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Nanocrystalline Dye-Sensitized Solar Cell

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  • Nanocrystalline Dye-Sensitized Solar Cell

    Ciao a tutti,

    premesso che credo fermamente che l’unico modo, ad oggi possibile, per ottenere enrgia non inquinante ed abbondante sia utilizzare quella che ogni giorno la nostra stella ci dona.

    Vorrei porre alla vostra attenzione un sistema trovato in rete che mi ha sorpreso parecchio, ovvero quello di produrre energia elettrica copiando la fotosintesi clorofilliana.
    Il dott. Gratzel, padre di questa scoperta fatta nel 1990, si è anche prodigato nel fornire un modo facile a tutti per poter costruire una cella solare che adotti lo stesso principio di funzionamento.
    Seppur con efficienza inferiore, la cella solare che possiamo costruire, sarebbe sicuramente
    un’ottimo punto di patenza nello sperimentare sul campo soluzioni alternative e ottenere risultati migliori.
    Seguendo questo link http://www.solideas.com/solrcell/cellkit.html, si accede alla pagina con tutte le istruzioni per costruire la cella solare, peraltro è anche possibile acquistare il kit.
    Naturalmente ho provato subito a costruirla, ma la mia ignoranza in materia e l’impossibilità a trovare alcuni materiali necessari, mi hanno rallentato parecchio.

    Ricercando sul forum non ho trovato post in merito, quindi spero di sottoporre alla vosta attenzione un’argomento del tutto nuovo e sul quale poter crescere insieme (io per primo visto che sono un neofita).

  • #2
    Ciao Dav, io l'anno scorso ho fatto qualche esperimento con le piante.
    Sono arrivato all'estrazione della clorofilla e poi mi sono fermato, il problema che ho incontrato, (ancora da risolvere) è come catalizzare.
    Ho pensato alla colla di pesce che usano anche i pasticcieri, poi ho messo da parte e penso di riprendere le prove quanto prima.
    Si, credo che possa essere una buona soluzione wink.gif
    Miii, ma come m'ha fatto piacere trovare questo forum! ! !
    Mi avete restituito una carica eccezionale smile.gif
    Al momento sto lavorando sul generatore eolico ad asse verticale, poi passo ad altro.
    Un abbraccio, (smbolico) a tutti.
    Ciaooo

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    • #3
      interessante questa tipo di cella
      vorrei capirci di + anche io
      fatemi sapere se avete tradotto le pagine
      web

      grazie

      F. Ardagna

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      • #4
        CITAZIONE (ciccioro @ 26/8/2005, 21:17)
        interessante  questa tipo di cella
        vorrei capirci di + anche io
        fatemi sapere se avete tradotto le pagine
        web

        grazie

        F. Ardagna

        Per la traduzione delle pagine basta che usi google. Io ho fatto cosi' e ti garantisco che si riescono a capire le informazioni più interessanti.

        Commenta


        • #5
          CITAZIONE (Dino51 @ 26/8/2005, 20:44)
          Ciao Dav, io l'anno scorso ho fatto qualche esperimento con le piante.
          Sono arrivato all'estrazione della clorofilla e poi mi sono fermato, il problema che ho incontrato, (ancora da risolvere) è come catalizzare.
          Ho pensato alla colla di pesce che usano anche i pasticcieri, poi ho messo da parte e penso di riprendere le prove quanto prima.
          Si, credo che possa essere una buona soluzione wink.gif
          Miii, ma come m'ha fatto piacere trovare questo forum! ! !
          Mi avete restituito una carica eccezionale smile.gif
          Al momento sto lavorando sul generatore eolico ad asse verticale, poi passo ad altro.
          Un abbraccio, (smbolico) a tutti.
          Ciaooo

          In questo caso come fotosensibilizzatore organico, non viene usata la clorofilla ma il succo di mora oppure in linea di massima qualsiavoglia pigmento organico di coloro rosso-porpora.
          Cosa intendi per catalizzatore?

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          • #6
            CITAZIONE (davmultimediale @ 26/8/2005, 21:55)

            Cosa intendi per catalizzatore?

            Ciao davmultimediale, estratta la clorofilla, dovrei creare un impasto che non ne modifichi le caratteristiche e, che dia una buona resistenza meccanica.
            Ciao, come mi libero dal rotore ad asse verticale riprendo queste prove e dovrei ritrovare i vecchi appunti, se riesco a scovarli ahah biggrin.gif
            Ciao

            Commenta


            • #7
              CITAZIONE (davmultimediale @ 25/8/2005, 23:41)
              Ciao a tutti,

              premesso che credo fermamente che l’unico modo, ad oggi possibile, per ottenere enrgia non inquinante ed abbondante sia utilizzare quella che ogni giorno la nostra stella ci dona.

