premesse, valori, azioni del Manifesto e, se condividete, ad aderire.

    Qui allegato trovate l'opuscolo riassuntivo e descrittivo del manifesto.
    ADERITE NUMEROSI con le vostre firme e soprattutto con le AZIONI!!

    Roy Virgilio
    File allegati
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    Spero che lo leggano anche i nostri decisori politici (o tecnici che dir si voglia). Convincerli della necessità di un passaggio quanto più tempestivo a questo nuovo modello di sviluppo non devolutivo deve diventare un compito primario per ciascuno di noi. Spero anche che lo leggano i No-Tav in buona fede: purtroppo per quelli in malafede si può far poco.

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    • #3
      raddoppio prezzo benzina e meno tasse sul lavoro

      Mi piace quello esposto nel manifesto ma secondo me manca di incisività per cui aspetto a firmarlo fino a quando non inserite anche il mio piccolo contributo.Quanti provvedimenti, leggi, incentivi, tasse, pubblicità, raccolta firme per tutto questo?
      Secondo me è fiato sprecato. Visto che Monti in questi giorni ha detto che preferisce la tassazione diretta a quella indiretta basterebbe fare un semplice provvedimento: nell'arco di 10 anni triplicare le tasse sulla benzina e sugli altri carburanti fossili in modo che il suo valore sia il doppio dell'attuale e contemporaneamente ridurre le tasse sulla povera gente del pari importo raccolto con la maggiore tassazione sui carburanti fossili.
      Il mercato è il miglior sistema per ottimizzare le risorse. Gravando le fonti fossili del costo che attualmente grava sulla società e l'ambiente e di cui i consumatori non pagano pressochè nulla, si dà una spinta formidabile alle rinnovabili, anche senza nessun incentivo, e si favorisce enormemente l'efficenza, case piu' isolate, trasporti pubblici.Innoltre le fonti fossili piu' inquinanti pagherebbero di piu' come il carbone, senza bisogno di fare un sacco di manifestazioni, proteste e via dicendo.
      Il prezzo giusto per le fonti fossili e per tutti i gas serra è difficile da valutare perchè i danni si manifesteranno tra decenni, e le rivalutazioni finanziarie di eventi troppo lontani portano a valori ridicoli, ma nessuno mette in dubbio che se ne andrà del futuro delle prossime generazioni un piccolo sacrificio ci sarebbe da fare.
      In questo caso non è richiesto NESSUN SACRIFICIO perchè il reddito disponibile resterebbe invariato all'impiegato medio con consumi medi.
      Scusate la lunghezza, ma questo a mio avviso bisognerebbe perseguire, perchè di facilissima soluzione.
      Gli incentivi qualcuno prima o poi li paga con la fiscalità generale e cio' equivale ad aumentare le tasse favorendo pochi individui.
      Avrei dell'altro da dire ma mi piacerebbe si aprisse un dibattito su questa mia proposta. Forse qualcuno l'ha già fatta e in tal caso me ne scuso perchè è tanto tempo che non entro in questo sito.Salutoni a tutti

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      • #4
        L'idea di spostare la tassazione sui consumi va proprio in questa direzione, ma, come per le fasce di consumo tutelate, bisogna comunque definire un prelievo progressivo, per non danneggiare anche i virtuosi, che già ora per scelta consumano poco. Non sarebbe così difficile: si definisce un livello di costo di best practice, ad esempio per il trasporto umano, e si tassa tutta la parte eccedente. Hai ragione per quanto riguarda le esternalità (i costi sociali pagati con la fiscalità generale) legate al consumo di combustibili fossili, ma purtroppo pochi se ne rendono conto. Altrimenti non vedremmo faretti di illuminazione notturna in tante case, solo per ostentare ricchezza, oppure tante auto da 2000 kg per portare 50 kg a fare la spesa.
        Miradoc

