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PDC come unica macchina per riscaldamento invernale

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  • PDC come unica macchina per riscaldamento invernale

    Vorrei eliminare l'uso del gas per il riscaldamento invernale di una abitazione su tre livelli da 60 mq circa ciascuno. L'abitazione è ben coibentata con cappotto in sughero da 5 cm e soffitto con lana di vetro da 7 cm. Il suo epi per il riscaldamento invernale è circa 25 kWh/mq/anno. L'abitazione si trova a Lamezia Terme (CZ) a 250 m slm. L'acqua calda ai radiatori è fornita a soli 50 °C e la casa si riscalda in meno di 30 minuti.
    Secondo i miei calcoli, non ha senso mantenere la cadaia a gpl da 24 kWt, basterebbe una pdc da 8/9 kWt con evidente risparmio economico cui si aggiunge la presenza di un impianto fotovoltaico da 6 kWe.
    Vari colleghi invece sconsigliano la sola pdc come unica forma di riscaldamento invernale.
    Non vorrei usare potenze termiche superiori altrimenti un'utenza elettrica da 6 kWe non sarebbe sufficiente per l'abitazione, considerate anche che abbinerei una pdc dedicata per l'acs (tipo ariston nuos evo split 200). In pratica relegherei l'uso del gas al solo piano cottura con una piccola bombola. Il passaggio al piano induzione mi sembra eccessivo volendo mantenere a 6 kWe la potenza impegnata dall'abitazione.
    Che ne pensate?

  • #2
    sicuramente col gpl,il passaggio a pdc e fotovoltaico è sensata e lungimirante,io al nord mando l'acqua nei radiatori
    a 35 gradi,come dici tu se scaldi la casa a 50 gradi in mezzora se mandi l'acqua a 35 40 gradi per più ore e di giorno
    sfrutti il FV nelle giornate luminose,poi eventualmente più avanti puoi fare pure un pensiero al piano cottura
    se stai producendo 4 kw con un contratto da 6 kw che sono poi 6,6,puoi consumare quasi 11 kw

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    • #3
      Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
      sicuramente col gpl,il passaggio a pdc e fotovoltaico è sensata e lungimirante,io al nord mando l'acqua nei radiatori
      a 35 gradi......
      Ciao scusa, ma che tipologia di radiatori hai (e che classe energetica dell'involucro edilizio) per tiuscire a riscaldarti con radiatori a Tmandata 35°C????
      Abito in zona E e vorrei acquistare un'abitazione che ha radiatori in ghisa ma caldaia non a condesazione....che ho invece dove vivo adesso....e vedo che sotto una certa T di mandata (almeno 55°C) i radiatori (classici) non riescono a "far partire" la convezione....

      Grazie per l'attenzione
      Gabry
      Ultima modifica di nll; 04-08-2014, 00:48. Motivo: Riparato tag QUOTE

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      • #4
        Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
        *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
        Interessante, anch'io la stessa domanda... tu usi una PDC FV con radiatori in ghisa, i soliti per intendersi.
        Ultima modifica di nll; 08-08-2014, 22:35.
        Quando ho installato il fotovoltaico e l'Osmosi inversa, ho dovuto risolvere problemi che prima non avevo.:cry:
        Impianto da 4 kWp - 16 Pannelli Futura 250 Wp - 1 Inverter Bluenergy 4,4 kW.
        Caldaia a basamento Immergas NCX 25 Sirio Vip 1990 - rendimento 94,4%.:shocked:
        Meglio un amico sbronzo che un parente §tronzo.

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        • #5
          Ciao a tutti....

          I radiatori sono sempre gli stessi, solo che se abbassi la T° di mandata devi aumentare la superficie radiante per ottenere lo stesso lavoro.
          Oppure riduci il fabbisogno energetico dell'abitazione!!!
          Il discorso è sempre lo stesso: minore fabbisogno = minori potenze = minori consumi; da qui non si scappa!!!!

          Saluti
          Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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          • #6
            certo sono d'accordo perfettamente ma la mia paura è che se diminuisci troppo la temperatura di mandata dei termosifoni, viEne meno il movimento convettivo che è quello per cui i termosifoni sono stati progettati ti al fine di fornire calore......forse occorre pensare a termosifoni radiatori radianti ....le piastre c.d...... anche se dal vivo non le ho mai viste e non ho idea se poi scaldano a T(.andta) più basse ........che ne pensate????
            Ultima modifica di nll; 08-08-2014, 22:33. Motivo: Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum.