              Vorrei porre alla vostra attenzione un sistema trovato in rete che mi ha sorpreso parecchio, ovvero quello di produrre energia elettrica copiando la fotosintesi clorofilliana.
              Il dott. Gratzel, padre di questa scoperta fatta nel 1990, si è anche prodigato nel fornire un modo facile a tutti per poter costruire una cella solare che adotti lo stesso principio di funzionamento.
              Seppur con efficienza inferiore, la cella solare che possiamo costruire, sarebbe sicuramente
              un’ottimo punto di patenza nello sperimentare sul campo soluzioni alternative e ottenere risultati migliori.
              Seguendo questo link http://www.solideas.com/solrcell/cellkit.html, si accede alla pagina con tutte le istruzioni per costruire la cella solare, peraltro è anche possibile acquistare il kit.
              Naturalmente ho provato subito a costruirla, ma la mia ignoranza in materia e l’impossibilità a trovare alcuni materiali necessari, mi hanno rallentato parecchio.

              Ricercando sul forum non ho trovato post in merito, quindi spero di sottoporre alla vosta attenzione un’argomento del tutto nuovo e sul quale poter crescere insieme (io per primo visto che sono un neofita).

              Se vi interessa l'argomento posso fornirvi molti link e articoli, ci ho fatto la tesi sopra...

              Commenta


              • #8
                CITAZIONE (enricobre @ 29/8/2005, 16:35)
                Se vi interessa l'argomento posso fornirvi molti link e articoli, ci ho fatto la tesi sopra...

                dai che ci fai piacere se ci linchi la tua tesi...
                se non vuoi ci puoi stuzzicare l'appetito con qualche chicca... e sai comè l'appetito vien mangiando... biggrin.gif magari ci facciamo una scorpacciata insieme biggrin.gif biggrin.gif

                Edited by FernandoFast - 29/8/2005, 18:51
                Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

                Commenta


                • #9
                  CITAZIONE (enricobre @ 29/8/2005, 16:35)
                  CITAZIONE (davmultimediale @ 25/8/2005, 23:41)
                  Ciao a tutti,

                  premesso che credo fermamente che l’unico modo, ad oggi possibile, per ottenere enrgia non inquinante ed abbondante sia utilizzare quella che ogni giorno la nostra stella ci dona.

                  Vorrei porre alla vostra attenzione un sistema trovato in rete che mi ha sorpreso parecchio, ovvero quello di produrre energia elettrica copiando la fotosintesi clorofilliana.
                  Il dott. Gratzel, padre di questa scoperta fatta nel 1990, si è anche prodigato nel fornire un modo facile a tutti per poter costruire una cella solare che adotti lo stesso principio di funzionamento.
                  Seppur con efficienza inferiore, la cella solare che possiamo costruire, sarebbe sicuramente
                  un’ottimo punto di patenza nello sperimentare sul campo soluzioni alternative e ottenere risultati migliori.
                  Seguendo questo link http://www.solideas.com/solrcell/cellkit.html, si accede alla pagina con tutte le istruzioni per costruire la cella solare, peraltro è anche possibile acquistare il kit.
                  Naturalmente ho provato subito a costruirla, ma la mia ignoranza in materia e l’impossibilità a trovare alcuni materiali necessari, mi hanno rallentato parecchio.

                  Ricercando sul forum non ho trovato post in merito, quindi spero di sottoporre alla vosta attenzione un’argomento del tutto nuovo e sul quale poter crescere insieme (io per primo visto che sono un neofita).

                  Se vi interessa l'argomento posso fornirvi molti link e articoli, ci ho fatto la tesi sopra...

