Ristrutturazione e sistema di riscaldamento+ACS (PDC, pellet o condensazione?) - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Ristrutturazione e sistema di riscaldamento+ACS (PDC, pellet o condensazione?)

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Ristrutturazione e sistema di riscaldamento+ACS (PDC, pellet o condensazione?)

    Salve a tutti,
    ho letto con interesse molte discussioni su questo forum ma questo ha contribuito ad aumentare le mie domande.

    Vi propongo la mia situazione:

    l'appartamento è di circa 105 mq, è in una bifamilare in classe climatica E (Verona), ed attualmente si trova in classe energetica G.
    L'appartamento in ristrutturazione è al piano rialzato mentre quello al primo piano è occupato dai miei suoceri.
    Post-ristrutturazione verrà realizzato anche il capotto su tutta la bifamiliare.

    Saremmo orientati verso un riscaldamento radiante, ma per quello a pavimento vedo diverse controindicazioni: comparsa di un gradino in casa, elevato tempo di assestamento (casa vissuta dal pomeriggio in poi e possibile assenza in molti weekend), difficoltà di realizzazione di raffrescamento estivo.

    Abbiamo chiesto quindi alcuni preventivi (Rossato, Messana, Kloben, Eurotherm) circa l'impianto a soffitto (che non ha le limitazioni dette in precedenza) poichè tutti i geometri a cui mi sono rivolto mi hanno segnalato che per aumentare la classe energetica della casa dobbiamo anche ridurre l'altezza dei locali (al momento 3 metri) e quindi dobbiamo comunque pensare a controsoffittare tutto l'appartamento.

    Prima domanda: che ne pensate della nostra situazione?

    Non mi è chiaro poi il sistema di alimentazione (caldaia+ACS) che dovrebbe avere tale sistema.

    Dal forum ho visto che la scelta dovrebbe essere, correggetemi se sbaglio, tra PDC, caldaia a condensazione e caldaia a pellet. Ma qui mi sorgono un po' di dubbi dal momento che non sono per niente esperto. Vediamo se quello che ho capito è giusto:

    - la PDC funziona a elettrico (a gas non ce ne sono), e fornirebbe riscldamento+raffrescamento ma non è consigliabile quando all'esterno si scende sotto lo zero (e in zona si scende spesso e volentieri). Per l'ACS cosa servirebbe?

    - la caldaia a condensazione fornirebbe riscladamento+ACS(direttamente come le caldaie di vecchia generazione (quindi senza accumulo)?). Per il raffrescamento cosa servirebbe?

    - la caldaia a pellet produce anche ACS? Presumo che per il raffrescamento serva la stessa soluzione del caso precedente.

    La scelta della caldaia influisce sulla classe energetica che avrà la casa ala fine dei lavori?
    Grazie fin d'ora a chi ci farà un po' di luce in questo che abbiamo scoperto essere un vero e proprio mondo.

    Ciao ciao,
    AntaresH

  • #2
    Ho spostato la discussione perchè per ora non si parla solo di impianti.



    Originariamente inviato da AntaresH Visualizza il messaggio
    tutti i geometri a cui mi sono rivolto mi hanno segnalato che per aumentare la classe energetica della casa dobbiamo anche ridurre l'altezza dei locali (al momento 3 metri) e quindi dobbiamo comunque pensare a controsoffittare tutto l'appartamento.
    prima assurdità... più che 'controsoffittare' bisogna aumentare l'isolamento verso locali freddi o l'esterno.
    Quindi il controsoffitto tra piano rialzato e 1o piano non migliorerebbe in maniera apprezzabile le dispersioni, ridurrebbe solo il volume da riscaldare (vantaggio relativo)
    Molto meglio anzi indispensabile, anche se comporta problemi di gradino, isolare fortemente il pavimento del piano rialzato, che immagino dia verso box o cantina non riscaldati. Q uel punto potresti fare anche il riscaldamento a pavimento.
    Sui vantaggi del riscaldamento radiante a soffitto non mi pronuncio molto, ma è innegabile a mio avviso che è più adatto per raffrascare, meno (il calore sale) per riscaldare.

