Solare termico a concentrazione con fresnell. PVC o acrilico? - EnergeticAmbiente.it

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Solare termico a concentrazione con fresnell. PVC o acrilico?

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  • Solare termico a concentrazione con fresnell. PVC o acrilico?

    Salve a tutti.<br>Usereste lenti fresnel in pvc o in acilico per fare un pannello solare termico?<br>sapete le differenze di resistenza al calore tra i due materiali?<br>altre considerazioni?<br><br>Grazie.<br>###CERA###

  • #2
    <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (Cera @ 7/10/2005, 19:32)</div><div id='QUOTE' align='left'>Salve a tutti.<br>Usereste lenti fresnel in pvc o in acilico per fare un pannello solare termico?<br>sapete le differenze di resistenza al calore tra i due materiali?<br>altre considerazioni?<br><br>Grazie.<br>###CERA###</div></div><br> ops, ho cannato il titolo del post... non FV a concentrazione ma solare termico a concentrazione....

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    • #3
      <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (Cera @ 7/10/2005, 20:26)</div><div id='QUOTE' align='left'>ops, ho cannato il titolo del post... non FV a concentrazione ma solare termico a concentrazione....</div></div><br>Ciao Cera bentrovato&#33; ho cambiato il titolo come volevi&#33;<br><br>salutoni<br>Furio57 <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' alt='biggrin.gif'>
      L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
      LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
      Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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      • #4
        Non le userei manco se ne avessi una cantina piena.Le plastiche di cui parli è preferibile evitarle,sia perchè ingialliscono,sia perchè costano parecchio,rispetto a un vetro da 3 mm.

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        • #5
          Ciao, intendi un lente realizzata in vetro? quindi una normale lente d&#39;ingrandimento...

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          • #6
            Caro Cera,dicevo solo che,dal momento che mi lavo con acqua a 40 gradi,non trovo necessario usare lenti come quelle Fresnel,che mi portano l&#39;acqua a 200 gradi e oltre.E&#39; sufficiente usare un pannello metallico nero(coibentato),del banale tubo di rame,e una copertura con una lastrina di vetro.Le fresnel costano, diminuiscono l&#39;irradiazione solare,vanno orientate,concentrano troppo il calore sui tubi e questi ultimi la reirradiano verso la lente,con discrete perdite di calorie/litro.Nel caso di produzione di acqua sanitaria,occorre sempre lavorare a basse temperature.Quanto alle coperture plastiche,di solito si evitano,perchè fanno fuoriuscire i raggi infrarossi dal pannello,disperdendoli nell&#39;aria soprastante.Il vetro no,agisce da filtro,sfrutta al massimo l&#39;effetto serra che si crea e impedisce che le onde infrarosse a bassa frequenza fuggano via. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/alien.gif' alt='alien.gif'>

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            • #7
              Hai ragione per l&#39;acqua...40°C bastano per lavarsi. E&#39; anche interessandte il discorso del vetro che fa da filtro x l&#39;infrarosso.<br><br>Il fatto è che avevo in mente di costruire un pannello simile ad un sol. termico ma che avesse come scopo quello di accumulare maggior calore possibile. Le destinazioni sarebbero diverse, contemporaneamente: acqua calda, aria calda e corrente ottenuta però tramite espansione del vapore all&#39;interno di un mini-alternatore.<br>Avevo gi&agrave; messo in preventivo il discorso del puntamento per sfruttare al max la radiazione e la lente.<br><br>Sono al primo stadio e il punto di domanda fondamentale è: che temperature riesco a raggiungere all&#39;interno del pannello? ma soprattutto nello scambiatore di calore. Se son troppo alte e lo scambiatore non ha una efficenza così alta da smaltire il calore necessario posso agire su puntamento o punto focale (altrimente fondo tutto&#33.<br><br>Se son troppo basse dovrò fare delle scelte...<br>Sapendo che temperature raggiungo posso poi farmi i calcoli su come sfruttare il calore e come costruire l&#39;aggeggio.<br><br>Cmq ho capito..niente plastica&#33;

