300 kwh/m3, che ve ne pare? - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

300 kwh/m3, che ve ne pare?

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • 300 kwh/m3, che ve ne pare?

    Non è un miraggio&#33;<br><br>Non sono affatto un miraggio conservare 300 kwh/m3 di calore<br>attraverso il calore latente di fusione.<br>Il sale da cucina li riesce ad accumulare ad esempio.<br>Facile, man mano che noi forniamo calore al sale esso mantiene<br>la temperatura stabile(quella di fusione) fin quando tutto il sale è stato fuso,<br>al contrario, esso rilascer&agrave; il calore accumulato alla stessa temperatura<br>(molto importante per il rendimento nella trasformazione calore-energia elettrica) finquando tutto il sale è diventato solido.<br><br>Ma vi rendete conto di quanta energia possiamo conservare in un m3 con il vento ad esempio?<br>Utilizzando le resistenze elettriche, possiamo trasformare l&#39;energia elettrica in calore per poi ritrasformarlo in elettrica quando ci serve; inoltre, il calore perso nella trasformazione calore-energia elettrica può essere utilizzato per usi sanitari o per riscaldamento............<br>Nulla viene perso.<br><br><br><span style='color:red'>Se volete conservare l&#39;energia eolica con l&#39;aria compressa avrete perfino un rendimento inferiore e i 2/3 dell&#39;energia senz&#39;altro verrebbero persi.<br>Con questo sistema riuscireste a conservarne di più e meglio oltre ad avere tutta l&#39;energia a disposizione.</span><br><br><br>L&#39;unico problema è la temperatura di fusione, troppo elevata(ben 800°C).<br>Io proverei ad aggiungere alcuni sali che formino degli eutettici aventi un <br>punto di fusione inferiore(gi&agrave; usati per la produzione del sodio che abbassa <br>la temperatura di fusione del sale fino a 400°C) .<br><br><br>Che Rubbia non l&#39;avesse pensato nella sua centrale solare non mi stupisce<br>affatto, con quella testa che si ritrova(pensate, voleva conservare la CO2 <br>in miniere abbandonate)....<br><br><br>SolarFranco <br><br><span class="edit">Edited by SolarFranco - 2/9/2005, 18:07</span>

  • #2
    Non ho capito.Sono ottuso. Applichi 10 kilowatt a una resistenza, e poi ne prelevi 9 con un dispositivo ? E&#39; difficile utilizzare il campo magnetico e l&#39;emissione infrarossi di una resistenza.La vedo grigia.Piu&#39; grigia di me. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/alien.gif' alt='alien.gif'>

    Commenta


    • #3
      Allora....l&#39;energia prelevata da un generatore eolico scalda una resistenza che porta calore al...sale...e finq ui ci siamo. Il sale si scalda ed accumula calore....e finqui ci siamo...ma quando dobbiamo prelevare questo calore come si fa?<br><br>Il problema a parer mio è che il rilascio di calore nell&#39;ambiente è lento ed i metodi che possiamo usare per recuperarlo fan si che il rendimento del sistema cali troppo...rendendo inutile l&#39;apparato. E&#39; vero conservi una grande quantit&agrave; di energia...ma poi non la puoi recuperare efficacemente...meglio gli accumulatori allora.<br><br>Una nota....invece di estrarre calore dal sale....si potrebbe allora estrarre calore dal mare che vien scaldato dal sole...ma anche qui si aprla id rendimenti bassi....e basso significa non conveniente.<br><br>

      Commenta


      • #4
        Si cede e si preleva calore sempre..alla stessa temperatura, <br>che è quella di fusione del sale, dobbiamo fare in modo che ci<br>sia sempre la fase solida e liquida.<br>Non vedo nessun tipo di problema tranne forse l&#39;isolamento<br>del contenitore del sale che ha almeno una temperatura di 400°C<br>e il riuscire ad utilizzare tutta l&#39;energia elettrica prodotta..<br><br>almeno 100 kwh/m3 di elettricit&agrave; + 200 kwh in acqua calda derivante dal calore ceduto durante il passaggio calore-energia elettrica non sono davvero pochi. <br><br><span class="edit">Edited by SolarFranco - 7/9/2005, 15:03</span>

