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  • nuova casa

    Buon giorno a tutti. Sono nuovo del forum e dopo una paio di giorni di lettura, pongo alcuni quesiti.
    Io e la mia famiglia stiamo valutando l'acquisto di una nuova casa. si tratta di una vlietta a schiera di 140 mq circa su due piani. La casa, al momento da ultimare e quindi ancora "disponibile" per modifiche, prevede un isolamento a cappotto 10 cm, riscaldamento a pavimento con caldaia a condensazione sia al piano terra ( zna giorno ) che al primo piano ( zona notte ). Pannello solare termico per produzione ACS ( credo a circolazione naturale ). Nei 3 bagni è previsto un normale scaldasalviette. Classe energetica B ( Veneto orientale ). Predisposizione per il camino o stufa nel salotto ( confinante con cucina ). Ho letto dappertutto qualche dritta ( come ad esempio di fare attenzione al parquet nelle camere perché il legno isola termicamente e potrebbe dare problemi per il comfort ) volevo esporre qualche dubbio:
    a noi piace moltisimo l'idea di avere il camino in salotto ( lo abbiamo sempre avuto ) per il calore e la sensazione gradevole. Mi chiedo però se un camino non sia in contrasto con il riscaldamento a pavimento che come ho letto è meglio che resti sempre in funzione. Il camino ovviamente entrerà in funzione la sera, rientrati da lavoro o nei week end. Con il camino acceso la temperatura sale e quindi raggiunti i 18 ° il termostato stacca e quindi il pavimento comincerà a raffreddare per poi riaccendersi una volta che, a camino spento, la temperatura ambientale scende. ma questo non va contro il "principio" del riscaldamento a pavimento che deve rimanere sempre acceso? Non mi troverei in una situazione di On/off e quindi anzichè risparmiare sui consumi, li aumento? I due sistemi quindi non sono compatibili? Potrei chiedere maggiori informazioni all'imprenditore che sta realizzando la casa, ma ho paura di ricevere indicazioni errate, utili solo a lui per vendere meglio ed ad un prezzo più alto la casa, piuttosto che soluzioni adatte alle mie esigenze. Vorrei quindi capirci qualcosa di più per poter valutare in modo più indipendente le soluzioni da aottare.
    Grazie quanti vorranno fornire informazioni e consigli. Qualora abbia tralasciato qualche informazione, ovviamente fatemelo sapere.

  • #2
    Ciao Nid,
    scrivo davanti a un termocamino acceso per la prima volta 4 giorni fa.

    Il mio impianto lo vedi in firma ed è descritto brevemente in questo post:

    "L'impianto fino a 30 gradi , è alimentato da una caldaia da 32 kw "in scarico" (come si dice in questo forum) con recupero di calore nell'accumulo in caso l'impianto richieda meno di quanto immette la caldaia nell'impianto. Sopra i 30 gradi di temperatura, tramite deviatrice motorizzata, passa "in carico". Fonte di "carico" il solare oppure il futuro termocamino."

    Comunque, qui il post completo, con tutti i miei dubbi e le soluzioni adottate:http://www.energeticambiente.it/cald...io-cosa-2.html

    Per quello che ti posso dire, chiedi pure.

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    • #3
      Bè, bisogna capire se tu installerai un camino o termocamino.
      Se sarà il primo penso che, a parte il surriscaldamento della zona dove è installato, l'impianto a pavimento ha la sua gestione.
      Se nel salone fa troppo caldo ed il tuo impianto a pavimento prevede valvole di zona che escludono quella parte di riscaldamento, questi si chiuderà per poi riaprirsi quando sarà necessario.

      Per quanto riguarda invece il voler installare un termocamino per supplire o aiutar la caldaia e la tasca nel riscaldamento della casa, questi dovrà avere un puffer su cui scaricare tutto il calore generato dalla combustione incontrollata della legna per poi distribuirlo nel tempo a tutto l'impianto.

