Produrre energia elettrica con il calore prodotto dal motore auto - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Produrre energia elettrica con il calore prodotto dal motore auto

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Produrre energia elettrica con il calore prodotto dal motore auto

    Salve , mi era venuta un'idea per sfruttare il calore prodotto dai motori a combustione interna per produrre corrente in supporto alla batteria ,o da immagazzinare in seconda batteria . calore che verrebbe comunque disperso in atmosfera senza utilizzo

    il principio è semplice , eliminando l'aria all'interno di un contenitore contenente acqua (l'aria puo' essere eliminata senza pompe a vuoto , semplicemente facendo bollire il liquido , una volta che i vapori cominciano ad uscire dal contenitore ,si tappa e si toglie dalla sorgente di calore.)
    il risultato è questo:
    DSCN0152 - YouTubecome si puo' osservare il liquido bolle per raffreddamento della parte gas anche a basse temperature(anche 30 /40°C), basta che la temperatura di raffreddamento sia inferiore a quella del vapore (in quanto raffreddando i vapori in equilibrio con il liquido ,si crea una depressione momentanea data dalla condensazione .questa depressione fa' bollire il liquido per ripristinare i vapori nella fase gas al livello iniziale . il liquido bollendo perde calore abbassandosi di temperatura) .

    visto questo semplice fenomeno fisico, avrei disegnato un semplice schema per recuperare questo calore (scusate lo schema è fatto alla veloce )

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   DSCN0508.JPG 
Visite: 1 
Dimensione: 1,015.3 KB 
ID: 1982291

    il raffreddamento della parte gas in questo caso sarebbe dato dall'aria , grazie al tubo alettato in rame presente dopo la turbinetta .... secondo voi potrebbe funzionare? ...o è una cazchiata

    cordialita'

    Francy
    Ultima modifica di Mr.Hyde; 26-09-2013, 12:58.

  • #2
    L'energia dissipata dal liquido di raffreddamento è una parte davvero minima di quella non sfrutata..il grosso sta nei fumi..ma usare quelli mi sa che complica la cosa.

    Forse su un camion dove hai spazio e lunghe percorrenze..altrimenti il peso che devi aggiungere sarà + un aggravio di consumi che si energia che ne cavi fuori.
    E comuqnue il vapore è sempre vapore..anche se generato a T basse..con quel che ne deriva in termini di duranta della turbina se non è secco..e di pericolosità (che succede se il dissipatore non dissipa più? la presione sale ed esplode la pentola?)
    Per questo sarebbe forse meglio usare liquidi organici con T di ebollizione piu basse...

    Tuttavia penso che in questi casi la soluzione sia il ciclo stirling che ti evita il cambio di stato del gas..sempre una rogna.

    Comunque uno sfruttamento piu "facile" sarebbe un piccolo gruppo frigorifero ad asorbimento..tipo quello dei frigobar d'albergo..che eviat di pescare energia dal motore e sfrutta quella del gas di scarico o del radiatore...e quindi permette di consumare meno, che pi è l'obiettivo. Questo mi sono sempre chiesto perche non lo fanno..magari sui pulman o camion , per cominciare..
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

    Commenta


    • #3
      Non ci vorrebbe una pompa per rimandare il condensato in caldaia?

      Commenta


      • #4
        ciao Al ....non serve , in quanto l'altezza del condensatore (tubo alettato) è maggiore dell'ebollitore , quindi il liquido ricade nell'ebollitore per differenza di energia potenziale (come in un normale condensatore a ricadere).

        +tardi posto delle foto di condensatori a ricadere , utilizzati spesso nei laboratori chimici ora vado a nanna che ho fatto il turno 22-6
        Ultima modifica di Mr.Hyde; 14-01-2014, 07:31.

        Commenta


        • #5
          Se è così la valvola di non ritorno mi sembra inutile.
          Però non sono convinto che sia così, in quanto la turbina per girare ha bisogno di una differenza di pressione, quindi a valle della turbina la pressione deve essere minore di quella a monte, che è quella di caldaia, e perciò il condensato in caldaia non ci può rientrare, salvo errori.

          A recuperare il calore di scarico la BMW ci prova da un pezzo: BMW Turbosteamer, per ora pare che il miglioramento dell' efficienza totale sia intorno al 15% (del 15% attribuito al motore CI originale privo di questo dispositivo).
          L' articolo non mi sembra male, le unità di misura almeno (una sola, in realtà) sono scritte correttamente.