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            • #7
              Ciao a tutti....
              Originariamente inviato da Gabryfly10 Visualizza il messaggio
              la mia paura è che se diminuisci troppo la temperatura di mandata dei termosifoni, viEne meno il movimento convettivo che è quello per cui i termosifoni sono stati progettati ti al fine di fornire calore....
              Non è che viene meno, ma avviene in modo minore. Questo perché minore è il delta di T° e minore è lo scambio termico.
              Inoltre va detto che i termosifoni cedono calore anche per irraggiamento non solo per convezione....
              Chiaramente per fare un corretto dimensionamento di T° mandata e superficie dei termo, occorrono dei calcoli termotecnici ad hoc!!!
              Se sbagli dimensionamento rischi di avere o troppo caldo o troppo freddo.
              Giusto per capire il concetto, questa immagine rappresenta approssimativamente le due tipologie di diffusione, irraggiamento e convezione, con le T° ottenute nelle varie zone di una stanza con un termo a 40°C.



              Saluti
              Ultima modifica di nll; 08-08-2014, 22:34. Motivo: Riparato tag QUOTE
              Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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              • #8
                Ciao.....io ho la caldaia a condensazione e ti assicuro che con T a 40C di mandata il calore dei termosifoni non lo percepisci....(purtroppo! !!!) Penso che dipenda da tanti fattori (l'impianto è recente....non dimensionato per llavorare in bassa T sicuramente....dimensionato a spanne dall'idraulico che ha contato gli elementi per m3 di stanza.....) sicuramente la trasmittanza pareti...e il numero di mani di vernice dati ai caloriferi....poi sono di colore bianco....fossero stati scuri o neri forse per l'irraggiamento era meglio.......Comunque spero vivamente abbia ragione Tu in quanto vorrei acquistare un immobile di fine anni 90 (in zona E) con termosifoni in ghisa e....più avanti incentivi permettendo pensare ad una pdc o caldaia a condensazione. ...onestamente non riesco economicamente a cambiare i pavimenti, demolire per un impianto a pavimento radiante. ....forse valutare il radiante a parete e quello a battiscopa. ...ma almeno la configurazione dei corpi radianti devo definia e realizzarla prima di entrarci a vivere.....dopo sarebbe molto scomodo....fammi sapere se puoi e vuoi i risultati in base alle ttue esperienze, grazie Gabry

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                • #9
                  Ciao, per definire la superficie dei corpi radianti, occorre conoscere il fabbisogno energetico di ogni ambiente, per questo ti occorre l'esperienza di un professionista!!!
                  Ci sono molti fattori che vanno ad influenzare i calcoli e farlo ad "occhiometro" non da garanzia alcuna sui risultati.
                  Ripeto, almeno in questa fase, fatti seguire da qualcuno che sa il fatto suo, che farlo dopo son sempre dolori!!!

                  Saluti
                  Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                  • #10
                    Se pensi che per scaldare i termo debbano essere "belli caldi" allora non serve discutere... Anch'io mando 35-40 gradi ai termo (alluminio, ma rispetto ai ghisa non cambia niente, si scaldano solo prima), e i "segreti" sono essenzialmente due. Uno: i termo a bassa T rendono poco quindi a parità di superficie se li tieni a bassa T devi lasciarli caldi per più tempo. ---> se sei fuori casa tutto il giorno e accendi quando rientri, la casa fredda ci mette una vita a tornare calda, non è la soluzione giusta. Due: siccome la resa è bassa, quella poca energia immessa in casa deve rimanere in casa... ---> se hai casa poco isolata il poco calore prodotto dai termo se ne va subito e la T in casa ne risente. Quindi: condensazione a bassa T con termo si può usare a patto di far andare il riscaldamento h24 (no termostati che intervengono in on-off sulla caldaia) e buon isolamento. In ogni caso la condensazione lavora sul ritorno, se non si riesce a scaldar casa con 35 gradi nulla vieta di mandarne 45...
                    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                    • #11
                      *** Citazione quasi integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                      Ciao.....non posso far altro che concordare!!!.... sicuramente tralasciamo il discorso dei "termo belli caldi",......provando a dimensionare i termosifoni per un DT<50 diciamo 30 (TM=50°C) ho visto che gli elementi necessari raddoppiano quindi....strada difficilmente percorribile (nel mio caso, mi troverei già l'impianto con termosifoni ma aggiungere cosi tanti elementi.....pregiudica troppo lo spazio...)...Giustamente Tu dici che " quella poca energia deve rimanere in casa".....e questo non saprei dire in quanto non ho mai vissuto in quell'abitazione e mi fido molto poco del certificato energetico (mi dice una trasmittanza di 1,324 W/m2K (peggio dello stesso spessore con mattoni pieni!!!)...ma dalla stratigrafia dichiarata dal proprietario ho provato a fare i calcoli (peggiorando il peggiorabile) e mi viene 0,6 W/m2K che mi sembrerebbe più reale......Sicuramente capire se è il caso di fare un cappotto penso sia la prima cosa da fare!!! ma non è facile....Intanto complimenti per il tuo sito e per l'impianto.
                      Grazie
                      saluti

                      Gabry
                      Ultima modifica di nll; 08-08-2014, 22:36.

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