      Questa la linea di principio, poi per le specifiche dovremmo scendere nel dettaglio della casa, uilizzo impianti ecc ecc

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      • #4
        grazie ragazzi.
        da quello che mi dite quindi, se prevedo un termocamino avrò bisogno di un puffer e quindi dovrei verificare lo spazio. Nel caso del camino è chiaro che quando è acceso la zona è calda e quindi la valvola del zona chiude e l'impianto nel salotto si raffredda. Ed è proprio questo il mio dubbio: non è forse vero che l'impainto a pavimento è sempre meglio lascialro acceso? E' quindi deleterio ai fini del confort e del risparmio installare il semplice camino? O come penso io, se proprio devo mettere il camino meglio un termocamino così unisco l'utile al dilettevole? E' chiaro che per un ipotesi di questo tipo devo appunto verificare i costi e calcolare l'effettivo risparmio utilizzando il termocamino ( magari scopro che è più conveniente usare la sola caldaia per riscaldare ).

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        • #5
          Se ti piace il fuoco, non avere dubbi!!! Vai di termocamino!!!!

          Con il puffer avrai la gestione del termocamino come più ti aggrada. Ieri sera, mega carica alle 23 e sono andato a nanna, questa mattina, con la temperatura esterna vicino allo zero, il puffer era ancora a 52 gradi. Ci siamo lavati in quattro e alle 10,30, quando la temperatura dell'accumiulo era ancora a 34 gradi, ho riacceso il camino con altra carica di legna che alzerà nuovo la temperatura dell'accumulo. Nel frattempo, il termostato regolerà la temperatura del salone.

          Potrei uscire e quindi far spengnere la fiamma o starmene davanti al caminetto a godermi il fuoco con continue aggiunte di ciocchi. L'uno o l'altro caso, con il puffer e con valvole che gestiscono il tutto, non ha importanza!!! Con l'accumulo che assorbe e rilascia il calore prodotto dal termocamino, non ne sarai più schiavo, ma ti godrai tutti i benefici, non per ultimo, visto il costo del gas, il risparmio per il portafoglio.

          Ciao.

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          • #6
            ciao Maverik. il fatto è che io non ci capisco un granchè. Abbiamo visto questa casa che ha tutto predisposto. Mia moglie soprattutto impazzisce per il camino, però documentandomi in giro mi sono chiesto quanto poteva convenire mettere un camino in una zona dove ho il riscaldamento a pavimento, visto che in quella determianta zona avrei un raffredamento della massa radiante almeno una volta al giorno. Io e mia moglie lavoriamo tutto il giorno e quindi il camino lo accenderemo solo alla sera o nei week end. La mia "paura" è che nel salotto, la massa radiante si raffreddi per l'utilizzo del camino per poi riscaldarsi di nuovo quando il camino è spento. Mi sembra un pò sconveniente: 1. il camino va comunque alimentato e non ho accessibilità a combustibile se non comprandolo ( legna o pellet che sia );
            2. nel salotto avrei una situazione di ON/OFF per il riscaldamento a pavimento che secodno me influirebbe notevolmente sul confort e sui costi. Da qui l'idea di usare un termocamino: da una parte non rinuncio al piacere del camino, dall'altra utilizzerei il calore generato anche per il riscaldamento a pavimento facendo al contempo lavorare meno la caldaia. Non so se sto dicendo idiozie, perché la termotecnica non è assolutamente il mio campo. Tento di documentarmi un pò, in modo tale che quando mi rapporterò ad una persona più esperta per verificare la fattibilità dell'investimento e delle cose, non sia del tutto impreparato. L'imprenditore che sta costruendo è li per vendere e quindi ti predispone tutto, senza però saper consigliarti se la cosa è per noi conveniente oppure no.
            Intanto grazie per la tua disponibilità. A presto

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            • #7
              Originariamente inviato da Nideker Visualizza il messaggio
              2. nel salotto avrei una situazione di ON/OFF per il riscaldamento a pavimento che secodno me influirebbe notevolmente sul confort e sui costi.
              Se installerai il termocamino, dovrai coibentarlo con lana di roccia e rivestirlo quindi il calore che riceverai per irragiamento sarà molto meno di quello che si cederà all'acqua, questo per il principio di funzionamento del termocamino idro.

