Orligno 200 40KW impianto a circolazione naturale, ACS 300 lt presentazione... - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Orligno 200 40KW impianto a circolazione naturale, ACS 300 lt presentazione...

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Orligno 200 40KW impianto a circolazione naturale, ACS 300 lt presentazione...

    salve, sono nuovo del forum, mi presento, mi chiamo Matteo e mi occupo principalmente di elettronica e video, mi sono trasferito qualche mese fa dalla città (Genova) alla campagna, quasi montagna 1000 mteri sl., nell'entroterra. Detto questo arrivo al dunque, ho installato qualche giorno fa una caldaia a gassificazione Orlansky orligno 200 da 40kw, e le prime impressioni sono molto buone, riesco a portare la casa (circa 270 mq su 2 piani costruita negli anni '60 con belle e disperdenti vetrate) tra i 19 e i 22 gradi (a seconda degli ambienti) con una temperatura esterna intorno allo 0. L'impianto a cui mi sono connesso era stato progettato da una ditta di Milano nel '63 e prevedeva un generatore di calore a
    gasolio da circa 40 KW, l'impianto era progettato a circolazione naturale vaso aperto. I precedenti proprietari avevano sostituito nel 2003 il generatore a gasolio con una caldaia a GPL da 65kw, inserendo una coppia di circolatori DAB spostando il generatore dalla cantina a una centrale termica esterna e trasformando l'impianto in vaso chiuso.
    Il mio intervento è stato quello di recuperare il più possibile il materiale esistente (vaso di espansione termometri, termostati valvole ecc) e collegare la caldaia a legna, per ora senza accumulo, al circuito mantenendo i circolatori. In previsione di un futuro eventuale accumulo e per evitare di immettere in caldaia l'acqua di ritono troppo fredda ho inserito un
    gruppo di riempimento Laddomat. Per acs ho messo un bollitore Cordivari da 300 lt. con doppio scambiatore per poter aggiungere in primavera qualche pannello solare. I risultati, considerando che non avevo mai fatto impianti termici è incoraggiante e parzialmente bizzarro. L'impianto infatti funziona benissimo a circolazione naturale (beh non del tutto naturale in quanto il piccolo circolatore del Laddomat, a regime succhia dal ritorno verso la caldaia) e mi consente di portare la caldaia a 77...79 gradi, con una gassificazione appena decente (Orlansky dice di lavorare >=75.. gassificazione ottimale.85) Temperatura che raggiungo quando attivo la circolazione nello scambiatore dell'accumulo ACS che non riuscendo a
    smaltire tutta la potenza immessa rimiscela acqua calda verso il Laddomat. Tutta questa storia per chiedervi dove posso acquistare una valvola miscelatrice a 4 vie, possibilmente con relativo servomotore, per portare la caldaia a lavorare a temperatura più alta. La seconda cosa è come realizzare una trappola termica per impedire che con la caldaia in raffreddamento lo scambiatore del bollitore non ceda calore per effetto sifone termico all' impianto, ho pensato che potrei mettere una valvola direzionale ma non vorrei frenasse troppo la circolazione naturale del fluido che preferisco mantenere come eventuale sfogo. Grazie per gli eventuali consigli.

  • #2
    Non sono ben sicuro di come sia fatto l'impianto, ma se tra il Laddomat e l'impianto non c'è un qualche disgiuntore idraulico vuol dire che il tuo impianto non funziona affatto a circolazione naturale, ma semplicemente la pompa del laddomat fa tutto il lavoro (che comunque va benone). Non ho poi capito assolutamente come devi/distribuisci la circolazione dell'impianto sul bollitore. Negli impianti semplici c'è una tre vie motorizzata che devia alternativamente o tutto il flusso sull'impianto, o tutto sul bollitore. Oppure è in parallelo ai termosifoni?

    Per evitare le circolazioni parassite (circolazione convettiva non voluta) puoi usare delle semplici valvole antiriflusso (ci sono le Europa o le Clapet), o se vuoi fare il "filologico" anche su quello devi creare dei sifoni ad ingresso ed uscita del boiler (consulta qualche manuale per i dettagli dimensionali).

