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FUSOR... si potrebbe realizzare

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  • FUSOR... si potrebbe realizzare

    Un saluto a tutti , approfondendo l'argomento trattato diverse volte da Hellblow cioè il Fusor ( Reattore Nucleare a fusione fredda a confinamento inerziale ) ho trovato diverse repliche da parte di hobbisti che come noi stanno sperimentando metodi alternativi per la produzione di energia . Credo che si possa replicare ... anche se è molto pericoloso vista la produzione di neutroni e probabilmente di raggi x . Qualche link :
    http://www.rtftechnologies.org/physics/fusion.htm
    http://www.cientificosaficionados.com/TBO/...fusor/fusor.htm
    http://www.rexresearch.com/farnsworth/fusor.htm

    E' molto più complesso rispetto alla cella Mizuno / Iorio Cirillo ma si potrebbe realizzare . smile.gif

    http://www.rtftechnologies.org/Design/Asse...test9-2beam.JPG

    Edited by kalos66 - 26/1/2006, 14:21

  • #2
    Non solo si può realizzare, lo si può anche migliorare parecchio. Il punto è però che la realizzazione ha un costo da affrontare. Solo il deuterio (il combustibile) risulta parecchio costoso.
    Inoltre è DI OBBLIGO l'utilizzo di schermature, perchè ad alti reggimi di potenza applicata, i neutroni sono LETALI.

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    • #3
      CITAZIONE (Hellblow @ 26/1/2006, 14:55)
      Non solo si può realizzare, lo si può anche migliorare parecchio. Il punto è però che la realizzazione ha un costo da affrontare. Solo il deuterio (il combustibile) risulta parecchio costoso.
      Inoltre è DI OBBLIGO l'utilizzo di schermature, perchè ad alti reggimi di potenza applicata, i neutroni sono LETALI.

      Ciao, se non mi sbaglio nei link che ho osservato c'era un sistema "abbastanza semplice" per produrre deuterio partendo da acqua pesante ( di facile reperimento ) . La schermatura mi sembra sia ovvia . Osservando il fusor ho trovato analogie con il MAHG anche se nel caso del Fusor si usa deuterio al posto di idrogeno monoatomico e si utilizza alta tensione al posto di bassa tensione con alte correnti ( per il riscaldamento del tungsteno) ; probabilmente si tratta di dispositivi ( inserendo anche la cella Mizuno ) che sfruttano il medesimo fenomeno in "ottiche" diverse . Questo mi fà ricordare il tuo voler alimentare la cella Mizuno Iorio/Cirillo con alta tensione wink.gif .
      Un saluto ancora smile.gif

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      • #4
        L'acqua pesante è fatta da deuterio wink.gif
        Riguardo le analogie con il MAHG, i sistemi sono completamente diversi, sia come struttura che funzionamento. Nel primo si ha ricombinazione di idrogeno (in teoria) nel secondo fusione (in pratica!).
        L'alta tensione nella cella ha lo scopo di aumentare di parecchio il campo elettrico e quindi l'effetto di bombardamento dell'idrogeno. A dir il vero credo che il MAHG sia unasemplificazione della cella dei casertani smile.gif ma questa è una mia idea.

        Si comunque il FUSOR è parecchio interessante...

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        • #5
          Salve,

          non capisco che gusto ci provate a riesumare questa tecnologia vecchia, complessa e tra le più obsolete per realizzare ff.
          Comunque l'acqua pesante è D2O, quindi facendo la sua elettrolisi si ricavano deutrio e ossigeno.

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          • #6
            Perchè qualsiasi tecnologia può essere migliorata, e su questa c'e' stato speso davvero poco tempo. Inoltre il fusor è il piu' lampante esempio di fusione fredda. Nessuno mai dirà quella non è fusione. E siccome la fai a temperature basse... wink.gif

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            • #7
              QUOTE (Hellblow @ 26/1/2006, 23:13)
              Perchè qualsiasi tecnologia può essere migliorata, e su questa c'e' stato speso davvero poco tempo. Inoltre il fusor è il piu' lampante esempio di fusione fredda. Nessuno mai dirà quella non è fusione. E siccome la fai a temperature basse... wink.gif

              A me fa molta paura.
              I neutroni sono tra le particelle più *******e. Difficili da rilevare e da rallentare.

              Per pe è troppo pericoloso per un hobbista. sad.gif
              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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              • #8
                Dipende a che tensione lavori. Mi spiego, l'urto fra i nuclei di deuterio causa la formazione di nuclei piu' pesanti con espulsione di neutroni. Questi neutroni vengono espulsi in base anche all'energia con cui i nuclei collidono. Non solo, il numero dipende anche da quell'energia. Quindi se si lavora a basse tensioni (10000 V) non si corrono gravi rischi, mentre a tensioni più alte (100000), bhè, potete immaginare che succede.