    Originariamente inviato da AntaresH Visualizza il messaggio
    La scelta della caldaia influisce sulla classe energetica che avrà la casa ala fine dei lavori?
    Sicuramente, ma PRIMA, specie in una ristrutturazione profonda, bisogna isolare.
    E la scelta della caldaia dipende notevolmente dalle dispersioni previste DOPO l'aumento dell'isolamento, sia come tecnologia che come potenza da istallare.

    Quindi cappotto, infissi, isolamento pavimento verso cantine e isolamento soffitto 1o piano verso sottotetto (o isolamento tetto se a vista o se il sottotetto è riscaldato, dipende dalla situazione)
    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
    https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

    Commenta


    • #3
      io personalmente sono fuggito dagli appartamenti perché troppo calustrofobici per correre verso le case in pietra con volte altre 350 cm... LA vivibilità prima di tutto. Io non preferirei vivere in un ambiente stretto stretto... Detto ciò che è strettamente personale e soggettivo concordo pienamente sul discorso di riccardo urcioli sulla coibentazione e sullo stare molto attenti ai ponti termici. Inoltre per riscaldare le pdc che sono in commercio, create anche per gestire il riscaldamento a pannelli radianti, lavorano anche sino a - 15°. Inoltre con la pdc potresti anche raffrescare tranquillamente. Altri sistemi di raffrescamento e riscaldamento integrato sono le pdc geotermiche che vanno bene sia di inverno che di estate. Il sistema classico della caldaia a condensazione o a pellet per riscaldare deve essere integrato con uno per raffrescare... e cioè nuovamente le pdc. Quindi se ritieni necessario in assoluto raffrescare ti consiglierei di considerare seriamente le pdc, se invece non lo ritieni necessario ti consiglierei semplice caldaia a condensazione in quanto il pellet è molto fastidioso come manutenzione ordinaria.
      Saluti

      Commenta


      • #4
        Le PDC a gas esistono, non credo per raffrescamento. La storia del soffitto radiante che funziona meno bene in riscaldamento perché il calore sale secondo me non è corretta: il soffitto radiante, così come il pavimento radiante, scalda l'ambiente praticamente solo per irraggiamento, quindi che la sorgente che irraggia sia sopra o sotto cambia poco. Certo che sul pavimento freddo non ci cammini scalzo (ma neanche coi termosifoni). Però non ho esperienza diretta a riguardo.
        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

        Commenta


        • #5
          Certo che le PDC a gas esistono, anche per il raffrescamento, le produce la Robur e sono eccezionali, efficienza del 170% o giù di li in riscaldamento ma un miserrimo 70% in raffrescamento... sono ideali dove si richiede molto caldo e poco fresco... altrimenti meglio quelle elettriche dove il freddo è l'applicazione prevalente.

          Quanto al gradino o all'abbassare il soffitto concordo con Riccardo che siano delle assurdità!
          Anche solo ribassare il soffitto di 10-12 cm per mettere uno strato di isolante in polistirene o ciò che preferisci ed una copertura in cartongesso fa miracoli rispetto a controsoffittare e basta, inoltre la casa diventa appunto claustrofobica!
          Il gradino per il riscaldamento a pavimento lo eviterei perché eviterei il riscaldamento a pavimento in generale, visti i suoi innumerevoli svantaggi... ma provvederei ad isolare tra il piano rialzato e la cantina dalla parte inferiore (abbassando il soffitto della cantina allo stesso modo che avrei fatto per l'ultimo piano).
          Ottima la soluzione del cappotto esterno.
          Io ho un impianto ibrido soffitto/pavimento radiante ed il comfort (se si è a regime e fuori la temperatura è costante) è ottimo ma se poco poco cambia il tempo repentinamente si suda/si congela per una giornata fino a che non si assesta di nuovo la temperatura in casa... inoltre la manutenzione é folle se si rompe qualcosa e la temperatura è impossibile da regolare su base giornaliera, figuriamoci oraria, quindi ahimè è acceso sempre anche quando non si è in casa (tra le altre vergogne del condominiale!).