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              • #8
                Caro cera, sono di Torino citt&agrave;, ho da 25 anni sul tetto di casa una batteria di pannelli solari ad acqua piani, con captatore roll bond, copertura in vetro da 4 mm, fissi, orientati a sud e inclinazione 50 gradi, nelle bellissime giornate verso le ore 15, la temperatura indicata nel boiler di accumulo è sui 92-94 gradi C e dalla vasca di espansione posto sopra i pannelli esce vapore surriscaldato segno che la temperatura dei captatori è non meno di 110-115 gradi, lo scambiatore del boiler non dissipa più nulla ed il sistema si stabilizza facendo bollire il glicoletilene. Con dei pannelli solari piani ad aria per riscaldamento che installavo negli anni 80-85, con 2,5 mq di superficie, copertura in vetro albarino da 4 mm, in assenza di circolazione d&#39;aria, nelle ore centrali della giornata con il sole a perpendicolo ed un irraggiamento di 950 w/mq la temperatura all&#39;interno dei pannelli arrivava a 135-140 gradi C.<br>Saluti. O&#39;sarracino.

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                • #9
                  molto interessante, grazie&#33;&#33;<br><br><img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' alt='biggrin.gif'><br><br>###CERA###

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                  • #10
                    Ciao Cera,<br><br>non sono molto esperto nel campo, ma ti do la mia opinione (anch&#39;io sono interessato ad una soluzione TOTALE - <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' alt='biggrin.gif'> come tutti del resto, credo)<br>I materiali di cui parli con il tempo tendono a deteriorarsi e a perdere in rendimento per cui non credo siano molto indicati. <br>Inoltre per ottenere una soluzione globale ti serve parecchia energia.<br>Un calcolo molto approssimativo (ma moolto)<br>Generalmente (per un calcolo preciso la cosa si fa complessa - ti ocorre trasmittanza o resistenza termica delle pareti perimetrali e dei serramenti, esposizione, saslto termico, etc. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/sad.gif' alt='sad.gif'>) si può dire senza generare conati di alcun genere che ci si scalda decentemente con 35-50 W/m^3 (a seconda del clima).<br>Diciamo allora (siamo pessimisti&#33, avendo 150 m^2 di casa e solaio a 3 m che per scaldarsi:<br> 50 W/m^3 * 150*3 m^3 = 22500 W ovvero 22500 * 3,6 = 81 KW/h<br><br>Poi abbiamo bisogno di una certa quantit&agrave; di energia elettrica 3kw<br>Tralasciamo l&#39;energia necessaria alla produzione di acqua calda ...<br><br>Abbiamo in totale:<br><br> 22500 + 3000 = 25500 W<br><br>Considerando la costante solare 1,36 KW/m^2 ma ...1 KW/m^2 direi che per noi in italia mediamente è più realistico (...in inverno poi ... ancora meno&#33<br><br>Avremmo, essendo così bravi da costruire un dispositivo con efficienza 100% (IMPOSSIBILE, ovviamente perchè vorrebbe dire trasformare energia senza perdite) avremmo bisogno di 22500 / 1000 = 22,5 m^2.<br><br>Supponiamo, + realisticamnete, che il nostro marchingegno ci dia un rendimento del 25% (il che non sarebbe male&#33;&#33;&#33; <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' alt='biggrin.gif'>) ...<br>allora il nostro kilowatt diventano 250W per cui avremmo bisogno di:<br><br> 22500 / 250 = 90 m^2 di concentratori.<br><br>Tutto sto casino per dire che: <br>1) La cosa sarebbe proprio grande.<br>2) Ammesso che i materiali proposti siano anche adatti, trovare lenti di fresnel con una distanza focale tale da permetterti di posizionare 90 m^2 è difficilino<br>3) Forse sarebbe meglio orientarsi su un cilindro parabolico o una parabolona con tanti specchi delle dimensioni della caldaia e poi muovere eventualmente la caldaia per il solar-tracking (anche se la cosa non è proprio ideale) o per evitare sovrapressioni pericolose.<br>4) Non sarebbe meglio optare per uno stirling e riscaldars icon caloriferi elettrici (pare personale ovviamente <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/smile.gif' alt='smile.gif'>)<br><br>Comunque, non volendo esagerare, producendo solo energia elettrica e per acqua sanitaria, la cosa si ridimensionerebbe.<br>Potresti innalzare la temperatura producendo vapore, dopo il passaggio in una turbina (energia elettrica) raffreddare condensando il vapore tramite uno scambiatore per acqua sanitaria e uno per il riscaldamento, infine far tornare l&#39;acqua in caldaia posta nella focale della parabolona). Ma quante perdite di trasferimento? <br><br>Credo di avervi annoiato abbastanza ... <br>Un saluto a tutto il forum.<br><br> Emv2<br><br><br><br><br>