              Gli on/off ci saranno, ma saranno molto ridotti e tu non ne percepirai gli effetti perchè avrai sempre una temperatura e un confort ottimale. Il consiglio che ti do e di far istallare il termostato più lontano possibile dal termocamino. Questo affinche tu possa avere nella stanza le giuste temperature equamente distribuite.

              Per i costi.... con la legna non c'è paragone con il gas. Io, nel mese di febbraio consumavo mediamente 9,5 metri cubi di gas, mentre con il termocamino in funzione, in 5 giorni il consumo si è ridotto a soli 7 metri cubi.

              Costo riscaldamento: 9,5 (media febbraio) x 5 giorni-7 (di consumo gas in 5 giorni) x 1,2 euro= spesa 48 euro.

              Da me, con 200 euro ti portano una intera camionata di legna, pari a 30/35 quintali. Vedi un pò tu....

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              • #8
                aggiungo, anche se mi sembra chiaro, che il generatore principale rimarrà la caldaia a condensazione, visto che il camino lo accenderemo per brevi periodi o nei week end invernali, sarebbe quindi uno "sfizio" a cui non vorremo rinunciare il camino, ma io sono più pragmatico di mia moglie..se fosse del tutto sconveniente io rinuncerei al camino, ma se trovo il modo di unire le due cose sarebbe ancora meglio...

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                • #9
                  Anche io sono partito "per uno sfizio" ma alla fine, mia moglie lo accende, i figli appena rietrano si mettono davanti al camino, io peggio di loro e alla fine la caldaia è passata in secondo piano....

                  Per la convenianza, dovresti sapere quanti Kw assorbirà la tua casa, poi fare il calcolo di quanti metri cubi di gas ti occorrerebbero per scaldare la casa per tutto l'inverno. Tenedo presente che il potere calorifico del metato è di 9,4 Kw per metro cubo e calcolando che la legna secca e ben asciutta ha circa 3,8 Kw per Kg, detraendo la % di resa del termocamino e conoscendo in anticipo il costo dello stesso, dovresti arrivare anche a un punto di pareggio.

                  Io, ma tieni presente che la maggior parte dei lavori l'ho fatta da me, ho ipotizzato di arrivare al punto di pareggio dopo 2,5 anni. Ma calcolando il piacere della fiamma, se arriverò a pareggiare la spesa in maggiore tempo, la cosa non mi da fastidio.

                  P.S. non so se tu rientri nei parametri degli incentivi, ma fino a giugno è previsto un contributo del 50% per le fonti a biomassa. Informati anche su questo.

                  Ciao

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                  • #10
                    ...grazie per tutte le onformazioni. Nella mia zona c'è un ottimo termotecnico, una persona seria e affidabile, da quanto mi dicono, che oltre a fare i giusti conti di mensionamento e quanto altro è in grado, con tutti i dati, a darmi un'idea precisa del recupero dell'investimento. Quando sarà arrivato il momento probabilmente mi rivolgerò a lui. Qualche collega, che ha recentemente fatto casa, mi dice che visti gli spazi e l'ottima ciobentazione della casa, di fare un camino o stufa tradizionale, fine a se stessa. Al massimo, se ho una sola valvola di zona per tutta la zona giorno ( cucina e salotto ) di farmi mettere un termostato in più e dividere la cucina dal salotto. Se considero dove vivo ora, vedere i consumi di una casa con riscaldamento a pavimento, rispetto alla mia attuale abitazione rimango a bocca aperta. Io ho una vecchia casa, completamene ristrutturata, in campagna, su 3 livelli in classe C. La caldaia è di tipo tradizionale a gas metano e serve per tutto. In più a piano terra ho ricavato un mini appartamento per la suocera. L'ultima bolletta di gas, periodo dicembre / gennaio, ho consumato 497 mc di gas. Nel periodo precedente 512 mc circa. In ogni caso, qualsiasi soluzioni adotti, mi pare di capire che passerò dalla stalle alle stelle
                    Un mio vicino che ha ristrutturato da poco, si è affidato ad un termotecnico. Doveva decidere se mettere i vetri in vetrocamera o meno. A me sembrava la cosa più logica. Invece il tecnico ha calcolato che con la modifica avrebbe risparmiato circa 70 / 80 € di gasolio all'anno ( il suo impianto non va a gas ) se avesse messo le finestre in vetrocamera. In pratica avrebbe recuperato l'investimento in 20 anni e quindi ha rinunciato. Io a priopri avrei fatto il cambio delle finestre...ecco in futuro vorrei evitare di fare scelte sulla base di quelli che sono luoghi comuni. Ci sono sempre molti fattori da considerare e forse per quanto possa informarmi, non avrei le necessarie competenze per valutazioni del genere. Intanto ci sto capendo qualcosa in più sul funzionamento delle varie soluzioni, così, quando me le spiegheranno saprò di cosa si sta parlando. Grazie ancora e ciao.

