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QEG lo schema elettrico e le formule di risonanza

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  • QEG lo schema elettrico e le formule di risonanza

    Ciao a tutti
    desidero postare un disegno tratto dal web dove ci sono le risonanze degli avvolgimenti, i valori di induttanza ed uno schema più chiaro di quanto già visto.
    Allo schema ho aggiunto il ponte di Graetz e corretto il simbolo del variac.

    Salutoni
    Furio57
    File allegati
    Ultima modifica di Furio57; 07-05-2014, 23:13.
    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

  • #2
    Ciao Furio, posso mettermi in contatto con te? Mi interesserebbe costruire un QEG in proprio e avere qualche delucidazione. Ho visto che hai modificato gli schemi rispetto a quelli pubblicati on-line sul manuale di costruzione. Potrei mettere anche qualche soldino per il progetto..

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    • #3
      Originariamente inviato da m.zanghelli Visualizza il messaggio
      Ciao Furio, posso mettermi in contatto con te?...
      Ciao m.zanghelli, bentrovato! Certo! Puoi contattarmi sempre tramite messaggio privato.

      Salutoni
      Furio57
      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
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      • #4
        Originariamente inviato da Furio57 Visualizza il messaggio
        *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
        la precisione matematica è enorme , ma è anche grande la serietà della schematura , infatti avevo intuito che le staffe non potevano essere di alluminio- allora il mio toroide non è adeguato allo scopo- ma ormai sono in pista e debbo proseguire così come intuito in origine- il motore volevo usare il mio trifase con inverter - GRAZIE DEGLI SCHEMI -

        L'AVVOLGIMENTO di alta sul mio toroide da 24 cm2 anche con le stesse spire va calcolato con lo strumento per la misura di impedenza industriale a 50 hz per una tensione di 121 volt ed è probabile che arrivi vicino alle 5 H ma non sono sicuro, allora cambia tutto anche come capacità-

        le staffe che ho peparato hanno il sistema di isolamento della spira altrimenti la risonanza non appare-
        il nucleo dello schema ha i lamierini disposti come sui pacchi lamiere dei motori asincroni.
        e per farseli costruire occorre sapere chi li può preparare . questi del mio toroide hanno il lamierino avvolto senza traferro e sono disposti all'opposto di quelli dei motori 3F.

        è importante la costanza della velocità di rotazione della barra di ferro dolce e per me va bene l'inverter che è legato alla frequenza impostata sul potenziometro.

        per fare entrare gli avvolgimenti ho dovuto personalizzare le staffe di alluminio fatte a cuneo ed ancora non le ho consegnate per fare gli avvolgimenti .

        ti risentirò man mano che procedo - grazie per la gentile collaborazione -

        una cosa bisogna che te la faccio osservare : il variac alimentato dalla rete va bene , ma se lo alimenti dallo stesso apparato deve avere la frequenza di lavoro a 400 hz cosa che sanno fare solo gli americani. a me conviene optare per l'inverter
        Ultima modifica di nll; 01-08-2014, 21:29. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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        • #5
          Originariamente inviato da francodesandrina
          ... il variac alimentato dalla rete va bene, ma se lo alimenti dallo stesso apparato deve avere la frequenza di lavoro a 400 hz cosa che sanno fare solo gli americani. a me conviene optare per l'inverter
          Ciao francodesandrina non sopravalutare gli americani, in fondo hanno sbagliato loro proponendo uno schema incompleto senza ponte raddrizzatore. Comunque è necessario verificare che il variac possa lavorare a 400Hz, poi come ho già scritto rettificare con un ponte di diodi l'altenata in modo da poter alimentare il motore in CC. In alternativa eliminare il variac, raddrizzare comunque la corrente ed alimentare il motore con un circuito in PWM. Non ho capito come useresti l'inverter e di che tipo. Forse un inverter per motori asincroni? In questo caso non ne ho mai visto uno con ingresso a 220 in CA però a 400 Hz, o in CC con la 220 raddrizzata! Magari qualsiasi inverter supporta ciò, ma va verificato.

          Salutoni
          Furio57
          Ultima modifica di Furio57; 25-07-2014, 21:13.
          L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
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          Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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          • #6
            furio 57 da francodesandrina su qeg

            non fa nulla serve per capire - mi viene il dubbio sulla qualità del lamierino , per me è molto adatto m5T30 della serie ad alta permeabilità per trasformatori molto reattivo e segue il senso di laminazione, l'ho usato per il meg all'italiana ed ora non lo posso buttare via--------mi sono adattato a fare dei settori di separazione-----------poi alla fine sarà quello che verra---

            per la risonanza vanno bene le formule citate nulla da eccepire , certamente l'innesco è facilitato dal passaggio del rotore sul frote dei lamierini , ma non disprezzerei nemmeno il passaggio difronte all'avvolgimento ---------comunque è la sperimentazione quella che la fa da principe-------noto che le misure che forniscono per il nucleo è grosso modo quasi le stesse misure e quindi l'induzione è di crca 700 gauss-----per l'inverter ho un 2 kw a 220 volt da rete 50 hz che può alimentare in trifase a 220 volt il mio motore da 1500 rpm 1,1 kw fino a 60 hz puleggia 110/75 --------rimane molto stabile una volta settato a 3000 giri con tachimetro ottico------- i tedeschi hanno replicato il qeg ed ho capito che hanno problemi di risonanza e di alta tenzione molto alta non ho capito se dipende dallo spinterometro sulla bobina da 110 sp in aria a 1,3 Mhz---------occorre essere più in contatto --------

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            • #7
              Ciao a tutti
              Originariamente inviato da francodesandrina Visualizza il messaggio
              ...mi viene il dubbio sulla qualità del lamierino , per me è molto adatto m5T30 della serie ad alta permeabilità per trasformatori molto reattivo e segue il senso di laminazione...
              Ciao francodesandrina per quanto riguarda la permeabilità del lamierino non mi scosterei dall'originale, ma non ho ancora verificato le caratteristiche. Piuttosto la forma del lamierino che in un toroide è formata da una "reggia" avvolta a spirale, mentre l'originale QEG è formato da lamierini stampati impilati con quattro "espansioni polari" di eccitazione, nuclei molto diversi. Per quanto riguarda il tuo inverter ho dei dubbi che funzioni a 400 Hz o la frequenza che potrebbe essere, mi sa che conviene partire da una corrente continua. L'idea di usare un nucleo toroidale mi è venuta pensando ad un QEG statico e generare gli impulsi di eccitazione con quattro bobinette al posto delle espansioni polari. L'elettronica ha il vantaggio in più di poter allargare gli impulsi perchè in pwm, come se si allargassero le espansioni polari. Teoricamente sembrerebbe il tutto semplice, ma mi è venuto il dubbio che il rotore inesistente nella versione elettronica, oltre che a generare gli impulsi durante la rotazione commuti anche meccanicamente chissà quale flusso magnetico, magari di ritorno in risposta alla risonanza, funzione quasi impossibile nella versione statica/elettronica.