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                    • #11
                      <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (o&#39;sarracino @ 9/10/2005, 22:04)</div><div id='QUOTE' align='left'>Caro cera, sono di Torino citt&agrave;, ho da 25 anni sul tetto di casa una batteria di pannelli solari ad acqua piani, con captatore roll bond, copertura in vetro da 4 mm, fissi, orientati a sud e inclinazione 50 gradi, nelle bellissime giornate verso le ore 15, la temperatura indicata nel boiler di accumulo è sui 92-94 gradi C e dalla vasca di espansione posto sopra i pannelli esce vapore surriscaldato segno che la temperatura dei captatori è non meno di 110-115 gradi, lo scambiatore del boiler non dissipa più nulla ed il sistema si stabilizza facendo bollire il glicoletilene. Con dei pannelli solari piani ad aria per riscaldamento che installavo negli anni 80-85, con 2,5 mq di superficie, copertura in vetro albarino da 4 mm, in assenza di circolazione d&#39;aria, nelle ore centrali della giornata con il sole a perpendicolo ed un irraggiamento di 950 w/mq la temperatura all&#39;interno dei pannelli arrivava a 135-140 gradi C.<br>Saluti. O&#39;sarracino.</div></div><br> ciao o&#39;sarracino (anche se di Torino) , scusa la rima.<br>Mi spieghi cortesemente cos&#39;è il captatore Roll Bond ? scusa l&#39;ignoranza.<br>92°C sono proprio tanti anche se a circolazione forzata. <br>Le bellisime giornate a cui ti riferisci sono solo in estate o anche in altre stagioni.<br>Grazie in anticipo per la spiegazione<br><br><br>Saluti<br>imola

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                      • #12
                        Ciao Imola, i rollbond sono due lamiere di alluminio incollate tra di loro. i disegni dei passaggi dell&#39;acqua vengono realizzati mettendo dette lamiere in appositi stampi sagomati e iniettando un liquido a pressione tra di esse. se digiti roll bond su google ti escono svariati siti di aziende anche italiane che producono questi manufatti utilizzati anche ad esempio nei frigoriferi. in inverno, con meno di zero gradi di temperatura e cielo sereno la temperatura del&#39;acqua del mio boiler di accumulo alle tre del pomeriggio è a 75 gradi. ti confermo che i pannelli piani, se ben coibentati, cioè con non meno di 30 mm di poliuretano espanso o di 50 mm di lana di roccia, senza prelievo raggiungono temperature a dir poco preoccupanti, eventuali particolari in plastica si fondono, 110 gradi sul davanti esposto al sole e freddo dietro,possono causare una dilatazione di svariati millimetri inarcando il telaio in ferro e che una volta mi ha frantumato addirittura il vetro. devo però dirti, per correttezza e precisazione che la mia installazione solare è decisamente surdimensionata per produrre acqua calda per uso famigliare: 10 mq di pannelli e soli 300 litri di accumulo. ho tanta di quell&#39;acqua calda che ci lavo anche il cane. meglium aubundare quam deficere. saluti o&#39;sarracino

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                        • #13
                          ciao a tutti<br>ciao o&#39;sarracino <br><br>bella idea i roll bond<br><br>puoi dirmi dove li hai presi, che dimensione hanno i tuoi e quanto li hai pagati ?<br><br>grazie in anticipo <br><br>salutoni<br>Livio

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                          • #14
                            <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (digilo @ 21/10/2005, 11:51)</div><div id='QUOTE' align='left'>ciao a tutti<br>ciao o&#39;sarracino <br><br>bella idea i roll bond<br><br>puoi dirmi dove li hai presi, che dimensione hanno i tuoi e quanto li hai pagati ?<br><br>grazie in anticipo <br><br>salutoni<br>Livio</div></div><br> Ciao digilo, i pannelli solari per acqua calda sanitaria che ho sul tetto li ho costruiti nel 1980 utilizzando delle piastre roll bond da cm 85 x 200 che ho acquistato da una ditta italiana di cui non ricordo il nome e mi erano costati 60000 lire cadauno circa 21-22 € al mq. ho fatto un telaio in profilati di ferro verniciato, come isolante ho utilizzato delle lastre di poliuretano espanso da 30 mm con carta catramata sui due lati, inizialmente come copertura ho montato un foglio di policarbonato alveolare da 6 mm che però ho sostituito nel 92 con vetri da 4 mm in quanto il polic. era diventato giallo e perso efficienza ed una grandinata li aveva bucherellati. come liquido utilizzo glicole etilenico, cioè antigelo per auto a -20°C. nel corso degli anni ho sostituito 2 volte i manicotti in gomma di collegamento tra roll bond e tubazioni. questi manicotti sono in gomma carbopress e sono quelli resistenti agli idrocarburi che utilizzano nei distributori di benzina ma evidentemente l&#39;alta temperatura che talvolta raggiunge il liquido alla lunga li fa criccare.<br>www.artalitaliana.it produce piastre roll bond da 860 mm lunghe fino a 4700 mm. prova a chiedergli un preventivo per 5-10 piastre da 860 x 2000 con tubi di collegamento sul lato corto adatti per posizionamento sia verticale che orizzontale e così te ne fai subito un&#39;idea. saluti o&#39;sarracino