        Commenta


        • #5
          Puoi tentar di costruire un piccolo prototipo e vedere come v&agrave; la cosa. Come materiale isolante puoi veder di trovare qualcosa di simile ai materiali refrattari che si usano nei forni. <br>Fai una piccola vasca...ad esempio un cubo di 20 cm di lato in metallo e una seconda un po più grande, calcola lo spazio che separa le due camere in maniera tale da poterle riempire di materiale isolante. Fa si che in mezzo al sale fuso passi una serpentina ove possa scorrere acqua. Poi riempi di sale e metti una resistenza opportuna che possa scaldare l&#39;ambiente. Porta tutto a temperatura di lavoro e vedi quanta acqua calda riesci a tirarci fuori. Fai due calcoli relativi al rapporto energia impiegata per scaldare...energia ricavata da calore.<br><br>Per l&#39;energia elettrica la vedo un po piu&#39; complessa....ti serve un sistema che possa generare vapore e farlo passare da una turbina, per poi riconvogliare il tutto (condensato) in un sistema per l&#39;acqua calda. Devi usare un doppio circuito...il primo che lavori con acqua distillata (per evitare che nella vormazione del vapore ci siano accumuli di calcare ed altro), il secondo lavorante con acqua normale. Anche in questo caso cerca di capire quanto riesci a tirar fuori e se ne vale la pena.

          Commenta


          • #6
            <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>QUOTE</b> (Hellblow @ 9/9/2005, 15:38)</div><div id='QUOTE' align='left'>Puoi tentar di costruire un piccolo prototipo e vedere come v&agrave; la cosa. Come materiale isolante puoi veder di trovare qualcosa di simile ai materiali refrattari che si usano nei forni. <br>Fai una piccola vasca...ad esempio un cubo di 20 cm di lato in metallo e una seconda un po più grande, calcola lo spazio che separa le due camere in maniera tale da poterle riempire di materiale isolante. Fa si che in mezzo al sale fuso passi una serpentina ove possa scorrere acqua. Poi riempi di sale e metti una resistenza opportuna che possa scaldare l&#39;ambiente. Porta tutto a temperatura di lavoro e vedi quanta acqua calda riesci a tirarci fuori. Fai due calcoli relativi al rapporto energia impiegata per scaldare...energia ricavata da calore.<br><br>Per l&#39;energia elettrica la vedo un po piu&#39; complessa....ti serve un sistema che possa generare vapore e farlo passare da una turbina, per poi riconvogliare il tutto (condensato) in un sistema per l&#39;acqua calda. Devi usare un doppio circuito...il primo che lavori con acqua distillata (per evitare che nella vormazione del vapore ci siano accumuli di calcare ed altro), il secondo lavorante con acqua normale. Anche in questo caso cerca di capire quanto riesci a tirar fuori e se ne vale la pena.</div></div><br> Se era per l&#39;acqua calda avrei pensato<br>ai pannelli solari, no?........<br>Mettendoci uno Stirling che lavora tra i 400 gradi del sale fuso e i 60-80°C dell&#39;acqua avrei risolto il problema. <br>Dentro il contenitore del sale vanno inoltre messe anche le resistenze elettriche per avere il massimo rendimento dall&#39;energia del vento.<br><br>Avevo anche pensato a far girare l&#39;energia elettrica dello Stirling<br>nella rete elettrica di casa per poi ritrasformare in calore tramite resistenze quella inutilizzata, ma i 2/3 di questa diventerebbe calore ceduto.<br>Dunque ho pensato al volano e in ultima istanza alla batteria. <br>

            Commenta


            • #7
              Mmmm direi di no perchè tu parli di accumulare calore e di sicuro un solido accumla calore meglio di un liquido. <br><br>Ritrasformare in calore...no non ti conviene meglio usare un circuito chiuso con acqua per trasportare il calore, ovviamente isolato a dovere. <br><br>Ricorda sempre che quando trasformi energia da una forma all&#39;altra ne perdi sempre una certa quantit&agrave;...e se parliamo di calore questa quantit&agrave; è notevole. Invece di ritrasformare limitati a trasportare.

              Commenta


              • #8
                Non ti seguo, sei un pò complicato...<br>Il sale da cucina ha un calore di fusione di circa <span style="color:red">27 kj/mol</span>.<br>Prendendo una comune calcolatrice vengono fuori i <span style="color:red">300 kwh/m3</span>.<br>Basta fare un pò di idrogeno per le fuel cells con uno stirling per<br>avere una casa dotata di grande potenza ed energeticamente autosufficiente.<br><br><span style="color:blue">Non vedo il problema</span>...