              Salutoni
              Furio57
              Ultima modifica di Furio57; 27-07-2014, 13:32.
              L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
              LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
              Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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              • #8
                *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                sono costretto ad usare il toroide che per caso è servito per prove sul Meg - solo da poco ho capito che il lamierino usato è quello dei motori trifase e non ad alta permeabilità- allora la funzuone della barra di ferro dolce va a cambiare la riluttanza del circuito magnetico che comunque partecipa a far fluttuare le correnti in circolazione nelle 4 bobine- nel caso del toroide c'è il cambio delle induttanze- l'effetto è minore ma c'e pur sempre -

                per quanto riguarda il mio inverter è con ingresso a frequenza di rete 50 Hz ma l'uscita è a 220 volt trifase a frequenza variabile fino a 60 hz ( opportunamente programmato può arrivare a 100 Hz ) è adatto a comandare il motore 4 poli 1500 giri da 1,1 kw per far girare il rotore alla velocità costante di 3000 RPM.

                se il funzionamento in risonanza c'è allora non ho bisogno di commutare a 220 volt 400 hz anche perchè il funzionamento in risonanza è molto delicato e mi pare che a causa dell'intervento dello spinterometro c'è la possibilità di un funzionamento su 2 livelli di tensione : minimo - massimo-

                occorre vedere se funziona: il team tedesco ha un funzionamento in sovratenzione che disturba l'uscita ma non capisco i commenti purtroppo--

                ho consegnato le 4 staffe di alluminio ma la macchina me la manda alla fine del mese - le bobine a 3200 spire le realizza con un isolamento intermedio --

                una cosa volevo sapere : il file GENERATOREQEGTAILANDESE per caso lo hai letto ???
                Ultima modifica di nll; 01-08-2014, 21:28. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                • #9
                  Ciao tutti
                  Originariamente inviato da francodesandrina Visualizza il messaggio
                  sono costretto ad usare il toroide...il lamierino usato è quello dei motori trifase e non ad alta permeabilità...c'è il cambio delle induttanze...
                  Ciao francodesandrina per capire come fare le bobine puoi fare un avvolgimento a mano per esempio di un centinaio di spire e poi misurarne il valore, in questo modo avresti un valido riferimento per ottenere il giusto numero di spire per ottenere le varie induttanze con il valore degli avvolgimenti come da progetto.


                  ...se il funzionamento in risonanza c'è allora non ho bisogno di commutare a 220 Volt 400 Hz...
                  Ricordati che con la sola risonanza non si ottiene overrunity, comunque se ottenesti overrunity vuoi mettere avere l'autosostentamento? e non potere collegare l'inverter a me farebbe impazzire.


                  ...il team tedesco ha un funzionamento in sovratenzione che disturba l'uscita ma non capisco i commenti...
                  Lascia perdere i tedeschi ogni QEG è una realizzazione a se stante, non farti influenzare.


                  ...ho consegnato le 4 staffe di alluminio...le bobine a 3200 spire le realizza con un isolamento intermedio...
                  Non ho capito che staffe, un isolamento intermedio è già qualcosa, io ne avrei messi di più prendendo come riferimento le modalità di isolamento dei trasformatori A.T. usate negli amplificatori a valvole.
                  Del generatore QEG thailandese mi pare di aver visto qual' cosa forse su Youtube, ma non ricordo nulla di rilevante.

                  Salutoni
                  Furio57
                  Ultima modifica di Furio57; 27-07-2014, 13:39.
                  L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                  LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                  Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                  • #10
                    *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                    certo le notizie che raccolgo sull'argomento sono venute grazie a te ed altro sulla rete , ho tribolato a capire, ma
                    alla fine il concetto costruttivo è venuto fuori , per me la induzione di calcolo lasciando stare le spire come progettate è venuto fuori circa 700 linee/m2 = 700 Gauss , la tensione di spira è molto bassa in risonanza- ti mando il file che mi sono fatto con questo concetto costruttivo, è vero che sarebbe meglio lavorare con la variazione della riluttanza, ma ho deciso quella della permeabilità del materiale , ormai avevo già deciso di percorrere quella strada-
                    questo che dico vale solo per l'avvolgimento alta tenzione che la fa da padrone ed a proposito volevo farti notare che l valore di induttanza di questo avvolgimento viene indicato come 5 Henry ( lo ritengo giusto ) ma andando a controllare
                    la frequenza con quei condensatori scappa fuori a me 200 Hz - comunque sul mio file il valore di induttanza deve essere
                    preso con metodo industriale non lo puoi fare con un qualsiasi valore della tensione con i lamierini ad alta permeabilità
                    - a queto proposito siccome non lo posso fare a 400 hz ma a 50Hz debbo ridurre la tensione di 8 volte e controllare il valore entro pochi minuti altrimenti inizia a sbandare----

                    a meno che non siano quelli ad alto silicio per motori trifase-

                    le mie staffe sono fatte per separare gli avvolgimenti fra di loro , sono tutte di alluminio , con una spira isolata in un punto nel lato stretto vite da 8m l'altro lato con vite da 10m la uso come sacrificio per poi sostituirla con un tirante che serve par attraversare le pareti di sostegno-
                    dato che ti districhi bene sul progetto di questa macchina ti chiedo una cosa che è importante per la stabilità della risonanza : trovi da qualche parte scritto il valore del traferro fra il lamierino di statore e la barra rotante ??????????
                    ti ringrazio per la tua disponibilità

                    da francodesandrina un saluto

                    il file che ti mando è molto prolisso ma lo puoi capire benissimo , solo in questi ultimi giorni , ho capito dove rintracciare qualche cosa costruito e funzionante di cui tu sei il massimo conoscitore-----mi terrò in contatto con te man mano che vado avanti, con il MEG sono rimasto un po deluso ma non ho ceduto e sono andato a visionare altre sperimentazioni, alla fine per non buttare via il toroide è successo quello che sai già-

