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caldaia a condensazione su impianto sottodimensionato per bassa temperatura

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  • caldaia a condensazione su impianto sottodimensionato per bassa temperatura

    salve,
    nella mia villetta a schiera di circa 100 mq vorrei mettere la caldaia a condensazione.
    Ho pero' un impianto di circa 15 anni con caloriferi in alluminio.
    Ho letto che per ottenere i vantaggi della caldaia a condensazione dovrei impostarla per funzionare a bassa temperatura.
    Il problema e' che a bassa temperatura dovrei avere molti piu' caloriferi/elementi per raggiungere la potenza richiesta.

    Sul libro "Efficienza energetica e benessere ambientale" (Michele Vio) si fa notare che si puo' risparmiare elementi tenendo la temperatura in ingresso nei radiatori a 60C e uscita a 50C e in questo caso la caldaia condensa quasi sempre (tranne nelle poche ore di picco di freddo).

    Il problema e' che con queste impostazione la differenza di temperatura (radiatore / ambiente) e' di 32,5 C, piuttosto bassa e richiederebbe comunque un impianto con maggiori elementi, spannometricamente il doppio di quelli che ho!

    Ora io posso aggiungere qualche calorifero/elemento aumentando di circa il 20% la potenza del mio impianto ma non posso arrivare al doppio.

    Mi domando che cosa succede con un impianto del genere ovvero sottodimensionato come radiatori, con caldaia a condensazione e bassa temperatura ???

    Io immagino che dovro' impostare i termostati in modo che gli ambienti non scendano mai, neanche di notte, sotto i 18C - 19C altrimenti la caldaia la mattina non riuscirebbe, a bassa temperatura, a scaldare gli ambienti.
    Di conseguenza immagino che avrei la caldaia praticamente sempre accesa, notte e giorno.

    Dovrebbe andare con rendimento ottimale, ma il gioco vale la candela ??
    La caldaia avrebbe un ottimo rendimento ma starebbe accesa molte piu' ore.

    E' corretto il mio ragionamento ?
    Se si' sara' conveniente questa impostazione ?

    Pensavo di sostituire un paio di caloriferi in alluminio (2 su 10) con quelli in acciaio, che dovrebbero contenere piu' acqua.
    Li metterei piu' grandi di quelli che tolgo.
    Sara' sufficiente per evitare di avere i problemi di un impianto con poca acqua e caldaia a condensazione ?

    grazie a tutti.

  • #2
    fai cosi prendi i metri cubi di una stanza alla volta e lo moltlipichi per 50 e i bagni per 65 ,e avrai i watt che ti servono con delta t 50°.
    pero' ricordati che bisogna vedere che tipi di impianto di riscaldamento hai(monotobo, modul) la dimensione del tubo, e se hai gli attacchi sopa e sotto o tutti e due sotto.

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    • #3
      Poca o molta acqua non è che importi molto, il problema non sta solo nella dimensione del corpo radiante ma anche nelle dispersioni della casa e qui casca l'asino!!!
      Ad oggi per riscaldarti accendi la tua caldaia ad ore intermittenti(2 la mattina, 4 il pomeriggio, 4 la sera), con un impianto BT che sia con radiatori o pavimento o soffitto il riscaldamento deve restare sempre acceso, sarà poi la richiesta di energia della casa a far accendere la tua caldaia ogni 5 minuti o ogni ora!

      Adesso ritornando alla tua caldaia: adesso accendi per x ore a T 60° e tieni casa a 20°; domani dovrai accendere per xx ora a T50° e tenere casa a 20°.
      Tutto questo è la teoria, nella pratica dovrai fare della prove per capire quanto è il limite affinché la tua caldaia supera le dispersione e riesce a scaldare casa.

      Nella pratica condensazione o no, per impianti AT dove la casa è mal isolata io consiglio solamente una buona caldaia con gestione della T scorrevole, questo è già di persè un buon risparmio.
      Se poi la tua casa è isolata(classe almeno C) puoi acquistare una caldaia a condensazione, abbassare la T di mandata, impostare la T scorrevole e ci sarà un risparmio del 15-25%%!!!

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      • #4
        Quindi la convenienza e' relativa : condensazione vs. caldaia moderna con regolazione climatica e 1:4 di potenza , la prima costa almeno 2 volte la seconda ... quindi risparmio di circa 6-700euro sull'acquisto (incluso la detrazione)... anche nel mio caso di basso cosnumo annuo (4-700mc metano) con caldaia di 20 anni fa' , con una di nuova concezione dovrei ottenere un confort migliore (soprattutto nel sanitario , vera spina nel fianco della vecchia) e in ogni caso un risparmio del 10% con la normale.....
        AUTO BANNATO

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        • #5
          intanto per fare la detrazione devi metter le valvole termostatiche

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          • #6
            Assolutamente falso , adesso ci sono 2 detrazioni : il 55% per risparmio energetico ,dove bisogna dichiarare il raggiungimento degli std di legge e il 50% per ristrutturazione , in cui e' compreso la sostituzione della caldaia ..... a me che renda il 103% (quando condensa) o il 95% contro il 93 su un impianto a radiatori di ghisa , casa comunque poco energivora , pur avendo infissi non stagni muri di pietra di 80/90cm non coibentati.... ma in condominio e quindi bassa dispersione lo stesso..... a me basta che aumenti il comfort dell'ACS che adesso e' estremamente pietoso......
            AUTO BANNATO

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            • #7
              Con una regolazione climatica risolvi tutto, ma per condensare occorre che il ritorno sia sotto i 57 gradi; quindi mandata tra 65 e 70 gradi.Con una regolazione climatica delle caldaia andrai in quelle condizioni soltanto per poche ore all'anno e sarai in condensazione per tutto il resto del periodo di lavoro, senza svenarti...

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