                Commenta


                • #9
                  quello che ho capito io è che riscaldi del sale fino a fonderlo e che vuoi conservare il calore di passaggio di stato.<br><br>si credo che se il sale ha un calore latente specifico rispetto al volume elevato hai una densita di energia accumulata elevata e qui ok.<br><br>ma come fai ha conservare il calore in un termos.<br><br>conservare calore è molto difficile perchè si disperde facilmente, inoltre il calore è una energia degradata come puoi utilizzarla per accendere una lampadina?<br><br>

                  Commenta


                  • #10
                    Usando paraffina sarebbe tutto più facile :<br>- temperatura di fusione molto bassa con possibilit&agrave; di conservazione del calore a mezzo coibentazione non troppo impegnativa<br>- riuso del calore diretto o tramite pompa di calore<br><br>Vedi <a href="http://www.miniwatt.it/mwprojects/Ebnat%20Kappel.pdf" target="_blank">questa casa passiva quì</a><br><br>Qualcuno conosce il calore di fusione della paraffina ?<br>Quanto calore si può accumulare in un m3 ?
                    www.casaincondominio.org

                    Commenta


                    • #11
                      e dove la trovo la paraffina?

                      Commenta


                      • #12
                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dandb @ 24/1/2007, 13:18)</div><div id="quote" align="left">e dove la trovo la paraffina?</div></div><br>è un costituente della cera perciò ... in chiesa
                        www.casaincondominio.org

                        Commenta


                        • #13
                          Paraffina ?<br><a href="http://www.engineerplant.it/tab_fluidprop.htm" target="_blank">http://www.engineerplant.it/tab_fluidprop.htm</a><br><a href="http://www.itchiavari.org/chimica/tabelle/calfusio.html" target="_blank">http://www.itchiavari.org/chimica/tabelle/calfusio.html</a><br><br>Per i prodotti e produttori:<br><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Paraffina" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Paraffina</a><br><br>Odisseo<br>

                          Commenta


                          • #14
                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Sanromanodoc @ 25/1/2007, 19:02)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dandb @ 24/1/2007, 13:18)</div><div id="quote" align="left">e dove la trovo la paraffina?</div></div><br>è un costituente della cera perciò ... in chiesa</div></div><br>date le sue caratteristiche fisiche<br><br>non ho ancora capito che ci devi fare<br><br><br>ti sembra un buon isolante?<br><br>ti sembra che abbia buone capacit&agrave; termiche rispetto all&#39;acqua?

                            Commenta


                            • #15
                              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (odisseo @ 26/1/2007, 02:13)</div><div id="quote" align="left">Paraffina ?<br><a href="http://www.engineerplant.it/tab_fluidprop.htm" target="_blank">http://www.engineerplant.it/tab_fluidprop.htm</a><br><a href="http://www.itchiavari.org/chimica/tabelle/calfusio.html" target="_blank">http://www.itchiavari.org/chimica/tabelle/calfusio.html</a></div></div><br>Allora se non ho capito male :<br>- 1 m3 di paraffina pesa 750 Kg<br>- 1 Kg di paraffina assorbe in fusione 36 Kcal<br>ergo 1 m3 può accumulare --&#62; 36 x 750 = 27000 Kcal che possono bastare a tenere calda una casa ben isolata per alcune ore.<br>L&#39;idea potrebbe essere quella di nascondere un certo quantitativo di metri cubi di paraffina nell&#39;intercapedine dei muri esterni con lo scopo di accumulare calore nelle ore calde magari con l&#39;ausilio di pannelli ad aria calda.<br><br>Facciamo qualche conto grossolano : per una abitazione di 100 m2 (es 15 x 7) il perimetro è 15 + 7 + 15 + 7 = 44 metri per una altezza di 2,70 = 118 m2 per uno spessore di intercapedine di 10 cm si ha un volume disponibile massimo di circa 11 m3.<br>Sufficienti a tenere calda una abitazione poco coibentata anche per 11 ore.<br>Se l&#39;abitazione fosse invece ben coibentata allora il discorso potrebbe essere più interessante.<br><br>Salvo errori &#33;<br>
                              www.casaincondominio.org