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                    • #11
                      Nideker,
                      dato che stai predisponendo..... considera idonea tubazione sul tetto per fotovoltaico e solare termico da convogliare in sala tecnica, sai com'è un domani potrai aggiungere senza distruggere casa.
                      Altra cosa, se ho ben capito è una nuva costruzione, raccomanda al termotecnico di verificare con l'impresario la bonta della coibentazione, che alla fine è quella che fa risparmiare tanta energia.
                      Saluti
                      Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                      • #12
                        Se ti piace la fiamma, metti il termocamino!!!! Unisci l'utile al dilettevole!!!

                        Ti ricordi la carica di questa mattina?, bene, sono le 14,34 e il puffer è ancora a 47 gradi, quindi con ancora un paio d'ore e più di autonomia.

                        Con questa situazione di temperatura, non ci sarebbe bisogno di alimentare il termocamino, ma mio figlio, subito dopo pranzo vi si è messo davanti per godere del tepore del fuoco (che non c'era) e ha messo due pezzi di legno per alimentare la fiamma. Bene, il calore del termocamino non andrà perso, ma verrà accumulato nel puffer e restituito quando la casa lo richiederà.

                        Non fare l'errore del camino normale, la mia vicina, con il mio stesso impianto, ha messo il camino normale, per poi pentirsene quando gli ho fatto capire come si poteva integrare il termo con l'impianto di riscaldamento a pavimento.

                        Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                        Nideker,
                        dato che stai predisponendo..... considera idonea tubazione sul tetto per fotovoltaico e solare termico da convogliare in sala tecnica, sai com'è un domani potrai aggiungere senza distruggere casa.
                        Straquoto!!! Se metti il puffer con il termocamino, prendilo già predisposto per il solare!!!
                        Ultima modifica di nll; 03-03-2013, 00:33. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                        • #13
                          wow quante informazioni !!! Da capitolato è già previsto un pannello solare per la sola produzione di ACS. La casa sarà in classe energetica B. Cappotto esterno mi sembra con EPS o similare da 10 cm. nel garage mi sembra meno, ma siccome potrei optare per trasformarlo in taverna o studio o stanza ospiti, ho la possibilità di fare un siolamento uguale al resto della casa. Come finestre sono previste in PVC in vetro camera con scuri esterni. Ora ho visto la centrale termica : è uno sgabuzzino, dubito che lì dentro ci stia un puffer sufficiente per il riscaldamento a pavimento. Ma per quanto ne so potrei sbagliare. Domanda da ingorante: nel puffer viene inviata l'acqua calda che produce il camino? Perchè se non erro con il riscaldamento a pavimento previsto dovrebbe essere sufficiente che la temperatura dell'acqua che circola nei pannelli radianti sia intorno ai 28/30 °. Il termocamino non scalderebbe troppo l'acqua? Se nel puffer come mi dice maverick l'acqua è a 47 ° non è troppo alta? O c'è un sistema di gestione che regola il tutto ? Ho paura che il sistema diventi unpò troppo complicato e costoso. Anche se risparmio, se l'entità della spesa è alta e la ammortizzo in 20 anni, forse il gioco non vale la candela. Tra un sistema "separato" previsto: ACS con pannello solare integrato con la caldaia a condensazione, riscaldamento a pavimento e camino fine a se stesso ( come previsto da capitolato e compreso nel prezzo di acquisto della casa ) ed un sistema completamente integrato per una casa come descritta, quanto ci pò essere di differenza a livello di costi. Perchè sarà il costo finale e i relativi vantaggi in termini di risparmio che faranno la differenza tra un buon investimento o no...voi che dite?

