Salve a tutti,
ho letto con interesse molte discussioni su questo forum ma questo ha contribuito ad aumentare le mie domande.
Vi propongo la mia situazione:
l'appartamento è di circa 105 mq, è in una bifamilare in classe climatica E (Verona), ed attualmente si trova in classe energetica G.
L'appartamento in ristrutturazione è al piano rialzato mentre quello al primo piano è occupato dai miei suoceri.
Post-ristrutturazione verrà realizzato anche il capotto su tutta la bifamiliare.
Saremmo orientati verso un riscaldamento radiante, ma per quello a pavimento vedo diverse controindicazioni: comparsa di un gradino in casa, elevato tempo di assestamento (casa vissuta dal pomeriggio in poi e possibile assenza in molti weekend), difficoltà di realizzazione di raffrescamento estivo.
Abbiamo chiesto quindi alcuni preventivi (Rossato, Messana, Kloben, Eurotherm) circa l'impianto a soffitto (che non ha le limitazioni dette in precedenza) poichè tutti i geometri a cui mi sono rivolto mi hanno segnalato che per aumentare la classe energetica della casa dobbiamo anche ridurre l'altezza dei locali (al momento 3 metri) e quindi dobbiamo comunque pensare a controsoffittare tutto l'appartamento.
Prima domanda: che ne pensate della nostra situazione?
Non mi è chiaro poi il sistema di alimentazione (caldaia+ACS) che dovrebbe avere tale sistema.
Dal forum ho visto che la scelta dovrebbe essere, correggetemi se sbaglio, tra PDC, caldaia a condensazione e caldaia a pellet. Ma qui mi sorgono un po' di dubbi dal momento che non sono per niente esperto. Vediamo se quello che ho capito è giusto:
- la PDC funziona a elettrico (a gas non ce ne sono), e fornirebbe riscldamento+raffrescamento ma non è consigliabile quando all'esterno si scende sotto lo zero (e in zona si scende spesso e volentieri). Per l'ACS cosa servirebbe?
- la caldaia a condensazione fornirebbe riscladamento+ACS(direttamente come le caldaie di vecchia generazione (quindi senza accumulo)?). Per il raffrescamento cosa servirebbe?
- la caldaia a pellet produce anche ACS? Presumo che per il raffrescamento serva la stessa soluzione del caso precedente.
La scelta della caldaia influisce sulla classe energetica che avrà la casa ala fine dei lavori?
Grazie fin d'ora a chi ci farà un po' di luce in questo che abbiamo scoperto essere un vero e proprio mondo.
Ciao ciao,
AntaresH
ho letto con interesse molte discussioni su questo forum ma questo ha contribuito ad aumentare le mie domande.
Vi propongo la mia situazione:
l'appartamento è di circa 105 mq, è in una bifamilare in classe climatica E (Verona), ed attualmente si trova in classe energetica G.
L'appartamento in ristrutturazione è al piano rialzato mentre quello al primo piano è occupato dai miei suoceri.
Post-ristrutturazione verrà realizzato anche il capotto su tutta la bifamiliare.
Saremmo orientati verso un riscaldamento radiante, ma per quello a pavimento vedo diverse controindicazioni: comparsa di un gradino in casa, elevato tempo di assestamento (casa vissuta dal pomeriggio in poi e possibile assenza in molti weekend), difficoltà di realizzazione di raffrescamento estivo.
Abbiamo chiesto quindi alcuni preventivi (Rossato, Messana, Kloben, Eurotherm) circa l'impianto a soffitto (che non ha le limitazioni dette in precedenza) poichè tutti i geometri a cui mi sono rivolto mi hanno segnalato che per aumentare la classe energetica della casa dobbiamo anche ridurre l'altezza dei locali (al momento 3 metri) e quindi dobbiamo comunque pensare a controsoffittare tutto l'appartamento.
Prima domanda: che ne pensate della nostra situazione?
Non mi è chiaro poi il sistema di alimentazione (caldaia+ACS) che dovrebbe avere tale sistema.
Dal forum ho visto che la scelta dovrebbe essere, correggetemi se sbaglio, tra PDC, caldaia a condensazione e caldaia a pellet. Ma qui mi sorgono un po' di dubbi dal momento che non sono per niente esperto. Vediamo se quello che ho capito è giusto:
- la PDC funziona a elettrico (a gas non ce ne sono), e fornirebbe riscldamento+raffrescamento ma non è consigliabile quando all'esterno si scende sotto lo zero (e in zona si scende spesso e volentieri). Per l'ACS cosa servirebbe?
- la caldaia a condensazione fornirebbe riscladamento+ACS(direttamente come le caldaie di vecchia generazione (quindi senza accumulo)?). Per il raffrescamento cosa servirebbe?
- la caldaia a pellet produce anche ACS? Presumo che per il raffrescamento serva la stessa soluzione del caso precedente.
La scelta della caldaia influisce sulla classe energetica che avrà la casa ala fine dei lavori?
Grazie fin d'ora a chi ci farà un po' di luce in questo che abbiamo scoperto essere un vero e proprio mondo.
Ciao ciao,
AntaresH
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