          Nel caso scegliessi la soluzione con caldaia a combustibile fossile (poco importa se gas, pellet o bambini cinesi) queste possono produrre contemporaneamente sia il riscaldamento sia l'acqua calda, sarà poi tua cura decidere se in modo istantaneo (solo a gas) o con accumulo (tutte quante) e in quest'ultimo caso decidere se inserire anche dei collettori solari per il riscaldamento dell'acqua sanitaria.
          Per il raffrescamento invece dovrai affidarti ai classici condizionatori split per una soluzione semplice oppure uno sciccoso (ma non per questo con prezzi pazzi!) impianto canalizzato che in molti casi rende inutile la caldaia anche in climi rigidi se la PDC è di buona qualità mantenendosi efficiente anche a basse temperature.
          In ogni caso PDC e caldaia a gas sono milioni di volte più comode del pellet che richiede una manutenzione assurda e l'accumulo del combustibile.

          Vista la situazione di partenza (classe G) io aspetterei di vedere come si comporta la casa con le migliorie che verranno apportate in fase di ristrutturazione e scegliere solo in seguito il sistema migliore di riscaldamento.

          A proposito, immagino che le case siano abitate al momento, come vi riscaldate adesso?
          Perché potresti semplicemente usare il sistema attuale (termosifoni immagino) che risulterà sovradimensionato, quindi col solo passaggio ad una caldaia a condensazione molto efficiente (potresti usarne una sola per entrambi gli appartamenti) e bassa temperatura di mandata avresti già un ottimo miglioramento, senza svenarti!

          Commenta


          • #6
            Alfagamma, ma non hai sonda esterna e regolazione climatica? Io (pav radiante al piano terra + termosifoni al primo piano) con quella problemi di assestamento non ne ho mai ...
            PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

            Commenta


            • #7
              Certo che ci sono ma l'inerzia del sistema è tale che in caso di forti sbalzi di temperatura non esiste che dia vero comfort.
              Quando ristrutturerò farò un sistema tutto ad aria forzata che considero il migliore in assoluto su tutta la linea! (Regolazione pressoché istantanea, possibilità di usare terminali ad espansione diretta in caso di PDC, integrazione con la VMC, invisibile e di facile manutenzione).

              Commenta


              • #8
                Riscaldare ad aria non mi è mai passato per la testa, mi vien male a pensare a filtri e quant'altro, già faccio fatica ad accettare il raffrescamento ad aria (che infatti non ho ancora messo). E poi per tutte le volte che ci sono "forti sbalzi di temperatura"... (non so cosa intendi ma ne hai così tanti? Non insisto... ma sicuro di aver regolato bene quello che hai?)
                PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

                Commenta


                • #9
                  Forti sbalzi di temperatura si hanno in questo periodo, di giorno si arriva ad oltre 20°C e la notte scende a 6-7°C. Non esiste riscaldamento a pavimento (o soffitto o a parete) che funzioni bene con questo genere di variazioni.

                  Quanto all'aria forzata, ahimè è vista male da molti per ignoranza o per aver provato solo vecchie soluzioni con aerotermi che sparavano raffiche di vento bollente o ghiacciato! E che funzionavano in modo acceso/spento, senza alcuna regolazione in mezzo e con ampie fluttuazioni di temperatura.
                  Quanto ai filtri e manutenzione, ti assicuro che è molto meno peggio di quel che si crede e la qualità dell'aria è infinitamente migliore per via del rinnovo continuo e controllato rispetto a quanto si possa avere con altri sistemi "classici".