    Non so come possa essere la gestione su un impianto del genere e senza accumulo, ma se sei contento potresti anche tenere così per il momento... informati comunque sul tanto chiaccherato "puffer", vistoche sei in grado di "smanettare" per conto tuo la prossima stagione potresti aggiungere quello.

    Per alzare la temperatura di ritorno devi cambiare la cartuccia termostatica dentro il Laddomat (è proprio il suo lavoro), le trovi qui ad esempio: www.pumpendiscounter.de: Laddomat > Ersatzteile
    O qui meglio: http://www.ebay.de/itm/LADDOMAT-Thermoelement-83-C-Offnungstemperatur-Ersatzpatrone-/161155389827?pt=Systemkomponenten_Heizung&hash=ite m25859c1983#shpCntId

    Complimenti per l'intraprendenza comunque....
    Ultima modifica di Yapok; 26-11-2013, 18:56.

    Commenta


    • #3
      Ciao Yapok, sì come avevo scritto c'è il piccolo circolatore del Laddomat, proverò a spegnerlo per vedere quanto sia lui a spingere quando è in modalità operativa, la mia deduzione era dovuta al fatto che appena accendo una delle pompe gemelle, la temperatura crolla per via del flusso molto più intenso. Non mi interessa alcun rispetto filologico, salvo in fatto che una circolazione naturale mi tranquillizza in caso di mancanza corrente di rete (ho un gruppo elettrogeno ma ad avvio manuale). Avevo pensato alla sostituzione della cartuccia termostatica ma questo mi vincolerebbe alla scelta di un unica temperatura, la miscelatrice a 4 vie mi sembra invece che mi consentirebbe di far lavorare la caldaia alla temperatura voluta (e quindi considerando la correlazione temperatura --potenza) riversando nell'impianto ad una temperatura più bassa. I sifoni li evito volentieri e installerò le valvole antiriflusso che mi consigli. Sul puffer leggo da mesi, e a prescindere che dal fatto che avrei dei problemi di collocazione dove ho messo la caldaia, non escludo di sperimentarlo in futuro, soprattutto perché mi piacerebbe avere al mattino un po' di riscaldamento senza dover tenere accesa la caldaia di notte. In questi mesi potrò comunque valutare con precisione quante Kcal accumulare in modo empirico, considerando le dispersioni e l'impianto in modalità reale.
      Grazie, sì, mi piace sperimentare e imparare le cose che non conosco.

      Commenta


      • #4
        Dimenticavo.. per quanto riguarda lo scambiatore ACS, lo ho messo banalmente in parallelo al prelievo impianto con un suo circolatore e 2 valvole a sfera per "tarare" il flusso sperimentalmente.

        Commenta


        • #5
          avevo pensato di motorizzare una delle valvole a sfera verso lo scambiatore per evitare il pendolamento termico.. ma l'antiriflusso sarebbe direi sufficiente

          Commenta


          • #6
            Per il bollitore secondo me la cosa più semplice e funzionale è mettere una valvola a 3 vie motorizzata: carichi il bollitore quanto vuoi e puoi dargli precedenza rispetto al riscaldamento (e così te lo gestisci come vuoi), ed al contempo eviti le circolazioni parassite in maniera definitiva.

            Per il termovar: non vedo il motivo di voler variare la temperatura della caldaia... una volta che ne hai una sufficientemente alta per gassificazione (non so poi quanto conti la T dell'acqua, le supercaldaie auustriache si accontentano di 73°) ed evitare la condensa è inutile variarla. La caldaia comunque produce una quantità "determinata" di potenza termica (variare la temperatura all'interno della caldaia cambia poco), e se non hai accumulo quella è la potenza che devi smaltire... sul lato impianto puoi abbassare un po' la temperature della mandata (introducendo complicazioni idrauliche non banalissime, di fatto "disgiungendolo" idraulicamente dalla caldaia), ma devi aumentare il delta T tra mandata e ritorno (se la mandata è più bassa i termosifoni disperdono meno calore a parità di delta T).