                    spero che vada in porto - per la risonanza a 400 hz io la vedo in altro modo perche sono costretto a lavorare con la induttanza misurata a quella tesione e con quella frequenza ed allora alla fine sono le capacità in serie da cercare bene e precise come si deve- di mio ho una lunga serie di condenzatori a 450 volt per motori ( 80 pezzi avanzati da un impianto di rifasamento) da 50 MICROFARAD da utilizzare con aggiuntivi in alta tenzione se vanno bene ti dirò in seguito.
                    per il doppio isolamento sono costretto as affidarmi al costruttore che è da molti anni sul mercato e lavora con le alte tensioni , mi ha assicurato che un isolamento centrale ogni mezza bobina è sufficiente- i valori della tensione di mezzo avvolgimento sono circa 950 volt e il 50% è 475 volt alla fine va in autoclave e resinato----
                    un saluto cordiale a te da francodesandrina
                    GENERATORETAILANDESEQEG.doc
                    Ultima modifica di nll; 01-08-2014, 21:27. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                    • #11
                      Ciao a tutti
                      Originariamente inviato da francodesandrina Visualizza il messaggio
                      ...dato che ti districhi bene sul progetto di questa macchina ti chiedo una cosa che è importante per la stabilità della risonanza: trovi da qualche parte scritto il valore del traferro fra il lamierino di statore e la barra rotante?...
                      Ciao francodesandrina grazie del file, penso che la stabilità di una possibile risonanza sia principalmente data dalla costanza di rotazione del rotore, a tal punto le pulegge come progettate nel progetto originale sono una cavolata. E' molto meglio avere un motore ad alta velocità e abbassare la velocità con un rapporto 1:3 o meglio 1:4 così da dividere anche l'errore della velocità di rotazione di tre o quatto volte. Se invece come vuoi tu usare un inverter per pilotare un motore trifase il problema non sussiste, anzi si potrebbe collegare il rotore direttamente sul motore e se l'asse del motore fosse lungo a sufficienza si potrebbero evitare cuscinetti e asse, montando il rotore direttamente sull'albero del motore.
                      Per risponderti sullo spazio fra rotore e statore posto due disegni in millimetri. Basta sottrarre la distanza interna delle espansioni polari dello statore con la misura esterna del rotore e dividere per due. E visto che si parla di rotore e statore desidero linkare un intervento di qualche tempo fa, con delle tavole e una bella animazione sui possibili flussi magnetici nel nucleo del QEG.

                      http://www.energeticambiente.it/free...el-nucleo.html

                      Salutoni
                      Furio57
                      File allegati
                      Ultima modifica di Furio57; 27-07-2014, 22:18.
                      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                      • #12
                        *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                        è una cosa eccezionale vedere i particolari dello statore e rotore con le misure in mm e con la seconda cifra dopo la virgola ( inviato dai tecnici americani è una cosa incredibile )-----il traferro viene 0,33 mm ------ mi sembra poco per un rotore a 3000 giri, ma dato che viene molto corto transeat----inoltre dato che riporta le forature per viti di serraggio mi pare che questo non sia massiccio ma sia lamellato è una complicazione in più ----ero convinto potesse almeno essere massiccio tanto i valori di flusso sono estremamente molto bassi così che le perdite per correnti parassite e di isteresi sono trascurabili-------ma ognuno la vede come gli aggrada meglio non mettere lingua e clonare così come già è stato fatto------- mi pare che in queste condizioni occorrerà rettificare il tutto una volta finito di assiemare perchè è raro che i lamierii si allineino secondo le regole della meccanica----poi il fatto che lo statore viene montato sulle forature sulle lastre di vetroresina senza nessun imbuchettaggio , la centratura è precaria ed allora diventa un problema centrare il rotore.--------sicuramente i tecnici che vi hanno lavorato usufruiscono di una officina montaggio molto attrezzata---


                        saluti cordiali da francodesandrin

                        sono perfettamente daccordo per la costanza del numero dei giri che è meglio ottenerla da velocità molto più alte e a questo proposito mi viene in mente partire da un elemento volanico da 6000 giri per arrivare a 3000 , e così se opportunamente calcolato , saranno insensibili anche le fluttuazioni della frequenza della rete-- oggi ci sono anche le cingie dentellate per eliminare gli slittamenti---
                        mi viene invece da ridire sui traferri che sono quelli strettamente necessari per le macchine asincrone attuali- rimango male sentire questi valori quando le quantità di linee di flusso in risonanza sono di una piccolissima quantità tali che possono essere tollerate anche con ferri massicci e traferri dell'ordine del millimetro- ma ormai recriminare su un progetto già funzionante non macina più ed allora rimango in sospeso in attesa degli sviluppi--------

                        saluti cordiali da francodesandrina per furio57

                        ho visionato un altro sito dove viene collaudato un qeg molto diverso con avvolgimenti aggiuntivi ma il cuore del funzionamento appartiene ad un sistema molto pesante e più grande , sempre americano, il trascinamento con motore e pulegge , non riesco a vedere il sistema della bobina di eccitazione che è formata da uno spinterogeno molto diverso dal normale-----------dagli schemi che mi hai mandato dove fanno vedere come circolano i flussi sui poli si evince che la frequenza naturale a 3000 giri è di 100 hz----------non è importante in quanto a questo valore di giri può esistere benissimo la frequenza di risonanza a 4 voltr quella naturale per il fenomeno delle armoniche---------- per me il traferro non riveste una grossa importanza perchè è più importante la costanza del numero dei giri che la fa da padrona-----anche loro comunque per ottenere la over unity hanno modificato enormemente gli avvolgimenti-----è importante la variazione di flusso per il cambiamento della riluttanza magnetica , ma ai tempi di TESLA le sperimentazioni venivano fatte per per variazione della induttanza , molto più lenta ma adatta alla bassissima induzione--------non te la faccio più lunga tanto è solo la sperimentazione quella che detta legge-----------

                        un cordiale saluto da francodesandrina

                        mi viene da considerare una cosa: il generatore tailandese è stato ricostruito per problemi di bruciatura avvolgimenti, anche il tesesco ha problemi di sovratensione , allora forse c'è qualche cosa che non va sul sistema di formazione dele tensioni che vanno in aumento , il fatto del piccolo traferro e della residua che va in aumento durante la fase di risonanza mi pare che l'uso della riluttanza magnetica sia troppo energica fatta in quel modo e va in escalation bisogna frenarla come????
                        con trferri adeguati all'uso o calcolati meglio-------- è questo un mio pensiero non è detto sia esatto-------per usare anche io il toroide ed il sistema della riluttanza magnetica debbo lavorare sui fianchi del toroide dove ci sono i bordi delle lamiere che potrei renderli accessibili , ma poi sono costretto a lavorare con un ferro massiccio che gli gira intorno con diametro maggiorato e quindi inerzia maggiorata, potrebbe essere addossato ad un sistema circolare asse molto corto volanico a sua volta azionato da un volano a 6000 giri e riduzione 2/1------------------e così la costanza delle 400 hz vengono meglio rispettate----è mio convincimento che la macchina una volta raggiunta la risonanza , possa continuare il suo funzionamento staccando fisicamente il motore e lasciando al campo rotante che viene fuori il compito di autosostentamento-----------è una ipotesi molto allettante----------

                        un saluto da francodesandrina
                        Ultima modifica di nll; 01-08-2014, 21:26. Motivo: Unione messaggi consecutivi con eliminazione duplicato

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                        • #13
                          Ciao Furio, sono nuovo del forum, un anno fa quando ero in Germania, ho iniziato a seguire questa cosa sui siti tedeschi, e mi ripromisi che appena fossi tornato in Italia, mi sarei informato per provare a costruirlo.
                          Le capacità meccaniche le ho... e anche qualcosa di elettrico, al limite mi faccio aiutare da amici.