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                • #9
                  dear amici,
                  non voglio assolutamente allarmare nessuno, ma anche la cella mizuno-ohmori potrebbe in alcuni casi, produrre qualche neutrone,
                  certo il basso voltaggio, e la realativa bassa energia a cui lavora ,limita notevolmente la produzione di neutroni,
                  di certo in maniera assolutamente inferiore a quelli necessari per le trasmutazioni,
                  ma una piccola percentuale rimane,
                  difficile calcolarla,
                  ritengo comunque rimanga al di sotto della soglia di pericolo,e non dovrebbe mai superare il migliaio di neutroni/sec su Cm2,
                  saluti a tutti

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                  • #10
                    Un saluto a tutti ... che succederebbe se accoppiassimo un Fusor ( come generatore di neutroni focalizzati ) alla cella Iorio Cirillo ??? L'apporto di neutroni energetici che effetto avrebbe sul plasma della cella ??
                    shifty.gif shifty.gif shifty.gif

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                    • #11
                      Mmm in realtà non so un bombardamento di neutroni sul catodo in fase di plasma che effetto potrebbe avere. Probabilmente nulla, ma non vuol dire sicuramente nulla perchè non conosciamo il processo che porta a quelle trasmutazioni di elementi.

                      Edited by Hellblow - 27/1/2006, 11:27

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                      • #12
                        dear amici,
                        bombardare il catodo con neutroni ,
                        a basse concentrazione,non produrrebbe nulla,
                        a meno di avere flussi di almeno mille miliardi per sec/cm2,
                        che potrebbero produrre trasmutazioni in numero,non in qualità,paragonabili a quelle riscontrate,
                        naturalmente uccidendo lo sperimentatore se non protetto,
                        il limite di mille per sec/cm2 che ho dato, è molto alto, in realtà potremmo essere molto al di sotto,
                        vicino al limite naturale che è di un dieci neutroni,
                        il numero potrebbe oscillare per casualità non ancora ben individuate
                        saluti,
                        ma che cavolo combinano nel vortex?

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                        • #13
                          CITAZIONE (rabazon @ 27/1/2006, 01:21)
                          dear amici,
                          non voglio assolutamente allarmare nessuno, ma anche la cella mizuno-ohmori potrebbe in alcuni casi, produrre qualche neutrone,
                          certo il basso voltaggio, e la realativa bassa energia  a cui lavora ,limita notevolmente la produzione di neutroni,
                          di certo in maniera assolutamente  inferiore a quelli necessari per le trasmutazioni,
                          ma  una piccola percentuale rimane,
                          difficile calcolarla,
                          ritengo comunque rimanga al di sotto della soglia di pericolo,e non dovrebbe mai superare il migliaio di neutroni/sec  su Cm2,
                          saluti a tutti

                          Beh, nella cella, a parte che sono MOLTO più deboli (al punto che non si riescono nemmeno a misurare), cè un grosso fattore schermante dato dal liquido elettrolita stesso, che nel fusor manca.

                          A meno di fare un Fusor 'subacqueo' tongue.gif

                          Edited by ElettroRik - 27/1/2006, 12:32
                          "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                          • #14
                            CITAZIONE
                            A meno di fare un Fusor 'subacqueo'  


                            Non si può, in compenso si può usare il progetto di cella a catodo esterno che avevo fatto tempo fa.

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                            • #15
                              Hola All!

                              Ritorno dopo tantissimo tempo per puro caso.......

                              CITAZIONE
                              Reattore Nucleare a fusione fredda a confinamento inerziale

                              CITAZIONE
                              non capisco che gusto ci provate a riesumare questa tecnologia vecchia, complessa e tra le più obsolete per realizzare ff.

                              CITAZIONE
                              Inoltre il fusor è il piu' lampante esempio di fusione fredda. Nessuno mai dirà quella non è fusione. E siccome la fai a temperature basse...

                              Ma come fusione fredda????????