            Sinceramente se credi che le temperature in caldaia non siano bastevoli ti conviene cambiare la cartuccia: spendi una miseria ed a cambiarla non ci metti niente... consiglio vivamente di fare così visto che al momento funziona (oppure lasciare tutto così com'è per quel che riguarda la caldaia).

            Separando caldaia e impianto (come avverrebbe con un puffer o comunque un disgiuntore) faresti effettivamente lavorare l'impianto a circolazione naturale, che di fatto ti costringerebbe a tenere temperature ancora più alte (oppure dovresti mettere qualcosa sul lato impianto per farlo andare a forzata). Non so bene come funzionerebbe il tutto con una 4 vie (ormai non le usa quasi più nessuno, almeno su impianti piccoli); forse potrebbe bastarebbe comunque una pompa sola, però avresti buttato via i soldi del termovar.

            Prima di essere sicuri del perché attivare la seconda pompa ti abbassi le temperature dovresti postare uno schemino dell'impianto, così si può essere un po' più sicuri.

            Altra domanda: con 40kw sei sopra i limiti per la centrale termica... hai fatto aumma aumma immagino?

            Commenta


            • #7
              lo schema attuale è molto semplice caldaia connessa al Laddomat, prelievo in alto verso bollitore con valvola sfera ..scambiatore del bollitore sul ritorno pompa di circolazione per bollitore valvola a sfera T da 2" dove confluiscono ritorno del bollitore e ritorno dell' impianto (anche qui valvola di sezionamento) entrata Laddomat.
              A metà circa del tubo di ricircolo del Laddomat prelievo impianto caloriferi (cioè poco più basso del prelievo bollitore) seguono coppia gemelle di pompe DAB (che attualmente tengo spente). in pratica bollitore e impianto sono in parallelo ognuno con propria pompa di circolazione, mettendo una 3 vie potrei effettivamente modulare le priorità, cosa che non mi interessa particolarmente, tutto sommato potrei motorizzare solo la valvola che va al bollitore, che ha già una priorità prelevando dal punto più alto, e modulare eventualmente con quella.
              Rispetto alla temperatura caldaia c'è qualcosa che non è chiarissimo dal manuale, la modulazione delle potenza della caldaia (16..40 kw) sembra possibile esclusivamente variandola temperatura della stessa e quindi indirettamente quella della camera di gassificazione, cronometro alla mano in effetti mi pare che la derivata della temperatura cresca con l'elevazione della temperatura stessa... comunque se hai voglia questo è il manuale della caldaia http://www.ecoangus.ie/ecoangus_images/Test_Reports_and_Instruction%20Manuals/IO_ORLIGNO_200_30052011_en.pdf.

              Rispetto ai 40kw sì. Ho sorvolato sul problema.



              Commenta


              • #8
                Fai un disegnino... altrimenti non ci capiamo (paint va benissimo).

                Commenta


                • #9
                  ecco lo schemetto
                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   termo.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 70.1 KB 
ID: 1940570

                  Commenta


                  • #10
                    Ciao Matteo, benvenuto sul forum, e soprattutto benvenuto fra gli appassionati del faidate.... scoprirai che siamo in molti!

                    1- lo schema dell' impianto, con quei circolatori (impianto e accumulo acs) non va bene. Manca un sistema di compensazione (che potrebbe essere anche il puffer, o un modulo apposito, o un semplice collettore) fra il laddomat e i due circuiti (cioè i circolatori dell' impianto e del accumulo, quando attivi forzano l' entrata dell' acqua verso il laddomat, annullandone l' effetto anticondensa)

                    2- per il discorso, invece, della ridotta potenza dissipabile sul boiler acs, esistono delle soluzioni anche semplici, ma dipende da come sistemi il punto 1.

