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    Ciao a tutti, sono nuovo di questo forum ma sono stato subito attratto dal fenomeno delle trasmutazioni nucleari a bassa energia che mi sembra siano qui chiamate erroneamente per il mio modesto parere fusione fredda.Qualcuno potrebbe spiegarmi l'esatta terminologia?
    In secondo luogo essendo un grande appassionato di fisica sto cercando di replicare l' eperimento e ho tutto il materiale elettrico comprato alla fiera di Novegro (qualcuno la conosce?)però mi mancano dei dettagli :
    1 l'esatta proporzione di preparazione della soluzione elettrolitica e con quali sali si hanno migliori effetti visto che molti di quelli nominati mi sono sconosciuti
    2 potreste spiegarmi l'esatto rapporto di immersione di anodo e catodo
    3 leggendo l'esperimento dei casertani vedo che al catodo è applicato un tubo se non erro di ceramica è assolutamente necessario o se ne pò fare a meno senza pregiudicare l'esperimento?
    4 schermando i neutroni con 10 cm d'acqua e 2 pannelli di plexigass spessi 0,5 mm a che distanza mi metto per osservare?


  • #2
    Carissimo Dareus

    Sono d'accordo con te che la denominazione di fusione fredda sia impropria, o quantomeno incompleta, visto che si sono rilevati elementi sia più pesanti che più leggeri di quelli di partenza.
    Siccome non sappiamo ancora come chiamarli, questi fenomeni che rileviamo, li continuiamo a chiamare fusione fredda.
    Poi in base alla mia esperienza, ti posso rispondere così alle tue domande:

    1) Io ho riscontrato che questa reazione violenta al catodo, avviene con una soluzione di acqua con disciolto un qualunque sale, acido, base, più è concentrata la soluzione e più violenta è la reazione.
    Naturalmente ci sono alcune eccezioni, non funziona con magnesio carbonato, bismuto carbonato, ammoniaca e tutti gli acidi organici come l'acido acetico, in quanto non sono conduttivi per l'elettricità, non fornendo ioni in soluzione.

    2) Se tu immergi anodo e catodo per 5 cm, ed applichi una tensione di 200-300 Vcc, otterrai solo l'elettrolisi dell'acqua.
    Se inizi a sollevare il catodo piano piano, sotto tensione, noterai che quando sarai arrivato ad 1 cm di ammollo, inizierà ad innescarsi una reazione violenta che porterà alla fusione del catodo in pochi secondi; se userai invece del tungsteno, metallo col più alto punto di fusione 3410°C, si consumerà più lentamente ma inesorabilmente.

    3) Siccome la reazione è violenta, se la esegui col catodo immerso solo 1 cm nella soluzione, voleranno schizzi bollenti ovunque; allora si preferisce seppellire, si fa per dire, quel centimetro di metallo verso il fondo del vaso, usando un tubetto di ceramica affinché rimanga coperto il metallo che non deve reagire; altrimenti ritorniamo a fare elettrolisi, se immergiamo il metallo nudo per 5 cm.

    4) Per quanto riguarda i neutroni, ci sono due scuole di pensiero, la prima dice che bisogna schermarsi bene perché pensano che vengano emessi neutroni letali, e sperano di rilevarli per accontentare gli scettici, i quali affermano che non possono esserci reazioni nucleari, senza emissioni di neutroni.
    La seconda scuola di pensiero, alla quale io appartengo, afferma che queste reazioni nucleari a debole energia, da noi chiamate provvisoriamente fusione fredda, in attesa di una definizione più consona (quando avremo capito cosa succede veramente), non producono neutroni.
    Siamo convinti di questo, perché è stato appurato che avvengono reazioni nucleari, anche all'interno dello stomaco dei mammiferi, che possono compensare entro certi limiti uno squilibrio alimentare. Basta informarsi sugli esperimenti di Kervran sulle galline, che alimentate con carenza di calcio, facevano le uova col guscio molle, ma aggiungendo potassio alla dieta carente di calcio, ritornavano a fare uova col guscio duro.

    http://www.xmx.it/trasmutazioni.htm

    Se qualcosa di quello che ti ho scritto non ti è stato chiaro, dimmelo pure, grazie.

    Renzo Mondaini (Ravenna)

    Edited by remond - 5/10/2005, 00:28

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    • #3
      Carissimo Remond,

      sei stato...illuminante grazie mille!!!Mi hai fornito i dettagli mancanti e ora posso procedere grazie ancora!!!
      prudenza è sempre meglio schermare adeguatamente!!!D'altronde come hai ribadito siamo davanti a fenomeni ancora in parte sconosciuti!!!
      Spero di poter mandare presto qui al forum le immagini dell'esperimento mi mancano solo gli elettrodi (di tungsteno) e il variac.
      Ascolta io ho pensato di usare una soluzione satura di cloruro di sodio (sale da cucina ) può funzionare?
      Aspetto presto la tua risposta!!!Mille grazie ancora!!! biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

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      • #4
        Il sale da cucina va bene ma rende la soluzione nera, (non l'ho provato in prima persona ma l'ho visto da Remond alla fiera dell'elettronica di Forlì).

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        • #5
          CITAZIONE (elettro83 @ 5/10/2005, 18:37)
          Il sale da cucina va bene ma rende la soluzione nera, (non l'ho provato in prima persona ma l'ho visto da Remond alla fiera dell'elettronica di Forlì).

