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Nuovo impianto legge 10 e confusione...

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  • Nuovo impianto legge 10 e confusione...

    Buongiorno, ho letto qualche discussione su questo forum e mi sembra di aver trovato il posto giusto per chiarirmi le idee, si capisce chiaramente che le persone che scrivono qui ne sanno e come! Però io sono davvero confusa e ignorante in merito all'argomento, quindi se vi va di darmi una mano, fatelo come se parlaste a una bimba delle elementari...

    io e i miei genitori stiamo ristrutturando una villetta a Milano così composta:
    piano seminterrato: cantine e locali tecnici non riscaldato
    piano rialzato app 130 mq
    piano primo app 130 mq
    Vogliamo fare due impianti indipendenti con riscaldamento a pavimento. Senza raffrescamento.

    inizialmente l'architetto aveva previsto caldaia a condensazione + due pannelli termici per acs per ogni appartamento e a me sembrava un ottima soluzione, ma poi è saltato fuori che siccome facciamo cappotto, vespaio, coibentazione soffitto e finestre, ricadiamo nelle ristrutturazioni di primo livello che sono paragonabili al nuovo e occorre la legge 10.
    Allora ci dice che bisogna avere da fonti rinnovabili 50% di acs+ 50% riscaldamento e ci vogliono circa 10 pannelli termici per ogni appartamento.
    Poi salta fuori che c'è una proroga e per il riscaldamento basta il 35% che significherebbe 6/7 pannelli per appartamento.
    poi dice che in Lombardia la proroga non è passata e si torna al 50% e ai 10 pannelli, in più dice che compilando la legge 10 sembrerebbe necessaria anche una quota da fotovoltaico e allora forse sarebbe più sensato mettere una pompa di calore o ancor meglio un sistema ibrido caldaia + pompa di calore con 2 pannelli termici per acs e un numero di pannelli fotovoltaici che non ha ancora stabilito....

    capirete che mi sta andando in pappa il cervello e sto addirittura considerando di non fare il cappotto per mettere la caldaia e non avere ulteriori rogne....

    Quello che vi chiedo è: come si scalda oggi un appartamento di 130 mq in classe a (l'architetto dice che andrà in classe a) seguendo le regole imposte dalla legge ma soprattutto dal buon senso e dal portafoglio? Servono davvero tutti sti pannelli che non so nemmeno se c'è spazio sufficiente sul tetto?
    grazie anticipatamente e scusate ancora la mia ignoranza

  • #2
    Ciao Lrudy,

    ma i 2 appartamenti da ristrutturare hanno già tutti gli impianti (idraulico, elettrico e serramenti), se si dovresti rientrare nelle ristrutturazioni senza obbligo delle fonti rinnovabili (che comunque sarebbe un ottimo investimento visto che recuperi il 50 % o in alternativa anche la possibilità in base alla fonte attuale di riscaldamento anche al conto termico 2.0).
    Comunque se metti FV non metti solare termico, perchè assolvi la legge con PDC o Boiler acs a PDC.
    Poi se veramente coibenti bene e li porti in classe A (reale , non in base alla fonti rinnovabili) allora potresti mettere anche solo pompe di calore aria-aria (i classici split) nei punti giusti di casa e non metti il radiante a paviemtno (con quello che risparmi metti FV adeguato) e scaldi gli appartamenti con poco o niente

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    • #3
      No, purtroppo gli impianti sono tutti da rifare, anche perché cambiamo la distribuzione dei locali. Attualmente c'è un unica vecchia enorme caldaia a gas che pompa aria calda in tutta la casa attraverso un sistema canalizzato in controsoffitto. Noi vorremmo creare due impianti autonomi e il sistema aria-aria è l'unico che abbiamo escluso a priori perché ci sembra che secchi molto le fauci, inoltre io e mia mamma siamo fumatrici e i filtri si impregnano subito di fumo e emanano una puzza terribile.

