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Il sole è freddo?

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  • Il sole è freddo?

    Link alla pagina> SOLE FREDDO E FUSIONE NUCLEARE CONTROLLATA

    Faccio un balzo in questo spazio per riportare una pagina che ho incontrato inseguendo il Tubo Ranque.

    Nella pagina si parla di Renzo Boscoli

    CITAZIONE
    ... pensava che solo il freddo può contribuire ad ammassare in uno spazio libero, cioè non limitato da alcuna parete, il gas protostellare necessario alla formazione di una stella, ma non riusciva a concepire nessun "meccanismo" naturale capace di compiere un tale miracolo. Fu solo verso la fine dei 1953 che, essendosi trovato nella necessità di approfondire, per ragioni di lavoro. le sue cognizioni in fatto di tecnica del freddo, acquistò il testo del MARINO sui frigoriferi di cui era, da pochi mesi, uscita la terza edizione. Il Boscoli non aveva mai letto nemmeno le due edizioni precedenti. ma quale non fu la sua sorpresa nell'apprendere dalla lettura di questo libro l'esistenza di un fenomeno che prende il nome dal suo scopritore, il fisico francese Georges Ranque, fenomeno del quale non aveva mai sentito parlare e che non compariva su nessuno dei testi da lui consultati in tutti gli anni precedenti! Ranque, nel 1933, aveva annunciato una sua scoperta: immettendo perpendicolarmente un getto d'aria in un tubo in modo che creasse un vortice, era riuscito a produrre una separazione o estrazione dinamica di molecole ad alta energia cinetica da molecole ad energia cinetica più bassa.

    In altre parole, l'aria che usciva dalle estremità del tubo si presentava con due temperature diverse: quella vicina all'asse del tubo era di parecchio più fredda di quanto non lo fosse prima di entrare nel dispositivo e quella lontana dall'asse si era scaldata. Il fenomeno, ripreso, ristudiato e confermato una decina d'anni dopo dal fisico tedesco Rudolf Hilsch, può assurgere, a mio avviso, al ruolo di PRINCIPIO, con questa enunciazione:

    “UNA QUALSIASI MASSA DI GAS, QUALI CHE SIANO LA SUA DENSITA’ E LA SUA TEMPERATURA INIZIALI, QUALORA INTERVENGANO UNA O PIU’ CAUSE, ESOGENE OD ENDOGENE, A PORLA IN ROTAZIONE ASSIALE, ANDRA’, VIA VIA, RAFFREDDANDOSI NELLA ZONA VICINA ALL’ASSE DI ROTAZIONE, E SI SCALDERA’ NELLA ZONA ESTERNA.”

    ...


    Ecco perché il Sole è freddo di dentro...

    CITAZIONE
    ...Tornando alla nostra nube di idrogeno che supponiamo in condizioni isotrope di temperatura e in relativa quiete rotazionale, siamo portati a pensare che se ad un certo momento della sua storia, per una o più ragioni concorrenti, si porrà in rotazione assiale su se stessa, per effetto Ranque si raffredderà al centro richiamando in questa zona, dalla nube e per gravità, altro materiale gassoso esso pure destinato a raffreddarsi. L'idrogeno che ivi si accumulerà in un nocciolo rotante sempre più freddo, potrà alla fine solidificare e liquefare diventando un "germe" di quello che sarà il nocciolo stellare vero e proprio. La Natura non conosce la fretta con la quale l'uomo vuol realizzare le sue creature e le sue strutture. Dando tempo al tempo, la gravità arriverà ad accumulare tanto idrogeno solido sul germe da creare nella zona centrale una pressione tale da far collassare gli atomi di idrogeno. E siccome l'atomo di idrogeno contiene un solo protone (come nucleo) ed un solo elettrone periferico, va da sé che il frutto di questo collasso (con la cattura di uno di quei tanti neutríni che abbondano in tutto lo spazio cosmico) sarà la produzione di un neutrone con una reazione nucleare che è esattamente l'inversa di quella dei decadimento del neutrone stesso.

    Senza neutroni non si possono formare atomi più pesanti dell'idrogeno. Gli stessi isotopi dell'idrogeno, deuterio e trizio, contengono rispettivamente nel loro nucleo uno e due neutroni: l'elio - 3 contiene un neutrone, l'elio - 4 ne ha due e così via fino all'uranio 238 che nel suo nucleo ha 92 protoni e 146 neutroni.