                              Commenta


                              • #16
                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Sanromanodoc @ 27/1/2007, 00:39)</div><div id="quote" align="left">L&#39;idea potrebbe essere quella di nascondere un certo quantitativo di metri cubi di paraffina nell&#39;intercapedine dei muri esterni con lo scopo di accumulare calore nelle ore calde magari con l&#39;ausilio di pannelli ad aria calda.<br><br>Facciamo qualche conto grossolano : per una abitazione di 100 m2 (es 15 x 7) il perimetro è 15 + 7 + 15 + 7 = 44 metri per una altezza di 2,70 = 118 m2 per uno spessore di intercapedine di 10 cm si ha un volume disponibile massimo di circa 11 m3.<br>Sufficienti a tenere calda una abitazione poco coibentata anche per 11 ore.<br>Se l&#39;abitazione fosse invece ben coibentata allora il discorso potrebbe essere più interessante.<br><br>Salvo errori &#33;</div></div><br>Non mi sembra una idea particolarmente brillante, per i seguenti motivi<br>- solo la parete esposta a sud sar&agrave; scaldata a sufficienza dal sole per molte ore al giorno<br>- per realizzare quel tipo di parete che indichi con il tuo link, hanno dovuto realizzare una trappola per il calore<br>- a questo punto solo una frazione della paraffina accumulata fonder&agrave; (ammesso che fonda), tutto il resto accumuler&agrave; calore in base al suo calore specifico e alla sua massa (inferiori entrambi a quelli dell&#39;acqua)<br>- coibentazione delle pareti e riscaldamento della paraffina nelle intercapedini sono un controsenso (se isoli termicamente le pareti con un cappotto esterno, la paraffina non si scalder&agrave; mai, se l&#39;isolamento è interno, la paraffina non ti scalder&agrave; mai)<br><br>Odisseo

                                Commenta


                                • #17
                                  ......allora mi devo rifare tutto daccapo..............<br><br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a11552270e605ee13e6a00a22cfabbff.gif" alt="image"> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/3bcaf439ff7850b514cdb22602cc636e.gif" alt="image"><br><br><br><br><br><br>stavo dicendo prima che perdevo tutto quello che avevo scritto.....che:<br><br>odisseo ha ragione per vari motivi.<br><br><br><br>non ho capito perchè e da dove esce questa storia della paraffina..........<br><br>in ogni caso<br><br>se si vuole coibentare un casa basta mettere uno spessore di 1m di polistirolo o di qualche altro materiale isolante e altro che 27Kw ne servono 2Kw per riscaldare ovviamente a grandi spanne<br><br><br><br>con la nuova normativa sul risparmio i coefficienti resistenza termica sono raddopiati indi gli spessori degli isolanti sono all&#39;incirca raddoppiati ma generalmente le pareti hanno spessore max di 20cm di isolamento (perchè costano).<br><br>in ogni caso se anche hai una dispersione termica uguale a zero per assurdo devi sempre condiderare che devi aprire e chiudere le finestre per cambiare l&#39;aria e le porte per entrare e uscire e quindi devi sempre condiderare una certa quantita di calore per scaldare o raffreddare queste masse d&#39;aria.<br><br>se vuoi usare la paraffina al più si potrebbe pensare di creare una vasca interrata di paraffina fusa ......ma sorgono dei problemi quando devi usare il calore accumulato perchè &quot;raffreddandosi&quot; (solidificando a temperatura costante) la massa in modo diverso da zona a zona e questo influenza le capacit&agrave; di trasmissione del calore che vuoi prelevare.<br><br>in ogni caso usare calore del passaggio di stato conviene solo ad alta temperatura perchè a bassa temperatura avresti energia degradata che puoi usare con difficolt&agrave; se non la usi direttamente come fonte di calore a quella temperatura senza altre trasformazioni.<br><br>l&#39;acqua inoltre ha il valore di energia più alto assoluto rispetto a qualunque altra sostanza<br><br>del resto le turbina a vapore usano vapore surriscaldato a 120°C quindi a temperatura più alta rispetto ai canonici 100°C a cui si considera il passaggio di stato dell&#39;acqua perchè ciò è influenzato anche dalla pressione.<br><br><br>le turbine a vapore hanno un rendimento maggiore se sfruttano il vapore surriscaldato a temperatura sempre maggiore ovviamente c&#39;è un compromesso con la pressione da mantenere per fare questo.<br><br>inoltre altrimenti non si capirebbe per quale motivo bisognerebbe usare gli scambiatori di calore di vapore, prevalentemente usati nell&#39;industria.<br><br><br>puoi quindi spiegare perchè<br><br>e quali sono i motivi o i vantaggi per usare la paraffina e in che modo?