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                            • #15
                              ciao a tutti<br>ciao o&#39;sarracino<br>grazie per le informazioni.<br>Io stavo preparando un prototipo di pannello con tubo di rame diam.10 lungo circa 20 M da saldare a serppentina sulla piastra captante, non ho ancora deciso se di rame o di lamiera zincata. Lo so che non è il massimo dell&#39;efficienza ma è meglio poco che niente (se devo farmelo deve costare pochissimo, dato che il pannello si trova gi&agrave; pronto a circa 400 euro )<br>Ho trovato una azienda che costruisce il roll bond molto vicino a casa mia(Gallarate), chiedero loro un preventivo.<br><br>Salutoni<br>Livio

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                              • #16
                                <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (digilo @ 21/10/2005, 23:56)</div><div id='QUOTE' align='left'>ciao a tutti<br>ciao o&#39;sarracino<br>grazie per le informazioni.<br>Io stavo preparando un prototipo di pannello con tubo di rame diam.10 lungo circa 20 M da saldare a serppentina sulla piastra captante, non ho ancora deciso se di rame o di lamiera zincata. Lo so che non è il massimo dell&#39;efficienza ma è meglio poco che niente (se devo farmelo deve costare pochissimo, dato che il pannello si trova gi&agrave; pronto a circa 400 euro )<br>Ho trovato una azienda che costruisce il roll bond molto vicino a casa mia(Gallarate), chiedero loro un preventivo.<br><br>Salutoni<br>Livio</div></div><br> Ciao a tutti&#33;<br>Anche questa ditta (www.olsitalia.it) a Robbio Lomellina (vicino a Vigevano) produce evaporatori di tipo roll-bond. <br>Io ne ho recuperati alcuni di altro produttore (non ne conosco il nome) e penso di utilizzarli con una tecnica un po&#39; diversa: vi spingero&#39; l&#39;acqua con una pompa solo se avranno una temperatura sufficientemente elevata per scaldarla e la faro&#39; tornare nell&#39;accumulo quando questo sara&#39; a temperatura desiderata. Dovrebbe evitare problemi di sovrapressioni. <br>Per chi ne volesse sapere di piu&#39;, ho mutuato il principio adottato da una ditta tedesca, la Rotex.<br>Qualche consiglio invece su di una pompa a bassa portata, prevalenza di circa 7 m e, ovviamente, basso costo?
                                Bye

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                                • #17
                                  ciao a tutti.<br><br>per digilo. puoi benissimo saldare a stagno il tubo di rame ad una lamiera zincata da 0,4-0,5 mm a circa 10-12 cm tra tubo e tubo e verniciando tutto con vernice nera resistente a 150 °C. non vi sono differenze sostanziali di resa energetica rispetto all&#39;utilizzo di una lamiera in rame. se come copertura usi un vetro e la cassa è adeguatamente coibentata, l&#39;energia solare che ha attraversato il vetro è ormai catturata e non scappa più e te la puoi portare a casa facilmente anche senza captatori sofisticati.<br>la distanza tra il vetro ed il captatore dovrebbe essere sui 25 mm, di meno il vetro si scalderebbe troppo creando riemissione e diminuendo la resa, di più si verrebbero a formare degli indesiderabili moti convettivi che ridistribuiscono il calore nella camera e penalizzano il rendimento<br><br>per caldodalmais. <br>non vorrei aver capito male ma il sistema che intendi adottare è quello costituito da un termostato differenziale che fa partire e funzionare la pompa solo quando legge una differenza di temperatura di 4-6 gradi tra il sensore sui pannelli e quello sull&#39;accumulo. <br>come circolatore consiglierei una pompa ricuperata da una caldaia a gas dismessa che ha una di potenza 80-100W e bassa prevalenza. sconsiglio invece una pompa qualsiasi specialmente se con prevalenza di 6-7 m, decisamente eccessiva in quanto in grado di generare una pressione di mandata sulle 2-3 atmosfere, rischiando di farti saltare i manicotti di gomma e di schizzare tutto il liquido del circuito a 10 metri in meno di 30 secondi. <br>monta la pompa di circolazione vicino al boiler di accumulo sull&#39;uscita della fredda di ritono ai pannelli. <br>non dimenticare di installare una valvola di non ritorno a gravit&agrave; (orizzontale) per evitare la circolazione inversa spontanea notturna e conseguente reffreddamento dell&#39;accumulo.<br>auguro buon lavoro e tante soddisfazioni. <br> o&#39;sarracino<br><br><span class="edit">Edited by o&#39;sarracino - 23/10/2005, 21:39</span>

