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SAVONIUS......non solo rotore

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  • SAVONIUS......non solo rotore

    Ho avuto un'idea che potrebbe incrementare le prestazioni delle savonius. Guardate lo schizzo allegato.
    All'esterno di un rotore standard vengono sistemati dei deflettori fissi che vanno a creare una maggior superficie di captazione del vento con aumento della pressione e della velocità dell'aria che arriva al rotore stesso. Viene ad essere altresì schermato il percorso delle pale in controvento e viene mantenuto il funzionamento con vento proveniente da qualsiasi direzione con un sistema statico semplice ed economico. Da valutare i pro ed i contro.
    Ditemi le vostre opinioni a riguardo, datemi consigli e suggerimenti e criticate pure senza pietà perchè vorrei a breve avviarne una costruzione prototipale ultraleggera con rotore da 1 m x 2 e vorrei possibilmente evitare di prendere qualche cantonata galattica.
    Ciao a tutti e buon anno.
    O'sarracino.


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  • #2
    Idea molto bella..!
    Ma la superficie che tu vai ad occupare è la stessa di quella che occuperesti utilizzando un rotore più grande..!.
    Quindi se vuoi ottenere più potenza conviene utilizzare un rotore più grande.!!
    secondo me il gioco non vale la candela..


    La tua idea però ha migliorato una mia che precedentemente avevo avuto..
    I generatori eolici non piaciono al livello di impatto ambientale soprattutto perchè girano..! Con la tua idea la macchina eolica si noterebbe pochissimo.. sarebbe scambiata ad un silos per l'acqua o qualcosa di simile..

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    • #3
      Ci sono dei rotori verticali molto simili, almeno concettualmente, montati sulle navi.
      Sono cilindri alti parecchi metri con una girante interna.
      Per rendere poco visibili le giranti si potrebbe utilizzare un'altro sistema, per esempio costruirle in policarbonato trasparente.

      Ciao.
      *** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***

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      • #4
        CITAZIONE (Capirosca @ 30/12/2005, 15:46)
        Idea molto bella..!
        Ma la superficie che tu vai ad occupare è la stessa di quella che occuperesti utilizzando un rotore più grande..!.
        Quindi se vuoi ottenere più potenza conviene utilizzare un rotore più grande.!!
        secondo me il gioco non vale la candela..


        La tua idea però ha migliorato una mia che precedentemente avevo avuto..
        I generatori eolici non piaciono al livello di impatto ambientale soprattutto perchè girano..! Con la tua idea la macchina eolica si noterebbe pochissimo.. sarebbe scambiata ad un silos per l'acqua o qualcosa di simile..

        Per capirosca.
        Preferisco gestire un rotore da 1 metro di diametro che non uno da 1,50. aumentando il diametro aumentano esponenzialmente i problemi strutturali, l'equilibratura ecc. ed i costi in generale. Buona l'osservazione sul ridotto impatto visivo dei deflettori fissi rispetto al rotore in movimento a vista.
        Per claudiomenegatti.
        Per la costruzione del rotore intendo utilizzare delle centine in tubo di ferro diam. 10 x 1, rivestendole con tela da vela in dacron da 60 grammi per mq termosaldata e tensionata con corda elastica. una struttura ultraleggera tipo ombrello o se preferisci tipo deltaplano, il peso del rotore diam. m 1,20 per altezza m 2,40 dovrebbe essere sui 12 Kg,anche per i deflettori userò il dacron ed il tutto dovrebbe stare sotto i 50 Kg generatore escluso. Peccato che questo dacron è bianco e mi toccherà di verniciarlo verde mimetico.
        Ciao.
        O'sarracino.

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        • #5
          L'aumento della velocità di rotazione se da un lato è preferibile per una veocità angolare maggiore e quindi non impiegare nessun moltipicatore prima dell'alternatore.. dall'altro aumenta al quadrato e foreze centrifughe f=(w*w)*r
          dove w è la velocità angolare ed r è il raggio..
          Penso che cmq stai tenendo conto di tutto visto che scrivi con molta competenza.cmq aspetto le prove reali..! in bocca al lupo!.

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          • #6
            CITAZIONE (claudiomenegatti @ 30/12/2005, 15:56)
            Ci sono dei rotori verticali molto simili, almeno concettualmente, montati sulle navi.
            Sono cilindri alti parecchi metri con una girante interna.
            Per rendere poco visibili le giranti si potrebbe utilizzare un'altro sistema, per esempio costruirle in policarbonato trasparente.

            Ciao.