                                  Commenta


                                  • #18
                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (odisseo @ 27/1/2007, 03:38)</div><div id="quote" align="left">coibentazione delle pareti e riscaldamento della paraffina nelle intercapedini sono un controsenso (se isoli termicamente le pareti con un cappotto esterno, la paraffina non si scalder&agrave; mai, se l&#39;isolamento è interno, la paraffina non ti scalder&agrave; mai)</div></div><br>Infatti dicevo : magari con l&#39;ausilio di pannelli ad aria calda, che verrebbero posizionati all&#39;esterno sulla parete sud e dovrebbero immettere aria calda nell&#39;abitazione ben coibentata &quot;a cappotto&quot;.<br>Il calore interno dell&#39;abitazione nel tentativo di fuga verso l&#39;esterno dovrebbe portare piano piano la paraffina al suo punto di fusione.<br>Se poi si volessero usare i pannelli ad acqua calda si potrebbero collegare direttamente ai termosifoni non come integrazione ma come unica fonte : il calore verrebbe fornito direttamente solo nelle ore diurne e al resto provvederebbe il volano termico costituito dalla paraffina.<br><br>SolarFranco<br>Certo i valori in campo - temperatura e capacit&agrave; termica - rispetto al sale fuso sono totalmente diversi. Però mi chiedo : ha senso immagazzinare energia nobile (elettricit&agrave; da FV o da Eolico o da qualsiasi altra fonte non comandabile (si produce solo se c&#39;è sole o vento o .. ) ) sotto forma di volgare calore ? Se ha senso ci sono due grandi problemi :<br>- realizzare un bunker refrattario per non far disperdere iil calore a 400 °C in poche ore<br>- ritrasformare il calore in energia elettrica con rendimenti se ti va bene dell&#39;ordine del 40&#37;<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Dandb : se vuoi usare la paraffina al più si potrebbe pensare di creare una vasca interrata di paraffina fusa ......ma sorgono dei problemi quando devi usare il calore accumulato perchè &quot;raffreddandosi&quot; (solidificando a temperatura costante) la massa in modo diverso da zona a zona e questo influenza le capacit&agrave; di trasmissione del calore che vuoi prelevare.</div></div><br>Una serpentina ben distribuita in una vasca sottrae calore all&#39;acqua fino a ghiacciarla idem con la paraffina o no ?<br><br><br><span class="edit">Edited by Sanromanodoc - 28/1/2007, 23:05</span>
                                    www.casaincondominio.org

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Precisazione.<br>Senza tirare in ballo diagrammi a curve, è difficile parlare di vapore surriscaldato sotto i 180 gradi...

                                      Commenta


                                      • #20
                                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Non mi sembra una idea particolarmente brillante,</div></div><br>e&#39; una idea geniale e gia sfruttata commercialmente per mantenere a temperatura costante ambienti particolari, vedi conteiner con apparecchiature<br>di controllo in luoghi estremi (deserti-ghiacciai ecc.) . Le parafine te le forniscono con un intervallo di &#39;&#39; temperatura di ginocchio&#39;&#39; molto vasto.<br>in rete si trova abbastanza materiale.<br><br>ciao...graziano<br>P.s. non emettiamo sentenze solo perche non si conosce<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">e quali sono i motivi o i vantaggi per usare la paraffina e in che modo</div></div><br>le capacita di accumulo termico nel passaggio di fase sono notevoli per ogni materiale (temperatura di ginocchio)<br>Paraffine perche il passaggio di fase rientra nell&#39;intervallo di temperatura che l&#39;uomo considera &#39;&#39;confortevole&#39;&#39;<br>ciao ..graziano