                              Altro che fusione fredda, il Reattore a confinamento inerziale
                              elettrostatico ( per gli amici fusor ) e' un reattore a FUSIONE CALDA,
                              il confinamento elettrostatico serve appunto a mantenere confinato il
                              plasma senza toccarlo fisicamente con corpi solidi che altrimenti si
                              scioglierebbero in pochi istanti ! <img src=">


                              Ad ogni modo e' discretamente semplice da realizzare in casa tanto che
                              al mondo esistono piu' fusor casalinghi che fusor realizzati in laboratori
                              ufficiali; e' da tempo che anc'io sto cercando i pezzi per realizzarne
                              uno amatorialmente....... il problema in questi casi e' sempre lo stesso,
                              dove reperire una pompa a vuoto adeguata ( a diffusione o
                              turbomolecolare ) senza spenderci su una fortuna e mezza! <img src=">

                              Ad ogni modo, quando e se riusciro' a trovare la pompa vi informero'
                              prontamente, peraltro una pompa ad alto vuoto e' ottima per fare
                              anche esperimenti con i tubi a scarica in gas e con i tubi a raggiX <img src=">

                              Edited by teslacoil - 26/4/2006, 00:30

                              Commenta


                              • #16
                                CITAZIONE
                                il confinamento elettrostatico serve appunto a mantenere confinato il
                                plasma senza toccarlo fisicamente con corpi solidi che altrimenti si
                                scioglierebbero in pochi istanti !

                                Ciau Tesla ^^ tutto bene? Acc quanto tempo <img src=">

                                Riguardo il quote,ti sbagli, il confinamento serve principalmete a creare una situazione in cui gli ioni vengono accelerati e fatti collidere verso il centro del reattore. Infatti se le tensioni non sono sufficientemente alte non accade nulla proprio perche' gli ioni non sono sufficientemente veloci da urtare in maniera efficace fra di loro. Poiche' la reazione avviene al centro, e' normale che questa li si mantenga. Infatti una volta che avviene la fusione particelle e atomi risultanti si allontanano da quella zona. Se cosi' non fosse il volume verrebbe saturato dagli 'scarti di fusione' tendendo cosi' ad impacciare la reazione stessa.

                                Purtroppo, sebbene semplice da ralizzare, il fusor pecca in due aspetti: costo del deuterio e autosostentamento. Infatti senza il campo elettrico il fusor si spegne, quindi e' necessario immettere energia....
                                Comunque molti siti su internet trattano l'argomento, buona caccia :P

                                Commenta


                                • #17
                                  Hola Hellblow!
                                  Hola All!


                                  CITAZIONE
                                  Ciau Tesla ^^ tutto bene? Acc quanto tempo <img src=">

                                  Eh, si, a volte ritornano! <img src=">
                                  Mi ero allontanato un po dal forum quando ho smesso di fare esperimenti di fusione
                                  fredda, ma e' da anni ormai che ho in mente di realizzarmi questo stramaledettissimo
                                  fusore a confinamento elettrostatico..... prima o poi...... :shifty:


                                  CITAZIONE
                                  Riguardo il quote,ti sbagli, il confinamento serve principalmete a creare una situazione in cui gli ioni vengono accelerati e fatti collidere verso il centro del reattore. Infatti se le tensioni non sono sufficientemente alte non accade nulla proprio perche' gli ioni non sono sufficientemente veloci da urtare in maniera efficace fra di loro. Poiche' la reazione avviene al centro, e' normale che questa li si mantenga. Infatti una volta che avviene la fusione particelle e atomi risultanti si allontanano da quella zona. Se cosi' non fosse il volume verrebbe saturato dagli 'scarti di fusione' tendendo cosi' ad impacciare la reazione stessa.

                                  Si, OK, senza il confinamento elettrostatico NON si potrebbe innescare la reazione perche'
                                  una situazione di collisione, ma NON e' solo per far collidere gli atomi di deuterio che serve il
                                  confinamento elettrostatico ma anche, lo dice la parola stessa, per CONFINARE la reazione
                                  all' interno dell' area prestabilita senza far toccare corpi solidi al plasma generato.


                                  CITAZIONE
                                  Purtroppo, sebbene semplice da ralizzare, il fusor pecca in due aspetti: costo del deuterio e autosostentamento. Infatti senza il campo elettrico il fusor si spegne, quindi e' necessario immettere energia....

                                  Il costo e la reperibilita' del deuterio NON mi spaventa ( tra' i soci di questo gruppo e' circolata piu'
                                  volte dell' acqua pesante quindi dubito che sia poi cosi' difficile riuscire ad entrare nel giro e mettere
                                  le mani su un po di acqua pesante da scindere poi in deuterio ed ossigeno mediante elettrolisi ); nemmeno l' autosostentamento della reazione mi spaventa piu' di tanto, il mio scopo iniziale NON
                                  e' quello di generare energia ma soltanto di replicare l' esperimento e provare a capirci qualcosina
                                  di piu' ( per dirla proprio tutta, e' MEGLIO se allo stato attuale sia impossibile autosostenere la
                                  reazione perche' si puo' disporre facilmente di un pulsante di spegnimento di emergenza ) <img src=">