                          Domanda a bruciapelo.

                          E' possibile vedere il tuo montato e funzionante? voglio dire in foto o filmato. ( se sei di BS ti vengo a trovare. .

                          E poi.... indicativamente, che costo ha? piu o meno....

                          Grazie mille.

                          Akita

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                          • #14
                            il QEG GENERATORE A BASSISSIMO VALORE DI INDUZIONE

                            *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                            MI INSERISCO PER ESSERE STATO INVITATO ALLA DISCUSSIONE. il prodotto viene fornito funzionante con tutte le istruzioni , dagli americani ma per me italiano costa troppo e mi risulta più semplice costruirlo da carcasse di motori asincroni con indotto in corto cirduito. Ho collaudato ultimamente un motore asincrono monofase, per vedere se riesce ad entrare in escalation di tensione , per giudicarlo idoneo anche per uso con induzioni basse.

                            è uscita fuori la sorpresa , funziona alla perfezione e se non si innesca il fenomeno , si può innescarlo con una pizzicata di corrente continua. questo motore, che in definitiva diventa generatore, è fatto gitare da un trifase 4 poli sotto inverter fino a 60 Hz da un sistema di 2 pulegge 110mm/52mm cinghia z che lo fa arrivare ad un massimo di 3390 RPM .
                            escono da questo monofase, che ha una capacità sull'avviamento di 45 microfarad , 251 volt e fa assorbire dalla linea 2877 watt- cioè 215 volt di linea a 13 ampere cosfi 0,99 . l'inverter è un monofase/trifase 2x220/3x220 coll motore triangolo- uso l'analizzatore di rete di nuova elettronica che funziona bene-
                            allora mi sono detto che può funzionare con lo stesso principio di quello americano anche un monofase fatto su unna macchina asincrona UNEL MEC CALIBRO 132 SB 36 CAVE CARCASSA IN GHISA 7,5 kw nominali- IL BANCO PROVA CHE HO ALLESTITO è adatto ad ospitare anche questa macchina che funzionerà a 700 gauss - presso un meccanici sto facendo fresare il rotore per farlo diventare come quello americano - la massima potenza estraibile dovrebbe essere di 1900 watt mentre l'assorbimento del trascinatore si dovrebbe attestare su 230 220 watt - quando inizierò le prove vi avvertirò sui risultati - spero di finirlo la primavera entrante se ci arrivo..................saluti da francodesandrina------------
                            Ultima modifica di nll; 13-12-2014, 00:57.

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Furio57 Visualizza il messaggio
                              *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
                              buongiorno a tutti,
                              scusate lamia ignoranza, ma è da un po' che cerco di trovare qualcuno che mi spieghi, in parole semplici, cosa è un QEG, e su quali principii si basi.
                              Grazie
                              Fort41
                              Ultima modifica di nll; 02-01-2015, 02:12.

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                              • #16
                                francodesandrina per fort 41

                                *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                                QEG QUANTUM ELECTRIC GENERATOR un acronimo che significa generatore elettrico della fisica dei quanti- ma più italianizzato generatore free energy a bassissima induzione - oppure trasformatore rotante a risonanza di TESLA.

                                il costo dell'oggetto costruito dagli amerindi arriva a circa 12000 USD , ma per uno sperimentatore volenteroso è eccessivo secondo me.
                                allora me lo sono riprogettato su una carcassa UNEL MEC 132 S 2 POLI 36 CAVE USATE 32 CON ROTORE A GABBIA FRESATO-
                                questa è una macchina asincrona già costruita proveniente da un motore inutilizzato e bruciato da rifare.
                                la struttura è per 7,5 kw 3000 giri , che con induzione di 700 gauss può tirare fuori 1800 watt assorbendone circa 220 230 watt.
                                secondo gli amerindi il coefficiente di utilizzazione è C >9, questo è circa 7,82 = 1800/230.

                                la prova di funzionamento è prevista per dopo la epifania-

                                per erudirti in materia provo a mandarti un file word che tratta della teoria di questa macchina in cui ci sono i disegni costruttivi.
                                Ultima modifica di nll; 02-01-2015, 02:11.

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                                • #17
                                  *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                                  caro Francodesandrina,
                                  ti ringrazio per gli erudimenti, non ho però trovato il file word, che ti prego vivamente di mandarmi, essendo molto interessato alla cosa.
                                  Vedo che sei molto avanti nella realizzazione, e pertanto ti faccio tanti auguri.
                                  Però c'è una cosa che non capisco: sai, mio nonno diceva "nulla si crea, nulla si distrugge, e neanche il cane muove la coda gratis!"
                                  Ora tu dici che il tuo QEG , assorbendo 230 W, ne erogherà 1800: scusa l'ignoranza, poi sai, l'età (74) gioca brutti scherzi: ma da dove vengono i 1570 W di differenza, che sarebbero "gratis", e quindi contrasterebbero col sano principio di mio nonno, mai smentito nel corso della mia lunga vita ? Dove è che sbaglio?
                                  Ti ringrazio tanto per la pazienza, aspetto veramente con ansia la tua risposta.
                                  Fort41

                                  scusami se ti annoio ancora, ma cercando "free energy" ho trovato questo che penso possa interessarti:

                                  Introduzione alla Free Energy

                                  Prima di tutto cosa è:
                                  qualcosa di simile è già successo all’inizio del novecento, quando i primi radioamatori, sulla scia del grande Marconi, sperimentando questa nuova e stupefacente tecnologia, scoprirono l’incredibile ed imprevedibile mondo delle onde corte: su queste frequenze, con potenze risibili era possibile fare collegamenti radio a distanze enormi, da una parte all’altra del globo, ben oltre cioè alle più rosee previsioni dello scopritore della radio, che per motivi tecnologici aveva iniziato a lavorare su onde molto lunghe.
                                  Cosa era successo?
                                  Come spessissimo succede nella scienza ed ancor di più nella tecnica, c’era un “quid” sconosciuto, e pertanto non considerato, che sconvolgeva le cose: gli strati ionizzati di Heavyside, delle aree nella bassa ionosfera di ioni, cioè di atomi eccitati dalla radiazione solare, formanti degli “specchi” enormi in grado di riflettere le onde radio, che per loro natura tendono a propagarsi linearmente, di nuovo verso la terra.
                                  Però, con malizia, questi strati ionizzati non riflettono le onde lunghe, che li trapassano come se niente fosse, ma solo quelle corte, diciamo da un cinque-dieci Mhz in su: per questo erano sfuggiti a Marconi, e nessuno, sulla base di ragionamenti coi piedi sulla terra, poteva prevederli.
                                  Oggi sta succedendo qualcosa del genere: i soliti “sperimentatori” avevano già visto piccole lampadine accese senza essere connesse a una evidente sorgente di alimentazione, ma il fatto era stato spiegato, molto superficialmente, come dovuto a campi elettrici di linee ad alta tensione o peggio ancora di ripetitori telefonici, che come ben sappiamo sono la fonte di infiniti e gravi guai a chi ci abita vicino, visto i livelli di energia che sparano fuori.
                                  Chi, tra i più tecnicamente preparati aveva provato di confermare questa origine come dovuta ai campi ora visti, si era trovato dei conti che non tornavano, anche tenendo conto del fatto, da criminali, che le normative sui ponti radio parlano di “potenza isotropa”, cioè irradiata sfericamente; in altri termini, dimenticano che questi ripetitori usano antenne altamente direttive, e quindi con guadagni dell’ordine di almeno 30 dB: in altri termini, chi è nella direzione del campo, si prende una spifferata almeno 1000 volte più grande del dichiarato.
                                  Nonostante questo aspetto non considerato, anche considerandolo le lampadinette non avrebbero dovuto accendersi!
                                  Contemporaneamente, gli sperimentatori, grazie all’evoluzione della tecnica, si sono trovati tra le mani dei magneti permanenti, quelli cosi detti ceramici, in grado di dare campi magnetici di valori impensabili fino a qualche anno fa: ecco che lo sperimentatore,che gioca con questi magneti e una lampadinetta, la può vedere ad un tratto accendersi debolmente: cosa è successo?
                                  La stessa cosa, è proprio vero che il mondo si ripete, era già successa una cinquantina di anni fa: gli sperimentatori si accorsero che se si avvolgevano alcune spire su quel nuovo materiale detto ferrite quell’aggeggio costituiva una antenna di una efficienza incredibile per le onde medie, nonostante le dimensioni fisiche molto più piccole di quelle delle onde radio che captavano: nacquero così le radioline con antenna (in ferrite) incorporata.
                                  Ma allora si acchiappavano le onde medie, quelle dei trasmettitori RAI per capirci, le tre quattro spire avvolte su ferrite risuonavano su quelle frequenze, e facevano da antenna: ora, chi è riuscito ad accendere una lampadinetta, se verifica la frequenza di risonanza del suo aggeggio scopre che è bassissima: quindi l’energia acchiappata non è quella dei ripetitori radio, ne quella delle reti elettriche a 50 hz, ma molto molto più bassa !
                                  Chi è e da dove viene questa energia ?
                                  Anche questa domanda non è nuova: se la posero anche gli scopritori della cosi detta “radiazione fossile”, e per questo ebbero il premio Nobel.
                                  Ma la radiazione fossile, si capì presto facendo misure e conti, era quello che era arrivato ai nostri giorni del big bang; era il “lampo”del big bang, i cui fotoni via via avevano perso energia, diventando da luce misere onde radio.

                                  Allora, il problema è trovare questo nuovo quid, di cui ancora non sappiamo nulla: ma è proprio vero che non ne sappiamo nulla?
                                  Non del tutto: c’è un quid ancora indeterminato nella fisica cosmogonica, ed è grande come una casa, anzi, come l’Universo, è la cosi detta “massa mancante”: il nostro Universo, di cui conosciamo dimensioni e massa, ha un comportamento termodinamico e dinamico che non torna con quei valori.
                                  E’, per fare un paragone, come un pendolo che non oscilla come dovrebbe, conto tenuto della massa appesa al filo: va più piano, come se avesse una massa molto più grande di quella che crediamo di avergli messo.
                                  La differenza è appunto la massa mancante.
                                  Oggi si comincia a ritenere che questa massa possa essere l’origine della free-energy, e le esperienze degli sperimentatori vanno in tal senso: ma come?
                                  Concettualmente è semplice: dalla nota relazione della Relatività, sappiamo che massa ed energia sono la stessa cosa: E=M*c^2
                                  Quindi, la massa mancante la possiamo anche definire “energia mancante”, e il fatto di essere una energia spiega perché non la vediamo; ma manca veramente o ancora non la abbiamo scoperta, misurata e quantificata?
                                  Vediamo ora cosa centrano i super magneti ceramici che gli sperimentatori che si occupano di ciò usano.
                                  Dopo avere legato la massa all’energia, se ora leghiamo l’energia a, o meglio le diamo, una frequenza, e la legge di Plank ( E=h*?) ci fornisce lo strumento, vediamo che questa energia potrebbero essere fotoni a frequenza straordinariamente bassa, milionesimi di hertz, o meno ancora.
                                  Questo perché la densità della massa mancante (leggasi massa diviso volume dell’Universo) è infinitesimale.
                                  I supermagneti hanno consentito, come cinquanta anni fa le ferriti per le onde medie, di fare delle “antenne” in grado di lavorare con un minimo di efficienza a frequenze straordinariamente basse, e quindi di captare un pochino dell’energia di questi degradatissimi fotoni, ed accendere la lampadinetta dello sperimentatore.
                                  Tutti capite le enormi implicazioni che possono esserci dietro a queste ipotesi, che però la scienza ufficiale, almeno quella che si racconta, sembra snobbare.
                                  Non tutta però: si dice che i russi nella Kamciadka, territorio disabitato per il clima, stiano mettendo in fila supermagneti per centinaia e centinaia di chilometri: che ci vorranno fare?
                                  C’è chi dice che vogliano spostare l’asse terrestre per rendere la Siberia un po’ meno fredda, creando un enorme campo magnetico, di per se non sufficiente, ma che se applicato impulsivamente alla frequenza di risonanza del “pendolo” Terra potrebbe, sfruttando il principio accumulativo dell’energia proprio della risonanza, arrivare ad avere l’energia sufficiente per lo scopo.
                                  Oppure questo è quanto vogliono far credere, e il vero scopo è fare una antenna per “acchiappare” frazioni consistenti della Free Energy?
                                  Ultima modifica di nll; 02-01-2015, 02:11. Motivo: Unione messaggi e rimozione citazione integrale. Violazione art.3 de regolamento del forum.