          AM

          Commenta


          • #6
            In teoria se il tubo alettato è un "condensatore"..allora li hai un calo di pressione..rispetto al vapore non condensato appena prima..e quindi una depressione relativa.
            La valvola evita invece che il vapore possa risalire dala lto contrario mettendo tutto circuito a stessa pressione...
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

            Commenta


            • #7
              Mi accorgo solo ora di questo thread.... il "recupero" di energia, elettrica in questo caso, in un motore endotermico di tipo automobilistico è facilmente effettuabile attraverso l'uso di semplici termocoppie in grado di sfruttare la differenza di temperatura tra il motore (i condotti di scarico) e l'aria esterna. Non trovo più il link di cui parlo, ma tempo fa lessi di un esperimento condotto utilizzando il tubo di scappamento di un camion, risultato: 1kW.
              E' vero che il rendimento di una termocoppia (per ora) è particolarmente basso, se non erro 5-10%, ma è anche vero che un sistema del genere non aumenterebbe gli attriti (e quindi gli sprechi) già presenti in un normale motore, a parte forse quelli aerodinamici.
              Domotica: schemi e collegamenti
              e-book Domotica come fare per... guida rapida

              Commenta


              • #8
                ciao AL , come il condensato non ricade nella caldaia?
                DSCN0368 - YouTube

                .., la differenza di P è data dalla condensazione del vapore( secondo il volume molare di avogadro, 1240 litri di vapore divengono 1 litro di condensato, essendo . il sistema isocoro, e non in comunicazione con l'aria

                si crea un forte abbassamento di pressione nella zona di raffreddamento(condensatore) che richiama istantaneamente altro vapore e la turbina è a monte del condensatore .

                per intenderci , se manca il raffreddamento nella fase gas , il liquido smette di bollire.il liquido è sempre in equilibrio con il suo vapore , condensando del vapore, il liquido bolle per ripristinare il suo stato di equilibrio fisico .

                Però non sono convinto che sia così, in quanto la turbina per girare ha bisogno di una differenza di pressione, quindi a valle della turbina la pressione deve essere minore di quella a monte, che è quella di caldaia, e perciò il condensato in caldaia non ci può rientrare, salvo errori.
                pero' riguardare il video ... vedi che l'acqua bolle a qualsiasi temperatura (fintanto che ci sia un raffreddamento fase vapore), e dove puo' andare la condensa? se non scendere per gravita' nel corpo caldaia ?


                ciao Lupino , parli di effetto termoelettrico? ( effetto Seebeck )

                ciao marcober , tu scrivi

                In teoria se il tubo alettato è un "condensatore"..allora li hai un calo di pressione..rispetto al vapore non condensato appena prima..e quindi una depressione relativa.
                La valvola evita invece che il vapore possa risalire dala lto contrario mettendo tutto circuito a stessa pressione...
                è proprio cosi' !
                Ultima modifica di Mr.Hyde; 14-01-2014, 17:58.

                Commenta


                • #9
                  Nel tuo filmato mi pare che il vapore non compie lavoro, non c'è di mezzo la turbina.
                  Nel tuo filmato c'è la Valvola di Non Ritorno?
                  Ho fatto uno schemino di come ho capito il tuo sistema di recupero energia; non vedo come il condensato possa rientrare in caldaia, perché tra turbina e condensatore la pressione deve essere più bassa che in caldaia.
                  PS: la "C" sta per Condensatore.
                  File allegati

                  Commenta


                  • #10
                    Al, guarda il secondo filmato , vedi dove gocciola il condensato? , vedi che sotto al raccoglitore del condensato c'è una valvola chiusa? se apri quella valvola (collegandola con un tubetto al ribollitore sottostante ) ,il liquido scende ? o rimane li? secondo te

                    Commenta


                    • #11
                      ... parli di effetto termoelettrico? ( effetto Seebeck )...
                      Esatto! Il medesimo delle celle Peltier.
                      ... il liquido bolle per raffreddamento della parte gas...
                      Ecco cosa mi ricordava il tubo alettato... un frigorifero ad assorbimento... infatti il principio è il medesimo.
                      A proposito dello schema al post #1... il bypass è inutile; se intercetti il liquido in arrivo dal motore e lo re-immetti alla medesima "altezza" il bypass esiste già, è la valvola termostatica di tipo meccanico normalmente presente in tutti i motori.
                      Sempre riguardo allo schema ho un unica perplessità.... se la valvola unidirezionale serve per dare al vapore la "retta via" allora mi sà che difficilmente il condensato potrà tornare nella caldaia almeno di non avere una pressione superiore a quella del vapore stesso.. cosa chiaramente impossibile
                      Ultima modifica di Lupino; 14-01-2014, 21:50.
                      Domotica: schemi e collegamenti
                      e-book Domotica come fare per... guida rapida

                      Commenta


                      • #12
                        innanzi , ringrazio davvero tutti (compreso chi mi scrive in mp ) per gli interventi e l'interessamento al thread , piu' interventi ci sono e maggiore è la possibilita' di riuscita di un progetto ..