                    Commenta


                    • #11
                      Ciao scresan, come avevo scritto nel mio prolisso messaggio iniziale non uso attualmente la circolazione con le due pompe, lascio che sia il Laddomat in fase operativa a far circolare. Attualmente non voglio installare un puffer per vari motivi logistici e di dimensionamento accurato che potrò stabilire solo capendo il comportamento termico della casa. Proprio per evitare il ritorno freddo volevo mettere una valvola a 4 vie che Yapok mi ha bocciato ma che continuo a ritenere la soluzione più ovvia, volendo accelerare la circolazione con le pompe. Che poi l'energia disponibile sia quella che è e quindi il bilancio finale sia simile è probabile, ma aggiungendo qualche valvola termostatica sui termosifoni vicini riuscirei a deviare di più verso i lontani. Grazie dei consigli

                      Commenta


                      • #12
                        Ciao Matteo e scresan,
                        sinceramente non avevo capito che il bollitore avesse la sua pompa... io comunque continuo a non credere che la circolazione nei termosifoni sia tutta naturale... prova poi a vedere cosa succede accendendo la pompa gemellare con le valvole del bollitore completamente chiuse, secondo me quando la accendevi l'acqua circolava in senso inverso attraverso la serpentina del bollitore. Se vuoi mantenere pompe separate per impianto, bollitore e caldaia devi fare come diceva scresan, ovvero aggiungere un compensatore/disgiuntore idraulico; così ti gestisci gli impianti miscelandoli come vuoi (con valvole a 4 vie o 3 vie). A quel punto però hai tre pompe invece che una... secondo me la soluzione più semplice ed economica (almeno finchè non metti il puffer) è quella di lasciare solo il circolatore del laddomat (rimuovendo pompa bollitore e gemellare) e dividere la mandata tra bollitore e impianto con una semplice valvola a 3 vie (o una miscelatrice motorizzata se vuoi dividere parzialmente il flusso).

                        L'opzione scresan ha il vantaggio di essere più pronta per il puffer (quando lo metterai dovrai avere per forza pompe separate per carico puffer dalla caldaia e per "scarico" puffer verso bollitore ed impianto), però devi metterti a fare lavori relativamente seri e trovare un disgiuntore che poi butteresti via (con altri lavori) quando metti il puffer... io mi limiterei alla soluzione più essenziale per il momento. Poi comunque ci tengo a chiarire che nemmeno io sono un guru della materia, ma bene o male l'impianto è semoplice e puoi metterci mano quando vuoi, quindi non mi preoccuperei troppo.

                        Commenta


                        • #13
                          Ciao Yapok, le prove le ho fatto più o meno tutte, e per ora l'equilibrio migliore è gemellari spente, bollitore aperto quando devo lo scaldare chiuso quando è in temperatura. (di fatto come se avessi una 2 vie motorizzata chiamata da un termostato sul bollitore che fa partire anche la circolazione sul bollitore stesso). Il compensatore disgiuntore non so cosa sia, ora mi documento, anche se non capisco perché inserirlo, di fatto il bollitore è come un termosifone con un richiamo forzato modulabile. La cosa interessante, per me, è che quando faccio andare il circolatore del bollitore e l'acqua è calda, la reimmissione in caldaia mi consente di far salire la temperatura delle stessa, cosa che auspico sia per diminuire i depositi che per migliorarne il rendimento, in pratica termometri alla mano riesco a lavorare con un delta T effettivo superiore.
                          Chiedo lumi invece per un altra cosa, il bollitore ovviamente stratifica e mi trovo solo la parte alta effettivamente calda, sto pensando di collegarmi allo scambiatore in basso del solare, considerando che per ora è inutilizzato, per caricare tutto il bollitore. Quindi con lo scambiatore alto non avrò mai il bollitore carico pienamente?

                          Commenta


                          • #14
                            In funzione di quello che mi avete fatto notare, procederei nel seguente modo, elimino i circolatori lasciando al Laddomat il ruolo... (riciclo quello che ho messo in serie allo scambiatore del bollitore per il ricircolo acs che non avevo ancora connesso con conseguente lentezza al prelievo in certe zone della casa) elimino anche le pompe gemelle DAB: serve toglierle?
                            ora il flusso le attraversa ma non so quanto frenino da spente. In questo modo risolvo il problema pompe in serie alla radice, mi chiedo se posso alzare la temperatura del ritorno in caldaia con una banale valvola a 2 vie tra mandata e ritorno del circuito caloriferi (che posso poi servoassistere) attendo lumi, grazie

                            Commenta


                            • #15
                              Quello che proponi di fare è più o meno quello che volevo dire.