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                                  • #18
                                    <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (o&#39;sarracino @ 23/10/2005, 21:27)</div><div id='QUOTE' align='left'>ciao a tutti.<br><br>per digilo. puoi benissimo saldare a stagno il tubo di rame ad una lamiera zincata da 0,4-0,5 mm a circa 10-12 cm tra tubo e tubo e verniciando tutto con vernice nera resistente a 150 °C. non vi sono differenze sostanziali di resa energetica rispetto all&#39;utilizzo di una lamiera in rame. se come copertura usi un vetro e la cassa è adeguatamente coibentata, l&#39;energia solare che ha attraversato il vetro è ormai catturata e non scappa più e te la puoi portare a casa facilmente anche senza captatori sofisticati.<br>la distanza tra il vetro ed il captatore dovrebbe essere sui 25 mm, di meno il vetro si scalderebbe troppo creando riemissione e diminuendo la resa, di più si verrebbero a formare degli indesiderabili moti convettivi che ridistribuiscono il calore nella camera e penalizzano il rendimento<br><br>per caldodalmais. <br>non vorrei aver capito male ma il sistema che intendi adottare è quello costituito da un termostato differenziale che fa partire e funzionare la pompa solo quando legge una differenza di temperatura di 4-6 gradi tra il sensore sui pannelli e quello sull&#39;accumulo. <br>come circolatore consiglierei una pompa ricuperata da una caldaia a gas dismessa che ha una di potenza 80-100W e bassa prevalenza. sconsiglio invece una pompa qualsiasi specialmente se con prevalenza di 6-7 m, decisamente eccessiva in quanto in grado di generare una pressione di mandata sulle 2-3 atmosfere, rischiando di farti saltare i manicotti di gomma e di schizzare tutto il liquido del circuito a 10 metri in meno di 30 secondi. <br>monta la pompa di circolazione vicino al boiler di accumulo sull&#39;uscita della fredda di ritono ai pannelli. <br>non dimenticare di installare una valvola di non ritorno a gravit&agrave; (orizzontale) per evitare la circolazione inversa spontanea notturna e conseguente reffreddamento dell&#39;accumulo.<br>auguro buon lavoro e tante soddisfazioni. <br> o&#39;sarracino</div></div><br>Ciao o&#39;sarracino.<br>Non ho fornito dettagli sufficienti per comprendere cosa vorrei fare:<br>si tratta di realizzare un circuito aperto con rientro del liquido (pura acqua) nell&#39;accumulo quando la temperatura dello stesso e&#39; sufficientemente elevata (oppure quando il pannello solare non e&#39; abbastanza caldo). Quindi il pannello rimarra&#39; asciutto ed i condotti saranno a pressione atmosferica tanto di notte, quanto ad insolazione eccessiva. Spero quindi di evitare di rovinare le giunzioni (userei comunque manicotti di rame e tubi di resina/alluminio per i collegamenti all&#39;accumulo). Rimane invece il problema di come spingere l&#39;aqua nei pannelli a 7 m di altezza perche&#39; i circolatori che mi suggerisci riescono a spingere liquidi solo nei circuiti chiusi (e non solo, devono essere privati di eventuali bolle d&#39;aria). Temo di dover continuare la ricerca di una pompa.<br>Saluti a tutti.
                                    Bye