                        ciao Lupino , in parte condivido il discorso della valvola termostatica (pero' mancano gli elementi di sicurezza del sistema ...ma se ne potrebbe parlare dopo)

                        Sempre riguardo allo schema ho un unica perplessità.... se la valvola unidirezionale serve per dare al vapore la "retta via" allora mi sà che difficilmente il condensato potrà tornare nella caldaia almeno di non avere una pressione superiore a quella del vapore stesso.. cosa chiaramente impossibile
                        condivido e capisco il tuo ragionamento, ma manca una considerazione veramente importante

                        è cosa impossibile che il vapore nella parte condensatore sia maggiore di quella della caldaia ... e fino a qui tutto ok , ma considerando che il condensato si trova ad una altezza maggiore della caldaia , e considerando che ogni 10,33 mt di colonna di acqua si ha una pressione sul fondo di 1013 mbar .... supponendo che in un sistema di questo tipo si abbia 10 cm di condensato (come battente) ,la pressione sulla valvola unidirezionale (data dalla somma della pressione del vapore + la pressione di colonna di liquido) sarebbe 10,13 mbar in piu' del corpo caldaia .. (quindi c'è la condizione fisica necessaria a far scendere il condensato nella caldaia)

                        per quel che concerne la valvola unidirezionale , se non ci fosse , il vapore passerebbe dalla via con meno perdite di carico , quindi andrebbe al condensatore passando dalla via preferenziale (cioè al contrario , bloccando il sistema)

                        cordialita'

                        Francy

                        Commenta


                        • #13
                          Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio
                          (data dalla somma della pressione del vapore + la pressione di colonna di liquido) sarebbe 10,13 mbar in piu' del corpo caldaia .. (quindi c'è la condizione fisica necessaria a far scendere il condensato nella caldaia) Francy
                          Qui non ti seguo...abbiamo detto che nel condensatore non hai la pressione che hai in zona evaporazione, perché stai appunto condensando, quindi non hai ugual pressione più il battente.Inoltre se metti in mezzo la turbina come dice Al, hai un elemento che crea un salto si pressione, quindi dopo turbina hai una pressione minore dovuta a tale elemento che estrae lavoro ...e poi stai anche condensando..quindi avrai pressione più bassa di prima della turbina. Temo che la pompa sia indispensabile
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                          Commenta


                          • #14
                            ciao Marco , il condensatore determina la pressione del sistema(isocoro) , in realta' misurando la pressione nel condensatore(parte gas) , e la pressione nel vapor line non si hanno differenze apprezzabili , questo è dato dal continuo ripristino della condizione di disequilibrio .

                            per intenderci , questo sistema viene utilizzato per mantenere la pressione di setpoint nelle colonne di distillazione di gas liquefatti ad alta pressione , il sistema prende il nome di PRC (ossia pressione regolata e controllata) , un condensatore a fascio tubiero (o a nido d'ape) posto in testa colonna , regola la pressione della colonna stessa aprendo o chiudendo una valvola pneumatica di flusso H2O fredda ... il condensato ricade in un barilotto che a sua volta (in parte) ritorna in colonna (riflusso) ,ed in parte viene estratto ..

                            Commenta


                            • #15
                              Si ok...ma se metti una turbina o una valvola laminare in mezzo..che succede?
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                              Commenta


                              • #16
                                In questo schema modificato la valvola di non ritorno non c'è più.
                                Mi sembra ora il condensato in caldaia ci torna, ma la pressione utile a far girare la turbina è la pressione del battente tra uscita condensatore e superficie del liquido in caldaia.

                                A mio parere in un apparecchio del genere la questione pompa è il minore dei problemi, prima è da risolvere peso ingombro costo e rendimento.