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        • #5
          Un aumento indscriminato dei costi di carburante e energia avrebbe effetti inflattivi pesanti. Pensare ora ad un raddoppio del prezzo della benzina su base fiscale credo sarebbe pura fantascienza.
          Quel che invece si può fare è spostare parte del prelievo fiscale dalla produzione di ricchezza (lavoro, ma inteso nel senso giusto, non nell'accezione furbesca riservata ai dipendenti proposta dai sindacati!) al consumo e alla ricchezza accumulata. Mi pare che la linea su cui ci si vuol muovere sia questa. Speriamo.
          Si potrebbe, ad esempio, incentivare la produzione di energia elettrica da FER disincentivando da una parte la produzione da fossile e dall'altra gli sprechi.
          Il come è presto detto. Si carica sulle produzioni da fossile il reale costo delle stesse. Quindi anche i costi ambientali e sanitari (come si è già detto), ma anche il costo dell'esborso verso estero per acquistare le fonti. Non tanto per la cifra in sè, quanto per il mancato guadagno o il costo di interesse.
          In soldoni, se acquisto 10 miliardi di kWh da produttori italiani buona parte di quell'esborso mi ritorna sotto forma di tasse e crescita del PIL per i consumi che i produttori faranno, oltre che per i mancati sussidi che dovrò sborsare.
          Se acquisto gas dalla Russia per 10 miliardi arricchirò la Russia, chi fa da intermediario (Eni, Enel, Snam, ecc) e pochi altri.
          Se quei 10 miliardi l'talia se li deve far prestare (come è realmente!) gli interessi che pagherà nel primo caso avranno buone possibilità di essere coperti, nel secondo caso sono una perdita secca del sistema Italia che, a mio parere, andrebbero caricati sulle tariffe.
          So che molti ritengono che questo comporti "aggravi di costo" per il consumatore italiano, ma occorre rendersi conto che la ricchezza, essendo ENERGIA, non si crea nè si distrugge, ma NEMMENO SI MOLTIPLICA!
          Se la Russia si è molto arricchita in questi anni con le vendita di gas e petrolio lo ha fatto perchè ha incamerato molta ricchezza (in valuta pregiata!) . Ricchezza prodotta da qualcuno e a cui quel qualcuno ha dovuto rinunciare per stare al caldo o farsi la pasta! Lo so che son cose belle e necessarie, ma continuando così alla fine il saldo sarà positivo SOLO PER LA RUSSIA!

          Con una tariffa al consumatore privato e commerciale simile per fossili e FER e più elevata dell'attuale si avrebbe uno sviluppo, che prevedo tumultuoso, di alcune forme di produzione rinnovabile (eolico, fotovoltaico e termico in testa) e contemporaneamente una spinta molto maggiore all'attenzione al risparmio. Il tutto si dovrà compensare con sgravi fiscali alle famiglie meno abbienti e alle imprese. Sgravi che sono più facilmente modulabili e potrebbero addirittura condurre a risparmi maggiori degli attuali per alcuni.
          Questo comporterebbe la fine di qualsiasi incentivazione, a parte i certificati verdi dove previsti, e finalmente la nascita di un sistema di produzione diffuso che per forza di cose si trascinerà dietro la necessità di investimenti e lavoro nel campo delle smart grid, della gestione e dell'accumulo. Con VERO lavoro al seguito (visto che ogni posto di lavoro nel campo avrà senso e sarà retribuito SOLO in base alla effettica produzione di ricchezza!)

          Per il resto concordo su quasi tutto.
          Sinceramente vedo molto più fattibile una politica di incentivazione e normazione della circolazione elettrica con mini-car e bici che un'impossibile rivincita del trasporto pubblico. Ormai, a parte le solite doverose eccezioni, questo in tutta Italia è ridotto a un contenitore di posti di lavoro. Devastato da decenni di politiche di tagli a tutto fuorchè ai "diritti acquisiti". Umiliato da mancati investimenti e reso inaffidabile e fastidioso per chi è costretto ad utilizzarlo dalla pioggia di scioperi e interruzioni di servizio. E' ormai visto come la "mutua" del trasporto, un servizio poco costoso e minimale che "già grazie che cè" in mano a demagogie di ogni tipo e colore. Inoltre ogni riforma nelle condizioni attuali NON PUO' nascere da un presupposto diverso dal mantenimento o meglio diminuzione del costo attuale! Tuttalpiù pensando a qualche investimento PRODUTTIVO. Quindi ben venga la modernizzazione o l'ampliamento di qualsiasi cosa purchè sia a COSTO ZERO o finanziato da tagli e/o aumenti di tariffa SENZA pretendere ulteriori impossibili aumenti di costo a carico della fiscalità.
          L'attenzione all'ecosostenibilità si può e si dovrà fare anche su basi non ideologiche.
          Ultima modifica di BrightingEyes; 09-03-2012, 14:50.
          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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