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Guardate cosa ho trovato!! :D SPEIGAZIONE PASSO-PASSO PER micro (16L) biogas !!

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  • Guardate cosa ho trovato!! :D SPEIGAZIONE PASSO-PASSO PER micro (16L) biogas !!

    Ciao a tutti
    Ho trovato un sito (ovviamente in inglese) dove dei BAMBINI costruiscono un piccolo impianto a gas !

    Build a Biogas Generator | re-energy.ca

    Magari se non siete pratici con l'inglese potete usare googletraduttore

    L'unica mia domanda è come posso sostituire il bunsen che questi ragazzi usano con qualcosa alla mano...non credo di riuscirlo a recuperare a meno che non lo rubo in laboratorio all'università ! xD magari un accendino? o un fornello? avete idee???

    Spero vi sia utile per i vostri piccoli progetti

    Armerock...

  • #2
    Se sai com'è fatto un becco di Bunsen ti renderai conto che realizzarlo non è così difficile, autocostruzioni a parte ti basta prendere un piccolo fornello da campeggio e togliere il dispersore in testa
    Domotica: schemi e collegamenti
    e-book Domotica come fare per... guida rapida

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    • #3
      MMM si sembrebbe una buona idea,cmq si ho idea di come è fatto! Lupino hai anche una idea di come potrei ricaricare la camera di decomposizione aggiungendo rifiuti casalinghi ed eliminare quelli completamente decomposti e usarli come fertilizzante? Intendo un modo per non far entrare troppo ossigeno (per non alterare la decomposizione anaeroba) all'interno però nel frattempo riuscire a far entrare rifiuti freschi e far uscire il prodotto degradato..
      Ti ringrazio
      Armerock...

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      • #4
        La soluzione migliore, a livello di realizzazioni casalinghe è utilizzare l'acqua o, meglio, la frazione liquida come "tappo" sia nei confronti dell'aria che del metano.
        Hai presente il sifone del gabinetto? Permette alla defezione di transitare dalla tazza alla colonna di scarico senza però permettere l'uscita di sgradevoli odori.... stesso sistema: due sifoni, il primo permette di introdurre rifiuti freschi attraverso un flusso d'acqua, il secondo, alla medesima altezza permetterà all'eccesso d'acqua introdotta (ovviamente non la stessa ma una stessa quantità) di uscire.
        Per non sprecare la carica batterica presente nel liquido in uscita, questo può essere stoccato e riutilizzato ad ogni nuova immissione di rifiuti.
        Il digestato (la parte solida) può essere estratto attraverso una coclea intubata, anch'essa immersa nell'acqua, in grado di pescare direttamente sul fondo del digestore.
        Una precisazione: digestori come quello da te indicato nel link, propri di un processo bach, in genere o, meglio, in teoria, non prevedono né l'immissione di nuovo materiale organico, né l'estrazione del materiale "finale"; si riempiono, si chiudono e "non si toccano più" sino al termine del processo di digestione.
        Domotica: schemi e collegamenti
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        • #5
          Ok ho capito tutto, sei stato molto chiaro ! Quindi nel mio piccolo caso potrei svuotare e riempire comodamente a processo terminato.
          Ti asillo ancora con qualche domanda...Sperando che la pazienza non ti abbandoni.

          A tuo parere quanto metano potrebbe produrre un piccolo contenitore come quello del link (da 16 litri o magari crearne uno ancora più piccolo da 5-10 litri) alimentato da rifiuti organici casalinghi (bucce frutta,un po' di erba tagliata,pane secco,pasta, avanzi carne e cose del genere) ? Servirebbe una parte di letame animale,vero? Cosa potrei usare come alternativa come additivo per aiutare la decomposizione ? (Intendo sia batteri aggiuntivi o altre sostanze/materia da decomporre)

          Ultima domanda: quando durerebbe la decomposizione? incluso il tempo di duplicazione dei batteri e il consumo di ossigeno residuo?

          Spero di non osare troppo! grazie mille lupino e spero di poterti ricambiare il favore! tu di cosa ti occupi e di cosa ti interessi?

          Armerock...

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          • #6
            ...quanto metano potrebbe produrre un piccolo contenitore...
            Dovendomi rifare ad una letteratura internetiana come questo link: "...Just 2 kg of such feedstock produces about 500 g of methane...", si parla di una produzione pari a 500 g di metano con 2000 g di materia prima (farina di grano, cereali, semi, frutti, foglie verdi, i residui di cibo), nella realtà delle cose è però difficile fare una previsione attendibile, soprattutto in digestori homemade, dipende da molti fattori: dalla temperatura, dalla tipologia della massa batterica, dalla "qualità" del materiale sottoposto a digestione e dalla sua composizione.
            A titolo informativo, un idea un po' più precisa può essere data dalle tabelle presenti nel pdf allegato
            ... Servirebbe una parte di letame animale,vero?...
            Sicuramente. Ivi comprese le feci umane (sempre animali in fondo.. )
            ...Spero di non osare troppo!...
            Ci mancherebbe... a che servirebbe altrimenti il forum?

            Allegati: RazioniDigestore.pdf
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            • #7
              Ok grazie mille lupino ! Bè ora non mi resta che mettermi all'opera ! proverò un po' a sperimentare...il problema sarà trovare delle feci...
              Armerock...

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              • #8
                Non ti preoccupare sono sicuro che con un pò di impegno ed uno "sforzo" risolverai il problema...
                Scherzi a parte... fammi sapere i progressi ed i risultati ottenuti con il tuo "home-digestor" magari anche con qualche foto, sono sicuro che anche altri possano essere interessati alla cosa.
                Ciao, buon lavoro
                Domotica: schemi e collegamenti
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                • #9
                  AHAHAHAHAHAHAH
                  Grazie mille lupino di tutto ! proverò a fare un po' di esperimenti ti terrò aggiornato! a prestooo!
                  Armerock...