                                        Commenta


                                        • #21
                                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Sanromanodoc @ 28/1/2007, 22:55)</div><div id="quote" align="left">magari con l&#39;ausilio di pannelli ad aria calda, che verrebbero posizionati all&#39;esterno sulla parete sud e dovrebbero immettere aria calda nell&#39;abitazione ben coibentata &quot;a cappotto&quot;.<br><br>e al resto provvederebbe il volano termico costituito dalla paraffina.<br><br><br><br><br>Una serpentina ben distribuita in una vasca sottrae calore all&#39;acqua fino a ghiacciarla idem con la paraffina o no ?</div></div><br>che cosa sono questi pannelli ad aria calda che non ne ho mai sentito parlare?<br><br>cmq il punto essenziale in ogni caso sta nel coibentare la struttura<br><br>più la si coibenta meno energia serve per scaldarla o raffreddarla è quindi il flusso di potenza termica che transit&agrave; in/out a seconda del delta di temperatura tra interno ed esterno e che deve essere equilibrato può essere fornito da qualunque fonte anche di bassa potenza.<br><br>che poi questo calore venga accumulato attraverso la paraffina o in un altro sistema poco cambia.<br><br>se viene distribuito nelle pareti potrebbe avere funzione di irraggiamento come per i pannelli ad acqua.<br><br>per quanto riguarda il volano termico non sempre è un vantaggio perchè l&#39;inerzia del sistema è una resistenza alla regolazione termica dell&#39;ambiente che non deve essere sottovalutata.<br><br>per avere un sistema che sottrae il calore dalla paraffina o lo cede non credo che basterebbe una semplice serpentina ma ci vorrebbe una struttura immersa quasi copletamente a grande ramificazione tipo albero che aumenta notevolmente la suferficie di scambio, ed avere così un assorbimento o una cessione di calore quasi istantanea e contemporanea in tutta la massa.<br><br><br><br><br><br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Paolo Cattani @ 29/1/2007, 00:55)</div><div id="quote" align="left">Precisazione.<br>Senza tirare in ballo diagrammi a curve, è difficile parlare di vapore surriscaldato sotto i 180 gradi...</div></div><br>surriscaldato è solo una definizione tecnica in realta non ha nessun significato<br><br>perchè ad ogni coppia di P,T come dici appunto corrisponde uno stato ecc....appunto senza entrare nei dettagli...<br><br><br>si chiama surriscaldato semplicemente perchè rispetto alla temperatura di 100°C che si considera la temperatura diciamo &quot;normale&quot; di passaggio di stato 120 è maggiore<br><br>ma questo perchè si trascura l&#39;effetto della pressione o meglio la si sottointende<br><br>altrimenti possiamo avere anche vapore a 90°C a bassa temperatura .....e dovremmo chiamarlo per analogia vapore &quot;raffeddato&quot;<br><br>non so se è chiaro il concetto.<br><br><br>tale meccanismo dell&#39;influenza della pressione sta alla base dei cicli frigoriferi.<br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (fedro38o @ 29/1/2007, 01:26)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Non mi sembra una idea particolarmente brillante,</div></div><br>e&#39; una idea geniale e gia sfruttata commercialmente per mantenere a temperatura costante ambienti particolari, vedi conteiner con apparecchiature<br>di controllo in luoghi estremi (deserti-ghiacciai ecc.) . Le parafine te le forniscono con un intervallo di &#39;&#39; temperatura di ginocchio&#39;&#39; molto vasto.<br>in rete si trova abbastanza materiale.<br><br>ciao...graziano<br>P.s. non emettiamo sentenze solo perche non si conosce<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">e quali sono i motivi o i vantaggi per usare la paraffina e in che modo</div></div><br>le capacita di accumulo termico nel passaggio di fase sono notevoli per ogni materiale (temperatura di ginocchio)<br>Paraffine perche il passaggio di fase rientra nell&#39;intervallo di temperatura che l&#39;uomo considera &#39;&#39;confortevole&#39;&#39;<br>ciao ..graziano</div></div><br>grazie credo di incominciare a capire.<br><br>in sostanza usare uno spessore di paraffina ha al tempo stesso<br><br>la possibilit&agrave; di coibentare parzialmente e mantenere il calore il tutto ad una temperatura adatta per i sistemi abitativi.<br><br>allora il punto è scegliere la giusta paraffina con le caratteristiche adatte per una applicazione?

                                          Commenta


                                          • #22
                                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Fedro38o - Paraffine perche il passaggio di fase rientra nell&#39;intervallo di temperatura che l&#39;uomo considera &#39;&#39;confortevole&#39;&#39;</div></div><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Dandb - allora il punto è scegliere la giusta paraffina con le caratteristiche adatte per una applicazione?</div></div><br>Il presupposto è un buon isolamento a cappotto.<br>La mia idea, ancora tutta da approfondire, sarebbe di annegare nell&#39;intercapedine esterna (lato nord) una serpentina in rame e farla attraversare dall&#39;acqua calda proveniente dai pannelli solari.<br>La paraffina, distribuita nella intercapedine in tutti i lati esterni, funzionerebbe da accumulo assorbendo calore nei giorni di sole e cedendolo di notte e nei giorni senza sole.<br><br>Domanda per Fedro380 : non è che nelle giornate più calde la paraffina sciolta mi va camminando per tutta casa ?
                                            www.casaincondominio.org

                                            Commenta


                                            • #23
                                              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Sanromanodoc @ 29/1/2007, 12:54)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Fedro38o - Paraffine perche il passaggio di fase rientra nell&#39;intervallo di temperatura che l&#39;uomo considera &#39;&#39;confortevole&#39;&#39;</div></div><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Dandb - allora il punto è scegliere la giusta paraffina con le caratteristiche adatte per una applicazione?</div></div><br>Il presupposto è un buon isolamento a cappotto.<br>La mia idea, ancora tutta da approfondire, sarebbe di annegare nell&#39;intercapedine esterna (lato nord) una serpentina in rame e farla attraversare dall&#39;acqua calda proveniente dai pannelli solari.<br>La paraffina, distribuita nella intercapedine in tutti i lati esterni, funzionerebbe da accumulo assorbendo calore nei giorni di sole e cedendolo di notte e nei giorni senza sole.<br><br>Domanda per Fedro380 : non è che nelle giornate più calde la paraffina sciolta mi va camminando per tutta casa ?</div></div><br>occorre fare un disegno della sezione della parete e valutarne le qualita di trsmissione termica.<br><br><br>puòi indirare una lista degli spessori e dei materiali su cui ragionare?<br><br>ad esempio partendo dall&#39;interno:<br><br><br>1) 1 cm di intonaco<br><br>2) 10 cm mattone<br><br>...<br><br>....<br><br>n) n cm di paraffina di che tipo ec...<br><br><br>....<br><br>....<br><br><br>tipo di serpentina<br><br><br>....<br>non so se mi spiego?<br><br><br><br>

