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Integrare il riscaldamento con stufa a pellets?

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  • Integrare il riscaldamento con stufa a pellets?

    Buongiorno,
    un appartamento di due piani, avente superficie totale 120 mq (quindi 60 mq a piano), verrà riscaldato mediante ventilconvettori collegati a PDC.

    Inoltre si vorrebbe integrare il riscaldamento con una stufa a pellets, da posizionare nel soggiorno al PT, per sopperire al freddo invernale della pianura padana.
    Al fine di evitare che tale stufa scaldi solo il PT, obbligando i ventilconvettori a scaldare tutto il P1, stavo meditando di portare una canalizzazione della stufa al P1 ed ad un certo orario fare smettere di scaldare il soggiorno per portare tutto il calore al piano superiore.
    Il P1 è composto da 2 camere, bagno e disimpegno.

    Ho due grossi dubbi:
    1) si può impedire ad una stufa di scaldare l'ambiente in cui è posizionata "bloccando" la griglia di espulsione installata sulla stufa stessa?
    2) le diramazioni al P1 dovrei portarle sia nelle camere sia in bagno? o il tepore sarebbe fin troppo sparpagliato?
    3) se, al contrario, prevedessi una sola canalizzazione nel disimpegno del P1, riuscirebbe a scaldare anche le camere?
    4) che potenza dovrebbe avere tale stufa a pellets?
    5) ha un minimo di senso l'idea di portare una diramazione al P1?

    Esperti di efficienza, lascio la parola a voi!
    Certa di rimanerne stupefatta e di imparare come al solito

  • #2
    Con canalizzazioni ad aria riuscirai a fare ben poco e con comfort scadente...specie se uso è discontinuo. Ma perché non metti una idro stufa e la colleghi ai fancoil, così diventa tutto facile, certo, confortevole è automatico e poi silenzioso e meno polveroso?
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      Premesso che una stufa idro-pellet ti risolverebbe il problema alla radice e su questo non ci piove, e ti farà pure risparmiare.
      Le stufe canalizzate possono bloccare la ventola irraggiamento del locale e favore della canalizzazione, ma il caldo del corpo della stufa comunque viene sempre disperso per convenzione naturale nell'ambiente, da tenere in conto che in genere le canalizzazioni oltre i 6-8 metri sono inefficienti, personalmente non sono a favore di canalizzazioni, questi sono i dati, inoltre un paio di canalizzazioni ben fatte comporterebbero una spesa non indifferente, con risultati comunque sempre poco esaltanti.

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      • #4
        Idro-stufa sia... Ma ne esistono idro-stufe da incasso?
        Sembrano tutte uguali queste idrostufe dalle stufe tradizionali a pellets...

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        • #5
          Di stufe a pellet da incasso non ne esistono, al limite ci sono quelle più piatte da corridoio (non so la denominazione esatta) che ho visto anche incassate al muro, ma non credo che esistano anche in versione idro.
          Da incasso ci sono termocamini o inserti a pellet.

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          • #6
            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   termocamino-aria9.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 328.6 KB 
ID: 1950037

            Quindi una cosa del genere a pellet me la scordo?

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            • #7
              dipende se vuoi estetica o prestazioni.
              quella da te postata è estetica.
              riscaldamento a biomassa e PDC
              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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              • #8
                Tu, al centro del tuo salotto, cosa vorresti?

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                • #9
                  @ Arch. Nordina: a mio avviso un salotto del genere è fattibile, bisogna solo lavorare e bene, non si arrenda, se ne ha la possibilità lo faccia.

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                  • #10
                    e un calorifero a pellet da pochi kW da addossare ad una parete?
                    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                    • #11
                      Mi ero dimenticato di quella stufa a pellet che è fatta esattamente come un termosifone leggermente più grande, una gran bella idea, bisognerebbe mettere un paio di foto, ma non so se sia possibile qui.
                      Bio: sempre perspicace ehhh.

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                      • #12
                        Come queste???



                        Buona Pasqua!!!
                        Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                        • #13
                          tipo queste

                          https://www.youtube.com/watch?v=9oEFjJ2pLP4

                          da qualche parte c'era anche un video sul montaggio
                          OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                          • #14
                            Io avevo visto il video, proprio quello del montaggio, gran bella stufa camuffata da termosifone, non ricordo i kw di potenza.