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                  • #10
                    Per mantenere condizioni di anaerobiosi potresti servirti dell'azoto. Basta insufflare dell'azoto nel digestore con un tubicino ed il gioco è fatto. Ogni giorno puoi aprire il digestore scaricare tot digestato e caricare tot ingestato proprio come in un vero cstr, dopo di che insuffli l'azoto per ricreare l'anaerobiosi e chiudi rapidamente il digestore con un tappo. Sinceramente però non saprei dirti dove reperire una bombola di azoto..

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                    • #11
                      ehehehe grazie mille gio però in effetti il problema potrebbe essere proprio quello! bella idea ma se dovessi comprare l'azoto perderei tutti i piccoli benefici del pochissimo gas che creo !
                      Armerock...

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                      • #12
                        Non ho ben capito però il discorso di Lupino il quale dice di usare l'acqua? In che senso? andresti ad aggiungere acqua nel digestore?

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                        • #13
                          Mi auto-quoto
                          ...acqua o, meglio, la frazione liquida...
                          In ogni caso almeno che non si voglia creare un digestore "a secco" una certa quantità di acqua, iniziale, va' messa; aggiungendo "il solido" da decomporre ovviamente si alzerà il livello interno per cui bisognerà ristabilirlo eliminando il liquido in eccesso.
                          Detta parte, come su detto, conterrà comunque una determinata flora batterica. Conviene quindi stoccarla per riutilizzarla al bisogno.
                          Ho qualche dubbio sull'azoto... sia per i NOx elevati alla combustione nel fornello, sia (ignoranza mia) non conosco la risposta che i batteri metanogeni hanno in atmosfera di azoto.... alcuni batteri azotofissatori, se presenti nel digestore, potrebbero portare alla formazione di NH3 (ammoniaca, velenosa) o NH4+ (ione ammonio) inoltre questo meccanismo ho paura possa interferire, sottraendo idrogeno, al normale processo di formazione del biogas.
                          Personalmente, comunque, non mi preoccuperei più di tanto del contatto di una piccola parte del digestore (quella relativa al tubo di alimentazione) con l'ossigeno atmosferico quanto alla necessità di mantenere una temperatura di 20 - 25°C cosa che impedisce (almeno qui al nord) di mettere un digestore casalingo all'esterno... e internamente alla casa mi sa che è da escludere per i possibili odori
                          Ultima modifica di Lupino; 20-01-2013, 15:46.
                          Domotica: schemi e collegamenti
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                          • #14
                            Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                            Mi auto-quoto

                            In ogni caso almeno che non si voglia creare un digestore "a secco" una certa quantità di acqua, iniziale, va' messa; aggiungendo "il solido" da decomporre ovviamente si alzerà il livello interno per cui bisognerà ristabilirlo eliminando il liquido in eccesso.
                            Detta parte, come su detto, conterrà comunque una determinata flora batterica. Conviene quindi stoccarla per riutilizzarla al bisogno.
                            Ho qualche dubbio sull'azoto... sia per i NOx elevati alla combustione nel fornello, sia (ignoranza mia) non conosco la risposta che i batteri metanogeni hanno in atmosfera di azoto.... alcuni batteri azotofissatori, se presenti nel digestore, potrebbero portare alla formazione di NH3 (ammoniaca, velenosa) o NH4+ (ione ammonio) inoltre questo meccanismo ho paura possa interferire, sottraendo idrogeno, al normale processo di formazione del biogas.
                            Se aggiungi solo acqua+solido ne passerà di tempo prima che si costituisca tutta la flora batterica...non pensare che si inizi subito a produrre gas in questo modo. Infatti non ci saranno molti microrganismi nel solido con il quale tu vai ad alimentare, o meglio, ci saranno ma non a sufficienza per iniziare immediatamente il processo di digestione. Di solito si parte dal digestato(inoculo batterico) proveniente da un altro digestore già in funzione(che conterrà già tutti i microrganismi necessari e già operativi) e si procede col wash out, ovvero, in tot giorni faccio in modo che caricando e scaricando giornalmente tot materiale si andrà a sostituire tutto l'inoculo di partenza con la mia miscela in ingresso. In questo modo non devo aspettare che tutti i microrganismi debbano crescere e colonizzare tutta la biomassa ma fin dal primo giorno quel poco di ingestato che aggiungo inizia subito ad esser degradato.
                            L'azoto insufflato, te lo dico per esperienza personale, non da problemi ai microrganismi. L'azoto infatti entrando nel digestore va ad occupare lo spazio che era occupato dall'ossigeno spingendolo fuori. Tutto qui. E' un metodo pratico per creare l'anaerobiosi in digestori in scala e si utilizza molto.

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                            • #15
                              Va tutto bene gio87, ma qui stiamo parlando di un semplice sistema per biogas decisamente home-made, addirittura, da link postato ad inizio thread, un semplice bottiglione vuoto per un esperimento condotto da bambini (viste le foto, immagino) delle elementari.
                              Wash out, inoculo con batteri pronti all'uso, azoto per de-ossigenare il digestore, eventuali sistemi per il rimescolamento del materiale sottoposto a digestione, etc. etc. fanno parte di ben altri mondi.
                              Ovvio, nulla vieta di applicarli anche in "scala-ridotta", i benefici aumenteranno sicuramente... ma anche i costi.
                              Domotica: schemi e collegamenti
                              e-book Domotica come fare per... guida rapida

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