    E poiché ancora in natura i neutroni liberi non sono molti a causa della loro non eccessivamente lunga vita (15 minuti circa) é impensabile che una stella, per trasformare il suo idrogeno in elio, trasformazione che si compie con la liberazione di molta energia come nel Sole, vada a procurarsi altrove i neutroni di cui abbisogna, quando nelle sue viscere contiene idrogeno in abbondanza potenzialmente trasformabile in neutroni. Con un nucleo freddo che ruotando può continuare a  “pompare" ed assorbire dalla nube altro idrogeno, con un flusso di neutroni appena formati che possono procedere in controcorrente ai protoni di altro idrogeno in arrivo si potrà avere, dalla collisione fra protoni e neutroni produzione di deuterio (il primo isotopo dell'idrogeno) con liberazione di energia, e successivamente o contemporaneamente, dall'urto del nucleo del deuterio con i neutroni si avrà formazione di trizio (il secondo isotopo dell'idrogeno).

    A sua volta il nucleo di trizio, anche se recante una carica positiva potrà reagire con un protone pure positivo ma allo stato nascente che provenga dalla fotodisintegrazione di un nucleo di deuterio e che quindi possa "nascere" a distanza ravvicinata dal deutone.

    Le reazioni possibili sono due: la prima fornisce elio - 3 e neutroni ma assorbe energia e cioè è endoenergetica, la seconda invece produce solo elio - 4 ed 6 esoenergetica, produce cioè dell'energia.

    ...


    che dire: gli esperti siete voi... io ho solo curiosato e magari trovato cose di cui eravate già a conoscenza. Ben per voi, buon lavoro

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    Edited by FernandoFast - 8/1/2006, 17:44

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  • #2
    Buonasera,

    ho sempre trovato obsolete queste teorie.Propio perchè sono solo teorie molto avventate.
    Temo però che in questa sezione si tratti della cella iorio-cirillo ( che è fusione fredda ) da un punto di vista strettamente teorico ( si parla e si approfondisce la teria della cella e dei suoi fenomeni ).
    Questa teoria è già stata discussa ampiamente all'interno del forum, e la puoi trovare qui.
    Buona lettura.

    RIO

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    • #3
      CITAZIONE (Riovandaino @ 8/1/2006, 18:34)
      Temo però che in questa sezione si tratti della cella iorio-cirillo ( che è fusione fredda ) da un punto di vista strettamente teorico ( si parla e si approfondisce la teria della cella e dei suoi fenomeni ).

      Grazie della precisazione, come puoi immaginare io non riesco a distinguere tra quella che tu chiami fusione fredda e il sole freddo... biggrin.gif

      Non sono quindi un tecnico, ti ringrazio dell'aiuto che mi hai dato, spero di poter ricambiare.

      F
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      • #4
        Salve,

        allora chiariamo.
        La fusione fredda è un processo elettrolitico scoperto da due grandi elettrochimici Martin Fleischman e Stanley Pons.
        In sostanza eseguendo elettrolisi di acqua pesante, ( dove l'idrogeno è sostituito dal deuterio che a un neutrone in più. ) con elettrodi di palladio i due provocavano l'accumulo del deuterio nel palladio ( che è un metallo che si impregna facilmente di idrogeno e suoi isotopi ) fino a un livello detto di "saturazione", dove il gli atomi di deuterio sono costretti a una distanza tale da provocare fusione nucleare.
        Questa scoperta fu screditata dal fatto che i due scienziati non erano riusciti a ottimizzare il fenomeno, che era difficile da riprodurre anche se, fino ad oggi, si son fatti enormi passi avanti nonostante gli scarsi finanziamenti.
        Quella che in questo forum è chiamata fusione fredda è invece un altro processo elettrolitico estremamente interessante, ma che con la fusione fredda non c'entra molto.Si basa su una cella elettrolitica nella quale grazie agli effetti prodotti da un plasma, che va a formarsi con elevate tensioni, si producono trasmutazioni a carico del catodo e energia in eccesso.Anche questo fenomeno è da ottimizzare ma a mio vedere è a uno stadio molto avanzato.
        La teoria da te citata fu elaborata da questo renzo boscoli.Una teoria complessa, che si basa su ottime basi, ma che non ha alcuna confutazione e in più mi sembra molto improbabile. Senza essere un fisico puoi capire che è difficile che in una stella un nucleo alla temperatura dello zero assoluto coesista con temperature di milioni di gradi.Se quello che dice Boscoli fosse vero per fare una fusione nucleare basta un generatore di neutroni.
        Saluti,

        RIO

        Edited by Riovandaino - 9/1/2006, 15:06

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