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                            • #15
                              a sto punto anche la Slim, ma non mi sembra proprio che siano prodotti manco lontanamente uguali a quelli postati da Nordina....
                              riscaldamento a biomassa e PDC
                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                              • #16
                                le potenze sono da 7 e 9 ed ora anche 11,5 kW

                                video montaggio:
                                https://www.youtube.com/watch?v=uqo91fW_Pao
                                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                • #17
                                  Alt alt alt...
                                  Premesso che avrei trovato delle stufe (che poi sono sempre idrostufe) a pellets aperte su 3 lati! Quindi problema estetica risolto!
                                  Torniamo sull'aspetto tecnico, la diffusione del calore.

                                  1) Avere dei ventilconvettori collegati sia all'impianto di riscaldamento primario (PdC o caldaia che sia) sia alla idrostufa a pellets non darà problemi? Cioè non vorrei andare a creare un impianto complicato con deviazioni a tutto spiano per consentire l'ACS tramite PdC e contestuale riscaldamento mediante pellets...
                                  2) Altri sistemi di diffusione dell'idrostufa, anzichè grossi ventilconvettori, quali potrebbero essere? Le griglie canalizzate me le avete bocciate a gran voce...

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                                  • #18
                                    non capisco la domanda..l'idrostufa dovrebbe cedere perlopiù all'acqua..e quindi ci alimenti FC, termi o radoante..quello che vuoi..il resto lo irraggia dal mantello, ma dovrebbe essere minoritario...
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • #19
                                      Negli impianti a biomasse i ventilconvettori sono sempre sconsigliati ( a meno che, di avere un grosso puffer, che faccia da volano termico) in quanto la biomassa produce molto calore, vero, ma non a picchi, lento e continuo, ma i termo normali non vanno bene? quelli sarebbero più che idonei per un termocamino o similare.

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                        non capisco la domanda..
                                        Mi spiego meglio andando con una domanda specifica.
                                        Da quello che leggo il radiante ed i ventilconvettori (alimentati da caldaia o PdC) non sono molto adatti ad essere accoppiati anche con idrostufa.

                                        Se si facessero dei termosifoni di grandi dimensioni, al fine di avere acqua a 40° nell'impianto alimentato da caldaia a condensazione, detti termosifoni potrebbero essere alimentati all'occorrenza da idrostufa? O servirebbe sempre un accumulo gigante?

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                                        • #21
                                          Infatti, il riscaldamento a pavimento funziona con quel principio, l'accumulo potrebbe anche non servire in teoria se guardiamo le potenze in gioco, però ci vuole un bel sistema di miscelazione della temperatura, in quanto l'acqua di una caldaia non può essere prodotta a 40°, mentre l'impianto ha bisogno di meno di 40 gradi, invece poi bisognerà comunque alimentare qualche termo, nei bagni per esempio, in questo caso il puffer diventa indispensabile per avere due temperature diverse.

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                                          • #22
                                            Nordina, io sono contrario al termoarredi nei bagni e a impianti a 2 temperature..inutili e costosi..evitare e mettere in bagno passo stretto + scaldasalviette elettrico da usare solo 10 minuti al giorno.

                                            COn una pdc vai di certo diretto al radiante (no accumuli)..se hai FC vai diretto ai fancoil + accumulo inerziale sul ritorno.

                                            Con una caldaia a metano vai diretto su entrambi, no accumulo.

                                            Integrare una pdc con una idrostufa a pellet è una fesseria...costa meno la pdc del pellet, se hai fv sul tetto.

                                            Se metti idrostufa, allora potrai integarre la idrostufa col metano, caso mai...nel senso che devi privilegiare la fonte meno cara.
                                            In tal caso...me ne intendo poco..ma se la idro non modula un gran bene...meglio interporre un accumulo, ma non in serie ma in parallelo...idro carica accumulo, accumulo alimenta impianto...
                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                            • #23
                                              @ Marcober................concordo al 100%, con le esigenze dell'Arch. Nordina, meglio una caldaia a gas e non insistere sulle biomasse, costerebbe più la salsa dell'arrosto.

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                                              • #24
                                                @Albapiù, attenzione che Marcober ha detto che non ha senso l'accoppiata "PdC + pellets" e non "condensazione + pellets"...



                                                In definitiva, mettendo il caso di un radiante + pellets, quale sarebbe il modo giusto di gestire i due impianti?