      Il progetto prevede cappotto di 12cm e finestre con tripli vetri, in più l'architetto mi ha fatto una specie di lezione accademica di un ora sull' importanza di escludere i ponti termici, quindi se il riscaldamento è ben dimensionato raggiungiamo sicuramente la classe a, anche perché da quello che dice o non fai niente o se metti mano sul l'involucro e sul riscaldamento le leggi praticamente ti costringono ad arrivare là, di conseguenza metterebbe anche un sistema di ventilazione di cui non ho ben capito l'utilità (facilitare il ricambio d'aria senza aprire le finestre?). Decisamente si tratta di ristrutturazione importante di primo livello ed essendo in Lombardia, dove non è stata accolta la proroga, occorre il 50% rinnovabile non solo per acs ma anche per riscaldamento.

      Direi che la distribuzione sarà sicuramente a pannelli radianti (a esclusione dei bagni dove attualmente sono previsti termosifoni-scaldasalviette a bassa temperatura). Visto che rifacciamo anche i pavimenti pensavamo di fare pannelli radianti a pavimento, anche perché non sapevo dell'esistenza dei pannelli radianti a soffitto o a parete (l'architetto non li ha nemmeno nominati) in questo forum però ho letto commenti entusiastici sui pannelli a soffitto e quindi mi son venuti ulteriori dubbi. Direi che se me li consigliate potrei chiedere all'architetto di prenderli in considerazione.

      Però il vero dubbio resta il sistema di produzione di calore che per ogni appartamento potrebbe essere:

      - caldaia a condensazione + 2 pannelli termici per acs + 8 pannelli termici per integrazione riscaldamento + secondo ultimo aggiornamento con l'architetto, una quota ancora da definire di pannelli FV
      Questa soluzione a me sembra follia ma nella mia ignoranza potrei anche sbagliare

      - pompa di calore che, se ho capito bene, secondo quello che dici tu, non richiede pannelli termici ma un numero di pannelli FVda stabilire.
      io ho sempre avuto il terrore di scaldare casa elettricamente, ma da quello che ho letto ultimamente, la PDC scambia calore con l'ambiente, scalda la resistenza solo sotto i 5 gradi, quindi forse non consuma quanto credevo, anche se ci vuole un contatore più potente, quindi non avendo più il contatore da 3 kW per uso domestico, pagherei di più anche la corrente che uso per altri usi domestici.

      - ibrido PDC + caldaia (in questo caso l'architetto propone un sistema vissman che permette di scegliere se privilegiare in automatico i consumi o l'ambiente)
      le mie considerazioni sono simili a quelle per la sola PDC, ma probabilmente sotto i 5 gradi interverrebbe la caldaia, quindi ci sarebbe un po' di risparmio e se per qualche ragione dovesse mancare l'elettricità la casa verrebbe scaldata ugualmente.
      Però non ho capito se in questo caso ci vogliono pannelli solari o fotovoltaici o entrambi e in quali quantità.

      - a me non vengono in mente altre soluzioni, a parte non fare il cappotto per ricadere nelle riqualificazioni energetiche e mettere solo la caldaia con i due pannelli acs e (nonostante le critiche dell'architetto è il fatto che sia un peccato non sfruttare appieno la detrazione del 65%) considerando che io oggi abito in una casa in classe G di 110 mq, scaldata con caldaia a condensazione da 34kw e termosifoni, senza pannelli e spendo 1200 euro di gas all'anno mi sembra una soluzione non del tutto da scartare....

      mi mi sono appena resa conto di avere scritto un romanzo... scusatemi ma sono davvero confusa....

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      • #4
        Io farei 2 impianti PDC separati (PDC assolve ad obbligo 50% di fer per riscaldamento e acs) con 2 impianti fotovoltaici e 2 VMC per ventilazione ... visto che siete fumatrici ....
        Devi farti fare calcolo legge 10 per capire che taglia di PDC utilizzare.
        Non preoccuparti per consumi elettrici ...
        Ora con nuove tariffe elettriche, PDC è già vantaggiosa rispetto a metano anche senza fotovoltaico.
        Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
        EV - ZOE 41 kwh - Rasaerba e Tagliabordi a batteria litio 40 V Greenworks