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                                    • #19
                                      ciao a tutti <br><br>per o&#39;sarracino grazie per le &#39;dritte&#39;<br><br>per caldodalmais , puoi provare, forse, con una pompa da scarico lavatrice, non so che prevalenza ha e non deve essere immersa. Se vuoi ne ho una da prestarti se non sei lontano, io abito vicino Gallarate(VA)<br><br>Ciao<br>Livio<br>

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                                      • #20
                                        Per caldomais. <br>Ti consiglierei di riesaminare la sequenza funzionale del tuo progetto. 1)Riempi il tubo di mandata ed il pannello solare con acqua fredda 2) quando l&#39;acqua raggiunge ad esempio i 50°C la scarichi nell&#39;accumulo. Se hai 1 litro di acqua calda nel pannello ed 1 litro di acqua fredda nel tubo di mandata, nell&#39;accumulo arriveranno due litri di acqua a non più di 25 gradi in quanto una parte del calore finir&agrave; disperso per riscaldare il tubo di mandata. Nel frattempo la serpentina del pannello rimane calda e non utilizzi detto calore. <br>L&#39;apparecchiatura con la quale comanderai e controllerai il carico e lo scarico del circuito ed i livelli mi sembra debba essere complessa. <br>Altro problema può essere che l&#39;acqua che entra ed esce periodicamente dal pannello solare viene a contatto con l&#39;aria e non è più utilizzabile come potabile in quanto inevitabilmente soggetta a proliferazione batterica. <br>La prevalenza di una pompa per acqua è l&#39;altezza massima entro la quale riesce ad aspirare il liquido. Altra cosa è la pressione di mandata che puo andare da 2 fino a 6/7 atmosfere pari a 20-70 metri di colonna d&#39;acqua. Pertanto la pompa che intendi mettere ti servir&agrave; di tipo autoadescante con prevalenza 7 metri se la vuoi montare sul tetto altrimenti ti baster&agrave; una normalissima centrifuga con pressione di mandata di non più di 1 atm./10 metri d&#39;acqua da installare a terra. altrimenti il colpo d&#39;ariete che genera al riempimento del circuito ti farebbe esplodere i giunti. Monta comunque l&#39;impianto come da progetto iniziale ma se il tutto non dovesse funzionare accettabilmente, prevedi fin da subito la possibilit&agrave; di installare un tradizionale secondo tubo per il ricircolo.<br>Buon lavoro e sopratutto, quali che siano i risultati, non mollare mai.<br>Ciao. O&#39;sarracino.

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                                        • #21
                                          <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (o&#39;sarracino @ 20/10/2005, 21:20)</div><div id='QUOTE' align='left'>in inverno, con meno di zero gradi di temperatura e cielo sereno la temperatura del&#39;acqua del mio boiler di accumulo alle tre del pomeriggio è a 75 gradi. (...) Devo però dirti, per correttezza e precisazione che la mia installazione solare è decisamente surdimensionata per produrre acqua calda per uso famigliare: 10 mq di pannelli e soli 300 litri di accumulo. ho tanta di quell&#39;acqua calda che ci lavo anche il cane. saluti o&#39;sarracino</div></div><br>Ciao O&#39;sarracino<br>D&#39;estate, con la circolazione che si ferma per raggiunti limiti di temperatura nell&#39;accumulo, non ritieni si danneggi il fluido per eccesso di temperatura? Non hai mai pensato ad un altro serbatoio di accumulo? Magari ti potrebbe integrare il riscaldamento (del resto hai gi&agrave; i pannelli inclinati a 50°, quindi non male per l&#39;inverno anche se andrebbero ancora più verticali).<br><br><span class="edit">Edited by Lolio - 30/12/2005, 09:54</span>

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                                          • #22
                                            Caro Lolio<br>Normalmente nei pannelli solari si mette antigelo commerciale (paraflu) costituito da glicole etilenico allungato con il 40-60% di acqua utilizzabile da -25° a + 110°C in radiatore pressurizzato. Nel mio caso, con superficie di captazione surdimensionata in estate arrivo anche a 130°C ed è necessario eliminare totalmente l&#39;acqua dal circuito caricandolo con glicole etilenico inibito puro che può arrivare fino a 200°C senza boliire e senza danneggiarsi. Purtroppo questa esuberanza di acqua calda ce l&#39;ho solo in estate per cui è impensabile ricuperare l&#39;eccesso per il riscaldamento. <br>Bye. Buon anno.<br>O&#39;sarracino.

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                                            • #23
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