                                              Commenta


                                              • #24
                                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (fedro38o @ 29/1/2007, 01:26)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Non mi sembra una idea particolarmente brillante,</div></div><br>e&#39; una idea geniale e gia sfruttata commercialmente per mantenere a temperatura costante ambienti particolari, vedi conteiner con apparecchiature<br>di controllo in luoghi estremi (deserti-ghiacciai ecc.) . Le parafine te le forniscono con un intervallo di &#39;&#39; temperatura di ginocchio&#39;&#39; molto vasto.<br>in rete si trova abbastanza materiale.<br><br>ciao...graziano<br>P.s. non emettiamo sentenze solo perche non si conosce</div></div><br>Il mio commento era riferito all&#39;idea di inserire serbatoi di paraffina nelle intercapedini di tutte le pareti, sopratutto in presenza di isolamento a cappotto tra parete e ambiente esterno o, tra parete e ambiente interno<br><br>Se poi vogliamo utilizzare il cambio di stato della paraffina per mantenere costante la temperatura di un ambiente isolato, magari con il serbatoio di paraffina all&#39;interno dell&#39;ambiente stesso, questo è un altro paio di maniche<br><br>Non si farebbe altro che replicare il trucco utilizzato tradizionalmente nelle serre e nei magazzini di derrate deperibili, prima dell&#39;avvento dei sistemi di condizionamento ambientale<br><br>Alcune grandi vasche piene di acqua ghiacciando, impedivano alla temperatura delle serre e dei magazzini di scendere al di sotto dello 0°C<br><br>Odisseo<br>

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Odisseo - Non si farebbe altro che replicare il trucco utilizzato tradizionalmente nelle serre e nei magazzini di derrate deperibili, prima dell&#39;avvento dei sistemi di condizionamento ambientale<br><br>Alcune grandi vasche piene di acqua ghiacciando, impedivano alla temperatura delle serre e dei magazzini di scendere al di sotto dello 0°C</div></div><br>Ben vengano i vecchi trucchi supercollaudati<br>Non penso di mettermi una vasca di paraffina in salotto ma se trovassi la maniera di metterla nell&#39;intercapedine senza che questa poi sciogliendosi mi invada tutta casa allora sì che lo farei.<br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Dandb - occorre fare un disegno della sezione della parete e valutarne le qualita di trsmissione termica.<br><br>puòi indirare una lista degli spessori e dei materiali su cui ragionare?</div></div><br>Non sono ancora alla progettazione di dettaglio ma proviamo :<br><br>zona Italia centrale altitudine 300 metri slm<br><br>- intonaco interno calce 1,5 cm<br>- foratino da 8 cm<br>- intercapedine 10 cm paraffina (ma non so se esiste ad es. impastato con argilla espansa o con gesso o puro in cubetti regolari sigillati o altro)<br>- muro esterno foratoni 26 cm<br>- rinzaffo 0,5<br>- polistrene 10 cm<br>- intonaco esterno di protezione 2 cm<br><br>serpentina : un tubo in rame (diametro 20 ?) corrente orizzontalmente nell&#39;intercapedine esterna distanziato di 15 cm per l&#39;altezza di un metro circa (lungo 7 volte la larghezza del muro).<br><br>Qualcuno potrebbe gentilmente fare qualche calcolo ?<br><br><span class="edit">Edited by Sanromanodoc - 31/1/2007, 22:43</span>
                                                  www.casaincondominio.org