          Caro Elettro83

          Rende la soluzione nera?!? blink.gif Ciò pregiudica il plasma ???


          Grazie per la risposta!!! biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

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          • #6
            Purtroppo non avendo provato in prima persona, non so se pregiudica il plasma.
            Comunque mi sembra che si utilizzi il bicarbonato di sodio come sale da aggiungere all'acqua distillata.
            Mi dispiace non essere più preciso ma non avendo a disposizione il materiale per l'esperimento, sono solo uno spettatore passivo.

            saluti

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            • #7
              Carissimo Dareus

              In effetti il sale da cucina forma una sospensione scura, che impedisce di osservare gli elettrodi, si decompone e produce odore di cloro, ma comunque è un sale che si scioglie bene, non come il bicarbonato di sodio che è lentissimo a sciogliersi in acqua, ve ne sarete accorti quando dovevate prenderlo dopo una mangiata pesante.
              Però posso dire che il cloruro di sodio è un sale violentissimo nella reazione, è spettacolare insomma e l'intorbidimento non pregiudica la reazione.
              Un sale che mantiene la soluzione limpida è il potassio joduro, comunque di solito usiamo bicarbonato di sodio e potassio carbonato, che quando si decompongono per elettrolisi, producono anidride carbonica.

              Aspettiamo trepidanti, foto e filmati dei tuoi esperimenti.

              Renzo Mondaini (Ravenna)

              Commenta


              • #8
                Caro Remond,

                vi farò pervenire ben presto i filmati anche se mi mancano ancora alcune attrezzature!!!grazie infinite delle delucidazioni sul cloruro di sodio. smile.gif
                Un'ultima cosa, potresti dirmi secondo te lo schema elettrico migliore per alimentare la cella ?
                Il mio progetto consiste semplicamente nel variac e nel ponte per raddrizzare la corrente...non vorrei sbagliare!!!

                Un salutone!!! w00t.gif smile.gif biggrin.gif happy.gif laugh.gif

                Edited by Dareus - 6/10/2005, 15:33

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                • #9
                  Carissimo Dareus

                  Troverai le risposte a quello che mi chiedi, nel mio intervento nella discussione "Esperimento casalingo", e su "un pò di chiarimenti".
                  Ciao e aspetto i tuoi risultati con ansia.

                  Renzo Mondaini

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                  • #10
                    Caro Remond,

                    il tuo consiglio mi è stato molto utile! w00t.gif
                    Credo che vi farò pervenire miei filmati per fine ottobre metà novembre per allora vi terrò costantemente informati sui miei progressi!!! smile.gif

                    A presto!!! alien.gif alien.gif alien.gif

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                    • #11
                      Cari sperimentatori,

                      vorrei porre questa domanda naturalmente aperta a tutti.
                      Nel forum ho trovato due teorie sul fenomeno

                      1)_ la reazione che avviene quando l'atomo di tungsteno assorbe un neutrone (forse prodotto dalla dubbia reazione
                      p+e=n che avverrebbe nel plasma ionizzato)di conseguenza il neutrone decade nella classica formula
                      n=p+e+Y+fotone+energia, di conseguenza l'atomo di tungsteno diventa renio.
                      2)_ la reazione che avviene quando il tungsteno assorbe un neutrone (W+n)e subisce quella che qualcuno scherzosamente
                      fissione fredda.



                      Quale delle 2 reazione avviene nel tungsteno?sarei molto grato a chiunque risolvesse il mio dubbio teorico!!!

                      Un saluto e buona sperimentazione a tutti!!! wacko.gif


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                      • #12
                        Carissimo Dareus

                        Ti sei posto la domanda del secolo, a cui noi tentiamo di dare risposta da circa un paio di anni.
                        Chi riesce a dare risposta a questa domanda e lo dimostra, si prende il premio Nobel.
                        Quindi caro Dareus, le iscrizioni alle candidature del Nobel sono ancora aperte, anche tu puoi essere considerato un candidato, perché con la tua tenacia ce la stai mettendo tutta per dare una risposta a questa importantissima domanda.

                        Renzo Mondaini (Ravenna)

                        Commenta


                        • #13
                          CITAZIONE (remond @ 8/10/2005, 10:01)
                          Carissimo Dareus

                          Ti sei posto la domanda del secolo, a cui noi tentiamo di dare risposta da circa un paio di anni.
                          Chi riesce a dare risposta a questa domanda e lo dimostra, si prende il premio Nobel.
                          Quindi caro Dareus, le iscrizioni alle candidature del Nobel sono ancora aperte, anche tu puoi essere considerato un candidato, perché con la tua tenacia ce la stai mettendo tutta per dare una risposta a questa importantissima domanda.

                          Renzo Mondaini (Ravenna)

                          Caro Remond,

                          questa mi mancava!!! in ogni caso ci saranno delle "scuole di pensiero"che appoggiano una teoria o l'altra? huh.gif

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                          • #14
                            Salve,
                            ribadisco il fatto che le misurazioni sperimentali delle energie emesse (uso il plurale perchè mi riferisco alle forme in cui l'energia viene emessa) possono sicuramente dare risposta.
                            Il segreto è la "misura".

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