                                  Mi spaventano invece decisamente di piu' i neutroni, e qui' NON si tratta di rivelare delle presunte
                                  tracce di neutroni in stile fusione fredda elettrolitica ma di dover approntare abbondanti schermature
                                  per bloccare gli ingenti quantitativi di neutroni che vengono prodotti durante la reazione
                                  ( che ci siano e' gia' dimostrato, e ce ne sono anche tantissimi! ) :unsure:

                                  Attualmente cmq il motivo per il quale NON ho ancora costruito un fusor in casa e' sempre e solo uno:
                                  mi manca la pompa a vuoto e NON sono ancora riuscito a trovarne una nonostante le numerose ricerche! <img src=">


                                  Buoni esperimenti a tutti! <img src=">

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Infatti si deve lavorare a basse tensioni (max 15 KV) e comunque usare protezioni. Sarebbe meglio usare una videocamera di modo da poter far funzionare il reattore in una stanza adatta allo scopo, mentre lo sperimentatore se ne sta lontano. Oltre i 20 KV il fusor inizia a sprigionare troppi neutroni (e troppo energetici), dove per troppi intendo 'se ci stai vicino finisce molto male'. Quindi okkio ddp usata <img src=">
                                    Ad esempio sarebbe interessare provare a modulare in ampiezza e frequenza l'alimentazione (che normalmente e' continua) per vedere se questo puo' influenzare la reazione in maniera positiva... mmm
                                    In ogni caso prudenza ^_^

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Hola Hellblow!
                                      Hola All!

                                      CITAZIONE
                                      Infatti si deve lavorare a basse tensioni (max 15 KV) e comunque usare protezioni.

                                      E' brutto dire che bisogna lavorare a basse tensioni ad uno come me! :lol:
                                      Io avevo gia' messo in conto per il fusor un alimentazione regolabile da 0 a 55kV con massima potenza
                                      3kW eventualmente incrementabili che avrei ottenuto utilizzando 2 TV da 15kV in serie poi rettificati
                                      e filtrati adeguatamente pilotati mediante l' onnipresente variac <img src=">
                                      I componenti per l' alimentatore li ho tutti gia' a disposizione, ho anche una cella in pyrex gia'
                                      bella che fatta, ma e' inutile pensare al fusor nell' immediato, mi manca sempre e comunque la
                                      pompa a vuoto! <img src=">


                                      CITAZIONE
                                      Sarebbe meglio usare una videocamera di modo da poter far funzionare il reattore in una stanza adatta allo scopo, mentre lo sperimentatore se ne sta lontano.

                                      Questo e' poco ma sicuro!
                                      Il fusor NON e' una cella a fusione fredda elettrolitica ma qualcosa che realmente emette una grande
                                      quantita' di neutroni!!!! <_<


                                      CITAZIONE
                                      Oltre i 20 KV il fusor inizia a sprigionare troppi neutroni (e troppo energetici), dove per troppi intendo 'se ci stai vicino finisce molto male'. Quindi okkio ddp usata <img src=">
                                      Ad esempio sarebbe interessare provare a modulare in ampiezza e frequenza l'alimentazione (che normalmente e' continua) per vedere se questo puo' influenzare la reazione in maniera positiva... mmm
                                      In ogni caso prudenza ^_^

                                      Si potrebbe fare tutto, tempo e pompa a vuoto permettendo.

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                                      • #20
                                        CITAZIONE
                                        55kV

                                        Acc con quella tensione credo che non avri problemi di erbacce per un po di tempo <img src="> ahhaah
                                        Scherzi a parte sta molto attento. In ogni caso se ti serve qualcosa dimmi pure. Ho anche i brevetti che riguardano le singole parti del fusor, che comunque non e' cosi' semplice da realizzare come in apparenza puo' sembrare.

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                                        • #21
                                          UN MESE FA HO AVUTO L'OCCASIONE DI COMPRARE DUE POMPE A VUOTO USATE DA UNA DITTA CHE CON UN MICROSCOPIO ELETTRONICO ANALIZZA CAMPIONI. ME LE VENDEVANO DUE EURO AL KG, PRATICAMENTE ERANO CONSIDERATE ROTTAME DA REVISIONARE ANCHE SE FUNZIONAVANO ANCORA BENE, PURTROPPO NON SAPEVO CHE A VOI SAREBBE INTERESSATO AVERNE UNA, COMUNQUE DIRTEMI CHE PRESSIONE AVETE BISOGNO? CHE SE CAPITA ANCORA VE LO FACCIO SAPERE, iL RAGAZZO CHE ORGANIZZA IL CONSORZIO SO CHE NE USA UNA PER FARE IL VUOTO NEI PANNELLI SOLARI, MAGARI VE LA PRESTA?

