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Jean Pain

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  • Jean Pain

    Ciao a tutti, mi sono appena iscritto....<br>Volevo sapere se qualcuno di voi ha gi&agrave; sentito parlare di questo signore (Jean Pain) che ha messo a punto un sistema per produrre energia (e un sacco di altre cose) con il sottobosco....<br>Sono venuto a conoscenza della sua storia quando ero ancora un ragazzino e da allora mi è sempre rimasto in testa "il pallino" dell&#39;energia da biomasse (che credo sia una delle poche chance che ci rimangono per evitare la distruzione planetaria da inquinamento...).<br>Questo è uno dei link che ne parla:<br><br><a href='http://journeytoforever.org/biofuel_library/methane_pain.html' target='_blank'>http://journeytoforever.org/biofuel_librar...thane_pain.html</a><br><br>Saluti<br>Luca

  • #2
    <br>Ciao Ciba57,<br> e bentrovato come direbbe il nostro Furio. Ho letto l&#39;articolo che proponi e ti devo confessare che è stato anche per me quello che ha scatenato il "pallino" delle biomasse come fonte di energia.<br>Ho verificato personalmente che la biomassa triturata e ammucchiata, specie se umida "bolle" con temperature anche notevoli, decisamente sufficienti nelle quantit&agrave; descritte a riscaldare un appartamento. L&#39;effetto però cala ben prima dei 90 giorni, proprio quando ne avresti più bisogno, è vero che potresti prepararne un altro impianto, ma preparato in pieno inverno non avrebbe più le stesse caratteristiche. Anche gli impianti di compostaggio sono dimensionati per fare il compost migliore con un ciclo di 180 gg mi pare e non effettuano il recupero della possibile acqua calda.<br>Nonostante questo sono convinto anch&#39;io che l&#39;uso oculato delle biomasse sia una delle possibilit&agrave; maggiori che abbiamo per utilizzare al meglio l&#39;energia che ci è regalata giornalmente dal sole. <br>Prova a vedere questo link:<br><a href='http://www.gengas.nu/bilder/kalle_nogemyr.shtml' target='_blank'>http://www.gengas.nu/bilder/kalle_nogemyr.shtml</a><br>Questi ragazzi hanno fatto marciare una macchina con l&#39;impianto che hanno costruito, altri invece hanno usato lo stesso principio per produrre energia elettrica.<br>Ciao<br> Osvaldo

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    • #3
      Avevo letto anch&#39;io quell&#39;articolo nella versione italiana del readers&#39;digest, mi pare fosse del 1981.Mi aveva molto colpito il contenuto, pur non nutrendo grande fiducia nella fonte, una rivista a cui erano abbonati i miei. Non era spiegato in modo chiarissimo, ma si capiva il concetto della combinazione di digestione aerobica ed anaerobica.Non veniva esplicitato il motivo per cui il digestore anaerobico fosse seppellito sotto il cumulo in fermentazione, omettendo di dire che il processo anaerobico necessita di assorbire calore.Se la valenza dell&#39;articolo doveva essere di tipo "didattico", mi pare che l&#39;autore non avesse centrato l&#39;obiettivo. Mi chiedo piuttosto il perche&#39; non si sia piu&#39; sentito niente di questo metodo e se abbia avuto una qualche diffusione,dato che le realta&#39; in cui sarebbe applicabile sono tantissime, specie nel nostro paese, ricco di aziende agricole o coltivatori diretti di montagna e collina operanti su terreni boschivi, castagneti, etc..In quel contesto non mancherebbero di certo sbocchi per l&#39;utilizzo di eccedenze di calore a bassa temperatura(che pare essere il prodotto principale del processo), dall&#39;utilizzo nel piccolo allevamento di bestiame, al riscaldamento delle serre, all&#39;essicazione artigianale e tradizionale delle castagne nei metati, etc., senza per questo entrare in concorrenza con il piu&#39; tradizionale uso della legna, diffusissimo e prevalente nelle montagne.

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