                  Commenta


                  • #10
                    Di dove sei (se posso chiedere)? Qua 20° di giorno e minimo 13° di notte per ora... non ho quel problema (pur vivendo appena sotto le Prealpi) e non mi sembra un problema così diffuso. Peraltro se è di notte che hai lo sbalzo maggiore basta far andare il riscaldamento su due temperature, una diurna e una notturna: quella diurna in pratica spegnerà la caldaia se si va oltre 20°... quella notturna tiene la casa appena in temperatura senza il bisogno di farti sudare sotto le coperte. Ad esempio potresti programmare la climatica per una curva che ti tiene 20° di giorno e 18° di notte.

                    Non ti voglio convincere naturalmente... confermo l'ignoranza (anche voluta, ripeto, non ci voglio proprio pensare) sui sistemi ad aria.
                    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

                    Commenta


                    • #11
                      Come puoi leggere è condominiale, non posso regolare le temperature personalmente, in ogni caso sono a Bologna.
                      E comunque qui sono sempre 23-24°C per tutti i giorni tutto il giorno... salvo picchi o abbassamenti.

                      Commenta


                      • #12
                        Bologna? Non mi pare ci sia tutta quell'escursione termica....
                        Stazione Meteo di Bolgona in Real Time | Meteo Bologna
                        http://bdmnet2.dyndns.org/B/NOAAMO.txt
                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

                        Commenta


                        • #13
                          Che culo... non so proprio dove sia quella stazione meteorologica... detto questo non posso fare altro che non raccomandare il riscaldamento a pavimento in tutte le incarnazioni che ho provato finora, sarò felice quando mi si farà provare il contrario. Fino a quel momento continuerò di gran lunga a preferire i sistemi ad aria forzata.

                          Commenta


                          • #14
                            Alfa una considerazione prettamente fisica. Riscaldare lo stesso ambiente con l'acqua (e il suo calore specifico) o con l'aria (e il suo calore specifico) e quindi spostare questi fluidi vettori dal generatore al luogo preposto per quell'equivalente carico termico porta a spostare una gran mole di aria riscaldata se la paragoni alla quantità di acqua spostata... Cioè: cosa costa di più spostare l'aria o l'acqua?? ti dico che io NON LO SO dovrei fare un pò di conti. Certo è che riscaldando direttamente l'aria non hai la necessità di riscaldare l'involucro per avere la stessa temperatura finale... ma non so ... una volta all'università ho fatto questo tipo di progetto con ventilazione meccanica controllata presentando anche un progetto al SAIE per dirti che ero fortemente convinto sulla VMC.. Ripensandoci oggi con un pò più di esperienza... non sono più così convinto come all'epoca :P
                            Quando ero giovane

                            Commenta


                            • #15
                              Semplicemente bisogna darsi il tempo di regolarlo un pavimento radiante. Basta leggere molte esperienze in questo forum per rendersi conto che spesso ci sono impianti con flussi per nulla regolati, punti fissi, termostati... Io ho usato i termosifoni e il radiante a casa e non ho dubbi si cosa sia meglio. Ho risc ad aria forzata in ufficio e lo odio. Ma il mondo è bello perché è vario e ha un sacco di escursioni termiche...
                              PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

                              Commenta


                              • #16
                                Non saprei... io sarò anche giovane e queste cose ho scelto di non trattarle "professionalmente" ma quando vedo gente con 5-6 circolatori per l'impianto di riscaldamento a pavimento, rispetto ad un singolo ventilatore che provvede a tutte le necessità della casa e un recuperatore di calore per la VMC (con motori dell'ordine dei 30W), facendo 2+2 a occhio vedo cosa conviene di più. Idem per il comfort. E comunque essendo l'aria 1000 volte meno densa dell'acqua l'energia spesa è proporzionatamente minore.
                                Col pavimento io che uso casa solo pochi giorni a settimana (mai più di 5) spenderei millemila euri di più per tenere calda una struttura che non uso quando invece con l'aria forzata in mezz'ora sono già a temperatura!
                                In ogni caso quando eri al SAIE? Io ci sono andato tutti gli anni negli ultimi tempi e ogni volta lo considero più triste... quest'anno l'unica cosa interessante dal mio punto di vista era il sistema Elfopack di Clivet ma anche li poca roba!