                                AM
                                File allegati

                                Commenta


                                • #17
                                  Marco ... posso risponderti solo dopo aver ricreato un'apparato sperimentale

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Molto interessante.
                                    Il recupero del calore generato in motore termico è cosa diffusa da molti anni, dove spazio ed energia lo consentono Cogenerazione - Wikipedia. Ad esempio sulle navi o nelle centrali.
                                    Sono stati fatti molti test anche in campo auto con turbine a vapore che usano i gas di scarico da Mercedes o a espansione in cilindri. VW a proprio fatto auto a vapore molto interessanti. I risultati sono sempre stati interessanti, ma costi, spazio e pesi hanno frentao tutto.

                                    Perche non copiare impianti gia esistenti, come vapore serve vapore saturo surriscaldato, quindi non tanto semplice da fare in poco spazio, inoltre raffreddando i fumi, avremmo anche difficolta a posizionare e far funzionare i vari catalizzatori e fap?

                                    Interessante il sistema turbocompaund, dove si usano solo i gas di scarico, alla napier deltic: Turbo-compound - Wikipedia
                                    O secondo il sistema scania: http://www.youtube.com/watch?v=EinyPhH1Z60
                                    I
                                    nsomma sitemi ce ne sono di conosciuti ed affidabili, ma penso troppo costosi per i vantaggi che ne derivano su motori di taglia piccola.

                                    Potrebbero essere interessanti anche le celle di peltier Cella di Peltier - Wikipedia come avete già scritto ma quanto costano?

                                    Infine usare il turbo o il calore per produrre aria compressa da immagazzinare usare nella fasi di spunto per aumentare la coppia motrice come fa peugeot ma direttamente con il motore che lavore come un compressore in rilascio.

                                    Insomma mi ero perso questo tread, mi vado a documentare!
                                    Ecco le mie aventure!
                                    Auto a idrogeno HHO fatto in casa
                                    Seat ad olio di semi
                                    Biodiesel fatto in casa
                                    Allevamento alghe per fare biodiesel

                                    Commenta


                                    • #19
                                      uhmmm....
                                      ...la valvola unidirezionale , se non ci fosse , il vapore passerebbe dalla via con meno perdite di carico... (cioè al contrario , bloccando il sistema)...
                                      Fin qui perfettamente d'accordo difatti essa, o "chi per essa", è necessaria.
                                      ...è cosa impossibile che il vapore nella parte condensatore (e ovviamente la sua pressione) sia maggiore di quella della caldaia....
                                      è questo il punto.... a meno che... la quantità di liquido presente nel condensatore sia tale da aprire la valvola grazie alla pressione generata dal suo stesso peso
                                      Domotica: schemi e collegamenti
                                      e-book Domotica come fare per... guida rapida

                                      Commenta


                                      • #20
                                        è questo il punto.... a meno che... la quantità di liquido presente nel condensatore sia tale da aprire la valvola grazie alla pressione generata dal suo stesso peso
                                        ciao Lupino , scusa se non ho risposto subito , ma prima di dirti cavolate , volevo sperimentare almeno l'apertura della valvola unidirezionale

                                        quindi ho cercato di riprodurre il mio pensiero di funzionamento girando un video .

                                        importante : il video vuole indicare il solo principio di funzionamento dell'apparecchiatura.

                                        ho messo la valvola unidirezionale , ma mi devo organizzare per trovare una turbinetta da inserire tra ebollitore e condensatore verticale
                                        guarda il video e dimmi cosa ne pensi

                                        http://www.youtube.com/watch?v=gzUVu6_5MVo&feature=youtu.be

                                        cordialita'

                                        Francy

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Devo ringraziarti Mr. Hyde perchè, seppur inconsapevolmente, con i tuoi filmati, mi riporti indietro nel tempo di almeno una 40ina d'anni, a quando cioè, da piccolo, andavo a trovare mio padre sul luogo di lavoro, un laboratorio di analisi ospedaliere, microscopi, vetrerie varie, becchi di Bunsen, centrifughe etc etc immagina come si potevano trasformare nella fantasia di un bambino di 5- 6 anni....
                                          Tornando a noi e, parafrasando una frase celebre, mi verrebbe da dire: "eppur scende!".
                                          Se non ho visto male (prendevo come riferimento una, credo, macchia sul tubo), il sistema sembra funzionare, attorno al 49esimo secondo del filmato mi sembra proprio che un paio di centimetri di tubo si svuotino quasi di colpo.
                                          Visto lo svuotamento "repentino", posso ipotizzare che esso avvenga proprio quando (come dicevo prima) il peso del liquido all'interno del tubo diviene maggiore della pressione della caldaia + l'inevitabile inerzia della valvola unidirezionale.
                                          ....
                                          Leggo bene la temperatura, 60/65°C?
                                          Ultima modifica di Lupino; 17-01-2014, 11:34.
                                          Domotica: schemi e collegamenti
                                          e-book Domotica come fare per... guida rapida