                  Ma certo che ci farebbe piacere se ci ci metti a disposizione i link e la tua tesi!!!!!
                  E' un po' di tempo che sto vanamente tentando di costruire la cella in questione, per caso tu ne hai già costruita una?
                  In caso affermativo potrebbe essere interessante condividere questa esperienza anche perchè sono straconvinto che miliardi di anni di evoluzione abbiano portato la natura (come sempre) a costruire il modo più economico ed efficente per catturare energia solare.
                  Anche se come leggo le celle di questo tipo hanno un rendimento più basso rispetto a quelle tradizionali al silicio, è pure evidente che la fotosintesi clorofilliana utilizza materiali per funzionare che sono da un lato molto abbondanti sulla terra e dell'altro poco costosi, se non addirittura non costano proprio nulla (come la H2O), mentre le celle al silicio sono certamente più efficenti ma molto più costose e peralto richiedono molta energia per essere fabbricate.
                  Mi piacerebbe, sempre che tu sia daccordo, redigere un documento (roadmap) per elencare in modo chiaro e conciso tutti i punti necessari per costruire la cella di Gratzel e .... chissà che non finisca poi nella sezione "Fai da te" del sito (sempre che Eroika sia d'accordo).

                  Ciao e grazie anticipatamente per qualsiasi aiuto tu possa portare.

                  Commenta


                  • #10
                    più 100 punti per davmultimediale!!!

                    Da quel che ho capito (leggendo i pdf) con questo metodo si ottengono costi di 3euro/Wp. (senza macchinari costosi)
                    Dalla cella sperimentale: 0,6mW/cm2 (300mVx2mA/cm2 @maxpp). Per avere 50Wp serve un pannello da 2,8m x 2,8m.
                    Non è un problema se lo spazio a disposizione è gratis!!

                    Si potrebbe provare a farne un prototipo.
                    Suggerimenti?

                    Edited by andrea83banzai - 30/8/2005, 12:05

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                    • #11
                      CITAZIONE (davmultimediale @ 29/8/2005, 23:32)
                      CITAZIONE (enricobre @ 29/8/2005, 16:35)
                      CITAZIONE (davmultimediale @ 25/8/2005, 23:41)
                      Ciao a tutti,

                      premesso che credo fermamente che l’unico modo, ad oggi possibile, per ottenere enrgia non inquinante ed abbondante sia utilizzare quella che ogni giorno la nostra stella ci dona.

                      Vorrei porre alla vostra attenzione un sistema trovato in rete che mi ha sorpreso parecchio, ovvero quello di produrre energia elettrica copiando la fotosintesi clorofilliana.
                      Il dott. Gratzel, padre di questa scoperta fatta nel 1990, si è anche prodigato nel fornire un modo facile a tutti per poter costruire una cella solare che adotti lo stesso principio di funzionamento.
                      Seppur con efficienza inferiore, la cella solare che possiamo costruire, sarebbe sicuramente
                      un’ottimo punto di patenza nello sperimentare sul campo soluzioni alternative e ottenere risultati migliori.
                      Seguendo questo link http://www.solideas.com/solrcell/cellkit.html, si accede alla pagina con tutte le istruzioni per costruire la cella solare, peraltro è anche possibile acquistare il kit.
                      Naturalmente ho provato subito a costruirla, ma la mia ignoranza in materia e l’impossibilità a trovare alcuni materiali necessari, mi hanno rallentato parecchio.

                      Ricercando sul forum non ho trovato post in merito, quindi spero di sottoporre alla vosta attenzione un’argomento del tutto nuovo e sul quale poter crescere insieme (io per primo visto che sono un neofita).

                      Se vi interessa l'argomento posso fornirvi molti link e articoli, ci ho fatto la tesi sopra...

                      Ma certo che ci farebbe piacere se ci ci metti a disposizione i link e la tua tesi!!!!!
                      E' un po' di tempo che sto vanamente tentando di costruire la cella in questione, per caso tu ne hai già costruita una?
                      In caso affermativo potrebbe essere interessante condividere questa esperienza anche perchè sono straconvinto che miliardi di anni di evoluzione abbiano portato la natura (come sempre) a costruire il modo più economico ed efficente per catturare energia solare.
                      Anche se come leggo le celle di questo tipo hanno un rendimento più basso rispetto a quelle tradizionali al silicio, è pure evidente che la fotosintesi clorofilliana utilizza materiali per funzionare che sono da un lato molto abbondanti sulla terra e dell'altro poco costosi, se non addirittura non costano proprio nulla (come la H2O), mentre le celle al silicio sono certamente più efficenti ma molto più costose e peralto richiedono molta energia per essere fabbricate.
                      Mi piacerebbe, sempre che tu sia daccordo, redigere un documento (roadmap) per elencare in modo chiaro e conciso tutti i punti necessari per costruire la cella di Gratzel e .... chissà che non finisca poi nella sezione "Fai da te" del sito (sempre che Eroika sia d'accordo).

                      Ciao e grazie anticipatamente per qualsiasi aiuto tu possa portare.