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da fort41
                                    E’, per fare un paragone, come un pendolo che non oscilla come dovrebbe, conto tenuto della massa appesa al filo: va più piano, come se avesse una massa molto più grande di quella che crediamo di avergli messo.
                                    Tanto per dirne una: il periodo di oscillazione di un pendolo è indipendente dalla massa appesa. Dipende dalla lunghezza del filo e dal campo gravitazionale terrestre
                                    Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                                    Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                                    • #19
                                      a fort 41 : teoria di funzionamento di questo speciale trasformatore rotante a risonanza previsto per 400 e 500 hertz con spinterometro-ecco mi pare di esserci riuscito - ci trovi gli schemi di costruzione , la teoria più centrata l'ho messa su un altro file provo a vedere se la ritrovo in mezzo a una massa di files buttati alla rinfusa

                                      ecco quà sono riuscito a spedirti i files richiesti
                                      francodesandrina
                                      File allegati
                                      Ultima modifica di nll; 02-01-2015, 02:10. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                                      • #20
                                        a francodesandrina
                                        ti ringrazio molto dei due files, interessantissimi e che dimostrano che sei veramente molto avanti su questa realizzazione, e che hai una profonda conoscenza dell'elettrotecnica (e sicuramente anche del Primo Principio).
                                        Però io non ho ancora capito da dove vengono i "1750 w gratis", e quello che ho trovato in rete, vedi mio messaggio precedente, sembra contenga almeno una corbelleria, come fa rilevare Tersite 3, e contrasta con quello che stai facendo, non avendo quest'ultimo la "antenna per acchiappare" (io avrei detto captare) la free energy dovuta (sempre secondo quello che ho trovato, in quattro minuti, in rete) alla massa mancante.
                                        Ho verificato in rete quello che ha detto Tersite 3, ed è vero, quella della massa del pendolo è una panzana; ma allora, il resto, che a me sembra se non corretto molto logico? E perchè uno che scrive quel che segue alla storia del pendolo e che sembra logico se non verace, cade in un tale errore pacchiano?
                                        Non voglio fare della dietrologia gratuita, ma non mi torna.
                                        Tu che ne pensi, e poi, da dove vengono questi 1570 watts in più?
                                        Sai indicarmi qualche sito dove possa trovare di più circa l'origine e l'essenza della free energy? Quello che ho visto su youtube mi paiono più giochetti da fiera che roba seria.
                                        fort41

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                                        • #21
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                                          non hai letto anche la informativa sullo scienziato Tesla ? allora ti rispolvero l'essenziale: prima si scoprire i trasformatori adatti alla distribuzione della corrente in lunghi percorsi il T (Tesla) aveva sperimentato il suo trasformatore in aria che il T chiamava in aumento. era costituito da una bobina in aria verticale e verso il centro una bobina secondaria concentrica alimentata da un sistema a tensione elevata ma con uno spinterometro tarato . questa gli permetteva di creare delle tensioni, alla estremità della bobina verticale munita di un cappellotto toroidale, enormemente grandi - Il T la chiamava bobina in aumento perchè i bilanci energetici non ritornavano in quanto più alti molto più alti di quella in ingresso. aveva sperimentato questo sistema anche con lamiere (latta); un suo coetaneo LESTER HENDERSHOT sperimentava UN SISTEMA GENERATORE A BOBINE DI TESLA CON LAMIERINO - ti ho mandato allegato anche lo schema se fai caso la risonanza in questo schema permette di generare corrente ( energia elettrica ) dal nulla quindi una free energy nuda e cruda-
                                          ci sono altri sistemi interessanti di free energy da sperimentare come quelli cinetici con 5 volani da cui estrarre anche energia maggiorata di 10 volte. Gli esperimenti del nostro T dopo questi con la bobina in aumento ha eseguito quelli con una bobina alta 35 metri che finiva con un gigantesco cappellotto da cui tirava fuori scariche al plasma rettilinee e gli permetteva di accendere lampade infilate per terra.
                                          Il T si era convinto di potere tramettere corrente senza i fili direttamente dallo spazio che chiamava etere, si sa quasi per certo che per una settimana andò percorrendo le strade della sua città su una macchina con motore elettrico ed un dispositivo a risonanza per catturare questa energia elettrica alimentante il suo motore. non te la faccio più lunga altrimenti mi bacchettano .

                                          saluti da francodesandrina.

                                          non ti ho risposto a proposito della energia in più dove la prende : quì pensa solo che ci triviamo in risonanza con i condensatori di alta tensione , non è il tradizionale trasformatore delle sottostazioni che prendono energia dalla alta tensione che proviene dai conduttori a 380.000 volt di Civitavecchia dove ci sono i generatori chiamati alternatori- in questo caso la alta tensione se la crea da solo facendo ruotare il nucleo di ferro che innesca una leggerissima escalation di tensione che arriva con induzione 700 gauss = 0,07 T ( TESLA ) al valore di 1700 volt -la generazione di questa tensione avviene con un dispendio di energia valutato come segue : perdite su 4 cuscinetti a sfere - perdite su 20 kg di lamierinno 6 watt- perdite per ventilazione in tutto valutabili intorno a 230 watt. La attuale fisica dei quanti dichiara che la estrae dal cosmo dove ce n'è una infinità, T dice dall'etere io che sono un elettromeccanico debbo dire che proviene dalla struttura magnetica del llamierino quella che si capisce meglio.

                                          *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                                          risposta per fort 41 che chiede giustamente da dove provenga l'energia in più del QEG amerindo meglio dire di Tesla.
                                          non è difficile pensare ad un tipo di escalation della tensione proveniente da un rotore di ferro fatto ad arte ed un avvolgimentofatto su un pacco lamiere che si trova attaccato ad un normale condensatore, perchè è semplice da antica data : la struttura magnetica dei lamierini si mette in agitazione fino ad orientarsi in modo che si crea una sincronizzazione di orientamento in base al numero dei giri al primo- per 2 poli 3000 giri 4 poli 1500 giri 6 poli 1000 giri 8 poli 750 giri ecc. secondo la formula : RPM = 60*f/p , f= frequenza; p = coppie polari.
                                          se ti permetti di fare una sperimentazione ( escalation di tensione ) con un motore asincrono monofase che ha il condensatore di avviamento sempre inserito ti accorgi che a 3380 giri entra in funzionamento come freno elettromagnetico e fa tutto da solo la potenza che consuma la vedi dal misuratore messo in ingresso sul trascinatore. Il perchè lo trovi su 3380 giri che sono qelli adatti al generatore monofase asincrono che oltre 3000 giri diventa generatore ed a 3380 giri è nel pieno della sua caratteristica della curva di funzionamento e questo perchè l'avvolgimento di lavoro è collegato con quello di avviamento tramite il condensatore ed allora le correnti che vi scorrono dentro sono quelle che costituiscono l'effetto frenante molto alte -diciamo che le induzioni a cui arriva il ferro si attesta intorno al valore di 10.000 gauss oppure come si dice 1 uno Tesla.
                                          ma a 0,07 T = 700 gauss il valore di frenatura è di 6 watt ed allora puoi fare le risonanze che ti pare senza avere frenatura alcuna.
                                          questo che ti dico lo trovi in forma più scientifica su uno dei 2 files che ti ho mandato dove sono allegati 2 diagrammi , uno della curva di magnetizzazione dei lamierini , l'altro la curva di perdita sui lamierini in watt/kg in funzione della induzione e della frequenza di 500 Hz.
                                          Ultima modifica di nll; 02-01-2015, 23:41. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                                          • #22
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                                            Grazie delle risposte; io penso in particolare che il grande Tesla avesse ragione:l'energia non era prodotta all'interno della macchina, la macchina si limitava a renderla disponibile, il chè non è poco.
                                            Ma se è così, quello che ho trovato io in rete, a parte la bugia sul pendolo che ne mina la credibilità, è sulla strada giusta: la free energy in forma primitiva è un campo e.m. che viene dall'origine dell'Universo, noi possiamo sfruttarla captandola e trasformandola in quanto, così come è, non è direttamente utilizzabile, e ci dice anche come fare meglio per avere dai QEG i risultati migliori: mettergli una "antenna" adatta alla radiazione fossile che dobbiamo prima captare, poi rendere fruibile (p.es:220 V, 400 Hz)!
                                            Che ne pensi?
                                            Fort41