                                          Commenta


                                          • #22
                                            ciao Lupino

                                            Devo ringraziarti Mr. Hyde perchè, seppur inconsapevolmente, con i tuoi filmati, mi riporti indietro nel tempo di almeno una 40ina d'anni, a quando cioè, da piccolo, andavo a trovare mio padre sul luogo di lavoro, un laboratorio di analisi ospedaliere, microscopi, vetrerie varie, becchi di Bunsen, centrifughe etc etc immagina come si potevano trasformare nella fantasia di un bambino di 5- 6 anni....
                                            è una cosa stupenda quella che hai scritto , e sono onorato di aver inconsciamente fatto tornare alla tua mente questi bei ricordi
                                            Visto lo svuotamento "repentino", posso ipotizzare che esso avvenga proprio quando (come dicevo prima) il peso del liquido all'interno del tubo diviene maggiore della pressione della caldaia + l'inevitabile inerzia della valvola unidirezionale.
                                            esatto , ho lasciato in marcia l'apparecchiatura per circa 2 ore , lo scarico condensa è alternato .

                                            Leggo bene la temperatura, 60/65°C?
                                            negativo , ... la temperatura è 99°C , ma puoi farlo girare a qualsiasi temperatura compresa tra i 30° ed i 105 °C , in un sistema senza aria tutto dipende dal raffredamento nel condensatore e dall'energia termica data all'ebollitore , il liquido acqua è in equilibrio con i suoi vapori , ad ogni temperatura corrisponde una composizione di equilibrio liquido/vapore diverso (pressione o tensione di vapore) maggiore è la temperatura e piu' aumenta(in % m/m) la fase vapore .
                                            In pratica ci sono molecole che dalla fase liquida passano alla fase vapore , ed altrettante che dalla fase vapore , passano alla fase liquida , (questo avviene sempre anche se non lo vediamo), quando il numero di molecole che passano dalla fase liq alla fase vap è uguale al numero di molecole che passano da vap a liq , si dice che il sistema è in equilibrio ... se io perturbo questo equilibrio , ad esempio raffreddando la parte vapore (e quindi facendo condensare piu' molecole di vapore di prima) sposto l'equilibrio, costringendolo a reagire per ripristinare il numero di molecole nella fase vapore (cioè in pratica costringo il liquido a bollire), questo fenomeno è ben dimostrato in un video , nel primo messaggio di questo thread
                                            Ultima modifica di Mr.Hyde; 18-01-2014, 15:47.

                                            Commenta


                                            • #23
                                              Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio
                                              secondo voi potrebbe funzionare?
                                              Potrebbe funzionare anche se con rendimenti molto bassi, ma manca una pompa che aspira il liquido dal condensatore e lo immette in caldaia. Dopo il condensatore si ha infatti una pressione inferiore a quella presente in caldaia e il ciclo non può proseguire.
                                              "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

                                              Commenta


                                              • #24
                                                No atomax, come si vede dal video postato, il passaggio dal condensatore alla caldaia avviene ugualmente; la differenza di pressione è eguagliata dal peso dello stesso liquido.
                                                ...in un sistema senza aria tutto dipende dal raffreddamento nel condensatore...
                                                Ok, proprio come accennavo qualche post addietro. Il principio è il medesimo dei frigoriferi ad assorbimento.
                                                ...... la temperatura è 99°C...
                                                Speravo fosse un po più bassa, avrebbe voluto dire che il liquido condensava pressoché a T ambiente.
                                                Ti ricordo che per ovvi motivi il liquido in arrivo dal motore non deve avere una T superiore a 85/90°C.... certo se il calore fosse "preso" dai collettori di scarico anziché dall'impianto di raffreddamento di sicuro tutto il ciclo ne gioverebbe.
                                                Domotica: schemi e collegamenti
                                                e-book Domotica come fare per... guida rapida

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  Speravo fosse un po più bassa
                                                  Ciao Lupino sisi bastano anche 50 °C o meno tutto dipende dalla temperatura che riesce a mantenere il condensatore

                                                  ciao Atomax
                                                  manca una pompa che aspira il liquido dal condensatore e lo immette in caldaia
                                                  guarda il video http://www.youtube.com/watch?v=gzUVu6_5MVo&feature=youtu.be

                                                  cordialita'

                                                  Francy
                                                  Ultima modifica di Mr.Hyde; 19-01-2014, 10:00.