                              La pompa che usi per il bollitore è in bronzo? In genere per il ricircolo si usano apposite pompe "sanitarie", dato che sono a contatto con l'acqua potabile.

                              Non capisco invece perché ti ostini a voler usare qualcosa di diverso per fare il lavoro del laddomat... il laddomat serve propio a bypassare un po' del flusso (o tanto, o niente a seconda del bisogno) per innalzare la temperatura di ritorno. Se non è alta abbastanza cambia cartuccia, come ti ho detto non ci metti niente. Se vuoi costruire un sistema di rialzo di temperatura del ritorno variabile nel tempo (non capisco il perché...) dovresti sostituire la parte termostatica del laddomat (ovvero buttare via l'intero laddomat e comprare altra pompa e T) con un miscelatore a tre vie motorizzato e comandato da qualche centralina... ma, ripeto, non ne vedo lo scopo. Se proprio vuoi motorizzare qualcosa io mi concentrerei sul bollitore, lasciarlo così in parallelo con le valvole strozzate come unica regolazione mi sembra un po' troppo rustico (ma se funziona si può benissimo lasciare). La pompa gemellare probabilmente non crea molta resistenza, ma se trovi il modo di sostituirla facilmente con un pezzo di tubo sarebbe sicuramente meglio.

                              Commenta


                              • #16
                                L'ostinazione è in funzione del fatto che voglio capire a che temperatura ho il rendimento ottimale di questa caldaia, che come ti dicevo deve essere intorno agli 85 .. 90 gradi.. per trovarla devo identificare la temperatura ottimale del ritorno, posso comprami tutte le cartucce e a passi discreti provare, oppure banalmente identificarla con una miscelazione manuale e poi automatizzarla col termostatico giusto del Laddomat, a quel punto però i 90 gradi sulla mandata mi sembrano un po' tanti per immetterli nel circuito dei caloriferi. Il circolatore che ho è un Grunfos identico, apparentemente, a quello del Laddomat, non avevo considerato la sua "biocompatibilità"... Sul bollitore poi mi divertirò con calma... adesso basta che funzioni. con un po' di sbattimento le pompe posso toglierle, mi sembra inutile tenerle come strozzatrici

                                Commenta


                                • #17
                                  Provo a darti dei suggerimenti, poi decidi come meglio fare:

                                  1- il laddomat ha il suo circolatore che "succhia" dal ramo miscelato della valvola termostatica. E' molto importante che l' acqua che arriva dai due rami (quello del ricircolo attraverso la T sulla mandata della caldaia e l' altro cheè il ritorno dal riscaldamento e-o dall' accumulo acs) abbia la stessa "resistenza" nello scorrere. Voglio dire che se in uno dei due rami l' acqua ha piu' difficoltà a circolare rispetto all' altro, la miscelazione delle due acque non avverrà precisamente o come dovrebbe, in quanto il bulbo termostatico non è un martinetto idraulico ..... ma un semplice e microscopico pistoncino spinto da una microbolla di gas che si forma all' interno del liquido ivi contenuto ........ spero di aver reso l' idea!

                                  2- la presenza di un puffer a metà dei due sistemi (caldaia - laddomat - puffer - riscaldamento e-o serpentino del bollitore) o di un compensatore ( è, piu' o meno!, un pufferino di 30-50 lt!) permette al laddomat di fare perfettamente da anticondensa, ed ai circolatori di spingere la giusta acqua verso gli impianti, senza interferenze gli uni con gli altri.

                                  3- soddisfatto quanto sopra, puoi procedere nel decidere le temperature di lavoro: con la scelta della pastiglia termica del laddomat ( 62-68-72 gradi, io uso quest' ultima!), e la temperatura di setpoint della caldaia (almeno 10 gradi piu' dell' anticondensa, di solito max impostabile nelle caldaie è 85 gradi!). Idem la velocità del circolatore del laddmat, in modo da far passare almeno 3500-4000 lt/ora per la caldaia per permettere alla tessa di andare alla massima potenza ( dT fra entrata ed uscita x lt/ora del circolatore = potenza massima ora)

                                  4- se vuoi lavorare a 85 gradi di caldaia .... non puoi andare ai termosifoni a questa temperatura!! E' ovvio che sarai costretto ad installare una valvola miscelatrice + circolatore, per abbassare a 60 (max 65 C) la temperatura di mandata agli impianti.