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                                            • #23
                                              *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                                              a fort 41 sulla free energy se vuoi un mio parere , ti devi accontentare di quello che sono riuscito a capire su Tesla e la sua bobina verticale , ed allora dopo averti illustrato quello che sono riuscito a carpire dalle cronache di quella epoca , ti informo che in rete trovi un insegnante di fisica in lingua tedesca che si chiama Kostantin Meyl che costruisce per le scuole i Kit per la sperimentazione delle onde scalari di TESLA che permettono di trasferire elettricità senza fili e ti permettono di sperimentare la velocità di guesta energia scalare maggiore della velociotà della luce ed inoltre , quello che è maggiormente visibile , la impossibilità si schermature in scatola massiccia di alluminio per il generatore di questo tipo di onde o radiazioni. Lo trovi in rete tradotto in lingua italiana.
                                              comunque sulla rete trovi pure un altro fisico , che ti avevo accennato chiamato CORBUCCI viterbese che ti sa dire pure come si fa a trasmettere informazioni in tempo reale fra i pianeti di galassie o costellazioni con la sua radio a spin. Di mio posso dirti, ad esempio , che nella pietra di granito scuro (nero) trovi molti atomi di ferro ed una calamita vi rimane attaccata in modo abbastanza forte e cosi puoi sperimentarla

                                              come faceva tesla su frequenze di centinaia di Hertz. il lamierino magnetico ha la tendenza ad assumere perdite per correnti parassite se non la riduci in lamine sottili, ma anche se la riduci in lamine sottili a 500 Hz e induzioni 700 gauss le perdite ci sono intorno a 0,03 w/kg- forse il granito potrebbe assumerne allo stesso modo ma in condizioni massicce, non lo so ipotizzo.
                                              Il fatto che il QEG amerindo ha una C>9 denota che è nel lamierino che si nasconde il fenomeno e quì ti viene in aiuto CORBUCCI che lo spiega molto bene da dove proviene e te lo mette giù con il cucchiaino a me ci è voluto il forcone perchè l'ho riletto 3-4 volte , sono di coccia dura.

                                              non conosco la fisica dei quanti non ti posso essere di aiuto - quindi lasciami vedere il fenomeno come ti ho già illustrato - non manca tanto tempo per dirti come è andata con questo motore 132 s 2 poli da 1800 watt e ne consuma 230 watt.

                                              sulla free energy trovi molta roba , non ti scoraggiare: te ne dico un altra: il motore unipolare di Rovella era una bufala , ma l'ho costruito ed a 12 volt fa 300 giri assorbe 0,08 amper il cuscinetto che ho usato è uguale ad uno dei 4 usati nella prova , consuma quindi meno di 1 watt cadauno . immagina quanto può assorbire per il QEG ternano----------------------salutoni
                                              Ultima modifica di nll; 03-01-2015, 20:48.

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                                              • #24
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                                                Originariamente inviato da Akita Visualizza il messaggio
                                                ...E' possibile vedere il tuo montato e funzionante?...
                                                Ciao Akita bentrovato! Solo ora vedo il tuo messaggio.
                                                Mi dispiace deluderti, ma a momento non l'ho ancora realizzato.

                                                Salutoni
                                                Furio57
                                                L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                                LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                                Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                                • #25
                                                  risposta per akita

                                                  buona serata a FURIO ed AKITA per il qeg che sto esplorando fuori dai concetti degli amerindi , posso solo dirvi di riferirvi ai files già mandati a fort41, certamente se si riesce a fare una risonanza a 500 hz oppure a 400 hz , poi ci sarà da discutere molto. Dal canto mio avevo un nucleo
                                                  toroidale adatto ma costruito senza le 4 cave , e poi il riavvolgitore con le macchine adatte non poteva realizzarlo . allora mi sono detto di
                                                  realizzarlo con i lamierini dei motori di commercio, ci sto provando e proseguo fino al collaudo che avverrà dopo la epifania.
                                                  state tranquilli se funge sarete i primi che avverto. in questo caso il costo maggiore è lo spinterogeno con la bobina di eccitazione.

                                                  saluti da francodesandrina

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                                                  • #26
                                                    da dove viene la free-energy?

                                                    a francodesandrina,
                                                    guarda cosa ho trovato in rete, era in inglese e l'ho tradotto, spero bene; sai, è il mio chiodo fisso, voglio capire da dove viene la free-energy prima di mettermi a fare un QEG, e questo è abbastanza convincente, non ho ben capito però cosa voglia dire col " 1° Principio", o forse ho tradotto male. Tu lo capisci bene?
                                                    Fort41

                                                    Free Energy e il 1° Principio

                                                    Cominciano ad apparire sul mercato, a prezzi oggi ancora carissimi e che li rendono non competitivi, dei dispositivi che producono “energia dal nulla”: per capirci: si applica ai morsetti di ingresso una certa potenza, diciamo 100 W, e se ne ricava all’uscita una molto maggiore, diciamo 500 W: verità o inganno?
                                                    Di primo acchito non possiamo che rispondere, in base al 1° Principio della Termodinamica allargato a altre fonti di energia, che di inganno si tratta.
                                                    Per contro, diceva Galileo: “ciò che l’esperienza dimostra si deve ritenere vero, ancorchè appaia insensato”; riteniamolo pertanto vero, e andiamo a vedere cosa manca per soddisfare al 1° Principio.

