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La pastiglia salvavita...

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  • La pastiglia salvavita...

    Qui senz'altro entro nel campo del dottore, che per una volta almeno sarà utile leggere il suo illuminato parere.

    La discussione è questa: una persona sostiene essere utile, anzi indispensabile avere in tasca una pastiglia salvavita, cosa sia poi non lo so.
    Questo aldilà di particolari patologie, cioè tutti la dovrebbero avere… vabbè, io ste .azzo di pastiglia in tasca non ce la metto proprio.
    Ma la cosa che più mi incuriosisce è, questa pastiglia messa in tasca nel portafoglio non si altera?
    Su quasi tutte le indicazioni dei medicinali si raccomanda di tenerli in un luogo fresco almeno lontano dal caldo, indi presumo che questo caldo possa alterarne le proprietà o l'efficacia.
    In fondo se c'è un posto caldo sono proprio le chiappe, vuoi perché si sta seduti troppo ecc.. ancor più se la si tiene nel portafoglio.
    Insomma a me ma pare na... cosa poco chiara.
    Quando ho installato il fotovoltaico e l'Osmosi inversa, ho dovuto risolvere problemi che prima non avevo.:cry:
    Impianto da 4 kWp - 16 Pannelli Futura 250 Wp - 1 Inverter Bluenergy 4,4 kW.
    Caldaia a basamento Immergas NCX 25 Sirio Vip 1990 - rendimento 94,4%.:shocked:
    Meglio un amico sbronzo che un parente §tronzo.

  • #2
    Non è il mio campo, ma mi son informato.
    In caso di episodio acuto di angina coronaropatica o infarto ha senso assumere prima possibile DUE farmaci. Aspirina e clopridogel.
    Entrambi possono essere tenuti con se, in uno scatolino. La temperatura corporea non ne altera l'efficacia, ma certo vanno sostituiti con una certa frequenza perché solo lo sballottamento li può frantumare.
    Deve essere il tuo medico a stabilire dose e se per te vanno bene, perché agiscono sul tempo di coagulazione ed ovviamente possono creare problemi.
    Vengono ora anche usati in dosi minime cronicamente. Cioè una compressina ogni giorno.
    Diciamo che tenerne un paio di compresse in uno scatolino con un po' di ovatta perché non si frantumino e sostituirle una volta ogni 5-6 mesi potrebbe andare.
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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    • #3
      Si ne avevo sentito parlare anche io in caso di attacco acuto cardiaco in poche parole di sospetto infarto miocardico .
      Io in genere prendo semplicemente qualche pastiglia di cardioaspirina , ma non ho mai considerato di munirmi dell'altro farmaco .

      CLOPIDOGREL TEVA 75 mg 28 compresse rivestite con film - Dettaglio Prodotto | TevaItalia

      1.Che cos’è Clopidogrel Teva e a cosa serve
      Clopidogrel Teva contiene clopidogrel e appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati antiaggreganti piastrinici. Le piastrine sono elementi del sangue di dimensioni microscopiche, che si aggregano assieme durante la coagulazione del sangue. Impedendo tale aggregazione, i medicinali antiaggreganti piastrinici diminuiscono la possibilità di formazione di coaguli sanguigni (un fenomeno chiamato trombosi).

      Clopidogrel Teva viene assunto dagli adulti per prevenire la formazione di coaguli sanguigni (trombi) nei vasi sanguigni (arterie) induriti, processo conosciuto come aterotrombosi, che può causare eventi di origine aterotrombotica (come ictus, attacco cardiaco, o morte).

      Leggere però le controindicazioni .

      Chiederò ora al mio cardiologo se munirmi in via preventiva di tale farmaco .
      Penso sia utile tenerla qualche pastiglia nel portafoglio , almeno uno non se la dimentica in caso di necessità e cambiarla dopo un po di tempo , che so due tre mesi .
      Comunque vince penso sia il tuo cardiologo a dovertelo dire se ne hai bisogno .
      L'aspirinetta comunque puoi prenderla sicuramente senza particolari problemi .
      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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      • #4
        Ok riferirò... per inciso non è per me, ho una avversione viscerale verso i medici in generale, e per fortuna non assumo farmaci.
        D'altronde se uno si cucca un infarto, avrà la capacità, il tempo, di inghiottire un pastiglia… mmm
        Forse ha più senso la prevenzione, mah!
        Comunque se questo ha senso, dovremmo uscire con una buona dose di medicinali, non meno cornetti e rosari e vestiario alla Michelin, si sa mai
        Quando ho installato il fotovoltaico e l'Osmosi inversa, ho dovuto risolvere problemi che prima non avevo.:cry:
        Impianto da 4 kWp - 16 Pannelli Futura 250 Wp - 1 Inverter Bluenergy 4,4 kW.
        Caldaia a basamento Immergas NCX 25 Sirio Vip 1990 - rendimento 94,4%.:shocked:
        Meglio un amico sbronzo che un parente §tronzo.

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        • #5
          L'infarto si manifesta in una grande possibilità di sintomatologie diverse. Alcuni non se ne accorgono nemmeno. Per altri sono due minuti di dolore intenso e poi perdita di coscienza e morte.
          Diciamo che se hai qualche fattore di rischio le pastigliette possono aiutare. Se hai un improvviso dolore alla spalla, un affanno poco spiegabile, un cuore che fa un po' cilecca nel ritmo... Pigliare due pastigliette e farsi vedere male non fa!
          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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          • #6
            mio padre si salvo' nel 2000 proprio prendendo due aspirine su un volo di ritorno... arrivato andò subito al ps.... ricovero immediato e classico palloncino....
            peccato che il secondo giro rimase inchiodato sulla poltrona in ufficio e non avrebbe potuto nemmeno provarci....6 anni dopo però...
            bisogna avere anche la necessaria lucidità...
            pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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            • #7
              Come ho avuto modo di leggere qui, la prevenzione è la prima cosa ma è l'ultima ad essere messa in atto quindi, si arriva "tranquillamente" all'infarto e la cosa che ci può salvare, è saperlo riconoscere per tempo. Poi si entra nell'ottica della prevenzione... ma di quella secondaria, per prevenire ricadute. I sintomi dell'infarto sono facilmente riconoscibili, oltre ai sintomi qui ricordati, quello che deve allarmarci, è la sensazione reale che si stia per morire, ciò perché tale percezione è diversa da persona a persona e legata a manifestazioni che solo per la data persona appaiono come "cose mai viste o sentite" addosso sin lì. Nel Luglio 2010 ero al pc quando avverto un fortissimo bruciore retro sternale, come un ferro da stiro rovente che dall'interno del petto pressasse contro lo sterno, un paio di secondi è realizzo cosa stava accadendo... non do retta al malore, mi "armo" di tanto sangue freddo e con un filo di voce chiamo mia moglie e le dico di chiamare il 118 spiegando loro che si trattava di infarto in atto... e questo "purtroppo" per qualcuno ( scherzo BE ) mi ha salvato la vita, gli operatori sanitari sono arrivati nel giro di dieci minuti, mi hanno messo in sicurezza e condotto in ospedale... poi tre bypass coronarici e ora posso raccontarvela. Quindi, non sottovalutare segnali strani e anomali, convincersi che i minuti sono preziosi e non ne possiamo perdere dandoci per spacciati, quindi, ragionare come in grande emergenza ma con la calma di uno che è in meditazione ascetica... e funziona!
              Poi, c'è caso e caso;
              mio cognato si sveglia alle sette del mattino, ancora seduto sul letto, saluta sua moglie e si accascia per sempre! Dalla sveglia alla dipartita, poco più di due minuti.

              f.sco

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