                                  Se vuoi la mia opinione, installata al piu' presto un puffer almeno di 2000 lt (anche di piu' se la tua caldaia ha un bel magazzino legna!) + una valvola miscelatrice termostatica per ridurre-regolare la temperatura verso i termosifoni e il boiler. Qualche valvola di non ritorno, un paio di termostati............

                                  e vedrai che il tuo impianto di riscaldamento si trasformerà come per magia e funzionerà alla grande, con un miglior resa della legna, un maggior confort in casa e tanta soddisfazione da parte tua nell' averlo costruito !!!!

                                  Parlo per esperienza!! abbiamo iniziato in molti allo steso modo, poi la fatina (questo forum) con la bacchetta magica (gli amici del forum) hanno trasformato le ns zucche (gli impianti ) in stupende carrozze (impianti performanti!)!!!!!!!!!!!!!

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Grazie dei suggerimenti Scresan, se avessi avuto il posto avrei già installato il puffer, ma in questo momento non ho lo spazio, ne avrei moltissimo se esistessero puffer smontabili (40 mq di cantina) ma non saprei come farlo passare da scala e porta, potrei metterne 3 in "parallelo" da 600 lt, ma non mi piace come soluzione o metterlo fuori dalla casa, ma tenere un accumulo termico a -5 gradi mi sembra una cosa idiota. Considerando che il funzionamento dell'impianto è già soddisfacente, nel senso che mi da il confort che speravo, vorrei solo ottimizzarlo, poi, appena tornerà il caldo, passerò dal tuning al parziale o totale rifacimento. Se il circolatore del Laddomat è sufficiente (dal pdv della prevalenza lo è deve superare non più di 4 mt) e riesco a deviare a sufficienza nello scambiatore del bolitore acs per ora mi basta alzare la temeperatura di lavoro della caldaia, cosa che farò come mi suggerite cambiando cartuccia termostatica. Sulla questione temperatura mandata sono d'accordo che sia da abbassare, ma tieni conto che qui le mandate e ritorno sono da 2" e le colonne da 3"e 1/2 morale circolano circa 400 lt, prova ne sia che il delta t mandando 77 è di 37 gradi quando la casa è in temperatura! Mi piacerebbe investigare la possibilità di usare la vecchia cisterna gasolio come puffer, ma non la ho ancora aperta, è seppellita nel terreno che potrebbe fare da forse isolante, magari aggiungendo un elettrodo di magnesio potrebbe essere sperimentabile, anche se essendo orizzontale non so come si comporterebbe dal pdv della stratificazione (i puffer li vedo sempre verticali)

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Scresan in effetti ha ragione riguardo le temperature, però rimane il fatto che comunque l'impianto è quello che è, e senza puffer non c'è modo di avere una soluzione "perfetta".

                                      Qual'è la dimensione che ti limita "l'ingresso" del puffer?

                                      Per la cisterna temo non ci sia nulla da fare, ci sono puffer interrabili, ma hanno tutti un abbondante strato di isolate (per le temperature di un pavimento radiante moderno si può anche sperare che il terreno non porti via troppo calore, ma con un puffer penso proprio di no).

                                      Commenta


                                      • #20
                                        la porta delle cantine è 67 di larghezza h disponibile 2mt, in più c'è iil problema che il battente sarebbe -2 rispetto alla caldaia cosa che potrebbe, forse complicare quantomeno una circolazione naturale. Ho altre alternative ma più lontane dalla caldaia e in locali meno protetti. Per altro ho dei ponti termici mostruosi col bollitore che si raffredda rapidissimamente anche in condizione di non uso, la miscelatrice che ho messo sulla cime mi sembra un perfetto dissipatore.. proverò a coibentare tutto. Peccato per la cisterna anche se a livello di superficie non è equiparabile a quella di un pavimento radiante. Mi tenta invece la autocostruzione del separatore, volevo giusto comprare un kit ossi-gas potrebbe essere l'occasione per farne uso, ho delle rimanenze di tubo da 2", potrebbe forse andare come camera di compensazione. Ho cercato in rete un po' di schemi, che non ho trovato, non ho capito se aldilà delle varie retine filtro di fatto non sia altro che un piffero con qualche raccordo