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                          • #14
                            Nideker, non preoccuparti della gestione dell'impianto, se il tuo termotecnico è uno in gamba, avrà senz'altro previsto e dimensionato per bene tutto il sistema, ugualmente dicasi per Il puffer e pavimento radiante, anche loro in funzione delle potenze termiche in gioco.
                            Il pannello solare termico integrato è sicuramente più estetico di quello con boiler a bordo. Personalmente opterei per il primo e del tipo a svuotamento, è il migliore perchè non crea i fastidiosissimi problemi di congelamento invernale o sovra temperature estive. lo colleghi al puffer principale, in modo che darà il suo buon contributo nelle giornate soleggiate, a tutto l'impianto. la differenza economica tra i due sistemi, visto che il puffer è già in cantiere, sarà minima, poi dipende da n° di pannelli Lt. puffer ecc, ma il vantaggio non ha paragoni.
                            Pensa che dalle mie parti, si vedono sui tetti questi obbrobri con serbatoio che oltre ad essere orribili a livello estetico, d'estate con T° ext. 42° all'ombra, vedi gli omini salire sul tetto a coprire parte dei pannelli col cartone, altrimenti diventano dei vaporetti.

                            Saluti
                            Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                            • #15
                              Ciao Renato. Forse mi sono spiegato male io...faccio ammenda. La casa io l'ho solo vista, e ne sto valutando l'acquisto. L'offerta dell'imprenditore, da capitolato, prevede a casa finita: riscaldamento a pavimento, caldaia a condensazione, predisposizione camino ( canna fumaria ) e pannello solare per produzione ACS, oltre al cappotto previsto da 10 cm. Il tutto per rendere la casa in classe B.
                              Tutte le considerazioni che vanno oltre le sto facendo io, documentandomi gran parte in questo forum e parlando con chi ha già affrontato queste problematiche. Per quanto detto, in cantiere non è previsto il puffer, perché il pannello solare è previsto solo per la produzione di acqua calda sanitaria. Nella visita al cantiere ho visto che la centrale termica è davvero piccola, quanto può essere un ripostiglio di piccole dimensioni ( a spanne circa 1,5 x 1 Mt e 2,40 mt di altezza ). L'idea, se decidessi di affrontare l'nvestimento sulla casa, è quella di affidarmi ad un termotecnico per approfondire e condire di calcoli ad HOC il sistema integrato. Insomma voglio capire in soldoni se mi conviene lasciare tutto così com'è da capitolato e concordare determinate modifiche con l'impresario per rendere il sistema integrato. L'unica variante quindi è la valutazione se, l'investimento supplementare sia conveniente non solo dal punto di vista energetico, ma velocemente "recuperabile". Sono convinto che il termotecnico sarà d'aiuto pe capire anche la bontà dell'impianto iniziale offerto o se si tratta di "specchietti per le allodole" poco effienti o di vecchia concezione utili quindi solo a fare lievitare il prezzo di vendita finale dell'immobile ( come tu mi fai notare gli obrobri con le cisterne sul tetto possono essere anche poco efficienti oltre che "brutti" esteticamente, ma a me viene venduto un impianto in grado di farmi risparmiare dal 50 al 70 5 per la produzione di acqua calda...quindi occhi aperti e orecchie dritte come si suol dire ) :-D. grzie intanto

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