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                                          • #22
                                            CITAZIONE (mikybiturbo @ 11/12/2006, 23:25)
                                            UN MESE FA HO AVUTO L'OCCASIONE DI COMPRARE DUE POMPE A VUOTO USATE DA UNA DITTA CHE CON UN MICROSCOPIO ELETTRONICO ANALIZZA CAMPIONI. ME LE VENDEVANO DUE EURO AL KG, PRATICAMENTE ERANO CONSIDERATE ROTTAME DA REVISIONARE ANCHE SE FUNZIONAVANO ANCORA BENE, PURTROPPO NON SAPEVO CHE A VOI SAREBBE INTERESSATO AVERNE UNA, COMUNQUE DIRTEMI CHE PRESSIONE AVETE BISOGNO? CHE SE CAPITA ANCORA VE LO FACCIO SAPERE, iL RAGAZZO CHE ORGANIZZA IL CONSORZIO SO CHE NE USA UNA PER FARE IL VUOTO NEI PANNELLI SOLARI, MAGARI VE LA PRESTA?

                                            A me interessa, ma dovrei arrivare a pressioni intono ai centesimi di Torr.
                                            "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                            • #23
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                                              qualcuno sembra continuare le esperienze del fusor,
                                              oltre a bussard,ecc...
                                              Un immenso potenziale da imbrigliare



                                              IL REATTORE del Fusion Technology Institute sfrutta una tecnologia denominata Iec, ovvero confinamento elettrostatico inerziale. Kulcinski spiega il fenomeno in questo modo: “Se usassimo il tokamak per produrre deuterio-elio 3, avremmo bisogno di un dispositivo molto più grande dell’Iter, che già è ai limiti delle possibilità. Le nostre macchine, invece, sono piccolissime, e durante le sessioni deuterio-elio 3, otteniamo dei neutroni prodotti da reazioni collaterali con il deuterio”. Malgrado ciò, continua il ricercatore, quando si verificano reazioni collaterali che implicano la fusione di due nuclei di deuterio per produrre un nucleo di tritio e un protone, il tritio generato è caratterizzato da un livello energetico così più elevato rispetto al sistema di confinamento che ne fuoriesce immediatamente. “In conseguenza di ciò, la radioattività del nostro sistema deuterio-elio 3 presenta appena il due per cento della radioattività di un sistema deuterio-tritio”.

                                              Ancor più interessante è la reazione di fusione da elio 3 a elio 3 che Kulcinski e i suoi assistenti hanno prodotto con il reattore a base Iec. Nel dispositivo, due nuclei di elio 3, ognuno composto da due protoni e un neutrone, si fondono a generare un nucleo di elio 4, composto da due protoni e due neutroni, e due protoni ad alta carica energetica.

                                              “La reazione da elio 3 a elio 3 non è facile da innescare”, precisa il ricercatore. “Ma è il tipo di fusione con il maggiore potenziale”. Questo perché l’elio 3, al contrario del tritio, non è radioattivo, il che, in primo luogo, significa che il reattore di Kulcinski non ha bisogno della massiccia struttura di contenimento di cui necessita la fusione deuterio-tritio. In secondo luogo, i protoni che produce – al contrario dei neutroni prodotti dalle reazioni deuterio-tritio – sono dotati di carica e possono essere gestiti attraverso campi elettrici e magnetici, che a loro volta determinano la diretta produzione di elettricità. E Kulcinski precisa che uno dei suoi assistenti del Fusion Technology Institute sta lavorando a un dispositivo a stato solido per la cattura dei protoni e la conversione diretta della loro carica energetica in elettricità.

                                              Tuttavia, il reattore di Kulcinski dimostra solo teoricamente la praticabilità e vantaggiosità della fusione elio 3-elio 3, la cui sfruttabilità dal punto di vista commerciale è ancora diversi decenni di là da venire. “Al momento”, spiega, “il Dipartimento dell’Energia statunitense potrebbe dirci che sì, abbiamo dimostrato che la fusione funziona. Ma non torneremo mai sulla Luna, e dal momento che quello è l’unico modo per procurarsi massicci quantitativi di elio 3, la questione è fuori discussione. Ma allo stesso tempo la Nasa ribatte che possiamo avere l’elio 3, ma la fusione non funzionerà mai. Insomma, il Dipartimento dell’Energia è convinto che la Nasa non riesca a svolgere il suo compito, e altrettanto pensa la Nasa del Dipartimento dell’Energia. Noi stiamo nel mezzo, e cerchiamo di farli collaborare”.

                                              Al momento, i finanziamenti di Kulcinski arrivano da due mecenati, a suo avviso interessati solo al bene della ricerca e non ai vantaggi economici che ne potrebbero ricavare. Dopotutto, tra i possibili combustibili per la produzione di energia da fusione, l’elio 3 non è quello più a portata di mano. Anzi, per procurarselo dovremo spingerci fin sulla Luna. Detto ciò, è una scommessa che vale la pena fare, perché nell’eventualità la si vincesse, produrrebbe benefici incommensurabili.