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Originariamente inviato da Matteo ge Visualizza il messaggio
                                          Ho cercato in rete un po' di schemi, che non ho trovato, non ho capito se aldilà delle varie retine filtro di fatto non sia altro che un piffero con qualche raccordo
                                          De facto si, ma se lasci solo il laddomat non ha senso metterlo; delle due l'una: o tutto un circuito servito dal laddomat, o separi idraulicamente (con il disgiuntore/separatore/puffer) e metti pompe di rilancio. Io sinceramente non mi azzarderei a fare lavori per rischiare di vedere che la circolazione naturale non funziona... certo che i vecchi inquilini erano piuttosto magri (67cm...). Se vuoi mettere il puffer devi fare allargare la porta, non c'è verso... altrimenti se vuoi rimanere sul fai da te puoi costruirtene uno a vaso aperto (ho visto qualcuno che in america aveva abbinato ad una Frohling fiammante un puffer in "legno", probabilmente causa situazione "terzomondiale" per quel che riguarda gli impianti idronici), ma non so se ne vale la pena.

                                          Commenta


                                          • #22
                                            Naturalmente il separatore è in funzione di usare le pompe gemelle per velocizzare un po' la circolazione, chiaramente non per ripristinare la circolazione naturale, cosa che posso testare per curiosità immediatamente semplicemente spegnendo il circolatore del Laddomat. Sì, la porta e scala verso le cantine è stretta, credo che la vecchia caldaia a gasolio che è tata rimossa nel 2003 la avessero posata in fase di costruzione prima di chiudere il solaio e poi smontata a pezzi. Il puffer a vaso aperto lo vedo difficile installato a battente -2, forse se fosse tutto alla stessa quota... ho visto dei contenitori in polietilene che sembrano funzionare fino a 80 gradi (pochi) sarebbe interessante trovare qualcosa un po' più termoresistente, a quel punto potrei fare una batteria di bidoni da 500 litri, spendendo relativamente poco. Rimango comunque perplesso sull'utilità in stagione fredda, attualmente faccio funzionare la caldaia per 18 ore, quindi non so quanto margine potrei avere, certo nelle "mezze stagioni", ammesso che esistano ancora potrebbe essere utilissimo. In ogni caso vorrei finire il tapullo e tornare a dedicarmi al perfezionamento della stampante 3d e alle mie "amate" FPGA... nel frattempo ho cominciato a realizzare un multitermometro, che faccia un po' di log, per vedere come si comporta il tutto, vorrei anche un flussimetro (una banale elichetta a cui collegare un encoder) per monitorare quanto calore sto producendo o meglio disperdendo. Il vantaggio dell'elettronica è che ci si sporca molto meno le mani...

                                            Commenta


                                            • #23
                                              Aggiornamento per i fedeli del thread, ho provato a togliere il circolatore del bollitore, mantenendo le cose come stanno, adesso il bollitore non spilla nulla se non chiudo la valvola verso l'impianto (nonostante il suo prelievo sia più alto di quello dell' impianto), ovviamente se chiudo la mandata all'impianto torna a scaldarsi: morale rimonterò il circolatore, preferisco che in caso di mancanza corrente il circolatore si fermi e l'acqua giri per l'impianto piuttosto che mettere una 2 vie motorizzata (per altro da 2") che potrebbe bloccarsi nel circuito scambiatore bollitore che non riuscirebbe a dissipare il calore caldaia da solo (soprattutto se già carico). aggiungerò invece la valvola direzionale Europa che ho preso per evitare il sifone inverso.

                                              Commenta


                                              • #24
                                                Fa piacere vedere che sei sopravvissuto... hai eliminato la pompa bollitore ma lasciato la gemellare?

                                                Commenta

                                                Attendi un attimo...
                                                X