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        • #5
          Interessante...quindi niente caldaia ad aiutare la PDC... ma allora dici che mi conviene chiudere completamente il gas e mettere piano cottura ad induzione? È il raffrescamento? Finché si parlava di caldaia pensavo di non fare nessun raffrescamento ed eventualmente mettere più avanti due split, ma se già metto PDC e pannelli radianti forse è sciocco non fare il raffrescamento a pavimento. Non conosco nessuno che abbia in casa questo sistema di raffrescamento, funziona bene o può dare problemi?
          ultimo dubbio: è il caso di mettere un accumulo per l'energia prodotta da FV? Ho letto che sono costosi e non so se si riesca a rientrare della spesa, però con la diffusione sempre maggiore delle PDC temo che aumenti la frequenza dei black out (un accumulo mi permetterebbe almeno di cucinare e farmi la doccia in caso di black out?) e forse un aiutino nelle ore serali lo da...

          comunque grazie mille a chi mi ha risposto e mi risponderà, ma anche a chi ha scritto in altre discussioni, leggendo qua e là anche il mio cervello ha iniziato a surriscaldarsi e produrre kW, però le idee si stanno schiarendo...

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          • #6
            Io abito in provincia di Pavia, riscaldo 180 m2 di casa in classe B più vicino alla C con PDC da 7 kw termici, ho chiuso metano da 2 anni e faccio tutto con elettricità, ho ftv da 5,4 kwp.
            Spendo al netto del contributo Scambio sul posto fotovoltaico circa 400 euro/anno tutto compreso riscaldamento, acs energia per usi domestici e raffrescamento fatto con split che avevo già montato quando utilizzavo caldaia a metano.
            Ho provato anche raffrescamento a pavimento per una settimana.... buono con un minimo di deumidificazione, è comunque meno immediato degli split.
            Casa gas-free provincia di Pavia 180 m2 involucro classe B (vicino alla C) - Impianto FTV 5,39 kwp - PDC Aquarea 7 kw serie F alta connettività con modulo HPM- Piano cottura ad induzione Ikea
            EV - ZOE 41 kwh - Rasaerba e Tagliabordi a batteria litio 40 V Greenworks

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            • #7
              Caspita...allora il fotovoltaico fa miracoli! Io attualmente con contatore da 3kw e contratto domestico residente spendo 500 euro per i soli consumi domestici...

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              • #8
                LRudy, io porto esperienza simile a Fabioe con cui condivido la zona. Però con casa senza isolamento..e più grande..spendo 1000 euro anno , no gas.
                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                • #9
                  metti pdc e pannelli fotovoltaici + piano induzione e raffrescamento a split. Più come ti ha detto l'architetto metti anche la ventilazione meccanica controllata.
                  Aggiungo che è difficile che arrivi in classe A, ma non impossibile.
                  Altra domanda: in quale zona sei di milano ? non interessa la via, ma almeno il quartiere, perchè incide a livello di temperature.
                  I gradi giorno di milano sono uguali su tutto il territorio comunale ma chi conosce un minimo milano sa benissimo che corvetto, san babila, duomo e cascina gobba hanno temeprature ben differenti, soprattutto nelle minime notturne invernali (ed estive).
                  ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da fabioe Visualizza il messaggio
                    Io abito in provincia di Pavia, riscaldo 180 m2 di casa in classe B più vicino alla C con PDC da 7 kw termici, ho chiuso metano da 2 anni e faccio tutto con elettricità, ho ftv da 5,4 kwp.
                    Spendo al netto del contributo Scambio sul posto fotovoltaico circa 400 euro/anno tutto compreso riscaldamento, acs energia per usi domestici e raffrescamento fatto con split che avevo già montato quando utilizzavo caldaia a metano.
                    Ho provato anche raffrescamento a pavimento per una settimana.... buono con un minimo di deumidificazione, è comunque meno immediato degli split.
                    Ciao Fabio,
                    ho visto che abiti in Provinvia di pavia, di dove sei?
                    Io vigevano!

                    Ti disturbo per chiederti alcune info sui consumi elettrici della tua pdc, panasonic mi pare, e come ti trovi.
                    Simone

                    ps: libera la casella mp
                    Dove l'ignoranza urla...l'intelligenza tace...è una questione di stile...
                    Fv 3,6kw - 14 pannelli benq + Inverter Abb 3.0 out.

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