                                                Mettiamo caso classico, 2 persone, escono di casa alle 8 rientrano alle 18.
                                                Riscaldamento in funzione 24h su 24, attenutato di 1° o 2° tra le ore 7 e le 16.
                                                I due occupanti rientrano a casa alle 18 e trovano l'ambiente scaldato.
                                                Quando accendere la pellets? Negli inverni rigidi forse, quando il radiante fa fatica a recuperare 1-2° in sole 2 ore?
                                                Ultima modifica di Arch. Nordina; 09-04-2015, 19:11.

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                                                • #25
                                                  un radiante NON deve essere usto per "recuperare" 2 gradi in poche ore..al masimo di notte lo attenui, nel senso che se non lo alimenti hai la "sensazione" che ti manchi..ma in realta la T dell'aria cala di poco.
                                                  E attenuare significa non spegnerlo e farlo raffreddare..ma se mandi a 28, di notte mandi a 26.

                                                  se la caldaia è super e modula alla grandissima, anche diretto con una miscelatrice in climatica...altrimenti si va su un puffer e la cosa si semplifica 8e forse resa pellet aumenta pure)
                                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                  • #26
                                                    Solo un puffer ti può gestire le due diverse temperature dell'acqua, da tenere in conto che gli impianti a pavimento non vanno mai staccati.
                                                    La caldaia dovrà avere come ambiente di riferimento solo il puffer, che a sua volta distribuirà l'acqua calda tecnica secondo le richieste dell'impianto.

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Io sono pronto a dimostrare coi conti che avere impinato a due T è sempre un errore, se serve per alimentare un paio di scaldasalviette che hanno obiettivo di scaldare la salvietta una volta al giorno
                                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                      • #28
                                                        Alt alt alt... Marcober io quando parlavo di "abbassare 1 o 2 gradi" mi riferivo alla temperatura di mandata. Inoltre io parlavo di staccare i due impianti, dato che già mi avete ben spiegato che unificare radiante con la pellets sarebbe un errore.

                                                        Rifaccio l'esempio, mi sono spiegata male io:
                                                        Riscaldamento primario costituito da radiante + condensazione a cui si aggiunge una stufa a pellets. La pellets avrà sola emissione nella stanza in cui viene installata (non avendo altra scelta, dato che mi pare di capire che le diramazioni con ventilconvettori sono inefficaci...).
                                                        Mettiamo caso classico, 2 persone, escono di casa alle 8 rientrano alle 18.
                                                        Riscaldamento in funzione 24h su 24, la temperatura di mandata dell'acqua viene attenutata di 1° o 2° tra le ore 7 e le 16. Tra le 16 e le 7 invece l'acqua gira alla temperatura ordinaria.
                                                        I due occupanti rientrano a casa alle 18 e trovano l'ambiente scaldato.

                                                        Il dubbio è semplice: perchè accendere una pellets se l'ambiente è costantemente alla temperatura desiderata?!?
                                                        La pellets la vedo più per sistemi a termosifoni: arrivo a casa, fa freddo, tra che i termosifoni scaldano tutto passano 2 ore, accendo la pellets.
                                                        Ma con un riscaldamento a pavimento, la pellets (che fa sola emissione di calore sul posto) mi pare poco utile...

                                                        Ma sicuramente saprete correggermi e delucidarmi

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                                                        • #29
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                                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                          • #30
                                                            Io sono pronto a dimostrare coi conti che avere impianto a due T è sempre un errore, se serve per alimentare un paio di scaldasalviette che hanno obiettivo di scaldare la salvietta una volta al giorno
                                                            1°) non si vive di soli conti al risparmio al cent., infatti io quelle "scaldasalviette" installate nei 3 bagni e funzionanti ad AT li chiamo "termoarredi" perchè anche l'occhio vuol la sua parte ed il piacere di avere la "salvietta" o l'accappatoio riscaldati la si paga, che la casa me la son fatta come piaceva a me e non solo al portafogli, che altrimenti invece di 400 m2 calpestabili con 23 infissi tra finestre e mega vetrate e porte sui muri esterni l'avrei potuta fare molto più piccola e meno dispendiosa energeticamente

                                                            2°) ho radiante BT a pavimento in funzione h24 aiutato anche da solare, malgrado ciò una stufa a pellet da 10 kW l'ho installata al piano terra in sala e con quella riscaldo 120 m2 nelle mezze stagioni con la piacevolezza di vedere una fiamma

                                                            3°) che come dice il poeta: "fatti non foste per viver come bruti"....che altrimenti mi scaldavo infilandomi 3 cappotti e correndo attorno al tavolo di cucina
                                                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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