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    salve a tutti.<br>alcune premesse:<br>-in questi sistemi passivi la cosa si mira direttamente sulla temperatura che si vuole ottenere. nel caso di unita abitative 19/24* , quindisi adotta una paraffina con punto di fusione entro questo intervallo.<br>-la cosa migliore e&#39; la parete radiante, effetto serra fuori parete radiante dentro. vetro-aria-metallo(assorbente)-parafina-metallo(radiante)-ambiente.<br>-naturalmente l&#39;effetto raffrescante e&#39; una funzione diretta del delta T (se non fa fresco nella notte la cosa non funziona cosi bene) In questi casi e&#39; bene pensare a un accumulo al solo effetto di riscaldamento tramite scambiatori -in entrata e in utilizzo. In questo caso usciamo da quelle che sono le applicazioni attualmente piu utilizzate. Sono sicuro che un serbatoio interrato e coimbentato fara un ottimo servizio.<br>-Naturalmente TUTTE le forme di coimbientazione possibile sono le minime premesse da adottare in ogni tipo di ambiente che si vuole stabilizzare termicamente<br>-dare numeri su questo tema e&#39; estremamente difficile per le variabili la sola cosa che mi pare ragionevole e&#39; adottare un sistema aperto che permetta di cambiare i parametri del sistema(ampliamenti-variazione dei volumi-mitigazione dei fattori avversi--ecc.ecc)

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (odisseo @ 29/1/2007, 18:41)</div><div id="quote" align="left">inserire serbatoi di paraffina nelle intercapedini di tutte le pareti, sopratutto in presenza di isolamento a cappotto tra parete e ambiente esterno o, tra parete e ambiente interno<br><br>Se poi vogliamo utilizzare il cambio di stato della paraffina per mantenere costante la temperatura di un ambiente isolato, magari con il serbatoio di paraffina all&#39;interno dell&#39;ambiente stesso, questo è un altro paio di maniche<br><br>Non si farebbe altro che replicare il trucco utilizzato tradizionalmente nelle serre e nei magazzini di derrate deperibili, prima dell&#39;avvento dei sistemi di condizionamento ambientale</div></div><br>anzittutto bisogna chiarire o meglio precisare bene se<br><br>sta benedetta paraffina la si vuole mettere tra l&#39;isolante e l&#39;interno<br> o tra l&#39;isolante e l&#39;esterno<br><br>perchè non è chiaro e la cosa cambia sostanzialmente.<br><br>poi mi sembra di capire che si vuole usare la paraffina per creare una speciè di sistema passivo il cui scopo ultimo in sostanza è quello:<br><br>1) di disperdere il meno possibile,<br>2) quel poco che viene disperso prelevarlo da una fonte di accumulo che viene ricaricata in un periodo di tempo successivo generalmente più lungo usando energia diciamo &quot;minore&quot;.<br><br>se questo è il punto allora bisogna capire come usare bene sta paraffina in modo integrato con i sistemi di riscaldamento degli ambienti più innovati quali il riscaldamento a pannelli radianti e i sistemi di produzione di energia alternativi quali<br><br>fotovoltaico termico e geotermico.<br><br>pensavo che visti i problemi consuetudini di isolamento soprattutto sei solai, tetto e pavimenti<br>e il timore di disperdere la paraffina quando si scioglie, se il sistema termicamente funziona si potrebbe pensare di adottarlo inizialmente solo appunto &quot;sopra&quot; e &quot;sotto&quot; e quindi risolvere il problema del contenimento con vasche stagne cioè con pavimenti galleggianti o controsoffittature adatte allo scopo.<br><br>insomma procedere per passi creando sistemi sempre più passivi.

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (fedro38o @ 30/1/2007, 03:35)</div><div id="quote" align="left">-la cosa migliore e&#39; la parete radiante, effetto serra fuori parete radiante dentro. vetro-aria-metallo(assorbente)-parafina-metallo(radiante)-ambiente.</div></div><br>Si tratta di una parete integrata. Hai dati di progetto o un link per vedere qualche realizzazione ?<br>Io più semplicemente pensavo ad un buon quantitativo di pannelli sul tetto e poi la parete coibentata fuori e con paraffina e tubo radiante come ho indicato in precedenza.<br>Ma i problemi della paraffina fusa che si infiltra nelle fessure come si risolve ?
                                                        www.casaincondominio.org

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Sanromanodoc @ 30/1/2007, 21:08)</div><div id="quote" align="left">Ma i problemi della paraffina fusa che si infiltra nelle fessure come si risolve ?</div></div><br>ripeto:<br><br>il timore di disperdere la paraffina quando si scioglie, se il sistema termicamente funziona si potrebbe pensare di adottarlo inizialmente solo appunto &quot;sopra&quot; e &quot;sotto&quot; e quindi risolvere il problema del contenimento con vasche stagne cioè con pavimenti galleggianti o controsoffittature adatte allo scopo.<br><br><br>.....sempre se ho capito perchè si vuole mettere la paraffina?<br><br><br>paraffina si paraffina no,<br><br>dove, come, e perchè<br><br>tutto qui il quesito no?

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            Ho dato qualche indicazione e posto qualche domanda.<br>Mi piacerebbe che rispondesse qualcuno che ne sa più di me.
                                                            www.casaincondominio.org

                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X