                      Molto schematicamente vi spiego come fare.

                      Materiale:

                      1 Vetro (o polimero) cosiddetto conduttore, nel senso che è depositato con un sottile film conduttore. Il vetro costa molto, meno il polimero.
                      Tagliate due pezzi della stessa dimensione; uno sarà il fotoelettrodo e l'altro il controelettrodo.
                      2 Polvere nanocristallina di biossido di titanio (io ho usato quella della Degussa P-25)
                      3 Polvere di grafite (occhio a trattarla con mascherina visto che è molto piccola e rimane nei polmoni...)
                      4 Materiale per sigillare (a vostra discrezione, io ho usato una pistola a caldo)


                      Procedura:

                      Tagliate due pezzi della stessa dimensione; uno sarà il fotoelettrodo e l'altro il controelettrodo.


                      Su quello che sarà il fotoelettrodo delimitate lo spazio che sarà l'area attiva con del nastro adesivo, quindi fate una pasta con il biossido di Ti e acqua distillata che potete stendere x tape casting, usando per es. un vetrino da lab. A questo punto lo strato deve essere trattato termicamente per 30 min-1 ora a 450° (nel caso del vetro) e a T più basse se usate polimero (state sotto la Tg); ovviamente la sinterizzazione è completa con il vetro e incompleta con il polimero (io ho usato PET depositato con ITO, cioè indium tin oxide). Quando il trattamento è finito immergete il fotoelettrodo in una soluzione contenente il pigmento. Questa è una parte un pò dolente: infatti se usate clorofilla (da estrarre con acetone usando un semplice mortaio e pestello) otterrete bassi rendimenti e un degrado nel tempo dovuto al fatto che è una cosa organica, se usate pigmenti commerciali a base di rutenio avrete alti rendimenti e durata nel tempo, spendendo moltissimo. La ricerca di un pigmento stabile ed economico è attualmente una via obbligata per sviluppare tale tecnologia. Per vedere come funziona cmq va benissimo anche la clorofilla, ma non aspettatevi di farvi pannelli da mettere sul tetto :-) L'immersione del fotoelettrodo deve durare una notte, per avere un buon assorbimento, in un contenitore sigillato (l'acetone evapora) e buio (per non avere degrado del pigmento).


                      Il fotoelettrodo ha la funzione di trasferire elettroni all'elettrolita tra i due elettrodi, e per questo viene depositato un catalizzatore; il Pt sarebbe il massimo, io ho avuto ottimi risultati usando TiO2 e grafite, in rapporto 1 a 1, miscelati in acqua distillata fino ad avere una pasta da poter stendere; la preparazione dell'area attiva è analoga a qualla del fotoelettrodo e il trattamento termico non è indispensabile.

                      IMPORTANTE: i due elettrodi devono essere disaccoppiati, nel senso che le due aree attive, depositate con TiO2/pigmento e TiO2/grafite, devono essere una di fronte all'altra dopo l'assemblaggio, ma dal dispositivo devono avanzare due aree che seviranno da contatto elettrico; non so se mi sono spiegato, casomai cercate un disegno con google.
                      Inoltre le deposizioni vanno fatte sul lato conduttivo del substrato.

                      Quando sono pronti i due elettrodi, uniteli tra loro e sigillate la zona attiva, lasciando due fori per immettere l'elettrolita e far uscire l'aria. L'elettrolita è una soluzione 0.5M di NaI in acetonitrile (oppure in acqua, non tossica ma con prestazioni inferiori; occhio a maneggiare l'acetonitrile con attenzione, guanti e mascherina!). Una volta riempita l'intercapedine con l'elettrolita, chiudete i due buchi con il sigillante. Questo passaggio è critico è va fatto con cura.

                      Io ho ottenuto tensioni dell'ordine di 0.7-0.8V, ma correnti molto basse; va detto che non ho usato collettori di corrente, tipo paste conduttrici a base d'argento, ma a breve sperimenterò in quella direzione. Collegando un amperometro in serie ed un voltmetro in parallelo, su carichi differenti, potrete ottenere una curva di potenza.





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                      • #12
                        CITAZIONE (enricobre @ 30/8/2005, 13:45)
                        CITAZIONE (davmultimediale @ 29/8/2005, 23:32)
                        CITAZIONE (enricobre @ 29/8/2005, 16:35)
                        CITAZIONE (davmultimediale @ 25/8/2005, 23:41)
                        Ciao a tutti,

                        premesso che credo fermamente che l’unico modo, ad oggi possibile, per ottenere enrgia non inquinante ed abbondante sia utilizzare quella che ogni giorno la nostra stella ci dona.