                                              © Technology Review

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                                              • #24
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                                                Fondere He3 sarebbe l'ideale ma appunto nn è molto facile purtroppo.

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                                                • #25
                                                  beh,
                                                  comunque per ora siamo ad un rapporto di potenza immessa...
                                                  un Kw contro un'uscita di un milliwatt...(per ora un milionesimo è bassino)

                                                  volevo solo ricordare che , non sono mai stato contro ad esperienze con il fusor,e vari,

                                                  ho sempre solo detto che siamo ad esperimenti che mi sembrano fuori portata per dei garagisti,
                                                  tranne forse coil ,che però non mi sembra un normale garagista...

                                                  tutto qui...

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    CITAZIONE (iperabazon @ 16/9/2007, 03:19)
                                                    beh,
                                                    comunque per ora siamo ad un rapporto di potenza immessa...
                                                    un Kw contro un'uscita di un milliwatt...(per ora un milionesimo è bassino)

                                                    volevo solo ricordare che , non sono mai stato contro ad esperienze con il fusor,e vari,

                                                    ho sempre solo detto che siamo ad esperimenti che mi sembrano fuori portata per dei garagisti,
                                                    tranne forse coil ,che però non mi sembra un normale garagista...

                                                    tutto qui...

                                                    La fusione nucleare necessita di tecnologie costosissime, se anche Testacoli si fissa di volere fare la fusione del deuterio anche lui rimarrà deluso.

                                                    Se invece, anzichè gas di deuterio, fosse gas di idrogeno normale.... che viene ionizzato, e gli ioni lanciati contro un bersaglio-elettrodo per fare la fissione.... allora c'è probabilità di riuscire (anche in un garage).

                                                    Lo ione di idrogeno offre all'ambiente che lo circonda una superficie di 3x10^-32 metri quadrati (è una superficie molto piccola).

                                                    Tenendo presente che qui siamo sulla superficie del pianeta Terra e non sulla superficie di una stella di neutroni... si intuisce subito che (con la densità di materia in gioco) 3x10^-32 metri quadrati vanno bene per fare la fissione e non la fusione.

                                                    Se invece tutti quanti avessimo abitato sulla superficie di una stella di neutroni, allora... la densità di materia era tale da tentare sicuramente la fusione, e non considerare affatto la fissione.

                                                    Molto dipende dalla densità di materia in cui normalmente si opera, qui sulla Terra c'è tanto vuoto tra le particelle, quasi impossibile farne collidere qualcuna.

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                                                    • #27
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                                                      allora proviamo ad analizzare (a spanne ma con gli ordini di grandezza giusti)
                                                      la tua idea...

                                                      allora,prendiamo pochi ioni di idrogeno, e li spariamo a...quanto 10 KeV.100 Kev?
                                                      su tungsteno...ad un discreto vuoto....
                                                      per avere fissione... dello stesso ed energia....
                                                      pochi ioni,ammesso che ci riescano( tutti ( naturalmente impossibile, a quelle energie la probabilità che combinino qualcosa è enormemente bassa)
                                                      beh,sempre per assurdo, mettiamo che spallino qualche nucleo di W,
                                                      qualche neutrone sarà prodotto, qualche maceria di nucleo fissionato(sempre per assurdo)
                                                      potrebbe combinare qualche altra fusione,fissione....
                                                      i neutroni saranno assorbiti in qualche modo da sostanze,attorno,
                                                      senza nessuna resa di energia...
                                                      forse potremmo ottenere ,
                                                      sempre con rese assurdamente alte ,forse un 10-15 j,
                                                      contro il Kj che certamente una macchinetta del genere ci assorbirebbe...(o un a potenza,mettiamo di 10-15 w contro un Kw.
                                                      grande, un rendimento di un miliardo di miliardi negativo...che record!!!)
                                                      grauuu...
                                                      gencod, ma quando capirai che la reazione a catena da fissione può avvenire solo con alcuni isotopi fissili, in condizioni particolarri,
                                                      e non c'entra un fico secco con la fusione?

                                                      mah...


                                                      sempre in tema di fusor....
                                                      La fusione a portata di mano?