                                Commenta


                                • #17
                                  la fisica non c'entra, o meglio è vero che l'acqua ha un'inerzia termica maggiore ma questo dà solo una differente velocità del sistema.
                                  L'energia spesa in più per scaldare l'acqua viene restituita a bruciatore spento quando l'acqua continua a cedere lentamente il calore.

                                  Nei sistemi a aria invece appena spegni ...
                                  Detto questo concordo, il mondo è bello perchè vario; in generale però il tipo di utilizzo della casa, come appunto star fuori spesso per ore consecutive, può far preferire sistemi tendenzialmente un po' meno efficienti, come il riscaldamento a aria o i caloriferi normali o i pannelli radianti a parete/soffito che hanno meno inerzia di quelli a pavimento
                                  I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                  https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Originariamente inviato da alfagammatronico Visualizza il messaggio
                                    ma quando vedo gente con 5-6 circolatori per l'impianto di riscaldamento a pavimento....
                                    Esatto....! 5-6 circolatori, termostati, testine a chiudere i flussi, separatore idraulico, miscelatore, punto fisso.... E' proprio di quegli impianti che parlo quando dico che son fatti male e fanno solo spendere molto.

                                    Io uso SOLO il circolatore della caldaia per tutto l'impianto (135 mq, ma basterebbe anche per 200 mq, ne sono più che sicuro), niente miscelatori, impianto in diretta sul riscaldamento, nessun termostato. Ho solo regolato i flussi del radiante e scelto opportunamente la curva climatica seguita dalla caldaia (con regolazione su T diurna di 20° e T notturna di 16° che alzo a 18° nei mesi più freddi).


                                    Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                                    in generale però il tipo di utilizzo della casa, come appunto star fuori spesso per ore consecutive, può far preferire sistemi tendenzialmente un po' meno efficienti, come il riscaldamento a aria o i caloriferi normali o i pannelli radianti a parete/soffito che hanno meno inerzia di quelli a pavimento
                                    Anche qui c'è da pensare in lungo però.... Qual'è il progetto di vita in relazione alla casa che si sta usando? E' quella definitiva? Oggi magari sei in due, lavori sempre, sei sempre fuori e la casa la usi poco. Domani nasce un figlio, poi magari un altro, e non mettiamo limiti né alla provvidenza né alla prolificità. La casa la userai di più... Ma poi i figli vanno a scuola mi si dirà, e di nuovo sono fuori tutto il giorno. Si, ok... fino alle medie però....

                                    Insomma...: un conto è usare la caldaia in un modo o in un altro, quello lo si può fare e cambiare come si vuole. Ma quando si pensa al tipo di impianto (aria, acqua, BT, AT...) bisogna pensare un po' più a lungo termine.
                                    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Certo che le PDC a gas esistono, anche per il raffrescamento, le produce la Robur e sono eccezionali, efficienza del 170% o giù di li in riscaldamento ma un miserrimo 70% in raffrescamento... sono ideali dove si richiede molto caldo e poco fresco... altrimenti meglio quelle elettriche dove il freddo è l'applicazione prevalente.
                                      Ciao, avevo chiesto informazioni a Robur ma le PDC a gas le fanno solo di grossa taglia e sono sovradimensionate per
                                      una casa come la nostra.