                        Vorrei porre alla vostra attenzione un sistema trovato in rete che mi ha sorpreso parecchio, ovvero quello di produrre energia elettrica copiando la fotosintesi clorofilliana.
                        Il dott. Gratzel, padre di questa scoperta fatta nel 1990, si è anche prodigato nel fornire un modo facile a tutti per poter costruire una cella solare che adotti lo stesso principio di funzionamento.
                        Seppur con efficienza inferiore, la cella solare che possiamo costruire, sarebbe sicuramente
                        un’ottimo punto di patenza nello sperimentare sul campo soluzioni alternative e ottenere risultati migliori.
                        Seguendo questo link http://www.solideas.com/solrcell/cellkit.html, si accede alla pagina con tutte le istruzioni per costruire la cella solare, peraltro è anche possibile acquistare il kit.
                        Naturalmente ho provato subito a costruirla, ma la mia ignoranza in materia e l’impossibilità a trovare alcuni materiali necessari, mi hanno rallentato parecchio.

                        Ricercando sul forum non ho trovato post in merito, quindi spero di sottoporre alla vosta attenzione un’argomento del tutto nuovo e sul quale poter crescere insieme (io per primo visto che sono un neofita).

                        Se vi interessa l'argomento posso fornirvi molti link e articoli, ci ho fatto la tesi sopra...

                        Ma certo che ci farebbe piacere se ci ci metti a disposizione i link e la tua tesi!!!!!
                        E' un po' di tempo che sto vanamente tentando di costruire la cella in questione, per caso tu ne hai già costruita una?
                        In caso affermativo potrebbe essere interessante condividere questa esperienza anche perchè sono straconvinto che miliardi di anni di evoluzione abbiano portato la natura (come sempre) a costruire il modo più economico ed efficente per catturare energia solare.
                        Anche se come leggo le celle di questo tipo hanno un rendimento più basso rispetto a quelle tradizionali al silicio, è pure evidente che la fotosintesi clorofilliana utilizza materiali per funzionare che sono da un lato molto abbondanti sulla terra e dell'altro poco costosi, se non addirittura non costano proprio nulla (come la H2O), mentre le celle al silicio sono certamente più efficenti ma molto più costose e peralto richiedono molta energia per essere fabbricate.
                        Mi piacerebbe, sempre che tu sia daccordo, redigere un documento (roadmap) per elencare in modo chiaro e conciso tutti i punti necessari per costruire la cella di Gratzel e .... chissà che non finisca poi nella sezione "Fai da te" del sito (sempre che Eroika sia d'accordo).

                        Ciao e grazie anticipatamente per qualsiasi aiuto tu possa portare.

                        Molto schematicamente vi spiego come fare.

                        Materiale:

                        1 Vetro (o polimero) cosiddetto conduttore, nel senso che è depositato con un sottile film conduttore. Il vetro costa molto, meno il polimero.
                        Tagliate due pezzi della stessa dimensione; uno sarà il fotoelettrodo e l'altro il controelettrodo.
                        2 Polvere nanocristallina di biossido di titanio (io ho usato quella della Degussa P-25)
                        3 Polvere di grafite (occhio a trattarla con mascherina visto che è molto piccola e rimane nei polmoni...)
                        4 Materiale per sigillare (a vostra discrezione, io ho usato una pistola a caldo)


                        Procedura:

                        Tagliate due pezzi della stessa dimensione; uno sarà il fotoelettrodo e l'altro il controelettrodo.


                        Su quello che sarà il fotoelettrodo delimitate lo spazio che sarà l'area attiva con del nastro adesivo, quindi fate una pasta con il biossido di Ti e acqua distillata che potete stendere x tape casting, usando per es. un vetrino da lab. A questo punto lo strato deve essere trattato termicamente per 30 min-1 ora a 450° (nel caso del vetro) e a T più basse se usate polimero (state sotto la Tg); ovviamente la sinterizzazione è completa con il vetro e incompleta con il polimero (io ho usato PET depositato con ITO, cioè indium tin oxide). Quando il trattamento è finito immergete il fotoelettrodo in una soluzione contenente il pigmento. Questa è una parte un pò dolente: infatti se usate clorofilla (da estrarre con acetone usando un semplice mortaio e pestello) otterrete bassi rendimenti e un degrado nel tempo dovuto al fatto che è una cosa organica, se usate pigmenti commerciali a base di rutenio avrete alti rendimenti e durata nel tempo, spendendo moltissimo. La ricerca di un pigmento stabile ed economico è attualmente una via obbligata per sviluppare tale tecnologia. Per vedere come funziona cmq va benissimo anche la clorofilla, ma non aspettatevi di farvi pannelli da mettere sul tetto :-) L'immersione del fotoelettrodo deve durare una notte, per avere un buon assorbimento, in un contenitore sigillato (l'acetone evapora) e buio (per non avere degrado del pigmento).


