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Ristrutturazione rudere e semi-indipendenza dalle utenze

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  • Ristrutturazione rudere e semi-indipendenza dalle utenze

    Salve a tutti, finalmente dopo 10/15 anni di “ragionamenti a perdere” avrò una casa tutta mia, oramai non ci credevo più e avevo accantonato tutti i progetti che ora col vostro aiuto vorrei recuperare e valutare. Premetto che non sono esperto ma ho una buona manualità e farò tutto da solo ed è una scelta obbligata perchè l’investimento disponibile è prossimo allo zero (basta solo per finire tetto, intonaco e infissi).
    La casetta è un piccolo rudere di circa 100mq che andremo a ristrutturare e dove andremo a vivere in due persone. L’immobile si trova in Calabria nel catanzarese a circa 300 mt di altitudine, dove c’è un clima abbastanza mite. Inoltre la zona dispone di venti abbastanza consistenti tant’è che quella zona è circondata da oltre 300 pale eoliche. Questo giusto per dare due parametri in più a chi è in vena di buoni consigli.
    Attualmente la mia idea di base è quella di essere completamente scollegato dalle utenze quali gas e luce. Naturalmente so bene che sopratutto all’inizio non potrò farlo ma vorrei predisporre i lavori per interventi che verranno fatti in futuro.


    Comincio col dire cosa vorrei fare per poi capire cosa si può effettivamente fare:


    1 - NO GAS: In quella zona non arriva il metano e non ho intenzione di mettermi bomboloni gpl ad un palmo dal naso. Al momento avevo pensato di sopperire con una banale bombola di gas o più bombole messe in serie a seconda di quanto gas mi serve, ma questo è da vedere. Non ho intenzione di usare cucine ad induzione piuttosto ricarico la bombola come 50 anni fa, questo perchè non mi fido della reale salubrità di questo metodo.


    2 - NO TERMOSIFONI: Ho intenzione di scaldare tutto lo spazio col camino e se ciò non bastasse, di inserire qualche stufetta a legno nelle zone più distanti dal camino. Premetto che il rudere ha una superficie di 60mq ed è alta dunque verrà fatto un soppalco dove ci staranno camera da letto e studiolo. Inoltre in quella zona ho disponibilità di legna di recupero da potature ecc quindi vorrei sfruttare al massimo questa risorsa per riscaldare casa nei mesi più freddi. Sto valutando una stufa ad alto rendimento ma anche questo è da vedere se rientro nei costi.


    3 - PANNELLO SOLARE TERMICO: Dovrei capire le dimensioni tenendo conto che non essendoci i termosifoni l’acqua calda servirà per lavare piatti, doccia e lavatrice. Vorrei costruirmi il pannello da solo, mi rendo conto che avrà più dispersioni termiche di uno collaudato e prodotto da una ditta, ma la differenza di costo è anche notevole. Vorrei prendere una cisterna di 200/300 litri termoisolata dove accumulare il calore prodotto dal solare termico e associare una piccola caldaietta per compensare le insufficenze di produzione del pannello. Il dubbio che ho è che non avendo ben chiaro come funziona non so se questo sistema conviene per due docce al giorno, due lavate di piatti ed una lavatrice, considerando che il più del tempo non sarà in funzione. Questi aggeggi prevedono un utilizzo sporadico oppure per restare in temperatura consumano più di quanto da me richiesto?


    4 - PANNELLO FOTOVOLTAICO: Vorrei costruirmi un po di panneli per un totale di 3-4Kw circa. Non li farò tutti assieme quindi la mia idea è quella di aggiungerli ad uno ad uno man mano che mi gira la grana. Inizialmente vista la zona ventosa avevo pensato ad un mini eolico ma poi mi sono reso conto il gioco non vale la candela se non per impianti grossi e fuori dalla mia portata. Per il fotovoltaico vorrei costruire pannelli da 500w e aggiungerli on-grid man mano nel tempo fino ad arrivare a coprire il completo fabbisogno ed ipoteticamente staccarmi dal fornitore. Magari per le ore notturne in futuro potrei prevedere un minieolico giusto per avere quei 600-700w per mantenere frigo, tv e un paio di luci led accese (se si riesce, ma come ho detto ho venti buoni da quelle parti). Anche quì ho un sacco di dubbi su come fare l’allaccio… ignorantemente ho pensato di prevedere un deviatore a valle del contatore del fornitore e quando riuscirò a produrre l’intero fabbisogno stacco tutto e attacco solo il mio. Ma non so bene come sfruttare i pannelli prima di staccarmi.


    5- RECUPERO: Visto che non posso fare un pozzo, per innaffiare l’orto ho pensato di recuperare l’acqua piovana in una cisterna e di prevedere un recupero delle acque grigie. Riguarda al recupero termico mi ha incuriosito il recuperatore di calore dell'acqua calda, di quelli che si mettono in bagno per recuperare il calore disperso da docce e lavandini ma anche in questo caso è da valutare se il gioco vale la candela.




    Che dire, spero mi aiutiate a fare una cosa fatta per bene e che sopportiate l’idea che non mi avvarrò di nessun esperto. Gli esperti che non approvano posso astenersi dal commentare anziché scoraggiare, chi comprende la mia situazione e vuole aiutarmi ben venga e magari da quì ad un anno gli offro un caffè nella nuova casa. Un saluto a tutti


    Gianluca
    Ultima modifica di karnhack; 30-06-2015, 12:10.

  • #2
    Non vedo menzionate le cose più importanti, ovvero come pensi di isolare i muri e il tetto/sottotetto. In altre parole, l'involucro, in modo che tu lo debba scaldare il meno possibile e non debba neanche raffrescarlo d'estate.

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    • #3
      Al momento sto aspettando la valutazione di un esperto, per capire i lavori da fare. Certamente il rudere verrà mantenuto esternamente come un rudere (muro vecchio di "malta" e pietre) e probabilmente verrà fatta una intercapedine interna con camera d'aria o qualche materiale isolante. Il tetto ancora non lo so, aspetto il parere dell'architetto che si sta occupando della cosa. Ovviamente il tutto è vincolato dalla grana disponibile

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