                                                      SE IL SOGNO della fusione nucleare resta sempre altrettanto lontano, per quale motivo l’elio 3 dovrebbe renderlo improvvisamente più a portata di mano? I fautori della fusione a elio 3 sottolineano il fatto che gli attuali tentativi di sviluppare un sistema energetico a base fusione, come il megaprogetto Iter, sfruttano il ciclo del deuterio-tritio, un processo altamente problematico. Il deuterio e il tritio sono entrambi isotopi dell’idrogeno, e quando vengono fusi in un plasma surriscaldato, i due nuclei si uniscono a formare un nucleo di elio – che consiste di due protoni e due neutroni – e un neutrone ad alta energia. La reazione di fusione del deuterio-tritio rilascia l’80 per cento della sua energia sotto forma di un fascio di neutroni ad alta energia, contraddistinti da un elevato potenziale distruttivo nei confronti di tutto ciò con cui vengono a contatto, compreso l’involucro di contenimento del reattore. Dal momento che il tritio è estremamente radioattivo, il contenimento diventa un serio problema, perché le strutture si indeboliscono e devono essere sostituite. Perciò, quali che siano i materiali impiegati in una centrale a fusione deuterio-tritio, dovranno poter resistere a enormi stress. E anche una volta ottenute tali caratteristiche, e costruito il reattore di fusione, la mole di scarti radioattivi sarebbe elevatissima.

                                                      I sostenitori dell’elio 3 affermano, dal canto loro, che l’elio 3 non è radioattivo, il che consentirebbe di ovviare a tutta una serie di problemi. Qualcuno però ribatte che in realtà la fusione a base elio 3 non è un’opzione praticabile. È il caso del fisico teorico Frank Close di Oxfrod che, nel numero di agosto della rivista Physics World, ha pubblicato un articolo dal titolo Fear Over Factoids in cui, tra le altre cose, riassume alcune delle posizioni degli “affezionati dell’elio”, liquidandole come mere fantasie.

                                                      A tal proposito, Close spiega che in un tokamak – una macchina che genera un campo magnetico a forma di ciambella in grado di isolare i plasmi surriscaldati necessari alla fusione – il deuterio reagisce cento volte più lentamente all’elio 3 che non al tritio. Nel plasma racchiuso in un tokamak, puntualizza Close, tutti i nuclei del combustibile si mischiano tra loro, quindi l’eventualità più probabile è che i due nuclei di deuterio si fondano rapidamente producendo un nucleo di tritio e un protone. Il tritio, a sua volta, è incline a fondersi con il deuterio portando alla creazione di un atomo di elio 4 più un neutrone. Insomma, ribadisce il ricercatore, anche se si estraesse l’elio 3 dalla Luna e lo si portasse sulla Terra, in un tokamak standard il risultato finale resterebbe comunque una reazione di fusione deuterio-tritio.

                                                      Oltre a ciò, Close respinge la tesi secondo cui due nuclei di elio 3 potrebbero effettivamente essere fatti fondere tra loro per produrre deuterio, particelle alfa ed energia. Una reazione del genere si verifica ancora più a rilento della fusione deuterio-tritio, e il combustibile dovrebbe essere surriscaldato fino a temperature letteralmente impraticabili – stando ad alcuni calcoli, almeno sei volte la temperatura del nucleo solare – al di là della portata di qualsiasi tokamak. Pertanto, conclude il fisico, “tutte le chiacchiere sull’elio 3 dalla Luna sono, a mio avviso, inconsistenti”.

                                                      Esistono peraltro delle alternative: per esempio quella proposta da Gerald Kulcinski, docente di ingegneria nucleare presso la University of Wisconsin-Madison, ideatore dell’unico reattore a fusione di elio 3 al mondo in grado di funzionare con un budget annuale inferiore alle sei cifre.

                                                      Il reattore di Kulcinski, situato all’interno del Fusion Technology Institute della University of Wisconsin, è piccolissimo. Quando è in azione, contiene un plasma sferico di circa dieci centimetri di diametro, in grado di produrre fusioni sostenute al ritmo di duecento milioni di reazioni al secondo. Sfortunatamente consuma un kilowatt di potenza per produrne un milliwatt. Ciò conferma, quindi, le conclusioni di Close: “Quando la fusione dimostrerà di sortire un effetto positivi in termini di rapporti costi/benefici e di output, io e tutta la comunità scientifica mondiale ne prenderemo nota”.

                                                      Il discorso vale tanto per l’Iter che per i tokamak, che ancora non hanno raggiunto il punto in cui un reattore produce tanta energia quanta ne consuma. L’aspetto più significativo del reattore del Wisconsin però, spiega Kulcinski, è che “vi si verificano sia reazioni deuterio-elio 3 che elio 3-elio 3. Le fusioni deuterio-elio 3 avvengono ogni giorno, quindi ormai si è raggiunto un alto livello di familiarità. Ma si stanno anche sperimentando anche reazioni elio 3-elio 3 perché una volta riusciti a controllare quelle si avrebbe tra le mani un immenso potenziale”.