                        Il fotoelettrodo ha la funzione di trasferire elettroni all'elettrolita tra i due elettrodi, e per questo viene depositato un catalizzatore; il Pt sarebbe il massimo, io ho avuto ottimi risultati usando TiO2 e grafite, in rapporto 1 a 1, miscelati in acqua distillata fino ad avere una pasta da poter stendere; la preparazione dell'area attiva è analoga a qualla del fotoelettrodo e il trattamento termico non è indispensabile.

                        IMPORTANTE: i due elettrodi devono essere disaccoppiati, nel senso che le due aree attive, depositate con TiO2/pigmento e TiO2/grafite, devono essere una di fronte all'altra dopo l'assemblaggio, ma dal dispositivo devono avanzare due aree che seviranno da contatto elettrico; non so se mi sono spiegato, casomai cercate un disegno con google.
                        Inoltre le deposizioni vanno fatte sul lato conduttivo del substrato.

                        Quando sono pronti i due elettrodi, uniteli tra loro e sigillate la zona attiva, lasciando due fori per immettere l'elettrolita e far uscire l'aria. L'elettrolita è una soluzione 0.5M di NaI in acetonitrile (oppure in acqua, non tossica ma con prestazioni inferiori; occhio a maneggiare l'acetonitrile con attenzione, guanti e mascherina!). Una volta riempita l'intercapedine con l'elettrolita, chiudete i due buchi con il sigillante. Questo passaggio è critico è va fatto con cura.

                        Io ho ottenuto tensioni dell'ordine di 0.7-0.8V, ma correnti molto basse; va detto che non ho usato collettori di corrente, tipo paste conduttrici a base d'argento, ma a breve sperimenterò in quella direzione. Collegando un amperometro in serie ed un voltmetro in parallelo, su carichi differenti, potrete ottenere una curva di potenza.



                        Ciao e grazie mille per la tua spiegazione!!!!
                        Mi rimane solo da chiederti un paio di cosette:
                        1) Io ho comperato il diossido di titanio in polvere in un normalissimo colorificio pero' mi hanno garantito che si tratta di TIO2 purissimo, và bene lo stesso oppure per l'esperimento è necessario il Degussa P-25?
                        2) Dove è possibile comperare i polimeri trasparenti conduttivi?


                        Ciao e grazie ancora.

                        Edited by davmultimediale - 30/8/2005, 20:00

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                        • #13
                          qualsiasi materiale plastico e' un polimero anche il plexiglass e' un polimero

                          pero' non ho mai sentito parlare di polimeri conduttivi...

                          Commenta


                          • #14
                            CITAZIONE (ag_smith @ 30/8/2005, 20:03)
                            qualsiasi materiale plastico e' un polimero anche il plexiglass e' un polimero

                            pero' non ho mai sentito parlare di polimeri conduttivi...

                            In effetti intendevo dire, dove posso trovare polimeri rivestiti di un sottile film conduttore.
                            grazie per la precisazione e ciauz!

                            Commenta


                            • #15
                              CITAZIONE (davmultimediale @ 30/8/2005, 20:47)
                              CITAZIONE (ag_smith @ 30/8/2005, 20:03)
                              qualsiasi materiale plastico e' un polimero anche il plexiglass e' un polimero

                              pero' non ho mai sentito parlare di polimeri conduttivi...

                              In effetti intendevo dire, dove posso trovare polimeri rivestiti di un sottile film conduttore.
                              grazie per la precisazione e ciauz!

                              Polimeri conduttori esistono, sono tutti quelli dove si alternano legami doppi e singoli e che permettono il passagio degli elettroni attraverso la modifica di questi legami. Per es il politiofene, il polipirrolo ecc.