                                                    Facciamo una apparente digressione: un osservatore superficiale, considerando una pompa di calore, e vedendo che “mettendoci dentro” 100 W ne escono molti di più, potrebbe dire che di inganno, o trucco, si tratta.
                                                    Non è vero, non c’è inganno: vi riporto in seguito la schematizzazione (Wikipedia) di una pompa di calore:

                                                    [IMG]file:///C:/DOCUME~1/GIAMPA~1/IMPOST~1/Temp/msohtml1/01/clip_image002.gif[/IMG]

                                                    Quello che il nostro osservatore superficiale non aveva visto, o non aveva considerato, era la presenza, indispensabile, della sorgente fredda, sorgente dalla quale preleviamo calore (energia) a bassa temperatura, che poi col lavoro portiamo a temperatura più alta.
                                                    E, basta osservare il senso delle frecce, il calore ceduto grazie al lavoro L alla sorgente calda (Q1) è maggiore di L , per l’esattezza è pari a (Q2+L) : quindi, non c’è inganno o trucco.
                                                    Traslando questo concetto al nostro caso, per rispettare il 1° Principio, il nostro QEG non può operare se non come segue:

                                                    [IMG]file:///C:/DOCUME~1/GIAMPA~1/IMPOST~1/Temp/msohtml1/01/clip_image002.gif[/IMG]


                                                    Resta da individuare il terzo attore, cioè la Sorgente di energia elettro-magnetica “fredda”.
                                                    Sulla spinta di ormai molte evidenze sperimentali, alcune già a livello quasi industriale, la scienza ufficiale ha cominciato a muoversi, in particolare in Russia, da sempre i più aperti verso l’apparentemente esoterico.
                                                    La sorgente “fredda” ormai è dimostrato essere la così detta free-energy, che specialmente i lavori di Phisthu Len dell’Accademia delle Scienze del Kazakstan, e di Bajina Tzeminoba dell’Accademia delle Scienze Russa, Istituto di Criogenia di Bladibostok, indicano essere l’altra faccia della massa mancante nel nostro Universo.
                                                    In particolare la seconda ha superato l’impasse in cui era incappato il primo ricercatore citato (e molti altri), riuscendo brillantemente a fare l’integrale circolare del tensore di Kronecher nello spazio hamiltoniano, e la relativa trasformata di Fourier, che ha confermato, possiamo dire inequivocabilmente, che questa “radiazione” elettro-magnetica ha il suo maggior contenuto energetico nel dominio delle micro-frequenze (10^-6 Hertz), e tendente asintoticamente a zero verso i valori alti.
                                                    Questo fatto è di importanza fondamentale: per prelevare frazioni di energia apprezzabili da questa “sorgente fredda”, operante a così basse frequenze, che pervadono tutto lo spazio dell’Universo, occorrono “antenne” speciali, fisicamente o solo elettricamente , molto grandi.
                                                    Oggi i vari QEG non hanno antenna, nel senso che è tutta la fileria della macchina che fa da antenna; ciò nonostante, non è difficile ottenere potenze dell’ordine dei kw: ma se solo potessimo aumentare la quantità di energia captata di dieci volte, la stessa macchina, avvolgimenti permettendo, erogherebbe almeno dieci kw , con COP cresciuto dello stesso rapporto.
                                                    In altri termini, occorre aggiungere agli attuali QEG una “antenna” il più possibile efficiente.
                                                    Come già avvenuto anni addietro con le antenne in ferrite per le radio portatili, i risultati più promettenti li si sta cominciando ad ottenere adottando avvolgimenti a nido d’ape con sequenza M-A-I-A-M-…, su nuclei di super-magneti ceramici, coi quali si sono ottenuti dei valori di COP superiori a dieci.
                                                    Ci si comincia infatti a porre il problema delle potenze dissipate, che per tali future macchine potrebbero avere valori di densità tali da non essere compatibili con le soluzioni classiche; va notato infatti che la dott.ssa Bajina Tzeminoba opera in un istituto di criogenia specializzato in superconduttori.

                                                    Nota di Fort41: non sono venuti i disegni, e non riesco a fare un annesso: come si fa?

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                                                    • #27
                                                      Fort41,

                                                      cosa c'entra la temperatura col 1° principio? Semmai c'entra col 2°... Sicuro di conoscere bene il 1° principio?

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        La ruota di aldo costa gira solo per chi crede alle leggende. Basta leggere un giornale serio e si scopre che la ruota gira per due o tre ore solo dopo averla spinta o se la spinge il vento.
                                                        Il bello è che lo dice pure lui...
                                                        I principi della termodinamica che "non c'entrano un fico secco" sono invece proprio quelli che dicono come il moto perpetuo sia impossibile.
                                                        Pazienza se uno non ci crede, ma almeno saperlo dovrebbe essere un obbligo.

                                                        Vedo inoltre che nonostante le regole del forum vietino di inserire citazioni integrali ed i moderatori continuino ad intervenire per toglierle, si continua imperterriti come se nulla fosse.
                                                        Segnalato al moderatore.

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                                                        • #29
                                                          Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
                                                          Fort41,

                                                          cosa c'entra la temperatura col 1° principio? Semmai c'entra col 2°... Sicuro di conoscere bene il 1° principio?
                                                          BesselKn,forse devi leggere più attentamente:
                                                          • la pompa di calore, e ci sta scritto, è una "digressione" per spiegare un concetto
                                                          • da qui l'autore passa al caso del QEG per dire che, per non violare il 1° Principio occorre una sorgente di energia, chiamata "fredda" tra virgolette per paragonarla a quella, termica a temperatura fredda, dalla quale la pompa di calore prende energia
                                                          • la temperatura non c'entra niente, l'hai vista solo tu
                                                          • Il 1° Principio c'entra sempre, è un po' difficile sgabolarlo: comunque se vuoi spiegarmelo mi fai un piacere, così dopo lo conosco bene come te, e te ne sarò grato
                                                          • dimmi una cosa: secondo la tua conoscenza del 1° Principio, esso è o non è applicabile al QEG? Perchè l'articolo dice di si, se ho capito bene
                                                          Io questo articolo l'ho trovato in rete, assieme a un altro che ho postato circa 1 mese addietro: io ci capisco poco di queste cose, tu che ne dici? Sul primo c'era anche un errore, che Tersite ha rilevato (io no, non ho la preparazione sufficiente) circa il periodo di oscillazione di un pendolo: ho guardato su Wikipedia, e Tersite ha ragione: ma allora che fiducia possono dare questi scritti?
                                                          Sai, vorrei fare un QEG, sto aspettando che Francodesandrina pubblichi i risultati del suo, che doveva essere pronto a metà Gennaio, ma non ho visto ancora nulla, e forse non arriverà mai nulla perché mi sembra uno che non svela i suoi segreti; intanto cerco di capire come funziona, mi procuro i materiali (per altro molto costosi) e scavo in rete.
                                                          Fort41

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                                                          • #30
                                                            I principi della termodinamica che "non c'entrano un fico secco" sono invece proprio quelli che dicono come il moto perpetuo sia impossibile.

                                                            Livingreen, mi fa piacere che tu parli dei Principi della Termodinamica, anche io ne sono un estimatore, anche se senz'altro non li ho capiti bene come mi fa notare BesselKn, e vorrei la tua opinione su quegli articoli che ho trovato in rete e postato, perché se applichi questi principi a una ruota che dovrebbe girare sempre, secondo l'autore naturalmente, dovrebbe essere possibile applicarli anche ai QEG, e il secondo articolo che ho trovato e postato ne parla.
                                                            Come ho detto a BesselKn, ho intenzione di farne uno, però prima vorrei capire come funziona, non mi piace lavorare a p**e. di molosso, oltre a tutto i materiali costano uno spatasso : dagli articoli, il secondo in particolare, comincio ad avere una idea: tu che ne pensi?
                                                            Fort41

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