            Ricordo di avere letto una volta di una nave tedesca degli anni '20 che sfruttava l'effetto Magnus (l'effetto delle palline da tennis). Era una specie di veliero a motore.
            Aveva due cilindri rotanti, tenuti in movimento da un motore, che investiti dal vento producevano una spinta in senso normale alla direzione del vento, superiore alla spinta diretta del vento e proporzionale alla velocità di rotazione dei due cilindri.
            Se ricordo quella nave fece regolarmente la rotta Amburgo-Città del Capo per decenni prima di venire tolta dall'esercizio per problemi meccanici.

            Mi è sempre rimasta la curiosità di sapere quanta spinta si potrebbe ricavare da un cilindro rotante investito dal vento, aumentando a piacere la velocità di rotazione.

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            • #7
              CITAZIONE (Archangel @ 19/1/2006, 19:24)
              Ricordo di avere letto una volta di una nave tedesca degli anni '20 che sfruttava l'effetto Magnus (l'effetto delle palline da tennis). Era una specie di veliero a motore...

              Ciao a tutti smile.gif
              Ciao Archangel è difficile che non siano stati trattati argomenti qui sul forum specie quelli riferiti a invenzioni "datate", basta cercare nei vecchi forum come questo http://www.forumcommunity.net/?t=861047, c'è nè anche un altro con la nave di Fletner quella di cui parli, ma quella se vuoi te la cerchi tu.

              Salutoni
              Furio57 biggrin.gif

              Edited by Furio57 - 20/1/2006, 00:23
              L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
              LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
              Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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              • #8
                Bravissimo Furio.
                Però all'inizio del link che hai dato mi pare di capire che si vuole sfruttare l'effetto Magnus per produrre energia dal vento, mentre le navi di Flettner e di Cousteau sfruttavano il vento (e un po' di energia meccanica) per produrre una spinta, come con una vela.
                Il fatto è che un cilindro messo in rotazione quando è investito da una corrente d'aria richiede un certo consumo di energia per mantenere la rotazione, energia che si sottrae a quella prodotta dalla rotazione di tutto l'accrocchio.
                E' stato appurato che frazione dell'energia ottenuta viene persa per mantenere la rotazione dei due cilindri ?
                E' facile calcolare la coppia creata dall'effetto Magnus, meno facile calcolare la resistenza alla rotazione sul loro asse dei due cilindri.

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                • #9
                  Bella l'idea dei deflettori esterni, ammetto che era qualche mese che ci pensavo pure io ma purtroppo le attuali condizioni climatiche delle mie parti rendono arduo il lavorare all'aperto.
                  Cmq io li avevo concepiti un po' diversi.
                  Per costruire il mio rotore sono partito esclusivamente da materiale di risulta, per vedere insomma quale sarebbe il rendimento massimo che riesco a ricavare con gli scarti del mondo "petrolifero", di qui per l'idea dei deflettori ho immaginato due gabbie metalliche ottagonali e concentriche che sostengono del normale tessuto di cotone, semplicemente come l'idea di O'sarracino ma con materiali molto meno costosi.

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                  • #10
                    ciao a tutti.
                    mi scuso se è un pò che non vi aggiorno sul corso dei miei esperimenti ma sono stato impegnato.
                    sono finalmente riuscito a proseguire nella costruzione del rotore della savonius ultraleggera diametro mm 1200 x h 2400 realizzando le centine di sostegno della tela e le ho presentate sull'albero. queste centine sono in tubo sottile di ferro saldato ad ossigeno, sono leggere ed orientabili e mi è uscita, come variante in corso d'opera non prevista, la possibilità di twistare la savonius.
                    allego una foto che spiega meglio la modifica più di quanto possa fare io.
                    dovrò trovare del tessuto poliestere leggermente elasticizzato per compensare gli allungamenti di curvatura, fisserò il tessuto alle centine già in tiro e completerò il tensionamento con due o tre mani di vernice tenditela.
                    intendo finire il rotore e collaudarlo lasciandolo girare liberamente per un po di giorni e vedere l'effetto che fa, poi smonterò il tutto e completerò la parte dei deflettori fissi.
                    vi terrò informati.
                    saluti.
                    O'sarracino.

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                    • #11
                      QUOTE
                      Il fatto è che un cilindro messo in rotazione quando è investito da una corrente d'aria richiede un certo consumo di energia per mantenere la rotazione, energia che si sottrae a quella prodotta dalla rotazione di tutto l'accrocchio.
                      E' stato appurato che frazione dell'energia ottenuta viene persa per mantenere la rotazione dei due cilindri ?
                      E' facile calcolare la coppia creata dall'effetto Magnus, meno facile calcolare la resistenza alla rotazione sul loro asse dei due cilindri.

                      ciao, volevo chiedere: ma non è che a fronte di una velocità di rotazione minore si ha di contro una stabilità di coppia maggiore? solo una domanda...

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