                              Per le mie celle ho però utilizzato del PET rivestito con un sottile strato di ceramico semiconduttore. Si trova sul sito della Sigma-Aldrich, cercando PET-ITO.
                              Per quanto riguarda il biossido di titanio, al di la della purezza è fondamentale la dimensione delle particelle; lo strato depositato e poi sinterizato è mesoporoso, nel senso che ha una porosità dell'ordine delle centinaia di nanometri. Questa struttura garantisce una superficie di assorbimento molto elevata per il pigmento.La mia polvere ha un diametro di circa 50 nm, ma non so cosa si otterrebbe usando polvere più grande. Si dovrebbe provare.

                              AVVERTENZA: io lo sto provando adesso, ma pare che usare una geometria lunga e stretta sia meglio per i dispositivi, così che gli elettroni debbano percorrere meno strada e vi siano minori perdite. Consiglio di utilizzare una colla conduttiva o quelle penne usate per fare i circuiti elettrici sui contatti, così che sia più facile l'accumulo delle cariche.

                              Fatemi sapere cosa salta fuori.

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                              • #16
                                per ENRICOBRE:

                                quel mix che hai detto di:
                                .polvere di grafite
                                .TiO2 come binder

                                può essere usato secondo te come elettrodo per una Fuel Cell di tipo AFC?
                                Dovrebbe essere poroso al gas e impermeabile all'elettrolito.

                                Edited by andrea83banzai - 31/8/2005, 13:05

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                                • #17
                                  Non ho notato un calo nell'effetto catalitico della grafite con l'aggiunta del TiO2, ma c'è stato un bel miglioramento nelle proprietà meccaniche (anche se con le temperature a cui l'ho trattato resta cmq un verde...); non so onestamente se possa andare bene, magari lo chiedo al mio prof, che se ne intende di più, e ti faccio sapere.
                                  ciao

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                                  • #18
                                    CITAZIONE (enricobre @ 31/8/2005, 10:43)
                                    CITAZIONE (davmultimediale @ 30/8/2005, 20:47)
                                    CITAZIONE (ag_smith @ 30/8/2005, 20:03)
                                    qualsiasi materiale plastico e' un polimero anche il plexiglass e' un polimero

                                    pero' non ho mai sentito parlare di polimeri conduttivi...

                                    In effetti intendevo dire, dove posso trovare polimeri rivestiti di un sottile film conduttore.
                                    grazie per la precisazione e ciauz!

                                    Polimeri conduttori esistono, sono tutti quelli dove si alternano legami doppi e singoli e che permettono il passagio degli elettroni attraverso la modifica di questi legami. Per es il politiofene, il polipirrolo ecc.

                                    Per le mie celle ho però utilizzato del PET rivestito con un sottile strato di ceramico semiconduttore. Si trova sul sito della Sigma-Aldrich, cercando PET-ITO.
                                    Per quanto riguarda il biossido di titanio, al di la della purezza è fondamentale la dimensione delle particelle; lo strato depositato e poi sinterizato è mesoporoso, nel senso che ha una porosità dell'ordine delle centinaia di nanometri. Questa struttura garantisce una superficie di assorbimento molto elevata per il pigmento.La mia polvere ha un diametro di circa 50 nm, ma non so cosa si otterrebbe usando polvere più grande. Si dovrebbe provare.

                                    AVVERTENZA: io lo sto provando adesso, ma pare che usare una geometria lunga e stretta sia meglio per i dispositivi, così che gli elettroni debbano percorrere meno strada e vi siano minori perdite. Consiglio di utilizzare una colla conduttiva o quelle penne usate per fare i circuiti elettrici sui contatti, così che sia più facile l'accumulo delle cariche.

                                    Fatemi sapere cosa salta fuori.

                                    Già che siamo in tema, sapresti anche dirmi dove comperare il tio2 della degussa?
                                    grazie e ciao.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      CITAZIONE (davmultimediale @ 31/8/2005, 21:09)
                                      Già che siamo in tema, sapresti anche dirmi dove comperare il tio2 della degussa?
                                      grazie e ciao.

                                      Io l'ho avuto come capione gratuito, in ambito universitario, ma se provi a cercare in rete dovresti trovare il sito. Prova a chiedere, ma occhio che dovrebbe essere una ditta tedesca.

                                      P.s. una cosa che mi son dimenticato di dirvi è che l'acqua distillata da aggiungere alla polvere di TiO2 deve essere acidificata (x es con acido acetico) fino a raggiungere ph 3; questo fa si che le particelle siano cariche e si respingano un pò di più tra loro, migliorando la deposizione.