                                                      © Technology Review

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                                                      • #28
                                                        Vorrei fare pubblicamente una domanda a Quantum Leap.

                                                        Tutti sappiamo che gli elettroni circolano liberamente nei solidi a condizione che questi solidi siano conduttori di elettricità, ma il discorso si riferisce alla corrente elettronica e non la corrente ionica o protonica.

                                                        I protoni non possono muoversi nei solidi metallici nonostante che sono conduttori di elettricità, ma gli ioni possono muoversi in un liquido per elettrolisi.

                                                        Per quanto riguarda la corrente protonica, esiste chiaramente il conflitto tra solido e non solido.
                                                        Fondendo il catodo di tungsteno questo tungsteno cambia di stato, passa da solido a liquido.

                                                        La mia domanda era...
                                                        Non potrebbe essere che l'eccesso di temperatura sia causato dal cambiamento di stato ?

                                                        Se fosse cosi, allora non sarebbe più conveniente usare il piombo che cambia di stato a soli 327 gradi ?
                                                        Io sono certo che gli ioni possono circolare nel piombo liquido molto facilmente, perchè liquido e non allo stato solido.

                                                        Esiste anche uno stato intermedio tra solido e liquido, si tratterebbe di solido molle.

                                                        Nel caso di solido molle non si capisce se gli ioni possono circolare si o no, oppure si incastrano nel reticolo cristallino.

                                                        Che ce ne frega se il palladio assorbe gli ioni di idrogeno, se il piombo solido (molle a 320 gradi) fa entrare un pò di ioni.
                                                        E' come se avesse il potere di assorbimanto del palladio

                                                        o no ?

                                                        Io ritengo sia da stupidi comprare costosissimo palladio per il semplice fatto che assorbe idrogeno, basta che io scaldo il piombo fino quasi alla soglia di fusione e anche il piombo diventa assorbente di idrogeno (anzi di più).

                                                        o no ?


                                                        Se, mentre che gli ioni stanno circolando all'interno del catodo fatto di metallo liquido, io rafreddo bruscamente, gli ioni che fine fanno ?
                                                        Rimangono incastrati dentro ?
                                                        Oppure si fondono nucleramente fra di loro ?
                                                        Boh!
                                                        Il dualismo solido-liquido è molto complesso...
                                                        C'è da diventare matti.

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                                                        • #29
                                                          CITAZIONE (stranger @ 16/9/2007, 20:43)
                                                          I protoni non possono muoversi nei solidi metallici nonostante che sono conduttori di elettricità, ma gli ioni possono muoversi in un liquido per elettrolisi.

                                                          Caro Stranger

                                                          Hai mai sentito parlare di Idruri Metallici?

                                                          Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                                          • #30
                                                            Mi sono documentato adesso.

                                                            Io mi domando perchè nessuno finora, ha provato usare come catodo il piombo e come elettrolita l'acqua salata o acido.

                                                            Ovviamente posizionare il catodo in basso perchè per gravità il piombo liquido cadrebbe verso il basso, quindi l'anodo in alto e in mezzo l'elettrolita.
                                                            (Una tazza di porcellana posizionata sul fondo della cella.)


                                                            Applicando una bassa tensione di volt e grossa corrente succede che il piombo si soglie.
                                                            interrompendo la tensione elettrica tramite un temporizzatore, se è vero che c'è qualche reazione nucleare di fusione, il piombo dovrebbe raffreddarsi dopo tanti anni perchè ci sarebbe l'automazione che quando il piombo si raffredda gli ioni di deuterio si fondono nuclearnmente, ma fondendosi scaldano il piombo che poi col passare del tempo dovrebbe raffreddarsi, ma non si raffredda perchè il tentativo di raffreddarsi produce altre reazioni e cosi via all'infinito, quando la temperatura scende sotto una certa misura per un attimo il termostato riattiverebbe l'elettrolisi e cosi via avanti all'infinito fino ad esaurimento dell'acqua (dopo secoli).

                                                            Io penso che il piombo sia più interessante del tungsteno, lei cosa pensa Remond ?.

                                                            -----------------------
                                                            Io penso che sia SBAGLIATISSIMO usare il palladio per tentare reazioni nucleari...
                                                            perchè il palladio allo stato SOLIDO accetta tranquillamente grosse quantità di idrogeno, se invece si usasse un materiale che allo stato SOLIDO non accetta per niente l'idrogeno, poi quando lo raffreddiamo e diventa solido... VERAMENTE si realizza la reazione nucleare, (prima... quando era allo stato liquido, non c'era problema a penetrarlo con ioni di idrogeno).

                                                            Chi è quel mascalzone farabutto che aveva proposto il palladio come catodo ?

                                                            Edited by stranger - 19/9/2007, 10:49

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