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Ciao Mr.Hyde,
                                                    ma che pressione hai sul tubo che collega il condensatore alla caldaia e che pressione hai in caldaia?
                                                    Forse mi sbaglio, ma se hai la stessa pressione, allora l'acqua può tornare in caldaia per via della pressione (seppur minima ma comunque positiva) della colonna.
                                                    Ciao e complimenti per il video.
                                                    "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      ma che pressione hai sul tubo che collega il condensatore alla caldaia e che pressione hai in caldaia?
                                                      la pressione del sistema è dipendente dalla temperatura , come si puo' osservare sulla tabella entalpica del vapore saturo

                                                      Tabella 1 –Vapore Saturo.


                                                      Forse mi sbaglio, ma se hai la stessa pressione, allora l'acqua può tornare in caldaia per via della pressione (seppur minima ma comunque positiva) della colonna.
                                                      si esatto , ho fatto un disegno per spiegare meglio la situazione , l' apparecchiatura è in queste condizioni
                                                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   DSCN0612.JPG 
Visite: 1 
Dimensione: 1.09 MB 
ID: 1941676
                                                      non so' se si capisce bene , pero' la pressione nel punto P4 è la piu' alta che c'è nel sistema , sul tubo di ritorno condensa è stata messa una valvola unidirezionale

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Hyde,
                                                        le tue tabelle descrivono sistemi in equilibrio.
                                                        Applicandole al sistema caldaia-condensatore raffigurato qui sopra, scaldando a 90 °C e condensando a 40 °C si dovrebbe misurare una differenza di pressione di oltre 0,6 bar; questo è facile da verificare con manometri a U.

                                                        Secondo me invece la differenza di pressione tra i vari punti del sistema è minima, forse appena misurabile, azzardo previsione: pochi millimetri di acqua, forse addirittura 0,5 mm.
                                                        Faccio un' altra previsione, il sistema funziona anche senza il sifone, cioè senza quel tratto a U tra colonna discendente e caldaia.
                                                        Il sistema lo farei modificato come in figura allegata, non capisco perché l' hai disegnato in quel modo.
                                                        File allegati
                                                        Ultima modifica di Al Mizar; 20-01-2014, 07:16.

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Hyde..ma spiegami una cosa..nel tuo sistema hai una pressione di vapore..ma non credo "in caldaia" hai una pressione barica (scusa i termini noin approipriati) superiore a quella atmosferica..per cui è normale che se hai un batetnte a quota piu elevata della caldaia, rientra.

                                                          se però interponi una turbina, che fa da "tappo" al vapore..penso si crei i caldaia una sovrapressisone..e allora il battente non basta più..

                                                          Mi pare che anche tu avessi questo dubbio..e pensavi di fare una verifica sperimentale..
                                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            Era un po che mi ronzava in testa una similitudine tra il sistema proposto da Mr.Hyde e... un qualcos'altro...
                                                            Come si suol dire: "la notte porta consiglio". Il principio che sta alla base del sistema proposto è identico a quello presente in qualunque Heat Pipe; da quelli presenti nei PC portatili a quelli degli impianti solari.
                                                            Anzi, nel caso degli heat pipe, non solo non è necessaria una pompa tra il condensatore e l'evaporatore (parte calda e parte fredda) ma neppure una valvola unidirezionale.
                                                            Come liquido interno, dal link su postato...
                                                            Tuttavia, la maggior parte dei condotti termici usa l'ammoniaca...
                                                            Si potrebbe provare ad usare proprio l'ammoniaca (punto di ebollizione inferiore a quello dell'acqua) viste le temperature, relativamente basse, del liquido refrigerane proveniente dal motore.
                                                            Ma, a parere mio, in considerazione del Limite di Betz (considero, sperando di non sbagliarmi, il vapore alla stregua di un flusso d'aria) la parte più interessante potrebbe essere questa (sempre dal link)...
                                                            Il moto delle molecole di vapore è approssimativamente quello della velocità del suono (circa 300 m al secondo)...
                                                            Maggiore velocità = maggiore energia estraibile
                                                            Domotica: schemi e collegamenti
                                                            e-book Domotica come fare per... guida rapida

                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X