                                      Quanto al gradino o all'abbassare il soffitto concordo con Riccardo che siano delle assurdità!
                                      Anche solo ribassare il soffitto di 10-12 cm per mettere uno strato di isolante in polistirene o ciò che preferisci ed una copertura in cartongesso fa miracoli rispetto a controsoffittare e basta, inoltre la casa diventa appunto claustrofobica!
                                      Il gradino per il riscaldamento a pavimento lo eviterei perché eviterei il riscaldamento a pavimento in generale, visti i suoi innumerevoli svantaggi... ma provvederei ad isolare tra il piano rialzato e la cantina dalla parte inferiore (abbassando il soffitto della cantina allo stesso modo che avrei fatto per l'ultimo piano).
                                      L'isolamento del soffitto della cantina è previsto. I locali sono alti per l'esattezza 312 cm e il progettista mi ha inserito
                                      appunto il cartongesso per abbassare almeno a 290.

                                      Nel caso scegliessi la soluzione con caldaia a combustibile fossile (poco importa se gas, pellet o bambini cinesi) queste possono produrre contemporaneamente sia il riscaldamento sia l'acqua calda, sarà poi tua cura decidere se in modo istantaneo (solo a gas) o con accumulo (tutte quante) e in quest'ultimo caso decidere se inserire anche dei collettori solari per il riscaldamento dell'acqua sanitaria.
                                      Per il raffrescamento invece dovrai affidarti ai classici condizionatori split per una soluzione semplice oppure uno sciccoso (ma non per questo con prezzi pazzi!) impianto canalizzato che in molti casi rende inutile la caldaia anche in climi rigidi se la PDC è di buona qualità mantenendosi efficiente anche a basse temperature.
                                      In ogni caso PDC e caldaia a gas sono milioni di volte più comode del pellet che richiede una manutenzione assurda e l'accumulo del combustibile.
                                      Sarei orientato verso il riscaldamento a soffitto quindi mi servirebbe caldaia a condensazione + accumulo (per ACS) + sistema per raffreddare l'acqua per l'estate (cosa c'è?); oppure caldaia PDC (riscaldamento/raffrescamento) + sistema per produrre l'ACS (cosa si può mettere?).

                                      Vista la situazione di partenza (classe G) io aspetterei di vedere come si comporta la casa con le migliorie che verranno apportate in fase di ristrutturazione e scegliere solo in seguito il sistema migliore di riscaldamento.
                                      Come si può fare questa cosa? La ristrutturazione non dovrebbe comprendere anche il sistema di riscaldamento o mi sono perso qualche cosa nel frattempo?

                                      A proposito, immagino che le case siano abitate al momento, come vi riscaldate adesso?
                                      Perché potresti semplicemente usare il sistema attuale (termosifoni immagino) che risulterà sovradimensionato, quindi col solo passaggio ad una caldaia a condensazione molto efficiente (potresti usarne una sola per entrambi gli appartamenti) e bassa temperatura di mandata avresti già un ottimo miglioramento, senza svenarti!
                                      L'appartamento al primo piano è riscaldato da una caldaia tradizionale mentre quello in cui dobbiamo subentrare noi a piano terra è, al momento, disabitato (comunque anche qui c'è una caldaia tradizionale).

                                      grazie per le risposte,
                                      AntaresH.

                                      Commenta


                                      • #20
                                        sistema per raffreddare l'acqua per l'estate (cosa c'è?)
                                        Ti basta installare un banalissimo chiller, di fatto un condizionatore che raffredda l'acqua.

                                        Come si può fare questa cosa? La ristrutturazione non dovrebbe comprendere anche il sistema di riscaldamento o mi sono perso qualche cosa nel frattempo?
                                        Il generatore di calore, se non vetusto e malfunzionante solitamente incide in maniera poco più che marginale nell'utilizzo complessivo di energia della casa, il grosso della dispersione la fa l'involucro.
                                        Si fa una classificazione energetica seria e in base ai consigli del certificatore si valutano quali sono i sistemi che permettono di migliorare il consumo della casa (cambio infissi, cappotto esterno/interno, isolamento solaio, ecc...)
                                        Con la stima del nuovo consumo si può poi, successivamente valutare come sistemare l'impianto, ad esempio riducendo le dispersioni ti ritroverai con i termosifoni sovradimensionati, anche di molto in alcuni casi, cosa c'è di meglio se non farli funzionare a bassa temperatura? Spendi nulla perché hai tutto e dovrai solo aggiornare la vecchia caldaia a una a condensazione!

