Salve a tutti e grazie anticipatamente a chi vorrà/potrà rispondermi.
E' da qualche mese che sto cercando disperatamente ( internet, forum vari, testi specializzati...) una risposta al seguente "semplice" quesito, ma senza successo; quindi provo a chiedere alla preparatissima comunità di questo forum:
Nel processo di liquefazione dell'idrogeno, tramite espansione isoentalpica utilizzando una valvola Joule-Thomson, qualcuno sa dirmi le percentuali di Idrogeno liquido ottenuto?
Più esattamente:
La formula in questione DOVREBBE essere questa: Q = a(P2-P1)
Dove Q è la quantità di calore ceduta; a ( questo è il valore che mi interessa) dovrebbe essere un coefficiente che, a seconda della temparatura iniziale di espansione assume valori diversi che aumentano col diminuire della temperatura ( esempio per T=150 K ---> a = 0,3; T=100K ---> a=0,4 etc etc sono valori a casaccio i veri valori non li so)
Avere una tabella sarebbe splendido, ma mi potrei accontentare anche dei valori di a per le T di 77K ( azoto liquido) e 90 K ( ossigeno liquido)
Grazie infinitamente a tutti coloro che mi daranno una mano
P.S.: Trovati questi valori conto di aprire, nel piu breve tempo possibile,una discussione sul forum sulla fattibilità di un impianto di stoccaggio di H2L domestico per l'autoproduzione di Kwh elettrici e termici.
Lo so che molti di voi considerano l'argomento trito e ritrito, ma vi confesso che lo sto preparando come tesi e più procedo con gli l'analisi più rimango sgomento come sia possibile che non ci sia ancora qualcuno che produce questo sistema. Col crollo del prezzo del fotovoltaico e con l'arrivo in commercio di alcune ditte che producono elettrolizzatori ad alta efficienza ( vedi Acta), i punti deboli del sistema rimangono una caldaia a idrogeno ( Non mi sembra un'apparecchio estremamente complesso e costoso da produrre) e una fonte fredda per il preraffreddamento dell'idrogeno e anche qui le soluzioni sono già disponibili, ma ve ne parlerò più avanti.
Tutte le altre criticità del sistema a mio parere sono facilmente superabili con qualche accorgimento, ma mi aspetto un bel fuoco di fila; così da creare una discussione interessante.
E' da qualche mese che sto cercando disperatamente ( internet, forum vari, testi specializzati...) una risposta al seguente "semplice" quesito, ma senza successo; quindi provo a chiedere alla preparatissima comunità di questo forum:
Nel processo di liquefazione dell'idrogeno, tramite espansione isoentalpica utilizzando una valvola Joule-Thomson, qualcuno sa dirmi le percentuali di Idrogeno liquido ottenuto?
Più esattamente:
La formula in questione DOVREBBE essere questa: Q = a(P2-P1)
Dove Q è la quantità di calore ceduta; a ( questo è il valore che mi interessa) dovrebbe essere un coefficiente che, a seconda della temparatura iniziale di espansione assume valori diversi che aumentano col diminuire della temperatura ( esempio per T=150 K ---> a = 0,3; T=100K ---> a=0,4 etc etc sono valori a casaccio i veri valori non li so)
Avere una tabella sarebbe splendido, ma mi potrei accontentare anche dei valori di a per le T di 77K ( azoto liquido) e 90 K ( ossigeno liquido)
Grazie infinitamente a tutti coloro che mi daranno una mano
P.S.: Trovati questi valori conto di aprire, nel piu breve tempo possibile,una discussione sul forum sulla fattibilità di un impianto di stoccaggio di H2L domestico per l'autoproduzione di Kwh elettrici e termici.
Lo so che molti di voi considerano l'argomento trito e ritrito, ma vi confesso che lo sto preparando come tesi e più procedo con gli l'analisi più rimango sgomento come sia possibile che non ci sia ancora qualcuno che produce questo sistema. Col crollo del prezzo del fotovoltaico e con l'arrivo in commercio di alcune ditte che producono elettrolizzatori ad alta efficienza ( vedi Acta), i punti deboli del sistema rimangono una caldaia a idrogeno ( Non mi sembra un'apparecchio estremamente complesso e costoso da produrre) e una fonte fredda per il preraffreddamento dell'idrogeno e anche qui le soluzioni sono già disponibili, ma ve ne parlerò più avanti.
Tutte le altre criticità del sistema a mio parere sono facilmente superabili con qualche accorgimento, ma mi aspetto un bel fuoco di fila; così da creare una discussione interessante.
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