                                      Edited by Furio57 - 1/9/2005, 23:37

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                                      • #20
                                        CITAZIONE (enricobre @ 1/9/2005, 08:56)
                                        Io l'ho avuto come capione gratuito, in ambito universitario, ma se provi a cercare in rete dovresti trovare il sito. Prova a chiedere, ma occhio che dovrebbe essere una ditta tedesca.

                                        P.s. una cosa che mi son dimenticato di dirvi è che l'acqua distillata da aggiungere alla polvere di TiO2 deve essere acidificata (x es con acido acetico) fino a raggiungere ph 3; questo fa si che le particelle siano cariche e si respingano un pò di più tra loro, migliorando la deposizione.

                                        Sono in braghe di tela!
                                        L'unica società che sono riuscito a contattare (http://www.eigver.it) per l'AEROXIDE TIO2 P 25 (EX TIO2 P25) mi ha detto che vende solo ad aziende e che il lotto minimo è di 30 KG di polvere!
                                        Ho contattato la Sigma-Aldrich (http://www.sigmaaldrich.com/Area_of_Interest/Europe_Home/Italy.html) per il prodotto PET-ITO e pure lei mi ha detto che non vende a privati ma solo ad aziende del settore in quanto prodotto chimico!
                                        Stamattina mi sono alzato contento di aver trovato gli ultimi due componenti mancanti e stasera andro' a dormire depresso ed infelice!
                                        Ma io sono come un giovane arbusto sottoposto ad una tempesta: MI PIEGO MA NON MI SPEZZO!

                                        PS: Se trovate siti (meglio se italiani) che vendono i suddetti prodotti postateli sul sito.
                                        ciauz a tutti.

                                        Edited by Furio57 - 1/9/2005, 23:38

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                                        • #21
                                          il TIO2 p 25 è prodotto dalla Ditta Tedesca DEGUSSA HG,ha una dimensione di 50 nm è in polvere ,in confezioni da 25 Kg. ma difficilmente lo troverai in vendita in Italia. e comunque puro è carissimo (migliaia di euro). ma la tecnologia del TIO2 nanometrico, fotocatalitico è giapponese. vi sono prodotti Sol -gel già pronti diluiti in acqua od alcool da applicare a spray, o con il metodo deep coating, una volta evaporato il diluente rimane un film di TIO2 di qualche centinaio di nanometri sulla superficie da trattare

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                                          • #22
                                            CITAZIONE (mushotokusan @ 26/9/2005, 23:23)
                                            il TIO2 p 25 è prodotto dalla Ditta Tedesca DEGUSSA HG,ha una dimensione di 50 nm  è in polvere ,in confezioni da 25 Kg. ma difficilmente  lo troverai in vendita in Italia. e comunque  puro è carissimo (migliaia di euro). ma la tecnologia del TIO2 nanometrico, fotocatalitico è giapponese. vi sono prodotti  Sol -gel già pronti diluiti in acqua  od alcool  da applicare a spray,  o con il metodo deep coating, una volta evaporato il diluente rimane un film di  TIO2 di qualche centinaio di nanometri sulla superficie da trattare

                                            Ciao,

                                            il TIO2 mi serve per poter costruire il fotoelettrodo, resta inteso che se ci sono altri metodi come quelli da te descritti per depositare una strato sottile di TIO2 vanno pure quelli benissimo, anzi non è che potresti indicarmi dove poterli reperire?
                                            L'obiettivo che sto' perseguendo è quello di riprodurre la cella di Gratzel (quella del link del mio primo post), per fare cio' devo utilizzare gli stessi componenti che Gratzel cita nell'esperimento fra cui il TIO2 della degussa per via della sua struttura nanometrica e il vetro conduttivo ricoperto di uno strato conduttivo (TIO2 oppure SnO2).
                                            Il mio grosso problema è reperire questi ultimi due componenti (TIO2 in polvere e vetro trasparente conduttivo).
                                            Se conosci altri componenti che possano sostituire i due suddetti ti prego di postarli qui nel forum.

                                            Al momento sto' provando diversi altri materiali ma sino ad ora ho ottenuto rendimenti molto bassi.
                                            Ad ogni modo per me è un hobby, ed ho quindi tutta la vita per riuscire a costruire la cella solare!!!
                                            E quanto è vero che sono testardo io questa benedetta cella la costruiro' e la faro' funzionare!!!!

                                            Ti ringrazio per l'interessamento e fammi sapere.
                                            Ciauz.

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                                            • #23
                                              Prova a dare un'occhiata qui
                                              Mi pare ci sia un po' di tutto happy.gif

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