                                        oppure caldaia PDC (riscaldamento/raffrescamento) + sistema per produrre l'ACS (cosa si può mettere?)
                                        In questo caso ti suggerisco le soluzioni idroniche ArgoClima/Technibel: un'unica macchina raffredda e riscalda la casa e durante l'estate produce acqua calda sanitaria gratis con il calore sottratto all'ambiente da climatizzare, inoltre con l'apposito kit fa funzionare contemporaneamente apparati idronici (pavimento/soffitto) e terminali ad aria (ad esempio uno split canalizzato per deumidificare l'ambiente): un sistema unico nel suo genere e che nessun altro produttore può al momento vantare!

                                        I locali sono alti per l'esattezza 312 cm e il progettista mi ha inserito
                                        appunto il cartongesso per abbassare almeno a 290.
                                        Nello spazio sottratto spero che sia presente un cospicuo strato di isolante (almeno 8 cm di polistirene nel soffitto che da verso il tetto)
                                        Ultima modifica di alfagammatronico; 23-10-2013, 20:47.

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Ciao a tutti,
                                          nel frattempo mi hanno proposto una Pdc Airnet (qualcuno le conosce?).
                                          Mi hanno dato uno schema di massima indicativo di un possibile impianto, che qui allego.
                                          Chi mi sa spiegare meglio il suo funzionamento?

                                          A livello di consumi, si può, senza l'intervento di un termotecnico, a grandi linee, arrivare a stimare
                                          qualcosa partendo dal fatto che l'appartamento è di 90 mq e il lavoro da effettuare
                                          comporta cappotto, infissi nuovi e isolamento del sottotetto della cantina (siamo a piano rialzato)?

                                          La Pdc in zona E (2400 gradi giorno circa (Verona)) è sicuramente un suicidio in termini di bollette o può
                                          essere comunque vantaggiosa?

                                          Grazie anticipate,
                                          AntaresH
                                          File allegati

                                          Commenta


                                          • #22
                                            Aiutatemi con i calcoli

                                            Nel frattempo ho fatto un po' di calcoli aiutato dall'APE dell'appartamento al primo piano (stessa metratura) e dai suoi consumi.

                                            APE
                                            Prestazione energetica globale: 200,10 Khw/mq
                                            Prestazione riscladamento: 178,6 Khw/mq
                                            Prestazinoe acqua calda: 21,50 Khw/mq

                                            Volume lordo riscaldato: 344,33 mc
                                            Superficie disperdente: 234,16 mq
                                            Superficie utile: 82,13 mq

                                            Conumo gas annuale 1702 smc

                                            Mi sembra che l'APE ci ha abbastanza preso essendo:

                                            200,10*82,13 = 16435 Khw / 9,593 (potere calorifico del metano) = 1713

                                            Supponendo di avere un fabbisogno energetico di 50 dopo la ristrutturazione (cappotto, infissi, impianto radiante è realistico?) avrei questa situazione:
                                            30 * 82,13 = 4100 che portano ad un consumo di:

                                            - caldaia a condensazione => 4100 / 9.593 = 430 mc.
                                            - pdc => 4100 / 3,5 (COP medio) = 1172 Khw elettrici.

                                            Sto facendo giusto o sbaglio da qualche parte?

                                            Per quanto riguarda invece la potenza della caldaia (o della pdc) dovrebbero entrare in gioco i GG (2366) cioè avrei la formula
                                            4100*1000 / 2366*24 = 73 che moltiplicati per il deltaT tra T esterna e interna (supponiamo 30 da -10 a 20) dà un valore di 2167.

                                            Mi sembra un po' bassino.... dove sbaglio?

                                            ciao ciao,
                                            AntaresH

                                            Commenta

                                            Attendi un attimo...
                                            X